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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 191 di mercoledì 18 luglio 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La seduta comincia alle 9,15.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono ottanta.
Sull'ordine dei lavori.
SIMONE BALDELLI (FI). Chiede che il Governo riferisca alla Camera sui dissensi emersi al proprio interno in tema di riforma del sistema pensionistico, che si sono tradotti in una vera e propria crisi politica.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Lamentato che il Governo non ha fornito al Parlamento adeguate informazioni relativamente agli sviluppi del processo di privatizzazione dell'Alitalia, reitera la richiesta che l'Esecutivo riferisca alla Camera su tale delicata questione.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Si associa alla richiesta formulata dal deputato Pedrini.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Chiede che il Governo riferisca alla Camera in merito agli sviluppi della vicenda relativa al sequestro di padre Bossi; sottolinea altresì l'inopportunità di dichiarazioni rese, al riguardo, da esponenti dell'Esecutivo.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera, perché interessi il Governo, le richieste formulate dai deputati intervenuti.
Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 81 del 2007: Disposizioni urgenti in materia finanziaria (A.C. 2852-A) (ore 9,30).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore. Rilevato preliminarmente che il miglioramento complessivo degli andamenti di finanza pubblica, dovuto principalmente all'inaspettato incremento del gettito tributario, costituisce il presupposto del provvedimento d'urgenza in discussione, del quale illustra il contenuto, osserva che esso prevede interventi nel settore della finanza locale ed in quello previdenziale, nonché misure finalizzate al ripristino di autorizzazioni di spesa ed alla rimozione di vincoli di spesa per le amministrazioni pubbliche; sottolinea quindi il proficuo lavoro svolto in Commissione grazie al contributo fattivo di maggioranza ed opposizione, che ha consentito di migliorare il testo di un provvedimento che persegue obiettivi di sviluppo e di equità sociale.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
MARINO ZORZATO (FI). Evidenzia l'incoerenza tra l'impegno assunto dal Governo a risanare i conti pubblici e lePag. VImisure di spesa recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, nel quale manca un disegno di sviluppo e di rilancio del Paese. Lamenta, in particolare, il reintegro delle autorizzazioni di spesa, di cui all'articolo 7, a vantaggio delle amministrazioni centrali dello Stato; avrebbe invece ritenuto auspicabile accantonare l'extragettito in osservanza degli inviti alla parsimonia rivolti al nostro Paese da organismi ed autorità nazionali ed internazionali.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nel condividere l'impostazione di fondo del provvedimento d'urgenza in discussione, che trae origine da un sensibile miglioramento dei conti pubblici, osserva che esso risponde alla necessità di una più equa redistribuzione delle risorse, favorendo le classi economicamente più deboli; manifesta quindi apprezzamento per l'aumento delle pensioni minime e sociali e per i previsti interventi a favore, tra l'altro, della cooperazione allo sviluppo, della scuola, della sicurezza e degli enti locali.
GASPARE GIUDICE (FI). Esprime un giudizio fortemente critico sul provvedimento d'urgenza in discussione, che prevede, tra l'altro, disposizioni estranee alla materia della finanza pubblica, ritenendolo emblematico della precarietà e della litigiosità che connotano l'operato delle forze politiche che sostengono il Governo. Richiamati quindi gli elementi di maggiore criticità del decreto-legge in discussione, avrebbe ritenuto opportuno che il cosiddetto extragettito fosse utilizzato per il ripiano del debito pubblico e per adottare efficaci misure a favore dei precari e del comparto sicurezza.
ANDREA RICCI (RC-SE). Nel sottolineare che l'extragettito è dovuto all'efficace politica economica e fiscale attuata dal Governo, auspica tuttavia che in futuro non si ripetano così significativi scostamenti rispetto ai previsti saldi di finanza pubblica, presumibilmente imputabili all'impiego di modelli econometrici non pienamente attendibili; manifestato inoltre apprezzamento per il compromesso raggiunto all'interno della maggioranza circa la destinazione del cosiddetto tesoretto, segnatamente con riferimento alle spese sociali e per il rilancio economico del Paese, esprime tuttavia forti perplessità sulle disposizioni volte a ridurre il cuneo fiscale per banche ed imprese di assicurazione senza prevedere la totale compensazione finanziaria dei relativi costi nell'ambito dei medesimi comparti. Giudica infine inaccettabili le recenti ingerenze della Commissione europea, atteso che l'Italia sta rispettando pienamente i vincoli derivanti dal patto europeo di stabilità.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Pur ringraziando il relatore ed i componenti la V Commissione l'apprezzabile tentativo di migliorare il testo in esame, esprime un giudizio nettamente negativo sul provvedimento d'urgenza in discussione, che ritiene emblematico della irresponsabile politica economica del Governo, che si conferma incapace di contenere la spesa pubblica, anzi la aumenta, e di varare misure corredate della necessaria copertura finanziaria. Osservato inoltre che le maggiori entrate rispetto alle previsione di bilancio 2007 non derivano dalla lotta all'evasione fiscale, ma da un deprecabile aumento della pressione tributaria, condivide le forti perplessità espresse sul decreto-legge dal Governatore della Banca d'Italia e dai rappresentanti dell'ANCI, ritenendo opportuno che il cosiddetto extragettito sia prioritariamente utilizzato per la riduzione del debito pubblico e della pressione fiscale.
