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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 131 di mercoledì 21 marzo 2007
Pag. IIIPRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
La seduta comincia alle 9,05.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono settantasette.
Informativa urgente del Governo sulla liberazione del giornalista Daniele Mastrogiacomo.
FRANCO DANIELI, Viceministro degli affari esteri. Rende all'Assemblea l'informativa all'ordine del giorno (vedi resoconto stenografico pag. 1).
PIETRO MARCENARO (Ulivo). Nell'esprimere apprezzamento per l'azione svolta dal Governo nella drammatica vicenda conclusasi con la liberazione del giornalista Daniele Mastrogiacomo, sottolinea la necessità di compiere tutti gli atti necessari per soccorrere le persone ancora in pericolo e per garantire il rispetto dei diritti umani in Afghanistan. Rivolge altresì un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all'esito positivo della vicenda, segnatamente all'associazione Emergency.
DARIO RIVOLTA (FI). Nel manifestare compiacimento per il fatto che un cittadino italiano sia riuscito a tornare a casa illeso dopo la drammatica vicenda vissuta in Afghanistan, ritiene che il rappresentante del Governo non abbia fornito sufficienti informazioni sul ruolo svolto, nel caso di specie, dagli organismi e dalle autorità italiane preposte alla sicurezza.
MARCO ZACCHERA (AN). Espresso apprezzamento per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo, manifesta tuttavia delusione per l'informativa resa dal viceministro; ritiene infatti che il ruolo preponderante svolto nella vicenda dall'associazione Emergency abbia compromesso la credibilità e l'autorevolezza del Governo italiano.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Nell'esprimere soddisfazione per la positiva conclusione del sequestro di Daniele Mastrogiacomo, ritiene necessaria un'approfondita riflessione sulla presenza italiana in Afghanistan, atteso che il rappresentante del Governo ha citato il ruolo svolto da un'associazione umanitaria, come Emergency, e non quello del SISMI o delle Forze armate. Manifesta, infine, netta contrarietà all'eventuale partecipazione dei talebani ad una conferenza di pace per l'Afghanistan.
ROBERTO MARONI (LNP). Nel manifestare compiacimento per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo, ritiene che il contesto e le modalità con cui si è pervenuti alla positiva conclusione della vicenda destino preoccupazione per le possibili conseguenze politiche e per le prospettive della missione italiana in Afghanistan.
Pag. IVSERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Nell'esprimere apprezzamento per il ruolo svolto da Emergency e da Gino Strada, in particolare, nella positiva conclusione della vicenda che ha coinvolto Daniele Mastrogiacomo, ritiene che il metodo seguito, che ha visto il coinvolgimento dei talebani quali interlocutori politici, non sia proponibile né accettabile per avviare il processo di democratizzazione dell'Afghanistan.
ANTONIO SATTA (Pop-Udeur). Esprime soddisfazione per la positiva conclusione del sequestro del giornalista Daniele Mastrogiacomo e vivo apprezzamento per l'operato del Governo; condivide inoltre l'iniziativa assunta dall'Esecutivo di promuovere una conferenza di pace per l'Afghanistan.
LUCIO BARANI (DC-PS). Sottolineata la necessità che lo Stato non ceda mai al ricatto dei terroristi, ritiene che il segnale dato con il rilascio di alcuni talebani in cambio della liberazione di Daniele Mastrogiacomo rappresenti un pericoloso precedente.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nell'esprimere grande soddisfazione per la liberazione del giornalista Daniele Mastrogiacomo e profondo dolore per la barbara uccisione del suo autista, ringrazia il Governo per la capacità dimostrata nella conduzione delle trattative.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Pur manifestando soddisfazione per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo, esprime forti preoccupazioni per le possibili conseguenze che potranno derivare dalle modalità con le quali il Governo ha trattato con i talebani sul piano della sicurezza dei cittadini stranieri presenti in Afghanistan e dei militari italiani impegnati in una missione che ha assunto una connotazione diversa da quella iniziale.
PRESIDENTE. Sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 10,10, è ripresa alle 10,35.
Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 7 del 2007: Tutela dei consumatori e promozione della concorrenza (A.C. 2201-A).
PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato l'emendamento 13.500, sostitutivo dei commi da 1-quater a 8 dell'articolo 13 e soppressivo degli articoli da 13-bis a 15, nonché degli articoli 6 e 12 del decreto-legge, del quale la Presidenza ha verificato l'ammissibilità; il relativo testo è stato trasmesso alle Commissioni I e V, che hanno espresso i prescritti pareri, nonché alla Commissione di merito.
