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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 242 di mercoledì 14 novembre 2007
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 10,45.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
I deputati in missione sono ottantadue.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Approvazione in Commissione.
PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la III Commissione ha approvato, in sede legislativa, il disegno di legge n. 2936, recante disposizioni sulla partecipazione italiana alla ricostituzione delle risorse di Fondi e Banche internazionali.
Sull'ordine dei lavori.
ANTONIO LEONE (FI). Lamenta che, per responsabilità imputabili alla maggioranza, non è stato consentito, presso la competente Commissione in sede referente, un compiuto esame degli emendamenti riferiti al disegno di legge di conversione n. 3194; ritiene che tale procedura sia stata gravemente lesiva delle prerogative della Camera.
PRESIDENTE. Precisato che nell'iter del provvedimento sono stati rispettati i tempi stabiliti dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, assicura che riferirà al Presidente della Camera le osservazioni del deputato Leone.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Si associa alla denunzia del deputato Leone, giudicando anch'egli gravemente lesiva delle prerogative della Camera la procedura seguita dalla V Commissione per l'esame del disegno di legge di conversione n. 3194. Auspica, quindi, che, nel corso dell'iter in Assemblea, sia consentito un puntuale esame degli emendamenti.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD-U). Rileva che nel corso dell'iter in sede referente si è tenuto conto della prioritaria esigenza di consentire la sollecita conversione in legge del decreto-legge n. 159 del 2007, auspicando che nel prosieguo dell'esame in Assemblea si possa svolgere un proficuo confronto con l'opposizione.
Seguito della discussione delle mozioni Leone n. 1-00233, Germontani n. 1-00227, Volontè n. 1-00249, Donadi n. 1-00250 e Lulli n. 1-00251: Disciplina fiscale applicabile alle società cooperative, anche in relazione agli effetti prodotti nei mercati di riferimento.
Nella seduta del 12 novembre 2007 si è svolta la discussione sulle linee generali.
MARCO STRADIOTTO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Esprime parere favorevole sulle mozioni Volontè n. 1-00249, Donadi n. 1-00250 (Nuova formulazione) e Lulli n. 1-00251. Esprime, inoltre, parere contrario sulle Pag. VImozioni Leone n. 1-00233 e Germontani n. 1-00227, a meno che quest'ultima non venga riformulata.
(Dichiarazioni di voto)
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Nel ringraziare il sottosegretario per la disponibilità mostrata, invita il Governo ad attivarsi affinché si diffonda nel Paese la cultura della cooperazione e della mutualità, della quale sottolinea la rilevanza.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Nel dichiarare voto favorevole sulle mozioni accettate dal rappresentante del Governo, manifesta l'esigenza che le attività di monitoraggio siano estese a tutte le realtà locali e le tipologie di imprese, non solo quelle cooperative.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Nell'evidenziare l'utilità del dibattito odierno, sottolinea l'importanza anche sociale rivestita dal settore cooperativo, auspicando una riflessione sulle distorsioni della concorrenza derivanti dallo svolgimento di attività bancarie da parte delle cooperative. Dichiara, quindi, voto favorevole su tutte le mozioni presentate.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Nel richiamare l'importanza della funzione sociale svolta dalle società cooperative, giudica doveroso contrastare le cosiddette società cooperative false o spurie, che non dispongono dei requisiti stabiliti dalla legge. Dichiara, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Lulli n. 1-00251.
FERDINANDO BENITO PIGNATARO (Com.It). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Lulli n. 1-00251, evidenzia che le mozioni dell'opposizione denotano una pregiudiziale ostilità nei confronti del settore della cooperazione, il cui sviluppo dovrebbe essere favorito dal Governo anche per contribuire alla crescita economica del Paese.
ANTONIO PEPE (AN). Dichiara voto favorevole sulla mozione Germontani n. 1-00227, invitando il Governo ad esplicitare la riformulazione che intende proporre. Ritiene inoltre che si debba garantire la tutela prevista dalla vigente normativa alle cooperative a mutualità prevalente, accentuando altresì i controlli sui soggetti che perseguono finalità estranee al mondo della cooperazione.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nel ribadire l'importanza del settore cooperativo, ritiene che le agevolazioni fiscali andrebbero attribuite solo alle società in cui l'aspetto della mutualità è prevalente. Manifesta, quindi, un orientamento favorevole alla maggior parte delle mozioni in discussione.