FRANCESCO NAPOLETANO (Com.It). Osserva che le critiche rivolte dall'opposizione - perlatro resasi responsabile dell'azzeramento dell'avanzo primario - al provvedimento d'urgenza in discussione non ne intaccano il carattere profondamente innovativo, atteso che esso prevede la redistribuzione, secondo criteri di equità sociale, delle maggiori entrate derivanti soprattutto dalla decisa lotta all'evasione fiscale condotta dal Governo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
FRANCESCO NAPOLETANO (Com.It). Nel dare atto al relatore e al presidente della V Commissione di avere agevolato lo svolgimento di un costruttivo dibattito in sede referente, richiama gli aspetti salienti del decreto-legge, sottolineando la particolare valenza delle misure di contrasto al precariato, di agevolazione del riscatto della durata legale del corso di laurea e di facilitazione dell'accesso al credito da parte dei giovani. Auspica infine che, superata la fase emergenziale del risanamento, si possa dare, con la prossima manovra economico-finanziaria, un decisivo impulso alla creazione di nuovi posti di lavoro, recependo nel contempo le istanze provenienti dalle fasce più deboli della popolazione.
GUIDO CROSETTO (FI). Giudica irresponsabile e vergognosa la manovra economica che il Governo intende attuare con il provvedimento d'urgenza in discussione, che prevede la distribuzione di risorse in realtà inesistenti e determinerà un consistente incremento della spesa pubblica e del deficit di bilancio, a fronte del quale sarà presumibilmente necessario inasprire la pressione fiscale. Ritiene quindi che l'impostazione del provvedimento sia emblematica del cedimento dell'Esecutivo alle pressioni provenienti dall'estrema sinistra.
DOMENICO ZINZI (UDC). Espresso il giudizio fortemente critico del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in discussione, che ritiene illogico e di carattere eterogeneo, osserva che le misure da esso recate prevedono una irresponsabile espansione della spesa pubblica. Pur giudicando condivisibili le disposizioni a favore dell'aumento delle pensioni minime ed apprezzato l'impegno del Governo di attenuare l'impatto degli studi di settore sulle piccole e medie imprese, preannunzia la presentazione di proposte emendative prevalentemente soppressive di misure che non sostengono lo sviluppo e non soddisfano le reali esigenze del Paese.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Rilevato il carattere affrettato, caotico e pasticciato delle misure recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, che comporta ulteriori aggravi fiscali per cittadini ed imprese, ritiene che esso denoti l'incapacità del Governo di perseguire, a causa delle divisioni interne alla maggioranza, una congrua politica tributaria finalizzata a stimolare la ripresa economica e a favorire lo sviluppo del Paese. Manifestato quindi un orientamento fortemente critico sulle disposizioni che aggravano l'imposizione a carico delle holding, ritiene che le maggiori entrate dovrebbero essere utilizzate per ridurre disavanzo, debito pubblico e pressione fiscale, anziché per aumentare la spesa.
LAURA RAVETTO (FI). Rileva che la manovra economica di tipo espansivo definita con il provvedimento d'urgenza in discussione sembra contraddire l'assoluta necessità di ridurre la spesa pubblica prospettata dal Ministro dell'economia all'inizio della legislatura a fronte della asserita gravità della situazione dei conti pubblici.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
LAURA RAVETTO (FI). Esprime quindi perplessità sul presunto miglioramento della situazione economica dell'Italia, osservando che sarebbe stato più opportuno destinare il cosiddetto extragettito alla riduzione del debito pubblico o della pressione fiscale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
GIUSEPPE OSSORIO (IdV). Osservato che, ai fini dello sviluppo del Paese, sarebbe stato auspicabile destinare il cosiddetto extragettito fiscale all'attuazione di una rigorosa politica di risanamento dei conti pubblici, in linea con gli indirizzi espressi a livello europeo, rileva che ilPag. VIIIprovvedimento d'urgenza in discussione si è reso necessario per far fronte a situazioni di oggettiva sofferenza sul versante della spesa; avrebbe tuttavia auspicato una maggiore attenzione al problema dell'ammodernamento delle infrastrutture.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta.
Conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma nei confronti della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (ore 13,07).
PRESIDENTE. Ricorda che la Corte costituzionale ha dichiarato ammissibile il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma nei confronti della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, in relazione al diniego opposto da quest'ultima alla richiesta formulata dalla procura della Repubblica di Roma di svolgere congiuntamente alcuni accertamenti peritali sull'autoveicolo - acquisito dalla Commissione medesima - sul quale, presumibilmente, viaggiavano i due giornalisti al momento dell'agguato.
Ricorda altresì che la Camera dei deputati, nella seduta del 15 marzo 2006, preso atto della cessazione dell'attività della Commissione, ha deliberato la costituzione in giudizio della Camera medesima innanzi alla Corte costituzionale per resistere al conflitto di attribuzione in questione, al fine di far constatare l'avvenuta cessazione della Commissione e di far emergere le circostanze in virtù delle quali sembrano essere ormai venute meno le ragioni stesse del conflitto.
La Corte costituzionale, con sentenza n. 241 del 18 giugno 2007, non definitivamente pronunciando e riservata ogni decisione sul merito del conflitto di attribuzione, ha dichiarato non fondate le eccezioni pregiudiziali di inammissibilità del conflitto per nullità assoluta della notificazione, nonché di improcedibilità dello stesso per sopravvenuta carenza di interesse ed ha assegnato alle parti il termine di sessanta giorni per l'eventuale presentazione di memorie difensive.
L'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 17 luglio 2007, ritenuta la validità del consolidato principio della piena utilizzabilità da parte dell'autorità giudiziaria degli atti posti in essere dalle Commissioni parlamentari d'inchiesta nell'esercizio dei poteri ex articolo 82 della Costituzione e ribadita la disponibilità a tenere a disposizione dell'autorità giudiziaria l'autovettura a suo tempo acquisita dalla Commissione d'inchiesta, nonché le relazioni conclusive degli accertamenti tecnico-peritali già trasmessi dalla predetta Commissione, ha deliberato di proporre all'Assemblea di dare seguito alla sentenza n. 241 del 2007 della Corte costituzionale attraverso la presentazione di memorie difensive, nel rito e nel merito, nell'ambito del giudizio per conflitto di attribuzione.
(Così rimane stabilito).
Si riprende la discussione.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Richiamate le preoccupazioni per lo stato dei conti pubblici italiani espresse da autorità nazionali ed europee, manifesta l'orientamento nettamente contrario del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, volto a recuperare consenso mediante l'aumento della spesa pubblica, paventando il rischio che la sua attuazione possa compromettere definitivamente la fiducia degli investitori stranieri e provocare ulteriori danni all'economica del Paese.
OSVALDO NAPOLI (FI). Nel ritenere che la scellerata politica economica del Governo penalizzi eccessivamente gli enti locali, lamenta in particolare il fatto che venga impedito l'utilizzo degli avanzi di bilancio delle amministrazioni locali, dePag. IXterminando pesanti ricadute sulla qualità e l'entità dei servizi erogati ai cittadini.
PIETRO ARMANI (AN). Ricordate le condivisibili considerazioni svolte dal Governatore della Banca d'Italia circa l'opportunità di destinare il cosiddetto extragettito al risanamento dei conti pubblici, sottolinea la necessità di attuare una rigorosa politica economica, anche alla luce delle indicazioni fornite al riguardo dall'Unione europea. Osservato, quindi, che il provvedimento d'urgenza in discussione non è coerente, in termini strutturali e strategici, con il contenuto nel documento di programmazione economico-finanziaria, lamenta che le misure da esso recate determineranno un aumento della spesa corrente e, presumibilmente, un ulteriore inasprimento della pressione fiscale.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Giudicate generalmente condivisibili le misure recate dal provvedimento d'urgenza in discussione, preannunzia il convinto voto favorevole del suo gruppo qualora il Governo ponga la questione di fiducia, ritenendo peraltro un errore non aver subordinato ogni decisione in merito alla redistribuzione dell'extragettito, in particolare, all'esatta determinazione dei costi della preannunziata riforma pensionistica.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Osservato preliminarmente che l'elevato numero ed il contenuto degli emendamenti presentati dai gruppi di opposizione contraddicono il rigore finanziario invocato dai deputati del centrodestra precedentemente intervenuti, manifesta la convinta adesione del suo gruppo alla manovra varata dal Governo, sottolineando l'opportunità di prestare particolare attenzione alle esigenze delle fasce sociali più deboli.
