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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 19 di mercoledì 5 luglio 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
La seduta comincia alle 15,05.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono quarantuno.
Trasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 1287, di conversione del decreto-legge n. 181 del 2006, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri e delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri.
Il disegno di legge è stato assegnato alla I Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
Seguito della discussione delle mozioni Elio Vito n. 1-00003 ed Evangelisti n. 1-00004: Misure per ridurre i costi della politica, con particolare riferimento all'aumento del numero dei ministeri.
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta del 27 giugno scorso si è svolta la discussione sulle linee generali.
GIAN PIERO SCANU, Sottosegretario di Stato per le riforme e l'innovazione nella pubblica amministrazione. Ribadisce il parere contrario del Governo sulla mozione Elio Vito n. 1-00003 ed invita al ritiro della mozione Evangelisti n. 1-00004.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che le Commissioni siano immediatamente sconvocate.
PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza effettuerà le opportune verifiche sulla questione sollevata.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Preso atto delle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo, ritira la mozione Evangelisti n. 1-00004.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Giudicato inaccettabile e scarsamente corretto imputare all'attuale maggioranza la responsabilità del deprecabile incremento della spesa pubblica, richiama, in particolare, l'irragionevole ricorso a consulenze esterne da parte dell'Esecutivo di centrodestra e giudica condivisibili le misure preannunziate dal Governo al fine di contenere i costi della politica; dichiara quindi il voto contrario dei deputati del suo gruppo sulla mozione Elio Vito n. 1-00003, che si configura come un'iniziativa populistica e strumentale.
PRESIDENTE. Rileva che sono in corso soltanto i lavori della X Commissione, che peraltro dovrebbero concludersi a breve.
Pag. VIPEPPE DE CRISTOFARO (RC-SE). Nel rilevare il carattere demagogico e strumentale della mozione Elio Vito n. 1-00003, considerate le gravi responsabilità della precedente maggioranza per l'incremento della spesa pubblica, sottolinea che la questione della riduzione dei costi della politica deve essere collegata all'ineludibile tema della redistribuzione della ricchezza.
ELIAS VACCA (Com.It). Giudica inaccettabile ed antistorica la parte motiva della mozione Elio Vito n. 1-00003, sulla quale dichiara il voto contrario del suo gruppo.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Sottolineata la necessità che i costi della politica siano connotati da trasparenza, ritiene che l'elevato numero di Dicasteri sia dovuto alle divergenze esistenti tra le forze politiche dell'Unione; dichiara, quindi, voto favorevole sulla mozione Elio Vito n. 1-00003.
EMANUELE FIANO (Ulivo). Osserva che i rilievi contenuti nella mozione Elio Vito n. 1-00003 in tema di risanamento della finanza pubblica e di riduzione dei costi della politica sono riferibili alla situazione dei conti pubblici consegnata dal precedente Governo. Evidenziato quindi il carattere demagogico e strumentale della mozione in esame, dichiara il voto contrario del suo gruppo.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Prende atto dell'orientamento contrario espresso dalla maggioranza sulla mozione Elio Vito n. 1-00003, volta a favorire la riduzione dei costi della politica.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolineate le responsabilità del precedente Esecutivo relativamente all'aumento dei costi della politica, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla mozione Elio Vito n. 1-00003.
ANTONIO LEONE (FI). Giudicate paradossali le considerazioni svolte dai parlamentari della maggioranza, segnatamente dal deputato Borghesi, chiede la votazione per parti separate della mozione Elio Vito n. 1-00003, proprio al fine di far emergere il carattere contraddittorio dell'atteggiamento assunto da forze politiche dell'Unione.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
SILVANO MOFFA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Elio Vito n. 1-00003, sottolineando l'eccessivo aumento degli incarichi di Governo voluto dall'attuale Esecutivo, che non potrà essere realizzato nel rispetto del principio di invarianza della spesa. Lamentato inoltre il vero e proprio abuso nel ricorso alle consulenze esterne, ritiene necessario affrontare il tema complessivo dei costi della politica.