DONATELLA MUNGO (RC-SE). Ribadita la rilevanza del principio della cooperazione, costituzionalmente garantito, e l'esigenza di una più incisiva vigilanza sul settore al fine di individuare le cooperative cosiddette spurie che non svolgono attività mutualistiche, auspica l'assunzione di iniziative che contribuiscano a rendere la cooperazione più giusta, equa e forte. Dichiara infine voto favorevole sulla mozione Lulli n. 1-00251.
GIORGIO JANNONE (FI). Nel sottolineare che alcune società cooperative sembrano aver perso il carattere mutualistico da cui dovrebbero derivare i benefici fiscali, ciò creando profonde distorsioni della concorrenza, invita il Governo ad effettuare un'attenta vigilanza su tali distorsioni e ad erogare le previste agevolazioni soltanto alle cooperative che perseguono effettive attività mutualistiche. Manifesta, pertanto, un orientamento favorevole alla mozione Leone n. 1-00233.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Richiamata la necessità di avviare un'ampia riflessione sull'intero sistema cooperativo, distinguendo tra reali finalità mutualistiche perseguite e logiche legate soltanto al mercato, ai fini di una ridefinizione della disciplina fiscale di vantaggio, invita il Pag. VIIGoverno ad esplicitare la sua riformulazione, già prospettata sul suo documento di indirizzo.
FABIO GARAGNANI (FI). Nel richiamare le considerazioni svolte in sede di discussione sulle linee generali, lamenta che il Governo non ha fornito puntuali chiarimenti sulle questioni affrontate dalla mozione Leone n. 1-00233.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
FABIO GARAGNANI (FI). Ribadisce, quindi, che le agevolazioni fiscali andrebbero attribuite solo alle società cooperative che perseguono reali scopi mutualistici.
LAURA FINCATO (PD-U). Nel rilevare l'importanza della discussione svolta sul mondo della cooperazione, al quale riconosce il ruolo di sostegno alle fasce più deboli della società, dichiara il voto favorevole sulle mozioni Lulli n. 1-00251, nonché sulle mozioni Donadi n. 1-00250 (Nuova formulazione) e Volontè n. 1-00249, invitando il Governo ad attuare tempestivamente il protocollo previsto dalla richiamata mozione Lulli n. 1-00251.
MARCO STRADIOTTO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Nel confermare il serio impegno del Governo nel contrasto al fenomeno delle cooperative spurie, propone una riformulazione del dispositivo della mozione Germontani n. 1-00227, ribadendo il parere contrario sulla parte motiva.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Accetta la riformulazione proposta dal rappresentante del Governo della sua mozione n. 1-00227.
ANDREA LULLI (PD-U). Chiede la votazione per parti separate della mozione Germontani n. 1-00227, nel testo riformulato.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Anche a nome del suo gruppo, dichiara di condividere il dispositivo della mozione Germontani n. 1-00227, come riformulato, mentre esprime contrarietà sulla parte motiva della stessa.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il primo capoverso del dispositivo e successivamente la restante parte della mozione Leone n. 1-00233; respinge, quindi, la parte motiva ed approva il dispositivo della mozione Germontani n. 1-00227, nel testo riformulato; approva, altresì, le mozioni Volontè n. 1-00249, Donadi n. 1-00250 (Nuova formulazione) e Lulli n. 1-00251.
Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 1682: Convenzione internazionale contro il doping nello sport (approvato dal Senato) (A.C. 3082).
Nella seduta del 12 novembre 2007 si è svolta la discussione sulle linee generali.
(Esame degli articoli)
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.
(Dichiarazioni di voto finale)
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo della sua dichiarazione di voto finale in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
MARIO PESCANTE (FI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, sottolineando la rilevanza delle disposizioni contenute Pag. VIIInella Convenzione internazionale oggetto del provvedimento in discussione. Stigmatizza, tuttavia, il ritardo con cui si è proceduto alla ratifica, nonostante le polemiche sulle presunte inadempienze del Governo precedente.
LUCIANO CIOCCHETTI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE). Nel sottolineare l'efficacia degli strumenti previsti dalla Convenzione internazionale contro il doping nello sport, che sancisce i principi della salute nello sport e del rispetto dei diritti umani, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
SANDRA CIOFFI (Pop-Udeur). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.
MAURO DEL BUE (DCA-NPSI). Nel considerare ineludibile la lotta al doping nello sport, soprattutto in considerazione della particolare pervasività delle sostanze oggi disponibili per alterare le prestazioni degli atleti, manifesta un orientamento favorevole al disegno di legge di ratifica in esame.
ANTONIO RUSCONI (PD-U). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, esprime rammarico per quanto manifestato dal deputato Pescante, giudicando sterili le polemiche politiche sollevate soprattutto in un momento così delicato per il mondo dello sport a causa dei drammatici eventi dei giorni scorsi.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 3082.
