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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 127 di giovedì 15 marzo 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
La seduta comincia alle 9.35.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono settantanove.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 7 del 2007: Tutela dei consumatori e promozione della concorrenza (A.C. 2201-A).
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge.
Avverte che la Commissione ha presentato l'ulteriore emendamento 1.310: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 10,30.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Germontani 4.205, nel testo originario.
LUIGI GIUSEPPE MEDURI, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture. Concorda.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Manifesta apprezzamento per il parere favorevole espresso sull'emendamento Germontani 4.205, nel testo originario.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.
Sospende pertanto la seduta.
La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 10,15.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che la V Commissione ha espresso l'ulteriore prescritto parere.
RUGGERO RUGGERI (Ulivo). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in esame si pone l'obiettivo di migliorare la trasparenza del mercato, sottolinea la valenza a tal fine dell'articolo 4, stigmatizzando l'atteggiamento di stampo ostruzionistico assunto dall'opposizione, che impedisce un confronto di merito su problemi che interessano il bene comune.
ENZO RAISI (AN). Lamenta l'indisponibilità del Governo ad accettare un aperto confronto con l'opposizione sul merito del provvedimento d'urgenza in esame.
BRUNO TABACCI (UDC). Osserva che il provvedimento d'urgenza in esame pone un serio problema relativamente all'equilibrio tra azione del Governo e ruolo delle Autorità indipendenti.
Pag. VILUIGI LAZZARI (FI). Lamenta la sostanziale blindatura del provvedimento d'urgenza in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Germontani 4.205.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Ritiene si possa passare all'esame dell'emendamento 1.310 della Commissione, del quale raccomanda l'approvazione.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Lo accetta.
PRESIDENTE. Avverte che i presentatori hanno ritirato l'emendamento D'Agrò 1.27.
LUIGI LAZZARI (FI). Ritira il suo emendamento 1.201 e dichiara voto favorevole sull'emendamento 1.310 della Commissione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.310 della Commissione.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.1, soppressivo del comma 1 dell'articolo 5.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Osserva che le disposizioni previste dall'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in esame, a suo avviso incompatibili con la normativa europea, introducono ingiustificabili vincoli alla libertà d'impresa nel mercato dei servizi assicurativi.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI), SALVATORE FERRIGNO (FI), ENZO RAISI (AN) e BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI).
ALBERTO FLUVI (Ulivo). Sottolinea che le misure prospettate sono volte a garantire maggiore concorrenza e più adeguate forme di tutela dei consumatori nel mercato dei servizi assicurativi.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati RICCARDO PEDRIZZI (AN) e GIUSEPPE FINI (FI).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Nel manifestare perplessità sugli identici emendamenti in esame, ritiene che dovrebbero essere meglio chiarite le disposizioni relative alla concorrenza e alla tutela degli utenti dei servizi assicurativi.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato GIORGIO JANNONE (FI).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea che il suo gruppo condivide la finalità dell'articolo 5 del provvedimento d'urgenza, volto a introdurre alcune misure migliorative della concorrenza nel settore assicurativo.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato STEFANO ALLASIA (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.1 e Mazzocchi 5.2.
ALBERTO FLUVI (Ulivo). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Sanga 5.300, sottolineando che l'introduzione del mandato plurimo nel settore assicurativo rappresenterà un vantaggio per gli utenti e migliorerà la concorrenza in tale mercato.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto contrario sull'emendamento Sanga 5.300.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Rilevato che le disposizioni di cui all'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in realtà penalizzano i consumatori, ne evidenzia i profili di contrasto con la normativa comunitaria in materia assicurativa.
Pag. VIIPIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Ritiene che il regime del plurimandato nel settore dei servizi assicurativi non dovrebbe essere imposto per legge, ricordando che una direttiva europea prevede la possibilità di ricorrere al mandato in via esclusiva.
ENRICO LA LOGGIA (FI) e BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Prospettano l'opportunità di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in esame.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Manifesta un orientamento contrario alla richiesta di accantonamento testé formulata.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Sanga 5.300.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Rilevato che il suo emendamento 5.201, del quale raccomanda l'approvazione, è volto a salvaguardare gli interessi dei consumatori, giudica incomprensibili le ragioni del parere contrario espresso dalla Commissione.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Osserva che il suo emendamento 5.12 è volto a rendere trasparenti le provvigioni riconosciute agli agenti delle singole imprese assicurative.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIORGIO JANNONE (FI) e GUIDO CROSETTO (FI).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 5.221, ispirato a criteri di trasparenza e coerenza normativa.
Interviene altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI).
ALBERTO FLUVI (Ulivo). Sottolinea la necessità di dismettere gli atteggiamenti di stampo demagogico sul tema della concorrenza nel mercato.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Esprime perplessità sul merito delle disposizioni previste dagli identici emendamenti in esame.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI), LUIGI FEDELE (FI) e STEFANO ALLASIA (LNP).
PRESIDENTE. Prende atto che l'emendamento Merloni 5.234 è stato ritirato dal presentatore.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mazzocchi 5.201, Fratta Pasini 5.212 e D'Agrò 5.221.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Illustra il contenuto del suo emendamento 5.202.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Rileva che il suo emendamento 5.211 è volto a subordinare l'applicabilità delle misure previste dal comma 1 dell'articolo 5 del decreto-legge alla verifica della loro compatibilità con la normativa comunitaria in materia.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato GIORGIO JANNONE (FI).
