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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 130 di martedì 20 marzo 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
La seduta comincia alle 11.
GIACOMO STUCCHI (LNP), Segretario. Legge il processo verbale della seduta del 16 marzo 2007.
Sul processo verbale.
Dopo un intervento del deputato LUCIANO D'ULIZIA (IdV), al quale il PRESIDENTE rende precisazioni, il processo verbale è approvato.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono settantotto.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 7 del 2007: Tutela dei consumatori e promozione della concorrenza (A.C. 2201-A).
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge, avvertendo che la V Commissione ha espresso l'ulteriore prescritto parere.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di proseguire l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 10 del decreto-legge.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Chiede se sia possibile intervenire per dichiarazione di voto, una volta decorsi i termini regolamentari di preavviso.
PRESIDENTE. Precisa che alla ripresa della seduta, se non vi saranno richieste di intervento, si passerà ai voti.
Avverte altresì che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire il decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 11,10, è ripresa alle 11,30.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 10.239, auspicandone l'approvazione.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Dichiara voto favorevole sugli identici emendamenti in esame, che giudica di buonsenso.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLO UGGÈ (FI).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
Pag. VICESARE CAMPA (FI) e STEFANO SAGLIA (AN). Ritirano i rispettivi emendamenti 10.239 e 10.270.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Saglia 10.260.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di non condividere le finalità dell'emendamento Saglia 10.260.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLO UGGÈ (FI).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Saglia 10.260 e respinge l'emendamento Raisi 10.81.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Invita il presentatore a chiarire le finalità dell'emendamento Raisi 10.83.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Raisi 10.83 e 10.82.
CESARE CAMPA (FI). Ritiene indispensabile che i direttori didattici delle autoscuole siano in possesso di comprovata esperienza.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLO UGGÈ (FI).
ENZO RAISI (AN). Osserva che il suo emendamento 10.85, ove approvato, consentirebbe una maggiore tutela dei consumatori.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Ribadisce l'invito al ritiro dell'emendamento Raisi 10.85.
ENZO RAISI (AN). Lo ritira.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le condivisibili finalità dell'emendamento Giudice 10.141.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di condividere le considerazioni svolte dal deputato Fugatti.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Ricorda di aver espresso parere favorevole sugli identici emendamenti Giudice 10.149 e D'Agrò 10.231, purché riformulati, vertenti sul medesimo argomento: ribadisce pertanto l'invito al ritiro dell'emendamento Giudice 10.141.
PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Giudice 10.141.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Giudice 10.143, volto a contrastare il fenomeno del lavoro nero e a garantire la qualità del servizio erogato dalle autoscuole.
CESARE CAMPA (FI). Osserva che il sistema sanzionatorio previsto dall'emendamento Giudice 10.143 potrebbe opportunamente completare le disposizioni in materia di esercizio abusivo dell'attività di autoscuola.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Giudice 10.143.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLO UGGÈ (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Giudice 10.143.
PAOLO UGGÈ (FI). Richiama le finalità dell'emendamento La Loggia 10.213, invitando il relatore a riconsiderare il parere espresso.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Sottolinea l'assoluta importanza di prevedere un'esperienza almeno quinquennale quale requisito per esercitare l'attività di istruttore di guida.
Pag. VIIIntervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati LUIGI FEDELE (FI), MASSIMO ROMAGNOLI (FI) e GIOACCHINO ALFANO (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento La Loggia 10.213.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Precisa la riformulazione proposta degli identici emendamenti Attili 10.216, Greco 10.228 e La Loggia 10.234.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara l'astensione sugli identici emendamenti in esame.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Greco 10.228, nonché il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara l'astensione sugli identici emendamenti in esame.
ANTONIO ATTILI (Ulivo). Accetta la riformulazione del suo emendamento 10.216 proposta dal relatore.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PAOLO UGGÈ (FI), SIMONE BALDELLI (FI) e LUIGI FEDELE (FI).
PRESIDENTE. Prende atto che i rispettivi presentatori accettano la riformulazione proposta dal relatore degli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Attili 10.216, Greco 10.228 e La Loggia 10.234, nel testo riformulato.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Ritira il suo emendamento 10.257.
CESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 10.146 ed invita il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLO UGGÈ (FI).