ROBERTO COTA (LNP). Lamentato l'aumento ingiustificato, tra gli altri, degli incarichi governativi, giudica deleteria la filosofia centralista che ispira l'azione dell'Esecutivo, con particolare riferimento alla moltiplicazione delle spese; dichiara quindi voto favorevole sulla mozione Elio Vito n. 1-00003.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara l'astensione del suo gruppo sulla mozione Elio Vito n. 1-00003, non condividendo l'analisi eccessivamente semplicistica sull'attribuzione della responsabilità dello squilibrio dei conti pubblici alla cosiddetta prima Repubblica. Sottolinea quindi che per ridurre effettivamente i costi della politica si dovrebbe incidere, tra l'altro, sugli sprechi e sulle inefficienze della pubblica amministrazione.
MARCO BOATO (Verdi). Nel dichiarare voto contrario sulla mozione Elio VitoPag. VIIn. 1-00003, che giudica di stampo demagogico e strumentale, richiama le ragioni per le quali la sua parte politica ha sempre coerentemente sostenuto la necessità di una moralizzazione della politica, con conseguente contenimento delle spese ad essa connesse.
ELIO VITO (FI). Rilevato che avrebbe ritenuto auspicabile una più ampia condivisione dell'esigenza di contenere i costi della politica, osserva che la proliferazione delle cariche ministeriali appare in netto contrasto con la riforma Bassanini varata da precedenti Governi di centrosinistra e con la necessità di ridurre i costi e di razionalizzare l'attività amministrativa, in passato più volte richiamata da esponenti dell'attuale maggioranza; chiarisce quindi le parti della sua mozione n. 1-00003 sulle quali è stata richiesta la votazione separata.
VALDO SPINI (Ulivo). Precisate le ragioni che lo inducono a votare in modo conforme al suo gruppo, giudica tuttavia inopportuna la scelta del Governo di aumentare il numero dei suoi componenti.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con unica votazione nominale elettronica, respinge i capoversi primo, secondo e da quinto a ottavo della parte motiva e primo del dispositivo della mozione Elio Vito n. 1-00003; con successive distinte votazioni nominali elettroniche, respinge il terzo ed il quarto capoverso della parte motiva, nonché il secondo, terzo e quarto capoverso del dispositivo della medesima mozione.
Sull'ordine dei lavori.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Nel condannare l'aggressione subita dal ministro Mussi nei pressi di piazza Montecitorio nella giornata odierna, da parte di alcuni tassisti, chiede alla Presidenza di attivarsi per garantire la sicurezza e la libera circolazione di coloro che hanno responsabilità di Governo e contestualmente il diritto di manifestare.
PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza si attiverà per quanto richiesto, esprimendo condanna per l'accaduto.
GIANFRANCO FINI (AN). Esprime, a nome del suo gruppo, solidarietà al ministro Mussi per l'aggressione subita, frutto certamente di un clima di esasperazione, creatosi segnatamente nell'ambito di talune categorie di lavoratori. Auspica quindi che il Governo, attraverso una concertazione, seppure non preventiva, individui soluzioni idonee a ristabilire un clima di serenità e di tutela dei diritti dei lavoratori.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Espressa solidarietà al ministro Mussi, invita anch'egli la Presidenza ad attivarsi affinché il diritto di manifestare le proprie ragioni non limiti la libertà di circolazione dei cittadini, e dei membri del Palamento e del Governo, invitando peraltro l'Esecutivo ad ascoltare le ragioni della categoria di lavoratori interessata.
ELIO VITO (FI). Nell'associarsi alle espressioni di solidarietà dei deputati intervenuti, ricorda le reiterate aggressioni subite da esponenti del centrodestra nella scorsa legislatura e nel corso della recente campagna elettorale; manifesta altresì comprensione per le ragioni delle forme di protesta - tuttora in corso - poste in essere dai tassisti.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Espressa solidarietà al ministro Mussi per l'incivile episodio di violenza di cui è stato oggetto, pur condividendo l'opportunità di introdurre misure di liberalizzazione nell'economia italiana, ritiene comprensibile la protesta dei tassisti, forse eccessivamente penalizzati dai provvedimenti del Governo.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'esprimere, anche a nome del suo gruppo, sentimenti di solidarietà politica e personalePag. VIIIal ministro Mussi, invita l'opposizione ad instaurare un rapporto di fattivo e pacato confronto con la maggioranza relativamente al provvedimento legislativo adottato dal Governo in tema di liberalizzazioni e di risanamento dei conti pubblici.