STEFANO ALLASIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Mazzocchi 5.202.
Interviene altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato SIMONE BALDELLI (FI).Pag. VIII
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mazzocchi 5.202 e Fratta Pasini 5.211.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Illustra la finalità del suo emendamento 5.13, rilevando che il mantenimento della stessa classe di merito al possessore di più autoveicoli penalizzerà, con un aumento del premio assicurativo, i proprietari di un solo mezzo di trasporto.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Ritiene che le disposizioni recate dal comma 2 dell'articolo 5 del decreto-legge in esame, a suo avviso non conformi alla normativa europea, rendono più confusa la disciplina delle polizze assicurative stipulate secondo le formula bonus-malus.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato RICCARDO PEDRIZZI (AN).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Riterrebbe necessaria una diversa formulazione del comma 2 dell'articolo 5 del decreto-legge in esame.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Concorda sulla prospettata ipotesi di riformulazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.13 e Mazzocchi 5.14.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 5.19.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fratta Pasini 5.19.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Chiede al relatore ed al Governo di riconsiderare il parere contrario espresso sul suo emendamento 5.223.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Rileva che il suo emendamento 5.200 è volto ad evitare comportamenti di stampo fraudolento.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Chiede di accantonare l'esame degli identici emendamenti Fratta Pasini 5.200 e Affronti 5.223.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame degli identici emendamenti Fratta Pasini 5.200 e Affronti 5.223 e, conseguentemente, degli identici emendamenti Pedrizzi 5.203 e D'Agrò 5.222.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Rileva che il suo emendamento 5.28 è volto ad individuare in modo certo la responsabilità, anche concorsuale, che determina il diritto per l'impresa assicurativa di variare la classe di merito.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Osserva che il suo emendamento 5.213 è volto ad evitare che, nelle ipotesi di corresponsabilità di un sinistro, sia penalizzato esclusivamente uno degli automobilisti coinvolti.
STEFANO ALLASIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Fratta Pasini 5.213.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Mazzocchi 5.28 e Fratta Pasini 5.213.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Sottolinea il carattere costruttivo del suo emendamento 5.27, volto ad evitare ingiustificate penalizzazioni per gli automobilisti virtuosi.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.27 e Raisi 5.216, nonché l'emendamento Borghesi 5.228.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.34.
Pag. IXPIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Giudica inutile il capoverso 4-quater del comma 2 dell'articolo 5 del provvedimento d'urgenza in esame, di cui auspica la soppressione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.33 e Mazzocchi 5.34, nonché l'emendamento Raisi 5.217.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Rileva che il suo emendamento 5.39 è volto ad impedire la retroattività delle disposizioni del decreto-legge concernente il settore dei servizi assicurativi.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 5.40, auspicando una riconsiderazione del parere espresso dalla Commissione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti in esame, la cui approvazione impedirebbe la rinegoziazione di molti contratti di assicurazione.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Giudica non convincenti le argomentazioni addotte a sostegno degli identici emendamenti in esame.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato LUIGI FEDELE (FI).
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Invita al ritiro degli identici emendamenti in esame, rilevando che il subemendamento 0.5.224.100 della Commissione consentirebbe di soddisfare l'esigenza in essi rappresentata.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Insiste per la votazione del suo emendamento 5.39.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato STEFANO ALLASIA (LNP).
ANTONIO MAZZOCCHI (AN) e LUIGI D'AGRÒ (UDC). Insistono per la votazione dei rispettivi emendamenti 5.40 e 5.41.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fratta Pasini 5.39, Mazzocchi 5.40 e D'Agrò 5.41, nonché gli identici Saglia 5.204 e D'Agrò 5.229.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Ritira il suo emendamento 5.215.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzocchi 5.205.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Ritira il suo emendamento 5.218.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Mazzocchi 5.206 e Fratta Pasini 5.214 ed approva il subemendamento 0.5.224.100 della Commissione, nonché l'emendamento Affronti 5.224, come subemendato.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Ritira il suo emendamento 5.44, del quale richiama le finalità.
GIANCARLO LAURINI (FI). Rileva che l'emendamento Lionello Cosentino 5.301 è volto a porre rimedio ad un errore tecnico presente nel testo dell'articolo 5: ne auspica pertanto l'approvazione.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lionello Cosentino 5.301.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lionello Cosentino 5.301.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6 del decreto-legge.
GIANCARLO LAURINI (FI). Concorda con la proposta del relatore.
Pag. XPRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 6 del provvedimento d'urgenza deve intendersi accantonato.
LUIGI LAZZARI (FI). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 7.209.
LUIGI D'AGRÒ (UDC), GIOVANNI SANGA (Ulivo) e TEODORO BUONTEMPO (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 7.209.
STEFANO SAGLIA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lazzari 7.209 e ritira l'emendamento Urso 7.207.
STEFANO ALLASIA (LNP). A nome dei deputati del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 7.209.
IDA D'IPPOLITO VITALE (FI). Dichiara anch'ella di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 7.209.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO PEPE (AN) e ANNA TERESA FORMISANO (UDC), che dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 7.209.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lazzari 7.209.