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere gli identici emendamenti Raisi 10.84 e Campa 10.146.
Intervengono altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati LUIGI FEDELE (FI), VALTER ZANETTA (FI) e MAURIZIO FUGATTI (LNP).
MARCO ZACCHERA (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Raisi 10.84.
LUCIO BARANI (DC-PS). Auspica l'approvazione degli identici emendamenti Raisi 10.84 e Campa 10.146, che giudica assolutamente condivisibili.
Intervengono quindi per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIOVANNI FAVA (LNP), SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA (FI), PAOLA PELINO (FI), PIETRO FRANZOSO (FI), SIMONE BALDELLI (FI) e ELISABETTA GARDINI (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Raisi 10.84 e Campa 10.146.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento La Loggia 10.202.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti La Loggia 10.202 e Meta 10.203.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Pag. VIIISull'ordine dei lavori.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Stigmatizzati i gravi episodi verificatisi in aula il 15 marzo scorso, invita il Presidente della Camera ad assumere le opportune iniziative volte a sanzionare i responsabili.
PRESIDENTE. Ricorda che, conformemente alla prassi, il Presidente della Camera ha chiesto al Collegio dei questori di effettuare un'istruttoria sui fatti richiamati dal deputato D'Ulizia al fine di riferirne gli esiti all'Ufficio di Presidenza.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Stigmatizza l'aggressione subita dal deputato Saglia, al quale esprime solidarietà, nella circostanza richiamata dal deputato D'Ulizia.
PRESIDENTE. Conferma che saranno effettuati gli opportuni accertamenti in merito ai fatti verificatisi in aula il 15 marzo scorso.
Sospende la seduta fino alle 15,15.
La seduta, sospesa alle 13,15, è ripresa alle 15,15.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantotto.
Sull'ordine dei lavori.
ANTONIO LEONE (FI). Chiede che il Governo riferisca con sollecitudine alla Camera sulla liberazione del giornalista Mastrogiacomo, avvenuta ieri.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.
Si riprende la discussione.
GIOVANNI SANGA (Ulivo). Sottolinea le positive misure di semplificazione delle attività economiche recate dal provvedimento d'urgenza in esame.
GIOVANNI FAVA (LNP). Ritiene indispensabile l'introduzione nel testo di norme che garantiscano la preparazione professionale degli istruttori di scuola guida.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Raisi 10.86 ed approva l'emendamento 10.450 della Commissione, nonché gli identici La Loggia 10.151 e Greco 10.230.
PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Meta 10.147.
CESARE CAMPA (FI). Rileva l'opportunità che sia posto in votazione l'emendamento Giudice 10.148.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Giudice 10.148.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Giudice 10.148.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Precisa la riformulazione proposta degli identici emendamenti Giudice 10.149 e D'Agrò 10.231.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento D'Agrò 10.231, nel testo riformulato.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Giudice 10.149 e D'Agrò 10.231, nel testo riformulato.
Pag. IXCESARE CAMPA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 10.157, del quale raccomanda l'approvazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Raisi 10.89 e Campa 10.157.
Sull'ordine dei lavori.
ELIO VITO (FI). Lamentato il fatto che la Presidenza non abbia ancora fornito risposte a numerose richieste concernenti i lavori dell'Assemblea avanzate dall'opposizione, stigmatizza, in particolare, la mancata assunzione di idonee iniziative commemorative della figura di Marco Biagi.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Osservato che il ritardo nell'esame del provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni è imputabile al pur legittimo atteggiamento ostruzionistico di parte dell'opposizione, assicura l'assoluta disponibilità della maggioranza ad accedere alle richieste dell'opposizione una volta concluso l'esame dei provvedimenti in scadenza.
PRESIDENTE. Precisato che la Presidenza ha interessato il Governo al fine di acquisire la sua disponibilità a riferire sulla liberazione di Daniele Mastrogiacomo, fa presente che nella seduta di ieri la Presidenza ha ricordato la figura di Marco Biagi.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Nel dichiarare di condividere le considerazioni svolte dal deputato Elio Vito, invita la Presidenza a consentire alla competente Commissione un compiuto ed esaustivo esame del provvedimento in materia di cittadinanza, soprassedendo dall'intento di sollecitarne la calendarizzazione in Assemblea.
ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Giudica pretestuose le argomentazioni svolte dai deputati dell'opposizione ed infondate le critiche rivolte alla Presidenza.
ROBERTO COTA (LNP). Invita la Presidenza ad assicurare un compiuto ed approfondito esame del provvedimento in materia di cittadinanza da parte della competente Commissione.
PRESIDENTE. Avverte che la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata per le 16,45.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Ritenendo doverosa l'assunzione di iniziative commemorative della figura di Marco Biagi, auspica che in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo si concretizzi la preannunziata disponibilità della maggioranza ad accedere alle richieste dell'opposizione.
Si riprende la discussione.
GIOVANNI FAVA (LNP). Ascrive alla maggioranza la responsabilità del ritardo nei tempi di esame del provvedimento d'urgenza.
PAOLO UGGÈ (FI). Richiama le finalità dell'emendamento La Loggia 10.206.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti La Loggia 10.206 e Giudice 10.207, nonché gli identici La Loggia 10.169, Fava 10.172 e Greco 10.232.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fava 10.180.
CESARE CAMPA (FI). Esprime perplessità sulla riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento Uggè 10.181, che dichiara di voler sottoscrivere.
ANTONIO ATTILI (Ulivo). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 10.182.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PAOLO UGGÈ (FI) e GIOVANNI FAVA (LNP), che non Pag. Xaccettano le riformulazioni proposte dei rispettivi emendamenti 10.181 e 10.180.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Fava 10.180 e Uggè 10.181 ed approva l'emendamento Attili 10.182, nel testo riformulato.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento La Loggia 10.208.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Velo 10.184 e La Loggia 10.208.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 10.233, soppressivo del comma 9 dell'articolo 10.
PAOLO UGGÈ (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Santelli 10.188.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato JOLE SANTELLI (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Santelli 10.188 e Germontani 10.233.
LUIGI LAZZARI (FI). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 11.201.
STEFANO SAGLIA (AN) e ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 11.201, nel testo riformulato.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Lazzari 11.201, nel testo riformulato.
LUIGI LAZZARI (FI). Ritira il suo emendamento 11.200.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone di passare all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 13 del decreto-legge e chiede una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del relatore, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 17,20.
PRESIDENTE. Avverte che la Commissione ha presentato gli ulteriori emendamenti 13.300 e 13-bis.300, in relazione ai quali i gruppi parlamentari hanno rinunziato alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Raccomanda l'approvazione degli emendamenti 13.300 e 13-bis.300 e, modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sugli emendamenti Aprea 13.232 e 13.235 e Bono 13.206 e 13.256, nonché sull'emendamento Bono 13.219, purché riformulato; invita quindi al ritiro dell'emendamento Bono 13.218 e ribadisce il parere già espresso sui restanti emendamenti.
MARIANGELA BASTICO, Viceministro della pubblica istruzione. Concorda.
VALENTINA APREA (FI). Lamentata l'assenza del ministro della pubblica istruzione, ritiene metodologicamente inaccettabile il tentativo del Governo di modificare la cosiddetta riforma Moratti attraverso l'inserimento nel testo del provvedimento d'urgenza delle disposizioni recate dall'articolo 13, peraltro non condivisibili nel merito e delle quali auspica pertanto la soppressione.
NICOLA BONO (AN). Giudica inopportuno introdurre disposizioni in materia di istruzione in un provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni.
Pag. XIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
NICOLA BONO (AN). Lamenta quindi il fatto che la Commissione cultura abbia potuto esprimere un mero parere su disposizioni che modificano sostanzialmente la riforma scolastica varata nella precedente legislatura.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Sottolinea l'estraneità delle disposizioni recate dall'articolo 13 alla materia del provvedimento d'urgenza in esame.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Ritiene che l'inserimento di disposizioni - peraltro sbagliate nel merito - relative alla scuola nel testo del provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni abbia esautorato il Parlamento, privandolo della possibilità di discutere in maniera approfondita del tema della formazione tecnico-professionale.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato FABIO GARAGNANI (FI).