LUCIO BARANI (DC-PS). A nome dei deputati del suo gruppo, esprime solidarietà al ministro Mussi, che invita tuttavia a comprendere le ragioni della protesta dei tassisti.
ANDREA GIBELLI (LNP). Nell'esprimere la solidarietà del suo gruppo al ministro Mussi, giudica tuttavia inopportune le considerazioni svolte dal deputato Franceschini, attese le reiterate aggressioni subite da esponenti del centrodestra nella scorsa legislatura; prospetta altresì l'opportunità che la categoria dei tassisti possa rappresentare le proprie esigenze mediante un confronto con le istituzioni parlamentari e governative.
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Giudica strumentale la comprensione espressa dall'opposizione nei confronti dei tassisti, che in questi giorni stanno manifestando contro i provvedimenti del Governo, atteso l'atteggiamento repressivo frequentemente assunto nella passata legislatura da parte dei responsabili dell'ordine pubblico nei confronti di legittime manifestazioni di piazza.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Nel manifestare la piena solidarietà del suo gruppo al ministro Mussi, esprime preoccupazione per talune dichiarazioni che sembrano legittimare azioni violente nei confronti di rappresentanti delle istituzioni.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Esprime, a nome della sua componente politica, piena e convinta solidarietà al ministro Mussi per l'episodio di cui è stato vittima. Auspica inoltre che il Parlamento riesca ad acquisire di nuovo il ruolo che gli compete, nella consapevolezza di doversi impegnare responsabilmente nell'interesse del Paese.
PRESIDENTE. Rilevato che la Presidenza si associa alle espressioni di condanna dell'episodio verificatosi e di solidarietà al ministro Mussi, osserva che il Governo, se lo riterrà, potrà riferire alla Camera sull'accaduto.
Seguito della discussione del disegno di legge S. 325, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 173 del 2006: Proroga di termini per l'emanazione di atti di natura regolamentare ed ulteriori proroghe per l'esercizio di deleghe legislative (approvato dal Senato) (A.C. 1222) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali).
PRESIDENTE. Ricorda che sono state presentate le questioni pregiudiziali Bocchino n. 1, Elio Vito n. 2 e Maroni nn. 3 e 4.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Illustra la questione pregiudiziale Bocchino n. 1, lamentando che il provvedimento d'urgenza in esame impropriamente differisce termini per l'esercizio di deleghe legislative e ne conferisce di nuove al Governo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Ritiene, pertanto, che ove la maggioranza intendesse assumere un atteggiamento improntato a coerenza dovrebbe esprimere un orientamento favorevole alla predetta questione pregiudiziale.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Illustra la questione pregiudiziale Elio Vito n. 2, sottolineando lo stravolgimento del testo originario del decreto-legge in esame operato al Senato, che ha condotto all'approvazione di un nuovo provvedimento con ilPag. IXquale si attua una parte importante del programma di Governo. Giudica inoltre particolarmente grave il conferimento all'Esecutivo di nuove deleghe legislative attraverso lo strumento del decreto-legge, ricordando che in passato tale procedura era stata oggetto di contestazione da parte di esponenti del centrosinistra.
ROBERTO COTA (LNP). Illustra le questioni pregiudiziali Maroni nn. 3 e 4, richiamando gli atti con i quali il Governo ha già reiteratamente violato le prerogative dell'istituzione parlamentare; ritiene, inoltre, che il provvedimento d'urgenza in esame si ponga in contrasto con gli articoli 76 e 77 della Costituzione, nonché con il dettato della legge n. 400 del 1988.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Nel dichiarare voto contrario sulle questioni pregiudiziali in esame, preannunzia la presentazione di un ordine del giorno che impegni il Governo ad attenersi, nell'esercizio della potestà legislativa, al disposto della legge n. 400 del 1988 e degli articoli 76 e 77 della Costituzione.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Nel giudicare infondati i rilievi critici formulati dai deputati dell'opposizione sul presunto carattere eterogeneo e non necessario delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in esame, sottolinea l'omogeneità delle finalità da esse perseguite, tra le quali la continuità dell'azione di Governo.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Richiamato il complesso delle anomalie procedurali che caratterizzano il provvedimento di urgenza in esame, tali da espropriare le prerogative del Parlamento, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali Bocchino n. 1, Elio Vito n. 2 e Maroni nn. 3 e 4.
Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare (A.C. 40 ed abbinate).
PRESIDENTE. Passa all'esame degli articoli del testo unificato e dei relativi emendamenti.
Passa quindi all'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti ad esso riferiti.
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Boscetto 1.20 e sull'emendamento Boato 1.10, purché riformulato, nonché sulla prima parte dell'emendamento Cota 1.21, purché riformulata; esprime invece parere contrario sulla restante parte della medesima proposta emendativa.
RICARDO FRANCO LEVI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Boscetto 1.20.
PRESIDENTE. Prende atto che il presentatore accetta la riformulazione proposta dell'emendamento Boato 1.10.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Boato 1.10, nel testo riformulato.
ROBERTO COTA (LNP). Accetta la riformulazione proposta dal relatore della prima parte del suo emendamento 1.21, del quale illustra le finalità.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara voto favorevole sulla prima parte dell'emendamento Cota 1.21, nel testo riformulato, e voto contrario sulla parte consequenziale della medesima proposta emendativa.
FRANCESCO FORGIONE (RC-SE). Dichiara voto favorevole sulla parte riformulataPag. Xdell'emendamento Cota 1.21 e voto contrario sulla restante parte della medesima proposta emendativa.
PRESIDENTE. Prende atto che è stata chiesta la votazione per parti separate dell'emendamento Cota 1.21, nel testo riformulato, nel senso di votare distintamente la parte consequenziale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la prima parte dell'emendamento Cota 1.21, nel testo riformulato, e ne respinge la parte consequenziale; approva, quindi, l'articolo 1, nel testo emendato.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 2 e degli emendamenti ad esso riferiti.
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Boato 2.23, si rimette all'Assemblea sull'emendamento La Loggia 2.30 ed esprime parere contrario sui restanti emendamenti.
GIAMPAOLO VITTORIO D'ANDREA, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Concorda.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.25.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Richiama l'opportunità di prevedere che la nomina a membro dell'istutuenda Commissione tenga conto della specificità dei compiti ad essa assegnati e dell'inopportunità derivante dalla pendenza di procedimenti giudiziari per reati attinenti alla criminalità organizzata.
MARCO BOATO (Verdi). Sottolinea l'opportunità di mantenere la formulazione dell'articolo 2 del testo della Commissione.
JOLE SANTELLI (FI). Richiama la rilevanza delle proposte emendative riferite ai criteri di designazione dei componenti la Commissione antimafia.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Boscetto 2.25 e voto contrario sui restanti emendamenti riferiti all'articolo 2, paventando il rischio di strumentalizzazioni nella scelta dei componenti la Commissione antimafia.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Boscetto 2.25.
FRANCESCO FORGIONE (RC-SE). Sottolineata l'opportunità di porre l'accento sull'assunzione di responsabilità politica dei partiti al momento della selezione dei componenti l'istituenda Commissione, dichiara voto favorevole sull'emendamento Boscetto 2.25.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Prospetta l'opportunità di prevedere meccanismi che consentano di scongiurare il rischio di ingenerare sospetti sui componenti e sull'attività dell'istituenda Commissione.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Nel ritenere ingiustificata la prospettata soppressione del secondo periodo del comma 1 dell'articolo 2, dichiara voto contrario sull'emendamento Boscetto 2.25.
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Modificando il precedente avviso, invita al ritiro dell'emendamento Boscetto 2.25 e dei successivi vertenti sulla stessa materia; ribadisce inoltre la ratio della norma di cui al secondo periodo del comma 1 dell'articolo 2.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Insiste per la votazione del suo emendamento 2.25, rilevando che i deputati di Forza Italia esprimeranno il proprio orientamento in piena libertà di coscienza.