GUIDO CROSETTO (FI). Invita il relatore ed il Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Lazzari 7.200, di cui richiama le condivisibili finalità.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Prospetta l'opportunità di una riformulazione dell'emendamento Lazzari 7.200: propone pertanto di accantonarne l'esame.
LUIGI LAZZARI (FI). Ritiene ingiustificate talune preoccupazioni espresse dal relatore.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'emendamento Lazzari 7.200 deve intendersi accantonato.
Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Dichiarazione di urgenza del disegno di legge n. 2272.
PRESIDENTE. Comunica che è stata richiesta la dichiarazione di urgenza per il disegno di legge n. 2272, recante misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale.
Avverte altresì che su tale richiesta, non essendo stata raggiunta in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo la maggioranza dei tre quarti dei componenti della Camera, l'Assemblea è chiamata a deliberare con votazione palese mediamente procedimento elettronico con registrazione dei nomi.
Dopo interventi del deputato ENZO RAISI (AN), del Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico FILIPPO BUBBICO, al quale il PRESIDENTE rende precisazioni, e dei deputati ANTONIO LEONE (FI), LUIGI D'AGRÒ (UDC), LANFRANCO TURCI (RosanelPugno), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), intervengono per richiami al regolamento i deputati SERGIO D'ELIA (RosanelPugno), MANLIO CONTENTO (AN) e TEODORO BUONTEMPO (AN), ai quali il PRESIDENTE rende precisazioni. Dopo ulteriori interventi del deputato LUCIO BARANI (DC-PS), sulla dichiarazione di urgenza, e LUCA VOLONTÈ (UDC), sull'ordine dei lavori, la Camera, con votazione nominale elettronica, approva la dichiarazione di urgenza del disegno di legge n. 2272.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 15,10.
Pag. XIMissioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantacinque.
Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2201-A.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'ulteriore emendamento 7.300: il termine per la prestazione di eventuali subemendamento è fissato per le 16,15.
Per un richiamo al regolamento.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ritiene che, ai sensi degli articoli 41, 45 e 69 del regolamento, in occasione del dibattito sulla dichiarazione di urgenza del disegno di legge n. 2272 il Presidente avrebbe potuto concedere la parola al deputato Capezzone, anche se era precedentemente intervenuto altro parlamentare appartenente al medesimo gruppo.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Ricordato che in occasione del dibattito sulla dichiarazione di urgenza del disegno di legge n. 2272 il deputato Turci ha preso la parola a nome di tutti i gruppi della maggioranza, che hanno rinunciato a svolgere ulteriori interventi, esprime apprezzamento per la conduzione dei lavori da parte della Presidenza.
PRESIDENTE. Fa presente che, nel caso di richiesta di ampliamento di una discussione limitata per espressa disposizione del regolamento, è in facoltà della Presidenza concedere la parola ad un deputato per ciascun gruppo, senza peraltro poter sindacare nel merito le posizioni politiche di singoli deputati o gruppi eventualmente dissenzienti.
Si riprende la discussione.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di riprendere l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 7 del decreto-legge.
LUDOVICO VICO (Ulivo). Rileva che il provvedimento d'urgenza in esame si inscrive nel quadro dell'importante processo di liberalizzazione avviato dal Governo.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SALVATORE TOMASELLI (Ulivo) e FRANCESCO PIRO (Ulivo).
PRESIDENTE. Essendo stata formulata una richiesta in tal senso, dispone il controllo delle tessere di votazione (I deputati Segretari ottemperano all'invito del Presidente).
MARILDE PROVERA (RC-SE). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Fava 7.2.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a verificare che tutte le Commissioni, anche bicamerali, siano state sconvocate.
PRESIDENTE. Rileva che alla Presidenza risulta che tutte le Commissioni sono state sconvocate.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nel condividere le considerazioni svolte dal deputato Quartiani, invita i rappresentanti dell'opposizione ad attenersi alle regole proprie di un corretto confronto parlamentare.
Interviene altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato LUCIANO D'ULIZIA (IdV).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le condivisibili finalità dell'emendamento Fava 7.2.
Pag. XIIInterviene inoltre per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato MAURIZIO ACERBO (RC-SE).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Ritiene inopportuno conferire efficacia retroattiva alle disposizioni di cui all'articolo 7.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Ritiene che la disciplina prospettata in relazione ai mutui garantisca adeguatamente i consumatori.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 7.2.
SIMONE BALDELLI (FI). Lamenta che la Presidenza non ha dato corso al controllo delle tessere di votazione mentre erano in corso le operazioni di voto; stigmatizza altresì l'indisponibilità della maggioranza ad un proficuo confronto con l'opposizione.
STEFANO ALLASIA (LNP). Sottolinea che l'emendamento Fava 7.3 è esclusivamente volto a tutelare i consumatori.
PRESIDENTE. Ricorda, in riferimento alle osservazioni del deputato Baldelli, che è stato disposto un rigoroso controllo delle tessere di votazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 7.3.