PAOLA GOISIS (LNP). Lamentato il disinteresse della maggioranza nei confronti del settore dell'istruzione, giudica lesivo delle competenze della VII Commissione l'inserimento nel testo del provvedimento d'urgenza delle disposizioni recate dall'articolo 13, del quale auspica la soppressione, dichiarando di voler sottoscrivere l'emendamento Aprea 13.1.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SIMONE BALDELLI (FI), ANTONIO PALMIERI (FI) e ANNA TERESA FORMISANO (UDC).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Aprea 13.1, Bono 13.200 e Barbieri 13.244.
VALENTINA APREA (FI). Auspica la soppressione del comma 1 dell'articolo 13, che reintroduce un'inopportuna gerarchizzazione dei percorsi scolastici e statalizza nuovamente gli istituti professionali che, in coerenza con il titolo V della Costituzione, nell'ambito della riforma Moratti erano stati trasferiti alle regioni.
NICOLA BONO (AN). Ritiene che le disposizioni recate dall'articolo 13 del decreto-legge avrebbero dovuto più opportunamente essere inserite in un autonomo provvedimento legislativo, su cui svolgere un più ampio confronto parlamentare; auspica quindi la soppressione del comma 1, come proposto nel suo emendamento 13.201.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Lamenta il metodo confuso con il quale il Governo modifica la riforma scolastica varata nella scorsa legislatura, ingenerando un senso di disorientamento negli studenti e nelle loro famiglie.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato PAOLA FRASSINETTI (AN).
MAURO DEL BUE (DC-PS). Sottolineata l'eterogeneità delle materie oggetto del decreto-legge in esame, manifesta perplessità sulla prospettata riforma dell'istruzione secondaria superiore prevista dall'articolo 13.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SIMONE BALDELLI (FI), DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN), FABIO GARAGNANI (FI) e GIUSEPPE CONSOLO (AN).
ALBA SASSO (Ulivo). Ricorda che l'esigenza di introdurre disposizioni concernenti l'istruzione in un provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni è dovuta alla necessità di intervenire nel settore dell'istruzione tecnica.
Intervengono quindi per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati FRANCESCO BOSI (UDC), ANTONIO PALMIERI (FI) e LUIGI FEDELE (FI).
Pag. XIIPAOLA GOISIS (LNP). Osservato che le disposizioni recate dall'articolo 13 del decreto-legge in esame appaiono in contrasto con la riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione, ne auspica la soppressione.
Intervengono ulteriormente per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ALESSANDRO FORLANI (UDC), LUCA VOLONTÈ (UDC) e TEODORO BUONTEMPO (AN).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Bono 13.201 e Fava 13.157, nonché l'emendamento Fava 13.240.
VALENTINA APREA (FI). Ritira il suo emendamento 13.158, del quale richiama le finalità.
ANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Chiede che il Governo fornisca chiarimenti sugli sviluppi della vicenda di un imprenditore sardo vittima di un sequestro di persona.
PRESIDENTE. Rileva che l'intervento del deputato Satta avrebbe dovuto essere svolto al termine della seduta.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Aprea 13.6 e Bono 13.202, nonché l'emendamento Bono 13.203.
VALENTINA APREA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 13.233.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolinea i profili di illegittimità costituzionale dell'articolo 13 del decreto-legge, auspicando, al riguardo, un autorevole intervento del Presidente della Repubblica, al quale chiede che sia trasmesso il verbale della seduta odierna.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PAOLA FRASSINETTI (AN) e SIMONE BALDELLI (FI).
GERARDO BIANCO (Ulivo). Giudica inopportuno il coinvolgimento del Capo dello Stato nella polemica politica.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ENZO RAISI (AN), MAURIZIO LEO (AN) e ANTONIO PEPE (AN).
PAOLA GOISIS (LNP). Dichiara di condividere l'emendamento Aprea 13.233, volto a mantenere l'attuale configurazione dei licei tecnologici ed economici.
Interviene, altresì, per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato SILVANO MOFFA (AN).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Aprea 13.233.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Ritiene opportuno sottoporre alla valutazione del Presidente della Repubblica i gravissimi profili di illegittimità costituzionale del provvedimento d'urgenza in esame.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato TEODORO BUONTEMPO (AN).
PRESIDENTE. Osserva che le valutazioni del Capo dello Stato non sono oggetto di sindacato nella discussione parlamentare.