SIMONE BALDELLI (FI). Osservato che l'extragettito dovrebbe essere utilizzato per ridurre il debito pubblico e per avviare, mediante la conseguente riduzione della spesa per interessi, un circuito virtuoso di risanamento dei conti pubblici, giudica di stampo demagogico l'impianto del provvedimento d'urgenza in discussione.
ANTONIO PEPE (AN). Giudicate le misure promosse dal Governo assolutamente errate e penalizzanti per i cittadini, lamenta l'ulteriore crescita della spesa pubblica, a scapito dell'auspicabile sviluppo economico del Paese. Stigmatizzata, inoltre, la disattenzione mostrata alle esigenze del comparto sicurezza, ritiene che in materia fiscale l'Esecutivo avrebbe dovuto compiere scelte più coraggiose: in particolare, giudica scarsamente innovative le disposizioni relative agli studi di settore.
GIAN LUIGI PEGOLO (RC-SE). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Pur giudicando condivisibili alcune misure recate dal provvedimento d'urgenza, come l'aumento delle pensioni minime e quelle relative al valore probatorio degli indici di normalità economica, manifesta perplessità sull'impianto del decreto-legge in esame, paventando il rischio di un aumento della spesa pubblica connesso all'allentamento dei relativi vincoli ed alla prossima conclusione della trattativa avente ad oggetto la materia pensionistica.
RAFFAELE AURISICCHIO (SDpSE). Esprime l'orientamento favorevole del suo gruppo alla conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, il cui contenuto è stato ampliato nel corso dell'iter in Commissione senza alterarne la condivisibile impostazione, volta a sostenere alcuni settori dell'economia nazionale ed a migliorare ulteriormente la situazione dei conti pubblici e le condizioni di vita delle categorie sociali più svantaggiate.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
RAFFAELE AURISICCHIO (SDpSE). Ritiene inoltre che l'integrale destinazionePag. Xdell'extragettito al solo risanamento dei conti pubblici avrebbe comportato il rischio di deprimere la ripresa in atto.
MAURIZIO LEO (AN). Manifesta un orientamento nettamente contrario al disegno di legge di conversione in discussione, del quale evidenzia alcuni profili di incostituzionalità, lamentando l'incongruità delle decisioni assunte nel corso dell'iter in sede referente in ordine all'ammissibilità delle proposte emendative. Sottolinea altresì l'inadeguatezza delle disposizioni in materia fiscale, lacunose, di difficile applicazione e generatrici di ulteriore contenzioso.
EMILIO DELBONO (Ulivo). Manifesta la convinta adesione del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, che reca misure finalizzate al sostegno dello sviluppo ed al perseguimento di politiche di equità sociale, salvaguardando nel contempo l'equilibrio dei conti pubblici; esprime apprezzamento, tra l'altro, per le disposizioni concernenti il riscatto, ai fini previdenziali, degli anni impiegati per il conseguimento della laurea.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore. Ringrazia la V Commissione per il proficuo contributo fornito al miglioramento del testo del decreto-legge in esame.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ringraziare il relatore ed il presidente della V Commissione per il proficuo lavoro svolto, rileva che il testo originario del provvedimento d'urgenza in esame è stato opportunamente integrato con il contributo di tutti i gruppi parlamentari. Nel ritenere che l'azione di Governo sia connotata da un profondo senso di responsabilità, osserva che il decreto-legge in discussione persegue obiettivi di equità sociale nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, segnatamente mediante l'aumento delle pensioni minime, prevedendo altresì misure di correzione degli studi di settore.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta, che sospende brevemente.
La seduta, sospesa alle 14,55, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
GIOVANNI SANGA (Ulivo). Illustra l'interrogazione Lulli n. 3-01098, sul bilancio del programma di governo in materia di liberalizzazioni.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 71).
ANDREA LULLI (Ulivo). Nel dichiararsi soddisfatto della risposta, auspica la sollecita approvazione dei provvedimenti in materia di liberalizzazioni ancora all'esame del Parlamento, volti a favorire la crescita del Paese ed a restituire fiducia alle giovani generazioni.