STEFANO ALLASIA (LNP). Richiama la finalità dell'emendamento Fava 7.5.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ritiene necessario, a fronte di ulteriori aumenti dei tassi d'interesse, consentire l'estinzione dei mutui contratti precedentemente all'entrata in vigore delle disposizioni in esame, senza l'applicazione di penali.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Lamenta l'incoerenza dell'intervento normativo realizzato con il provvedimento d'urgenza in esame, rilevando che le misure relative al settore assicurativo hanno un'applicazione retroattiva, a differenza delle disposizioni riguardanti il settore bancario.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Nel ritenere che gli emendamenti riferiti all'articolo 7 siano peggiorativi del testo, invita i presentatori a ritirarli.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato MASSIMO GARAVAGLIA (LNP).
CESARE CAMPA (FI). Ritiene che le disposizioni relative all'estinzione anticipata dei mutui immobiliari dovrebbero essere estese anche ai prestiti richiesti dalle piccole e medie imprese.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIUSEPPE CONSOLO (AN) e PAOLO UGGÈ (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 7.5.
LUIGI LAZZARI (FI). Ritiene che le clausole penali precedentemente previste in caso di estinzione di mutui immobiliari debbano essere ridotte o eliminate anche per i mutui stipulati prima dell'entrata in vigore del decreto-legge in esame.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama la finalità dell'emendamento Fava 7.4, sottolineando l'opportunità di vietare l'applicazione di clausole penali nel caso di estinzione anticipata di tutti i contratti di mutuo, non solo di quelli stipulati dopo l'entrata in vigore del decreto-legge in esame.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolinea la necessità di individuare una soluzione che consenta a chi ha acceso un mutuo di estinguerlo senza dover pagare penali, atteso che tale esigenza è generalmente avvertita da cittadini appartenenti alle fasce sociali più disagiate.
Pag. XIIIInterviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato CESARE CAMPA (FI).
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Sottolinea che la finalità che si intende perseguire con la normativa in esame dovrebbe più opportunamente essere affidata al ruolo della Banca d'Italia, quale autorità di vigilanza sul sistema bancario, anche in considerazione del fatto che si tratta di intervenire su contratti di diritto privato.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MARCO ZACCHERA (AN) e PAOLO UGGÈ (FI).
MARILDE PROVERA (RC-SE). Rileva che l'eventuale soppressione di qualsiasi forma di penale per l'estinzione di mutui già accesi determinerebbe l'insorgenza di contenziosi difficilmente ricomponibili.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato STEFANO ALLASIA (LNP).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Fava 7.4, nonché gli identici Fava 7.8 e Fedele 7.202.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Sottolineata la logica dirigista e burocratica che ispira l'articolo 7 del provvedimento d'urgenza in esame, dichiara, a nome del suo gruppo, voto favorevole sugli identici emendamenti Fava 7.6 e Fedele 7.203.
BRUNO TABACCI (UDC). Paventati i rischi connessi all'eventuale adozione di disposizioni che incidono su contratti già stipulati, riterrebbe opportuno procedere ad un rafforzamento del ruolo delle autorità indipendenti, segnatamente con riferimento alla Banca d'Italia.
ROBERTO COTA (LNP). Rileva che le iniziative finora assunte dal Governo denotano l'intendimento di rafforzare il sistema di potere delle banche, in assoluta contraddizione con i propagandistici proclami circa la tutela dei consumatori.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Osservato che il controllo della Banca d'Italia si è sovente rivelato insufficiente, sottolinea che le condizioni previste nei principali paesi europei per l'accensione di mutui sono molto più vantaggiose per i consumatori di quelle applicate dal sistema bancario italiano.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato CESARE CAMPA (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Fava 7.6 e Fedele 7.203.
LUIGI LAZZARI (FI). Giudicate assolutamente non convincenti le disposizioni recate dai commi 5 e 6 dell'articolo 7 del provvedimento d'urgenza in esame, invita la Commissione a presentare un nuovo emendamento che attribuisca alla Banca d'Italia il compito di ricondurre ad equità i contratti di mutuo in essere.
STEFANO SAGLIA (AN). Osserva che l'emendamento Lazzari 7.204 è volto a garantire alle autorità indipendenti più incisivi poteri nella definizione delle regole generali per ricondurre ad equità i contratti di mutuo in essere.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Giudica condivisibile il meccanismo previsto dai commi 5 e 6 dell'articolo 7 del decreto-legge in esame, che tutela adeguatamente i consumatori.
Pag. XIVLUIGI D'AGRÒ (UDC). Riterrebbe opportuno riformulare l'emendamento Lazzari 7.204, nel senso di sopprimere esclusivamente il comma 5 dell'articolo 7.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nel sottolineare l'acquiescenza della maggioranza nei confronti del sistema bancario, dichiara l'astensione dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Lazzari 7.204.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PIETRO FRANZOSO (FI), PAOLO UGGÈ (FI) e CESARE CAMPA (FI).
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Osserva che la scelta di attribuire un ruolo rilevante alle associazioni dei consumatori costituisce un aspetto qualificante del provvedimento d'urgenza in esame.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Chiede la votazione per parti separate dell'emendamento Lazzari 7.204, nel senso di votare distintamente la soppressione dei commi 5 e 6 dell'articolo 7.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter accedere alla richiesta formulata dal deputato D'Agrò.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lazzari 7.204.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di passare all'esame dell'emendamento 7.300 della Commissione, del quale raccomanda l'approvazione, che recepisce sostanzialmente il contenuto dell'emendamento Lazzari 7.200, precedentemente accantonato.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo esprime parere favorevole nell'emendamento 7.300 della Commissione.