FABIO GARAGNANI (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Bono 13.204.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIUSEPPE CONSOLO (AN) e ENZO RAISI (AN).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bono 13.204.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolinea la necessità di espungere l'articolo 13 Pag. XIIIdal testo del decreto-legge in esame, il cui inserimento costituisce una violazione costituzionale che dovrebbe essere sottoposta all'attenzione del Presidente della Repubblica.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
GERARDO BIANCO (Ulivo). Giudica scorretto coinvolgere il Presidente della Repubblica nelle polemiche parlamentari e si appella alla Presidenza affinché vengano contenuti i richiami alla massima carica dello Stato.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato MARCO ZACCHERA (AN).
FABIO GARAGNANI (FI). Sollecita il Governo a rispondere ai numerosi rilievi sollevati dalla sua parte politica sul provvedimento d'urgenza in esame.
Interviene infine per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bono 13.205.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Insiste per la votazione dell'emendamento Fava 13.150, sottolineando l'approccio di tipo classista della maggioranza rispetto al tema della formazione professionale.
MARIO LANDOLFI (AN). Evidenzia il carattere assolutamente eterogeneo delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in esame.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato TEODORO BUONTEMPO (AN).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 13.150.
VALENTINA APREA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 13.232.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Dichiara l'astensione sull'emendamento Aprea 13.232.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Aprea 13.232.
VALENTINA APREA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 13.160.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Aprea 13.160.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati CESARE CAMPA (FI) e GIOVANNI FAVA (LNP).
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame non preveda una adeguata copertura finanziaria degli oneri da esso recati.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Aprea 13.160 ed approva l'emendamento Bono 13.206.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fava 13.156.
CESARE CAMPA (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Fava 13.156.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati FABIO GARAGNANI (FI) e RENZO TONDO (FI).
MARCO ZACCHERA (AN). Richiama i rilievi critici formulati dal Comitato per la legislazione sull'articolo 13 del provvedimento d'urgenza in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Fava 13.156 e Bono 13.207.
Pag. XIVFABIO GARAGNANI (FI). Sottolinea gli aspetti innovativi contenuti nell'emendamento Fava 13.155.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato CESARE CAMPA (FI).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fava 13.155.
NICOLA BONO (AN). Richiama le ragioni che lo inducono a proporre, con il suo emendamento 13.208, la soppressione del comma 1-ter dell'articolo 13.
VALENTINA APREA (FI). Evidenzia le ragioni per le quali giudica opportuna la soppressione del comma 1-ter dell'articolo 13.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato TEODORO BUONTEMPO (AN).
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Stigmatizza il fatto che il Governo ha inserito nel provvedimento d'urgenza in esame disposizioni disorganiche concernenti la delicata materia dell'istruzione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Garagnani 13.168 e Bono 13.208, nonché gli emendamenti Bono 13.209 e 13.254, Aprea 13.234 e Bono 13.210.
VALENTINA APREA (FI). Ritiene che il comma 1-quater dell'articolo 13 penalizzi ulteriormente gli studenti che scelgono percorsi di istruzione e formazione professionale.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ribadisce l'opportunità di espungere l'articolo 13 dal testo del decreto-legge in esame.
PIETRO FOLENA (RC-SE). Nel giudicare improprie le osservazioni formulate dal deputato Buontempo relativamente alle competenze del Presidente della Repubblica, ritiene che una serie di disposizioni relative alla scuola recate dal decreto-legge in esame potranno essere più organicamente approfondite in un disegno di legge governativo.
FULVIO TESSITORE (Ulivo). Ricordato che la riforma della scuola varata dal precedente Governo fu approvata con i voti della sola maggioranza e senza recepire le proposte emendative presentate dall'opposizione, sottolinea che l'assoluta urgenza di intervenire nel settore dell'istruzione tecnico-professionale giustifica l'introduzione delle disposizioni in esame nel provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO RUSCONI (Ulivo) e CESARE CAMPA (FI).
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Sottolinea la necessità di riqualificare l'istruzione e la formazione professionale, a suo avviso, fortemente penalizzata dalla cosiddetta riforma Moratti. Ritiene, altresì, che l'articolo 13 del decreto-legge risponda alle esigenze provenienti dal mondo del lavoro.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Ritiene che qualsiasi riforma della scuola necessiti di un ampio e concertato consenso politico a tutela degli interessi delle giovani generazioni.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Ritiene che il deputato Villetti dovrebbe esprimere un voto coerente con le considerazioni svolte nel suo precedente intervento. Giudica altresì poco trasparenti le considerazioni svolte dal deputato Folena in merito alle disposizioni in materia di istruzione secondaria recate dal provvedimento d'urgenza in esame.
