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Allegato B
Seduta n. 99 del 29/1/2007
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SALUTE
Interrogazione a risposta scritta:
BERTOLINI, PAOLETTI TANGHERONI e GARAGNANI. - Al Ministro della salute, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
lo scorso mese di agosto il Ministro della salute e quello della giustizia hanno emanato un decreto, entrato in vigore il 13 novembre 2006, in cui è previsto l'aumento del quantitativo detenibile di cannabis per uso personale;
rispetto al decreto dell'11 aprile 2006, emanato dal precedente esecutivo, il nuovo decreto prevede che delle sostanze quali la «Delta -8-tetraidrocannabiolo» e la «Delta - 9-tetraidrocannabiolo» il quantitativo detenibile per uso personale sia non più di 500 ma di 1000 milligrammi, nonostante la potenza della cannabis in circolazione sia aumentata del 400 per cento;
accogliendo il ricorso contro tale decreto presentato dal Codacos e dall'associazione Articolo 32, che lamentavano come non ci fosse alcuna motivazione sanitaria alla base del provvedimento preso dai ministri Turco e Mastella ma solo motivazioni ideologiche, il TAR del Lazio ha precisato che il Ministro della salute ha 45 giorni di tempo per spiegare su quali basi abbia adottato il così detto «moltiplicatore 40» per fissare la dose massima detenibile di cannabis per uso personale, e il TAR ha, inoltre, invitato il ministro Turco, sempre entro il 14 marzo, a depositare i parametri di riferimento assunti in materia dall'Unione Europea;
i dati allarmanti sull'aumentata diffusione del consumo di droghe, che nel 2005 è arriva a coinvolgere quasi 4 milioni di italiani, aveva spinto il precedente Governo a fissare in non più di 500 i milligrammi detenibili di cannabis per uso personale, tale decisione teneva conto anche del fatto che numerosi Istituti scientifici hanno dimostrato come le sostanze psicotrope contenenti alcaloidi, e tra queste la cannabis e la cocaina, se assunte già in quantità inferiore rispetto a quella prevista in precedenza (500 milligrammi), provocano danni gravissimi alla salute;
gli effetti indotti dall'uso delle sostanze stupefacenti sono molteplici e come dimostrano le numerosissime ricerche in materia variano da soggetto a soggetto a seconda delle condizioni psico-fisiche della persona e del quantitativo assunto. Alcuni effetti che le sostanze psicotrope producono sono: la distorsione della realtà con una elevata alterazione delle percezioni, una significativa attenuazione della reattività fisica e mentale fino a giungere ad una totale opacità cognitiva, l'alterazione del comportamento volto ad una incondizionata ilarità, l'aumento dell'appetito provocato dalla soppressione della sensazione di sazietà, e se assunta in ingenti quantità, stati di paranoia e/o di allucinazioni lievi;
la comunità scientifica ha più volte dimostrato come l'utilizzo di tutte queste sostanze psicotrope possa provocare, ad esempio, le seguenti patologie: a) il potenziamento della infettività del virus della immunodeficienza di tipo1, così come dimostrato da Peterson nel 19991 e ancora da Bagasra e Pomeraz nel 1993 ed infine da Garaci e Rotilio nel 1996; b) notevoli danni epatici e circolatori, così come è dimostrato in un articolo della rivista Journal American Medical Association vol. 293 del 2005, in cui è riportata l'esperienza di un medico che aveva in cura una ragazza che per tre anni aveva assunto dosi 150 milligrammi al giorno di cocaina il decreto Turco-Mastella consente la detenzione di ben 750 milligrammi al giorno; c) l'aumento della virulenza del virus HIV, già assumendo dosi pari a 5 milligrammi al giorno di cocaina, come dimostrato da Michael Roth in un lavoro apparso sul Journal of Leukocyte Biology nel 2005;
le evidenze riportate dai lavori in vitro citati, ma anche dalle pubblicazioni di ricerche in vivo, dimostrano ampiamente come l'uso di sostanze psicotrope ed in special modo di quelle contenenti alcaloidi (cocaina cannabis), a livelli notevolmente inferiori a quelli riportati nel decreto possano agire come co-fattori nel potenziamento di alcune infezione virali ed in special modo anche di quei virus portatori di patologie oncogene, inoltre tali dosi sono anche responsabili di gravi danni epatici e circolatori;
nella relazione presentata al Parlamento dal Ministro Ferrero sullo stato delle tossicodipendenze lo scorso mese di luglio, è emerso come i fruitori delle sostanze stupefacenti siano sempre più giovani e non adeguatamente informati sui gravi danni che l'assunzione delle droghe può provocare alla loro salute fisica e psichica, sempre tale rapporto evidenzia come dal 2001 al 2005 siano praticamente triplicati i consumatori sia di cannabis che di cocaina che passano dal 6,2 per cento all'11,9 per cento e per quanto riguarda i giovani di età compresa fra i 19 e 21 anni si arriva anche ad un aumento pari al 20 e 25 per cento -:
se il Ministro della salute non intenda presentare in tempi brevi una documentata e dettagliata analisi delle motivazioni di ordine medico-scientifico che vadano a giustificare le modifiche alle tabelle predisposte dal precedente Governo, considerando che quelle fino ad ora fornite sono, a giudizio degli interroganti, a dir poco sconcertanti, come quella, ad esempio, in cui ha affermato, lo scorso 19 novembre durante un audizione alla Camera, che: «l'aumento del quantitativo massimo detenibile per l'uso personale comporta una minore frequenza di contatti delle persone che fanno uso di cannabis con il mondo degli spacciatori»;
se il Ministro della giustizia non ritenga di dover presentare una relazione,
aggiornata alla data di applicazione delle nuove tabelle predisposte dal Ministro Turco, riferita agli arresti e alle denunce per detenzione illegale di sostanze stupefacenti (hashih e marijuana) avvenuti nei periodi maggio-ottobre 2006 comparati con il periodo maggio-ottobre 2005 e riportanti:
i casi in cui la quantità di principio attivo contenuta nella sostanza detenuta era superiore a 500 milligrammi e inferiore ad 1 grammo;
i casi in cui la detenzione delle sostanze era finalizzata allo spaccio;
i casi in cui la detenzione delle piante intere di cannabis derivava da attività di coltivazione e spaccio;
se alla luce delle richieste di chiarimento formulate dal TAR del Lazio al Ministro della salute, dei dati allarmanti relativi ai danni derivanti da abuso di sostanze psicotrope ed infine del costante aumento del numero degli utilizzatori di tali sostanze, non considerino più opportuno, i ministri interrogati, abrogare il decreto da loro emanato lo scorso mese di agosto.
(4-02351)