LUIGI LAZZARI (FI). Ritira il suo emendamento 7.200, pur non ritenendo pienamente soddisfacente il disposto dell'emendamento 7.300 della Commissione.
CESARE CAMPA (FI). Ritiene che, pur migliorativo del testo originario, l'emendamento 7.300 della Commissione non tuteli efficacemente gli interessi delle imprese artigiane e determini inopinate disparità di trattamento: auspica pertanto un ulteriore segnale di attenzione da parte del relatore alle istanze rappresentate dall'opposizione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Dichiara voto favorevole sull'emendamento 7.300 della Commissione.
STEFANO ALLASIA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 7.300 della Commissione, pur ritenendone opportuno un ulteriore accantonamento al fine di pervenire ad una riformulazione che consenta di andare incontro alla legittime esigenze delle imprese artigianali.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato GIANFRANCO CONTE (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 7.300 della Commissione.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'ulteriore emendamento 5.350: i gruppi parlamentari hanno rinunziato al termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 5.350 della Commissione.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Lo accetta.
PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI). Esprime apprezzamento per la soluzione individuata in seno al Comitato dei nove: Pag. XVdichiara pertanto il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 5.350 della Commissione.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Manifesta apprezzamento per la presentazione dell'emendamento 5.350 della Commissione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Giudica convincente il contenuto dell'emendamento 5.350 della Commissione.
STEFANO SAGLIA (AN). Esprime soddisfazione, a nome del suo gruppo, per la disponibilità mostrata dal relatore con la presentazione dell'emendamento in esame.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Ritiene che, pur rappresentando un passo in avanti, l'emendamento 5.350 della Commissione presenti elementi di ambiguità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 5.350 della Commissione.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE). Esprime soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento 5.350 della Commissione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lionello Cosentino 8.300.
PRESIDENTE. Prende atto che il presentatore accetta la riformulazione dell'emendamento Tomaselli 9.300 proposta dal relatore.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Tomaselli 9.300, nel testo riformulato.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Sottolinea l'atteggiamento contraddittorio del Governo in tema di misure volte ad agevolare la nascita di nuove imprese.
ENZO RAISI (AN). Illustra il contenuto dell'emendamento Mazzocchi 9.202, che prefigura una soluzione più realistica alle problematiche poste dall'introduzione di una comunicazione unica per la nascita dell'impresa, che altrimenti verrebbero affidate ad una normativa avente un effetto meramente propagandistico. Reputa peraltro opportuno affrontare la materia nell'ambito di un provvedimento più organico.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato MAURIZIO LEO (AN).
STEFANO SAGLIA (AN). Precisa la portata normativa dell'emendamento 5.350 della Commissione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Precisa che il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 5.350 della Commissione non ha nulla a che vedere con la prospettata legislazione in materia di unioni di fatto.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato MASSIMO GARAVAGLIA (LNP).
MARILDE PROVERA (RC-SE). Ritiene che l'approvazione dell'emendamento 5.350 della Commissione determinerà conseguenze circa la natura dell'istituto familiare.
STEFANO ALLASIA (LNP). Precisa le ragioni del voto favorevole espresso dal suo gruppo sull'emendamento 5.350 della Commissione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Mazzocchi 9.202 ed approva gli identici D'Agrò 9.14 e Mazzocchi 9.16.
LUIGI D'AGRÒ (UDC) e ENZO RAISI (AN). Insistono per la votazione dei rispettivi emendamenti 9.19 e 9.21.
STEFANO ALLASIA (LNP). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Fava 9.200, osservando che per la nascita Pag. XVIdi nuove imprese è necessaria l'esistenza di adeguate condizioni di convenienza economica.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato MASSIMO GARAVAGLIA (LNP).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Illustra la finalità del suo emendamento 9.19.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti D'Agrò 9.19, Mazzocchi 9.21 e Fava 9.200, nonché gli emendamenti Pedrizzi 9.203 e 9.205, Saglia 9.208 e Mazzocchi 10.1.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Illustra le finalità del suo emendamento 10.8.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento D'Agrò 10.8.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento D'Agrò 10.8.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Ritiene ultroneo l'emendamento in esame.
ENZO RAISI (AN). Rileva che l'emendamento D'Agrò 10.8 persegue condivisibili finalità di coerenza normativa.
CESARE CAMPA (FI). Giudica opportuno inserire nel testo il riferimento allo sportello unico del comune, laddove esistente.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI) e DANIELE GALLI (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento D'Agrò 10.8.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Conferma il parere contrario precedentemente espresso sull'emendamento D'Agrò 10.8.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento D'Agrò 10.8.
CESARE CAMPA (FI). Ritiene che il suo emendamento 10.241 e gli altri di identico contenuto non siano preclusi né assorbiti a seguito della precedente votazione.
PRESIDENTE. Precisa che gli identici emendamenti richiamati dal deputato Campa, nelle parti non precluse né assorbite, potranno essere posti in votazione congiuntamente all'emendamento Milanato 10.220.
CESARE CAMPA (FI). Insiste per la votazione del suo emendamento 10.241, nella parte non preclusa né assorbita, di cui richiama le finalità.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Auspica l'approvazione dell'emendamento Fava 10.6, nella parte non preclusa né assorbita.