Intervengono altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati NICOLA BONO (AN) e LAURA FRONER (Ulivo).
Pag. XVMASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Auspica che l'articolo 13-bis venga espunto dal testo del provvedimento d'urgenza in esame.
VALENTINA APREA (FI). Preannunzia la disponibilità a ritirare tutti gli emendamenti da lei sottoscritti, ove fosse accolto l'emendamento 13-bis.300 della Commissione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 13.300 della Commissione.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Discussione del disegno di legge S. 1314, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 8 del 2007: Prevenzione e repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche (approvato dal Senato) (A.C. 2340-A).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
PINO PISICCHIO (IdV), Relatore per la II Commissione. Osserva che il provvedimento d'urgenza in discussione si limita a recare disposizioni volte a prevenire e reprimere fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche e che una riforma più organica del sistema calcistico è demandata ad un provvedimento ad hoc, rilevando che ad esso sono state apportate modifiche ampiamente condivise.
PIETRO FOLENA (RC-SE), Relatore per la VII Commissione. Nell'auspicare che il provvedimento d'urgenza in discussione contribuisca a restituire al gioco del calcio la dimensione che dovrebbe essergli propria ed a riportare le famiglie allo stadio, osserva che il testo è stato approvato all'unanimità dalle Commissioni competenti che lo hanno significativamente modificato, in particolare nella parte più propriamente relativa all'attività di prevenzione dei fenomeni di violenza.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
DANIELE FARINA (RC-SE). Pur osservando che il testo del provvedimento d'urgenza in esame è stato migliorato nel corso dell'iter in Commissione, in un'ottica di riduzione del danno, ne critica l'impostazione eccessivamente repressiva, che sembra individuare negli stadi una sorta di terreno di sperimentazione per nuove normative.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Nel rilevare che la stratificazione nel tempo di norme varate secondo logiche emergenziali ha creato di fatto una legislazione di stampo eccessivamente repressivo relativamente al contrasto dei fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche, sottolinea la necessità di adottare misure organiche e di ampio respiro, che consentano di prevenire i suddetti fenomeni. Giudica quindi inaccettabili talune delle misure repressive recate dal provvedimento d'urgenza in discussione.
MARIO PESCANTE (FI). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, che si colloca opportunamente in una linea di continuità con i provvedimenti adottati nella scorsa legislatura dal Governo di centrodestra al fine di valorizzare la funzione sociale dello sport, segnatamente del calcio.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Espresso apprezzamento per il testo del decreto-legge, che reca misure in grado di garantire la sicurezza negli stadi senza essere inutilmente punitivo, ritiene che le modifiche apportate nel corso dell'iter al Senato e quelle apportate dalle Commissioni nel corso dell'esame in sede referente alla Camera abbiano introdotto significativi miglioramenti. Auspica peraltro una riforma Pag. XVIdella legislazione penale che incrementi il ricorso a misure alternative alla detenzione in carcere.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Rileva che l'impianto del provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale si è registrata una sostanziale unanimità di consensi, appare nel complesso condivisibile, anche perché appare il frutto di un positivo lavoro di mediazione. Ritiene tuttavia che i residui profili di criticità del testo possano essere migliorati nel corso dell'esame in Assemblea, esprimendo perplessità in particolare sull'estensione temporale della flagranza di reato.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Ritiene indispensabile garantire la sicurezza degli stadi, sul modello dell'esperienza inglese, attraverso la costruzione di nuove strutture, la cui gestione, anche dal punto di vista del mantenimento dell'ordine all'interno degli impianti, dovrebbe essere affidata alle società sportive. Sottolinea altresì la necessità di varare riforme strutturali volte a rendere più efficiente il sistema giudiziario ed a prevenire i fenomeni di violenza in occasione di competizioni calcistiche. Auspica infine che, in futuro, si creino le condizioni affinché gli stadi tornino ad essere luoghi sicuri; senza la necessità di ricorrere a disposizioni eccezionali come quelle in esame.