Comunica inoltre che il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali ha preannunziato l'intendimento del Governo di porre la questione di fiducia sul predetto emendamento.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento 13.500 del Governo.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, è convocata la Conferenza dei presidenti di gruppo.
ELIO VITO (FI). Nel manifestare disponibilità a consentire un sollecito esame delle restanti proposte emendative, ritiene che il Governo abbia deciso di ricorrere alla questione di fiducia per sottrarsi al confronto parlamentare su norme in relazione alle quali non vi è accordo all'interno della maggioranza.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Elio Vito, ricorda la disponibilità manifestata dal suo gruppo a consentire che la votazione finale del disegno di leggePag. Vdi conversione in esame abbia luogo entro la settimana in corso, ritenendo che la posizione della questione di fiducia da parte del Governo celi l'intendimento di non consentire lo svolgimento di un dibattito parlamentare sulle disposizioni relative alla riforma della scuola professionale, surrettiziamente inserite nel decreto-legge.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Rilevato che la sua parte politica non ha attuato alcuna forma di ostruzionismo, prende atto con rammarico della scelta politica del Governo di porre la questione di fiducia, non consentendo all'opposizione, per la sesta volta nel corso della legislatura, di offrire un positivo contributo al miglioramento di un provvedimento vertente su materie di particolare rilievo per il Paese.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Pur dando atto a taluni gruppi dell'opposizione di essersi mostrati disponibili ad un confronto costruttivo e non meramente ostruzionistico sul provvedimento d'urgenza in esame, osserva che il ricorso alla questione di fiducia si è reso necessario al fine di scongiurare il rischio di una sua mancata conversione in legge nei termini costituzionalmente previsti.
MASSIMO DONADI (IdV). Osservato che l'opposizione avrebbe potuto manifestare con maggiore tempestività la propria disponibilità a contribuire costruttivamente al miglioramento del decreto-legge in esame, ritiene che la scelta del Governo di ricorrere alla questione di fiducia sia pienamente coerente con la necessità di consentire la conversione in legge del provvedimento d'urgenza.
ROBERTO MARONI (LNP). Esprime rammarico per il ricorso da parte del Governo alla questione di fiducia, osservando che l'opposizione, nel corso dell'esame del provvedimento d'urgenza in materia di liberalizzazioni, ha sempre assunto un atteggiamento costruttivo; paventato tuttavia il rischio di un inasprimento dei rapporti tra maggioranza ed opposizione anche in materia di riforme costituzionali, auspica che non si interrompa il dialogo in corso, segnatamente sulla riforma elettorale.
LUCIO BARANI (DC-PS). Stigmatizzato l'atteggiamento del Governo, che si sottrae al confronto democratico con le forze politiche di opposizione, ribadisce la contrarietà alla fallimentare politica di liberalizzazioni perseguita dall'Esecutivo.
ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Nel ritenere ormai tardiva la disponibilità mostrata dall'opposizione a consentire di approvare con sollecitudine il disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, stante peraltro l'atteggiamento ostruzionistico finora assunto, giudica opportuno ed inevitabile il ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Giudicato inevitabile il ricorso alla questione di fiducia dopo lo svolgimento di un confronto che, nonostante abbia portato all'accoglimento di numerosi emendamenti presentati dall'opposizione, è stato caratterizzato dall'ostruzionismo posto in essere da quest'ultima, dichiara di condividere il maxiemendamento presentato dal Governo.
PRESIDENTE. In attesa delle determinazioni della Conferenza dei presidenti di gruppo, immediatamente convocata, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 11,20, è ripresa alle 13,20.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Comunica l'organizzazione del dibattito conseguente alla posizione della questione di fiducia, unanimemente definita a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 23).Pag. VI
Avverte altresì che nella seduta di domani, dopo la votazione finale del disegno di legge di conversione n. 2201, avrà luogo l'esame di questioni pregiudiziali riferite al provvedimento d'urgenza concernente il recepimento di norme comunitarie.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Esprime apprezzamento per la lettera inviata dal Presidente ai gruppi parlamentari concernente le modalità di votazione in caso di appello nominale.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 22 marzo 2007, alle 8,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 24).
La seduta termina alle 13,25.