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Allegato B
Seduta n. 99 del 29/1/2007
AFFARI ESTERI
Interpellanza:
La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
il Governo è impegnato a presentare un disegno di legge sulle coppie di fatto entro il 31 gennaio 2007. Contemporaneamente sono in discussione in Commissione sanità al Senato alcune proposte di legge sul testamento biologico;
il presidente della Conferenza episcopale Cardinale Camillo Ruini il 22 gennaio 2007 ha dichiarato: «Non vi è motivo di promulgare una legislazione ad hoc sulle coppie di fatto (...); la legislazione e la giurisprudenza attuali già assicurano la protezione di non pochi diritti delle persone dei conviventi, e pienamente dei diritti dei figli. Per ulteriori aspetti che potessero aver bisogno di una protezione giuridica esiste anzitutto la strada del diritto comune, assai ampia e adattabile alle diverse situazioni, e ad eventuali lacune o difficoltà si potrebbe porre rimedio attraverso modifiche del codice civile, rimanendo comunque nell'ambito dei diritti e dei doveri della persona; non vi è quindi motivo di creare un modello legislativamente precostituito, che inevitabilmente configurerebbe qualcosa di simile a un matrimonio, dove ai diritti non corrisponderebbero uguali doveri: sarebbe questa la strada sicura per rendere più difficile la formazione di famiglie autentiche, con gravissimo danno delle persone, a cominciare dai figli, e della società italiana». Il Cardinale Ruini sempre nella giornata del 22 gennaio 2007 ha precisato anche che: «La volontà del malato, attuale o anticipata o espressa attraverso un suo fiduciario scelto liberamente, e quella dei suoi familiari, non possono avere per oggetto la decisione di togliere la vita al malato stesso (...); in questa materia tanto delicata appare dunque una norma di saggezza non pretendere che tutto possa essere previsto e regolato per legge (...) -:
se ritenga opportuno convocare l'ambasciatore dello Stato del Vaticano al fine di esprimere il proprio disappunto per quelle che, a giudizio dell'interpellante, costituiscono indebite interferenze che alti prelati di organizzazioni facenti riferimento allo Stato del Vaticano - come la Cei e il suo presidente Camillo Ruini - hanno espresso in merito a delicate questioni legislative in discussione al Parlamento italiano.
(2-00331) «Poretti».
Interrogazione a risposta orale:
RIVOLTA, ZACCHERA, D'ALIA e GIANCARLO GIORGETTI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il CGIE (Consiglio Generale per gli Italiani all'Estero) è costituzionalmente deputato a rappresentare gli interessi dei cittadini italiani residenti in terra straniera e, in questa veste, è organo consultivo obbligatorio per tutte le leggi approvate dal Parlamento italiano che tocchino il mondo dell'emigrazione italiana;
il CGIE è composto da membri eletti in secondo grado dai COMITES e dalle associazioni locali di italiani e da membri proposti da associazioni italiane, patronati, sindacati, partiti e, quindi, nominati dal Presidente del Consiglio;
tale composizione garantisce la pluralità e la rappresentatività di tutti gli italiani residenti all'estero;
il CGIE elegge al proprio interno gli organi direttivi che, come d'abitudine in qualunque organismo all'interno di un sistema democratico liberale, è ugualmente rappresentativo di tutte, o almeno della maggioranza, delle opinioni presenti;
nonostante il compito di rappresentanza e di tutela degli interessi italiani spetti all'Assemblea del CGIE in toto, gli organi direttivi dello stesso e cioè, il Segretario Generale e il Comitato di Presidenza,
sono per legge i costanti interlocutori del Governo e del Parlamento italiano;
le ultime elezioni degli organi direttivi del CGIE hanno visto, tramite l'utilizzo di un sistema elettorale, a giudizio degli interroganti imperfetto, eleggersi a Segretario Generale e a componenti del Comitato di Presidenza, esclusivamente rappresentanti di un'area politica, per semplicità chiamata di «centrosinistra», con l'esclusione di esponenti in rappresentanza della minoranza cosiddetta di «centrodestra»;
l'organo che dovrebbe essere il più rappresentativo del mondo dell'emigrazione italiana, si trova ad essere, nei fatti, rappresentativo unicamente di poco più della metà delle volontà espresse attraverso i Comites e le associazioni deputate;
alle ultime elezioni politiche i voti espressi dai cittadini italiani sono divisi in 458.567 (Camera dei Deputati) e 433.360 (Senato della Repubblica) per il «centrosinistra» e 512.575 (Camera dei deputati) e 457.711 (Senato della Repubblica) per il «centrodestra»;
è evidente che gli esponenti espressi dal «centrosinistra» non possono rappresentare tutto il mondo dell'emigrazione, anzi, stando alle cifre, non rappresentano probabilmente nemmeno la maggioranza -:
se e perché al di là della questione formale, il ministero degli affari esteri ritenga di dover legittimamente considerare come proprio interlocutore questo CGIE o non ritenga, invece, di invitare gli attuali organi direttivi ad autosciogliersi per permettere le elezioni di un nuovo organo correttamente rappresentativo, come d'uso in una democrazia liberale, di maggioranza e opposizione;
se il Governo stia valutando l'ipotesi della presentazione di un disegno di legge di riforma del CGIE, atto a garantire il non verificarsi di abusi politici quale - a giudizio degli interroganti - quello oggi realizzatosi nell'elezione degli organi elettivi. Se nel caso, quando il Governo intenda presentare tale disegno di legge e in quale Camera e se non intenda adoperarsi in tutte le sedi per un tempestivo esame parlamentare di un tale disegno.
(3-00568)
Interrogazione a risposta scritta:
ZACCHERA. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
il signor Mario Gavosto ha iniziato mesi fa una attività commerciale a Riga, in Lettonia, risultando poi al centro di un caso giudiziario nel quale si professa innocente;
risulta essersi rivolto all'ambasciata italiana di Riga dove solo in parte avrebbe avuto assistenza, soprattutto nei confronti dell'Autorità giudiziaria lettone che lo avrebbe interrogato senza assistenza legale ed in lingua inglese di cui l'interessato dichiara di essere poco a conoscenza;
il connazionale si troverebbe oggi nell'impossibilità di lasciare la Lettonia -:
quali ulteriori iniziative abbia svolto ed abbia intenzione di svolgere l'Ambasciata di Riga al fine di tutelare al meglio il nostro connazionale e quali siano gli esatti connotati di questa vicenda.
(4-02345)