Pag. XILUCIANO VIOLANTE (Ulivo), Presidente della I Commissione. Chiede chiarimenti circa il fatto che l'eventuale approvazione dell'emendamento Boscetto 2.25 precluderebbe la votazione dei successivi emendamenti Benedetti Valentini 2.2 e Lumia 2.28.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Ritiene che l'eventuale approvazione dell'emendamento Boscetto 2.25 non precluda la votazione del suo emendamento 2.2.
PRESIDENTE. Precisa gli effetti preclusivi derivanti dall'eventuale approvazione dell'emendamento Boscetto 2.25.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Boscetto 2.25.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Giudicato contraddittorio l'atteggiamento assunto dal deputato Boato, illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.2.
MARCO BOATO (Verdi). Prospetta l'opportunità che i rispettivi presentatori ritirino gli emendamenti Benedetti Valentini 2.2, Lumia 2.28 e Licandro 2.29, sui quali esprimerebbe altrimenti un orientamento contrario.
OLGA D'ANTONA (Ulivo). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Boato.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Benedetti Valentini 2.2.
GIUSEPPE LUMIA (Ulivo). Illustra le finalità del suo emendamento 2.28, manifestando disponibilità a riformularlo espungendo il secondo periodo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lumia 2.28.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 2.29.
SESA AMICI (Ulivo), Relatore. Chiarisce le ragioni che inducono la Commissione ad invitare al ritiro dell'emendamento Licandro 2.29, auspicandone, in caso contrario, la reiezione.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Ritiene che la piena libertà dell'Assemblea non possa essere messa in discussione come ha fatto il deputato Licandro nel suo precedente intervento.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Licandro 2.29.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Illustra il contenuto dell'emendamento La Loggia 2.30.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Dichiara voto contrario sull'emendamento La Loggia 2.30, la cui eventuale approvazione rappresenterebbe un precedente inappropriato.
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'emendamento La Loggia 2.30.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento La Loggia 2.30.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo), Presidente della I Commissione. Manifesta un orientamento contrario all'emendamento La Loggia 2.30, ritenendo più equilibrata la formulazione del successivo emendamento Boato 2.23.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento La Loggia 2.30 ed approva l'emendamento Boato 2.23; approva inoltre l'articolo 2, nel testo emendato.
Pag. XIIPRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 3 e degli emendamenti ad esso riferiti.
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Esprime parere favorevole sull'emendamento Boscetto 3.21, nonché sull'emendamento Lumia 3.22, purché riformulato.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Lumia accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 3.22.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti Lumia 3.22, nel testo riformulato, e Boscetto 3.21; approva inoltre l'articolo 3, nel testo emendato.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 4 e degli emendamenti ad esso riferiti.
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Boato 4.20 e Boscetto 4.23.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli identici emendamenti Boato 4.20 e Boscetto 4.23, l'articolo 4, nel testo emendato, nonché gli articoli 5 e 6, ai quali non sono riferiti emendamenti.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 7 e dell'unico emendamento non ritirato ad esso riferito.
GIANPIERO D'ALIA (UDC), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 7.50 della Commissione.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Lo accetta.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 7.50 della Commissione, l'articolo 7, nel testo emendato, nonché l'articolo 8, al quale non sono riferiti emendamenti.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, propone di rinviare le dichiarazioni di voto e la votazione finale alla seduta di domani.
MARCO BOATO (Verdi). Ritiene che i deputati interessati possano consegnare il testo scritto delle proprie dichiarazioni di voto finale.
PRESIDENTE. Ne conviene.
Passa pertanto alle dichiarazioni di voto finale.
Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione, in calce al resoconto della seduta odierna, del testo delle dichiarazioni di voto finale dei deputati Adenti, Belisario, Licandro, Mancini, Forgione, La Loggia, Tassone, Cota e Benedetti Valentini, che ne hanno fatto richiesta.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge n. 40 ed abbinate.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 6 luglio 2006, alle 9.
(Vedi resoconto stenografico pag. 64).
La seduta termina alle 19,55.