ENZO RAISI (AN). Osservato che il provvedimento d'urgenza in esame elimina taluni vincoli di stampo anacronistico, ritiene tuttavia che sia un errore continuare ad adottare misure che interessano singole categorie.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PAOLO UGGÈ (FI) e STEFANO ALLASIA (LNP).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fava 10.6, Mazzocchi 10.7 e Campa 10.241, nelle parti non precluse né assorbite, e Milanato 10.220, nonché l'emendamento Raisi 10.9.
STEFANO ALLASIA (LNP). Richiama le finalità sottese all'emendamento Garavaglia 10.214, che invita l'Assemblea ad approvare.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato ALBERTO FILIPPI (LNP).
Pag. XVIICESARE CAMPA (FI). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Garavaglia 10.214.
STEFANO SAGLIA (AN). Esprime talune perplessità in merito all'emendamento Garavaglia 10.214.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Garavaglia 10.214.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato DANIELE GALLI (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Garavaglia 10.214.
STEFANO SAGLIA (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Mazzocchi 10.12, soppressivo del comma 3 dell'articolo 10, relativo alla dichiarazione di inizio attività delle imprese di pulizia e disinfezione.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Giudicata chiara la formulazione del comma 3 dell'articolo 10 del decreto-legge, paventa il rischio di un abbassamento della qualità del servizio prestato dalle imprese di pulizia e disinfezione.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Precisa che il comma 3 dell'articolo 10, pur liberalizzando le attività di pulizia e disinfezione, garantisce la tutela del lavoro e della salute dei lavoratori.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MANLIO CONTENTO (AN) e ALBERTO FILIPPI (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzocchi 10.12.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede chiarimenti in merito al prosieguo dei lavori odierni dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Fa presente che i lavori dell'Assemblea proseguiranno fino alle 20,15 circa e, dopo una sospensione, riprenderanno alle 21.
CESARE CAMPA (FI). Illustra la finalità del suo emendamento 10.14.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di accantonare l'esame degli identici emendamenti Campa 10.14, Fava 10.15 e Mazzocchi 10.17, nonché dell'emendamento D'Agrò 10.13.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame degli identici emendamenti Campa 10.14, Fava 10.15 e Mazzocchi 10.17, nonché dell'emendamento D'Agrò 10.13.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Mazzocchi 10.19.
CESARE CAMPA (FI). Auspica la soppressione del comma 4 dell'articolo 10, che introduce una inopportuna deregolamentazione dell'attività di guida turistica, che rischia di essere conseguentemente dequalificata.
NICOLA BONO (AN). Nel ritenere che il comma 4 dell'articolo 10 del decreto-legge in esame sia emblematico dell'incoerenza che connota la politica attuata dal Governo nel settore del turismo, ne auspica la soppressione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLO UGGÈ (FI).
Pag. XVIIIMARILDE PROVERA (RC-SE). Concorda sulla delicatezza del tema affrontato nel comma 4 dell'articolo 10, manifestando tuttavia un orientamento contrario agli identici emendamenti soppressivi in esame.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI) e MAURIZIO LEO (AN).
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Sottolinea l'opportunità di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti al comma 4 dell'articolo 10 del provvedimento d'urgenza in esame.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Ritiene eccessive le preoccupazioni relative ad una paventata dequalificazione professionale dell'attività di guida turistica.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Nel confermare il parere contrario precedentemente espresso sugli identici emendamenti Campa 10.20 e Mazzocchi 10.21, propone di accantonare l'esame degli emendamenti riferiti al comma 4 dell'articolo 10 del decreto-legge in esame, ad eccezione di quelli predetti.
CESARE CAMPA (FI). Ritira il suo emendamento 10.20.
NICOLA BONO (AN). Insiste per la votazione dell'emendamento Mazzocchi 10.21.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato ANTONIO PALMIERI (FI).
LUCIO BARANI (DC-PS). Sottolineato il carattere contraddittorio delle disposizioni recate dal comma 4 dell'articolo 10 del provvedimento d'urgenza in esame, condivide la proposta di accantonamento formulata.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato ENRICO LA LOGGIA (FI).
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Parlando sull'ordine dei lavori, prospetta l'opportunità di sospendere la seduta.
NICOLA BONO (AN). Condivide la proposta formulata dal deputato Giachetti.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Concorda sulla proposta di sospendere la seduta.
CESARE CAMPA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede di differire alle 21,30 la ripresa della seduta.
PRESIDENTE. Ritiene di non poter accedere alla richiesta formulata dal deputato Campa.
Sospende la seduta fino alle 21.
La seduta, sospesa alle 20,10, è ripresa alle 21,05.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa della seduta sono ottantotto.
Si riprende la discussione.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Preannunzia la presentazione di un emendamento della Commissione riferito al comma 4 dell'articolo 10 e propone un'ulteriore riformulazione degli identici emendamenti Affronti 10.299 e Martella 10.300.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato l'emendamento 10.400, in relazione al quale i gruppi hanno rinunziato al termine per la presentazione di eventuali subemendamenti, nonché l'articolo aggiuntivo 6.0300, in relazione al quale tale termine è fissato per le 22.
Pag. XIXSIMONE BALDELLI (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione mentre sono in corso le operazioni di voto.