MARIO RICCI (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-01099, sugli interventi in relazione alla crisi dell'azienda Richard Ginori.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 73).
MARIO RICCI (RC-SE). Prende atto positivamente delle iniziative assunte dal Governo con riferimento alla grave crisi dell'azienda Richard Ginori, invitandolo ad adoperarsi concretamente al fine di evitare il fallimento di un'azienda chePag. XIrappresenta, sia in Italia sia all'estero, una realtà altamente qualificata nel proprio settore produttivo.
MASSIMO SAVERIO ENNIO FUNDARÒ (Verdi). Illustra la sua interrogazione n. 3-01100, concernente gli orientamenti del Governo sulla riattivazione delle agevolazioni previste dalla legge n. 488 del 1992 a favore delle aziende che operano nel sud Italia.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 74).
MASSIMO SAVERIO ENNIO FUNDARÒ (Verdi). Nel prendere atto con soddisfazione della volontà del Governo di procedere speditamente alla definizione delle nuove misure, ritiene che i contratti di programma possano rappresentare un efficace strumento di rilancio dell'economia del sud Italia, segnatamente nei settori agro-industriale, delle fonti rinnovabili di energia e del turismo.
FRANCESCO NUCARA (Misto-RLR). Illustra la sua interrogazione n. 3-01101, sugli orientamenti del Governo in campo energetico, con particolare riferimento all'ipotesi di sviluppo del nucleare.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 75).
FRANCESCO NUCARA (Misto-RLR). Sottolineato il carattere non esaustivo della risposta del Governo, evidenzia come il ricorso al nucleare costituisca, almeno in prospettiva, l'unico modo per risolvere le problematiche energetiche, che rappresentano l'ostacolo maggiore allo sviluppo del Paese.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Illustra la sua interrogazione n. 3-01102, sulle problematiche relative all'innalzamento dell'obbligo di istruzione scolastica a sedici anni.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 77).
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Nel ringraziare il Ministro per la risposta e le indicazioni fornite, che giudica idonee a contrastare il grave fenomeno della dispersione scolastica, sottolinea l'importanza della formazione dei docenti, che considera lo strumento più efficace per il miglioramento del sistema scolastico italiano.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-01103, sulle iniziative in relazione all'insolvenza del Ministero della giustizia con riguardo alla fornitura di servizi e alla locazione di strutture.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 78).
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Ringrazia il Ministro per la puntuale risposta, sottolineando la necessità di intervenire in sede di definizione della manovra di bilancio per il 2008, al fine di superare il problema dell'insolvenza e dei ritardi nel pagamento dei debiti da parte del Dicastero della giustizia.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-01104, sulle misure in materia di sicurezza stradale, con particolare riferimento all'istituzione di un'agenzia nazionale per la sicurezza stradale.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 80).
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Nel ringraziare il rappresentante del Governo per la sensibilità dimostrata relativamente al grave problema della sicurezza stradale, invita l'Esecutivo ad attivarsi fattivamente per l'adozione di ulteriori misure volte all'incremento dei controlli stradali ed all'inasprimentoPag. XIIdelle relative sanzioni, nonché all'istituzione di un'agenzia nazionale per la sicurezza stradale.
MARIO TASSONE (UDC). Illustra l'interrogazione Volontè n. 3-01105, sulle iniziative per una campagna di informazione e prevenzione da realizzarsi nelle scuole e nei principali luoghi di aggregazione dei giovani sui rischi nella circolazione stradale connessi all'assunzione di alcool.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 82).
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Sottolinea la necessità che il Governo assuma un impegno concreto, destinando maggiori risorse al comparto della sicurezza stradale.
GIANLUCA PINI (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-01106, sulle iniziative per una campagna di informazione e prevenzione sulla sicurezza stradale e per l'inasprimento delle sanzioni in relazione a violazioni del codice della strada.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 84).
GIANLUCA PINI (LNP). Pur apprezzando lo stanziamento di risorse aggiuntive, peraltro insufficienti, affinché sia efficacemente contrastato il fenomeno delle cosiddette stragi del sabato sera, invita il Governo ad affrontare in maniera seria la problematica evocata nell'atto ispettivo, auspicando maggiore rigore nell'azione a tal fine condotta dalla magistratura e dal Ministro dell'interno.
SILVANO MOFFA (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-01107, sui provvedimenti per contrastare le violazioni del codice della strada.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 86).