ANTONIO RUSCONI (Ulivo). Nel ritenere errato intervenire per prevenire e reprimere fenomeni di violenza in occasione di competizioni calcistiche solo a seguito del verificarsi di gravi disordini, rileva che nel corso dell'iter in Commissione il suo gruppo, con senso di responsabilità, ha sostenuto le proposte emendative presentate dall'opposizione al provvedimento d'urgenza in discussione - che peraltro ha già conseguito benefici effetti - anche al fine di definire un testo condiviso che potesse essere convertito in legge nei termini costituzionalmente prescritti. Auspica infine la definizione di una nuova normativa che disciplini compiutamente lo sport professionistico.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Osservato che fenomeni di violenza sono prevalentemente connessi a competizioni calcistiche, non solo a livello professionistico, rileva che il provvedimento d'urgenza in discussione introduce una legislazione speciale che deve comunque garantire la tutela dei diritti della persona; preannunzia quindi voto favorevole sul relativo disegno di legge di conversione.
GIANLUCA PINI (LNP). Osservato che le sanzioni previste da disposizioni legislative riescono a conseguire gli obiettivi di prevenzione e repressione che si prefiggono solo nel caso in cui vengano poi realmente comminate, sottolinea l'importanza dell'attività che sarà chiamato a svolgere il personale addetto agli impianti sportivi - di cui all'articolo 2-ter del provvedimento d'urgenza in discussione - che dovrà essere posto in condizione di operare al meglio, anche attraverso una sostanziale equiparazione al personale delle forze dell'ordine.
PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Espresso apprezzamento per il fatto che nel corso dell'iter in Commissione sono state apportate modifiche migliorative al testo del provvedimento d'urgenza trasmesso dal Senato, sottolinea la necessità di predisporre una più organica revisione della disciplina del settore calcistico, anche al fine di scongiurare i problemi derivanti dall'atteggiamento di stampo ricattatorio spesso assunto dalle frange più estreme della tifoseria nei confronti delle società sportive.
LORENZO BODEGA (LNP). Nel lamentare il fatto che reiterati episodi di violenza sono stai troppo spesso sottovalutati e troppo facilmente derubricati a fenomeni del tutto fisiologici, ritiene che sarebbe stato auspicabile procedere alla reale messa in sicurezza degli stadi, spesso inadeguati, prevedendo l'investimento di adeguate risorse finanziarie da parte delle società calcistiche.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Nel rilevare che il testo del provvedimento Pag. XVIId'urgenza mostra i limiti tipici di ogni legislazione adottata sull'onda emotiva di un tragico evento, auspica il sollecito avvio di una riflessione di più ampio respiro che conduca ad una riforma organica della materia.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE). Rilevato che l'obiettivo di creare un'atmosfera più tranquilla per chi si reca ad assistere ad un evento sportivo richiede che le società calcistiche investano per la sicurezza degli stadi, osserva che il provvedimento d'urgenza in esame risente dei limiti di una legislazione d'emergenza, auspicando che le misure di stampo più repressivo abbiano una valenza eccezionale e circoscritta temporalmente e che non si assista più all'esposizione di striscioni omofobi all'interno degli stadi.
NICOLA BONO (AN). Esprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto in Commissione che, attraverso un costruttivo confronto tra maggioranza ed opposizione, ha consentito di apportare modifiche migliorative al testo di un provvedimento d'urgenza che si colloca in una linea di continuità con analoghe misure adottate nella scorsa legislatura; osserva inoltre che il decreto-legge, oltre a recare misure di carattere repressivo, prevede disposizioni finalizzate a diffondere la cultura dello sport. Pur esprimendo peraltro perplessità e riserve su alcuni aspetti della normativa, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Ringrazia i relatori e i componenti le Commissioni per il proficuo lavoro svolto, che ha condotto all'elaborazione di un testo condiviso anche dal Governo e che non costituisce una legislazione speciale bensì una normativa specifica, peraltro migliorata rispetto a quella licenziata dal Senato. Manifesta infine la disponibilità dell'Esecutivo a recepire proposte emendative ulteriormente migliorative del testo.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Mercoledì 21 marzo 2007, alle 9.
(Vedi resoconto stenografico pag. 133).
La seduta termina alle 0,25 del 21 marzo 2007.