PRESIDENTE. Invita il deputato Baldelli a segnalare eventuali irregolarità; dispone comunque il controllo delle tessere di votazione (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente).
TEODORO BUONTEMPO (AN). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a ritirare le tessere di votazione i cui titolari non risultano presenti in aula.
MARCO BOATO (Verdi). Segnala il verificarsi di reiterate irregolarità nelle votazioni da parte di deputati dell'opposizione.
FULVIO TESSITORE (Ulivo). Ritiene che non abbiano motivo di sussistere le preoccupazioni espresse circa il presunto rischio di dequalificazione professionale dell'attività di guida turistica conseguente alle disposizioni recate dal comma 4 dell'articolo 10 del decreto-legge in esame.
LUCIO BARANI (DC-PS). Chiede se l'attestato professionale di guida turistica abbia validità su tutto il territorio nazionale.
ALEANDRO LONGHI (Misto). Invita la Presidenza a disporre il ritiro delle tessere di votazione i cui titolari non sono presenti in aula.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mazzocchi 10.21.
ANTONIO LEONE (FI). Lamenta che la Presidenza non ha tenuto conto delle irregolarità da lui segnalate nel corso della precedente votazione.
CESARE CAMPA (FI). Segnala anch'egli un'irregolarità nella votazione precedentemente effettuata.
PRESIDENTE. Precisa di aver disposto una verifica su una segnalazione effettuata dal deputato Buontempo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Mazzocchi 10.28 e Campa 10.24 e 10.23 (Commenti - Il deputato Quartiani sale al banco della Presidenza ove interloquisce con il deputato Segretario Buontempo - Scambio di apostrofi al banco della Presidenza tra i deputati Buontempo e Quartiani, trattenuti dai commessi - Vive, reiterate proteste - Dai banchi dei deputati dei gruppi di maggioranza si grida: «Fascista!» - Il deputato Fiano si dirige verso il banco della Presidenza, trattenuto dal deputato Giachetti - Vive proteste).
PRESIDENTE. Sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 21,25, è ripresa alle 21,30.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizzato l'ostruzionismo parlamentare praticato dall'opposizione, difficilmente spiegabile rispetto al provvedimento d'urgenza in esame, pur ritenendo ingiustificabile il comportamento di alcuni deputati del suo gruppo, chiede alla Presidenza di censurare il deputato Buontempo, che ha brutalmente allontanato il deputato Quartiani dal banco della Presidenza, rendendosi responsabile di un atto di particolare gravità anche in considerazione della sua carica di Segretario di Presidenza.
ANTONIO LEONE (FI). Stigmatizza l'intolleranza dei deputati della maggioranza, la quale non appare in grado di garantire la sussistenza del numero legale.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nell'esprimere solidarietà al deputato Saglia per l'aggressione subita, che chiede alla Presidenza di verificare anche mediante la visione di filmati audiovisivi, lamenta di aver subito anch'egli un'aggressione mentre stava segnalando al Presidente gravi irregolarità verificatesi nel corso di precedenti Pag. XXvotazioni; nel dichiarare, pertanto, che non firmerà i verbali delle richiamate votazioni, chiede che le questioni evocate siano sottoposte al vaglio dell'Ufficio di Presidenza.
PRESIDENTE. Ricorda di aver ricevuto dal deputato Buontempo due segnalazioni di irregolarità, una delle quali non sarebbe stata comunque determinante ai fini del computo del numero legale, mentre l'altra è pervenuta a votazione oramai chiusa. Assicura comunque che riferirà al Presidente della Camera quanto testé verificatosi.
CESARE CAMPA (FI). Ritiene che il Presidente abbia intenzionalmente ignorato le segnalazioni di irregolarità nelle votazioni.
PRESIDENTE. Assicura di avere tenuto conto delle segnalazioni ricevute in tempo utile circa presunte irregolarità nelle votazioni.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Sottolinea che il suo gruppo ha proficuamente partecipato ai lavori odierni dell'Assemblea contribuendo al miglioramento del provvedimento d'urgenza in discussione.
NICOLA BONO (AN). Nel ritenere che la grave aggressione precedentemente subita dai deputati Buontempo, in qualità di Segretario di Presidenza, e Saglia non abbia precedenti, lamenta che il Presidente non ha adeguatamente stigmatizzato l'accaduto; rilevato altresì che le questioni connesse all'effettiva sussistenza del numero legale non sono state risolte, prospetta l'opportunità di rinviare il seguito del dibattito ad altra seduta.
ANDREA GIBELLI (LNP). Ritiene che i disordini verificatisi siano imputabili alla responsabilità della Presidenza, che ha impedito al deputato Segretario Buontempo di segnalare alcune irregolarità nel corso delle votazioni.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, piena solidarietà al Presidente per il modo in cui ha condotto i lavori dell'Assemblea, ritiene che, come convenuto, la seduta debba proseguire fino alle 24, atteso che è stata regolarmente verificata la sussistenza del numero legale; stigmatizza, altresì, il gesto provocatorio compiuto dal deputato Buontempo.