SILVANO MOFFA (AN). Nell'auspicare che l'Esecutivo intraprenda davvero un percorso improntato a concretezza, denunzia tuttavia il clamoroso ritardo accumulato dall'Italia nei controlli stradali; nel ritenere, pertanto, essenziale potenziare tale attività, sottolinea la necessità di rivisitare la disciplina penalistica in materia di violazioni del codice della strada, nel senso di renderla maggiormente rigorosa.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01108, sulle iniziative del Governo per garantire l'applicazione del principio europeo di continuità territoriale sul territorio nazionale.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 87).
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Pur riscontrando nella risposta del rappresentante del Governo una differente analisi circa i voli low cost, esprime apprezzamento per la parte della risposta che denota l'intendimento di eliminare situazioni di monopolio sulle rotte nazionali, che ostacolano il pieno rispetto del principio europeo di continuità territoriale.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01109, concernente la normativa sul permesso di soggiorno inerente i motivi umanitari e i gravi motivi di salute.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 89).
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Manifestato apprezzamento per l'impegno del Ministro, si dichiara scarsamente soddisfatto della risposta, che non individua soluzioni concrete al caso segnalato nel suo atto ispettivo e che non indica linee di politica dell'immigrazione che contrastino adeguatamente il fenomeno della clandestinità, garantendo nel contempo la tutela dei diritti e della dignità degli immigrati.
Pag. XIIIARTURO SCOTTO (SDpSE). Illustra l'interrogazione Di Salvo n. 3-01110, sulle iniziative del Governo in merito alla collocazione in borsa di Fincantieri.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 90).
ARTURO SCOTTO (SDpSE). Nel dichiararsi soddisfatto della risposta, paventa i rischi connessi ad una affrettata quotazione in borsa della società Fincantieri, segnatamente con riferimento all'auspicabile salvaguardia dei livelli occupazionali; invita quindi il Governo ad assumere idonee iniziative affinché sia adottato un chiaro e realistico piano industriale, con il pieno coinvolgimento dei lavoratori e delle comunità locali interessate.
FILIPPO MISURACA (FI). Illustra l'interrogazione Leone n. 3-01111, sulla disponibilità dei fondi da destinare alle infrastrutture per la viabilità secondaria in Sicilia.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 92).
FILIPPO MISURACA (FI). Nell'auspicare la piena realizzazione degli intendimenti preannunziati dal rappresentante del Governo, manifesta forti perplessità sull'effettiva messa a disposizione delle previste risorse finanziarie: in particolare, lamenta l'incongruità delle vigenti disposizioni, nonché la costante disapplicazione delle norme recanti provvidenze in favore della regione Sicilia.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,30, è ripresa alle 16,50.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantadue.
Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2852-A.
PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato l'emendamento Dis. 1.1, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, del quale la Presidenza ha verificato l'ammissibilità. Su tale emendamento la I Commissione ha espresso il prescritto parere ed il Governo ha preannunziato l'intenzione di porre la questione di fiducia.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione.
ANDREA GIBELLI (LNP). Giudica inaccettabile e lesiva delle prerogative parlamentari la decisione del Governo di porre la questione di fiducia.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Adombra ironicamente il dubbio che il Governo sia ricorso alla questione di fiducia nella speranza che non gli venga accordata e si ponga fine alla lenta agonia di un Esecutivo che appare sostenuto da una maggioranza lacerata da evidenti divisioni interne.
ANTONIO LEONE (FI). Nel ritenere incomprensibile la decisione del Governo di porre la questione di fiducia, giudica scorretta nei confronti del Parlamento la presentazione, da parte dell'Esecutivo, di un maxiemendamento dopo la conclusione dell'iter in Commissione del provvedimento d'urgenza in esame.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Ricorda che il Governatore della BancaPag. XIVd'Italia ha richiamato il Governo alla necessità di destinare il cosiddetto extragettito alla riduzione del debito pubblico; lamenta inoltre la disattenzione dell'Esecutivo alle problematiche afferenti il Mezzogiorno.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame, non condiviso dalla maggioranza dei cittadini italiani, sia frutto del cedimento del Governo alle pressioni provenienti dall'estrema sinistra.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata alle 17,30 per l'organizzazione del seguito del dibattito.
Sospende pertanto la seduta.
La seduta, sospesa alle 17,20, è ripresa alle 18,40.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Comunica le determinazioni assunte a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, con particolare riferimento al prosieguo dell'iter del disegno di legge di conversione n. 2852-A (vedi resoconto stenografico pag. 99).
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 19 luglio 2007, alle 14,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 99).
La seduta termina alle 18,45.