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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 107 di lunedì 12 febbraio 2007
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La seduta comincia alle 16.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 febbraio 2007.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono quarantacinque.
Modifica nella composizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
PRESIDENTE. Comunica che il senatore Salvatore Allocca è stato chiamato a far parte della Commissione parlamentare per le questioni regionali in sostituzione della senatrice Maria Celeste Nardini, dimissionaria.
Discussione del disegno di legge: Differimento del termine per l'esercizio della delega legislativa di cui all'articolo 4 della legge 1o febbraio 2006, n. 43 (A.C. 1609).
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
GERO GRASSI (Ulivo), Relatore. Nel richiamare il contenuto e le finalità della legge n. 43 del 2006, osserva che la proroga di dodici mesi del termine previsto dall'articolo 4 della medesima legge si è resa necessaria in considerazione dell'opportunità di ricollegare la regolamentazione delle professioni sanitarie all'interno della più ampia riforma degli ordini professionali.
GIAN PAOLO PATTA, Sottosegretario di Stato per la salute. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
LEOPOLDO DI GIROLAMO (Ulivo). Rilevato che la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini è direttamente connessa alla più elevata professionalità degli operatori del settore, ritiene assolutamente condivisibile ricollegare la disciplina degli ordini delle professioni infermieristiche alla più ampia riforma di tutti gli ordini professionali.
DOMENICO DI VIRGILIO (FI). Nel manifestare la propria perplessità sul fatto che si intenda prorogare ulteriormente l'esercizio della delega di cui all'articolo 4 della legge n. 43 del 2006, esprime dubbi sull'opportunità di ricollegare l'istituzione dei nuovi ordini professionali alla riforma ed alla liberalizzazione degli ordini professionali tradizionali; dichiara pertanto l'orientamento contrario del suo gruppo al differimento previsto dal disegno di legge in discussione.
GIUSEPPE ASTORE (IdV). Pur condividendo l'opportunità di differire il termine per l'esercizio della delega di cui all'articolo 4 della legge n. 43 del 2006 al fine di ricollegare la disciplina degli ordini delle professioni sanitarie alla più generale riforma della materia relativa alle professioni intellettuali, invita il Governo a tenere Pag. IVconto delle esigenze degli operatori del settore, ritenendo improcrastinabile dare pieno riconoscimento alla loro professionalità; preannunzia quindi che il suo gruppo voterà a favore del disegno di legge in discussione.
DONATELLA PORETTI (RosanelPugno). Nel richiamare l'iter della legge n. 43 del 2006, sottolinea l'opportunità di una riflessione sull'eccessiva proliferazione di ordini professionali ed auspica che il Governo operi in discontinuità con il precedente Esecutivo al fine di evitare di blindare le professioni sanitarie non mediche in un ordine corporativo. Pertanto, giudica opportuno il differimento dei termini di cui al provvedimento in discussione, che consentirà di svolgere una riflessione più approfondita, tra l'altro, sull'aspetto dell'asimmetria informativa tra consumatori e professionisti nell'ambito richiamato.
ROBERTO ULIVI (AN). Giudica contraddittoria la posizione del Governo sulla materia in discussione, atteso che, pur ritenendo opportuna una regolamentazione del settore delle professioni sanitarie non mediche, intende differire l'attuazione delle disposizioni recate dalla legge n. 43 del 2006, approvata dal Parlamento nella scorsa legislatura. Rileva, infine, che tale decisione disattende le aspettative delle categorie interessate.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur). Preannunzia un orientamento favorevole al disegno di legge in discussione, sottolineando che il termine originariamente fissato ha costretto il Ministero della salute a procedere con estrema rapidità nel predisporre lo schema di decreto legislativo. Tuttavia la decisione del Governo di porre mano ad un riordino complessivo degli ordini professionali rende imprescindibile ed opportuno il differimento del termine di cui al provvedimento in discussione.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
GERO GRASSI (Ulivo), Relatore. Ribadisce le ragioni del differimento del termine di cui al disegno di legge in discussione.