MARCO BOATO (Verdi). Considera di inaudita gravità i fatti accaduti precedentemente, che ritiene un inaccettabile tentativo di delegittimare la Presidenza di turno dell'Assemblea, nei cui confronti esprime piena solidarietà. Fa altresì presente che in occasione di una delle votazioni, numerosi deputati dell'opposizione avrebbero dovuto essere conteggiati ai fini del numero legale in quanto presenti in aula ancorché non partecipanti al voto.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Nell'esprimere al Presidente, a nome del suo gruppo, sentimenti di stima e piena solidarietà per il suo operato, ritiene deprecabili le intemperanze verificatesi; stigmatizza, inoltre, il gesto provocatorio compiuto dal deputato Buontempo, intollerabile in una Repubblica fondata sui valori dell'antifascismo.
LUCIO BARANI (DC-PS). Sottolineato l'indispensabile ruolo della minoranza in un Parlamento democratico, stigmatizza come deprecabili gli episodi avvenuti precedentemente in aula.
PRESIDENTE. Osservato che la Presidenza ha garantito ai gruppi di opposizione di svolgere il proprio ruolo, giudica inaccettabile l'insinuazione secondo la quale avrebbe consentito lo svolgimento di votazioni pur in assenza del numero legale; rileva altresì che la Presidenza valuterà i fatti accaduti, riservandosi di assumere i provvedimenti conseguenti.
ANTONIO ROTONDO (Ulivo). Ritira il suo emendamento 10.215 e dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Martella 10.300.
Pag. XXIANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Dà conto della formulazione dell'emendamento 10.400 della Commissione, nonché della riformulazione degli identici Affronti 10.299 e Martella 10.300.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Paventato il rischio che la disciplina proposta dequalifichi la professione di guida turistica, insiste per la votazione del suo emendamento 10.25.
CESARE CAMPA (FI). Giudica condivisibile il contenuto dell'emendamento D'Agrò 10.25, che ritiene possa integrare l'emendamento 10.400 della Commissione.
NICOLA BONO (AN). Nel ritenere che la disciplina prospettata dal relatore non recepisca le istanze rappresentate dall'opposizione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti D'Agrò 10.25 e Ferdinando Benito Pignataro 10.26.
COSIMO GIUSEPPE SGOBIO (Com.It). Ritira l'emendamento Ferdinando Benito Pignataro 10.26.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MARIA IDA GERMONTANI (AN), PIETRO FRANZOSO (FI), PAOLO UGGÈ (FI), SABATINO ARACU (FI), GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI), DANIELE GALLI (FI), EMERENZIO BARBIERI (UDC), FABIO GARAGNANI (FI), VALENTINA APREA (FI), MARIO PESCANTE (FI) e TEODORO BUONTEMPO (AN).
STEFANO ALLASIA (LNP). Ribadisce i rischi connessi ad un eccessivo allargamento della possibilità di accesso alla professione di guida turistica, in particolare a lavoratori extracomunitari non in possesso della necessaria conoscenza del territorio.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Preannunzia il ritiro del suo emendamento 10.242.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato ENRICO LA LOGGIA (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento D'Agrò 10.25.
STEFANO ALLASIA (LNP). Ritiene che la liberalizzazione dell'attività di guida turistica non favorisca la reciprocità dei rapporti di lavoro tra Stati europei.
FABIO RAMPELLI (AN). Nel ritenere che sarebbe possibile prevedere disposizioni maggiormente idonee a tutelare il patrimonio artistico e l'identità storica del Paese, manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Germontani 10.218.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Germontani 10.218.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Germontani 10.218 e Bono 10.253.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Accetta l'emendamento 10.400 della Commissione.
STEFANO ALLASIA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento 10.400 della Commissione.
CESARE CAMPA (FI). Esprime soddisfazione per il recepimento, peraltro parziale, nell'emendamento 10.400 della Commissione, delle istanze rappresentate dai gruppi di opposizione.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLO UGGÈ (FI).
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Sottolinea che la liberalizzazione dell'attività di guida turistica è basata su regole che non consentono una dequalificazione di tale professione.
Pag. XXIIPRESIDENTE. Dispone il controllo delle tessere di votazione (I deputati Segretari ottemperano all'invito del Presidente).
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato JOLE SANTELLI (FI).
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Manifesta piena condivisione per l'emendamento 10.400 della Commissione.
ALEANDRO LONGHI (Ulivo). Chiede alla Presidenza che sia effettuato un corretto controllo delle tessere di votazione.
PRESIDENTE. Rileva la correttezza delle operazioni di controllo delle tessere di votazione.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati LUIGI D'AGRÒ (UDC) e GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 10.400 della Commissione e respinge gli emendamenti Bono 10.254 e Mazzocchi 10.29.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Precisa ulteriormente la riformulazione proposta degli identici emendamenti Affronti 10.299 e Martella 10.300.
ANDREA MARTELLA (Ulivo) e PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Accettano la riformulazione proposta dei rispettivi emendamenti 10.300 e 10.299.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara l'astensione sugli identici emendamenti in esame.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Ritira il suo emendamento 10.255.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Sottolinea il positivo contributo dell'opposizione al miglioramento del provvedimento d'urgenza in esame.
STEFANO ALLASIA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti Affronti 10.299 e Martella 10.300, nel testo riformulato, giudicando peraltro affrettata la disciplina proposta in tema di esercizio della professione di guida turistica.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Affronti 10.299 e Martella 10.300, nel testo riformulato.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Venerdì 16 marzo 2007, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 151).
La seduta termina alle 23,40.