GIAN PAOLO PATTA, Sottosegretario di Stato per la salute. Nel sottolineare il fatto che la legge n. 43 del 2006 fu approvata con un'ampia convergenza nella scorsa legislatura, precisa che il Governo intende completare con coerenza un percorso rispetto al quale il precedente Esecutivo ha dimostrato una sostanziale inerzia. Sottolinea, quindi, la necessità che il riordino complessivo degli ordini professionali garantisca la specificità delle professioni sanitarie.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione delle mozioni Lussana n. 1-00025 e Bertolini n. 1-00093: Iniziative per contrastare le violazioni delle libertà individuali della donna in nome di precetti religiosi.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Avverte altresì che sono state presentate le ulteriori mozioni Mura n. 1-00095, Sereni n. 1-00096, Mazzoni n. 1-00097 e Balducci n. 1-00098, vertenti sul medesimo argomento dei documenti iscritti all'ordine del giorno: saranno pertanto discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra la sua mozione n. 1-00025, giudicando inaccettabili logiche eccessivamente tolleranti nei confronti di pericolose degenerazioni scaturenti da pratiche della religione islamica di stampo integralista e fondamentalista; sottolineata quindi la necessità di salvaguardare le libertà individuali, l'incolumità fisica e la dignità delle donne musulmane, le cui condizioni sono Pag. Vconnotate da inaccettabili forme di sottomissione, ritiene essenziale che tali problematiche - che l'Occidente dovrebbe affrontare con coraggio e determinazione - siano oggetto di un approfondito dibattito parlamentare.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Illustra la mozione Bertolini n. 1-00093, giudicando inadeguate le iniziative promosse per la tutela della condizione femminile, segnatamente con riferimento alle donne extracomunitarie presenti in Italia, a fronte degli impegni assunti dall'Italia in ambito internazionale.
SILVANA MURA (IdV). Illustra la sua mozione n. 1-00095, sottolineando che la violenza nei confronti delle donne è un fenomeno trasversale a tutte le culture che interessa anche la comunità nazionale. Nel ritenere che la tutela della donna si realizzi prioritariamente attraverso il rispetto da parte di tutti delle leggi dello Stato, sollecita il Governo a porre in essere politiche volte ad eliminare ogni tipo di discriminazione di genere.
MARIA FORTUNA INCOSTANTE (Ulivo). Illustra la mozione Sereni n. 1-00096, sottolineando che le tematiche delle pari opportunità non devono essere considerate unicamente nell'ambito delle questioni attinenti al fondamentalismo islamico. Ritiene altresì che il problema della discriminazione di genere debba essere affrontato in una prospettiva più ampia, rivolgendo particolare attenzione alla condizione delle donne immigrate.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Illustra la sua mozione n. 1-00098, rilevando che il principio della laicità dello Stato deve rappresentare un caposaldo dell'attività legislativa. Invita altresì il Governo ad adottare ogni iniziativa per assicurare il pieno rispetto della libertà religiosa e ad avviare un confronto con tutte le confessioni presenti sul territorio italiano per promuovere il pieno esercizio da parte delle donne dei diritti civili, politici ed economici.
MAURIZIO TURCO (RosanelPugno). Nel ritenere che la mozione Lussana n. 1-00025 sia la più rispondente all'oggetto della discussione odierna, preannunzia su di essa voto favorevole, purché venga modificata nel senso di invitare non solo la consulta islamica, ma tutte le altre confessioni religiose a redigere un documento nel quale si condanni qualsiasi violazione della libertà individuale della donna.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur). Ricordate le gravi discriminazioni subite dalle donne nel mondo islamico, riterrebbe opportuno garantire adeguate tutele alle donne islamiche che vivono in Italia; giudica pertanto condivisibili le mozioni Lussana n. 1-00025 e Bertolini n. 1-00093.
DANIELA DIOGUARDI (RC-SE). Osservato che anche il modello prevalente nella società occidentale si fonda sul prevalere della figura maschile, ritiene che un maggior impegno a favore del dialogo con le altre culture possa contribuire a migliorare la condizione delle donne islamiche.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
DONATELLA LINGUITI, Sottosegretario di Stato per i diritti e per le pari opportunità. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 13 febbraio 2007, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 30).
La seduta termina alle 18,25.