Discussione di un documento in materia di insindacabilità.
PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-quater, nn. 24 e 25, relativo ai deputati Garagnani e Raisi.
Comunica l'organizzazione dei tempi per il dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 30).
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dai deputati Garagnani e Raisi nell'esercizio delle loro funzioni.
Dichiara aperta la discussione.
FEDERICO PALOMBA (IdV), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunziarsi con riferimento ad un procedimento civile nei confronti dei deputati Garagnani e Raisi; la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dai parlamentari.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione e passa alle dichiarazioni di voto.
NICOLA CRISCI (PD-U). Chiede la votazione per parti separate della proposta della Giunta per le autorizzazioni al fine di esprimere voto contrario in riferimento al Capo III, punto 1, dell'atto di citazione e voto favorevole in riferimento ai restanti punti.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Dichiara di condividere le proposte della Giunta per le autorizzazioni che riguarda, a suo giudizio, fattispecie riconducibili all'esercizio dell'attività parlamentare.
ROBERTO ZACCARIA (PD-U). Si associa alla richiesta formulata dal deputato Crisci di votazione per parti separate rilevando che l'esercizio delle prerogative previste dall'articolo 68 della Costituzione può lasciare il cittadino privo di tutela di fronte alla lesione dell'onore e della dignità personale.
MAURIZIO PANIZ (FI). Ritiene che le affermazioni dei deputati Garagnani e Pag. IXRaisi rientrino nell'ambito del legittimo esercizio del diritto di critica da parte di parlamentari e debbano, pertanto, essere dichiarate insindacabili.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene inopportuno procedere alla votazione per parti separate della proposta della Giunta per le autorizzazioni.
ANGELO PIAZZA (RosanelPugno). Dichiara con convinzione voto favorevole sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Manifesta contrarietà rispetto alla richiesta di votazione per parti separate della proposta della Giunta per le autorizzazioni, ritenendo necessario tutelare le prerogative parlamentari riconosciute dalla Costituzione.
CARLO GIOVANARDI (UDC), Presidente della Giunta per le autorizzazioni. Richiama la rigorosità dei criteri che la Giunta, in questa legislatura, ha seguito in ordine alle deliberazioni in materia di insindacabilità. Auspica infine un convinto voto favorevole dell'Assemblea sulle proposte della Giunta in esame.
FEDERICO PALOMBA (IdV), Relatore. Precisa che la Giunta per le autorizzazioni, nel formalizzare la sua proposta all'Assemblea, si è riferita ad una pronuncia della Corte costituzionale.
ELIAS VACCA (Com.It). Non ritiene condivisibile la richiesta di votazione per parti separate della proposta della Giunta, dichiarando il voto favorevole del suo gruppo sulla stessa.
ROBERTO GIACHETTI (PD-U). Invita la Presidenza a valutare l'opportunità di verificare le questioni sollevate nel corso del dibattito in sede di Giunta per il Regolamento.
PRESIDENTE. Richiama le ragioni che inducono la Presidenza ad accogliere la richiesta di votazione per parti separate formulata dal deputato Crisci, ricordando peraltro che presso la Giunta per le autorizzazioni è stata adottata un'analoga modalità di votazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni in riferimento ai capi da III-2 a III-9 e successivamente al capo III-1 dell'atto di citazione nei confronti del deputato Garagnani; approva altresì la proposta della Giunta in riferimento ai capi da III-2 a III-9 e successivamente al capo III-1 dell'atto di citazione nei confronti del deputato Raisi.
La seduta, sospesa alle 13,40, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
FRANCESCO NUCARA (Misto-RLR). Illustra la sua interrogazione n. 3-01423, sulle misure per il risanamento e il rilancio della compagnia di bandiera Alitalia.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 42) - Replica il deputato FRANCESCO NUCARA (Misto-RLR), che si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta.
ANGELO BONELLI (Verdi). Illustra la sua interrogazione n. 3-01424, sulle iniziative per la sospensione dell'ordinanza dell'ENAC che ha disposto l'abbattimento di alberi all'interno della riserva statale del litorale romano.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 44) - Replica il Pag. Xdeputato ANGELO BONELLI (Verdi), che ringrazia per la risposta, ritenendo importante che il Ministero intenda aprire un tavolo tecnico per individuare le opportune soluzioni.
GIAN FRANCO SCHIETROMA (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-01425, sulle ipotesi di realizzazione di due ulteriori aeroporti nella regione Lazio.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 45) - Replica il deputato GIAN FRANCO SCHIETROMA (RosanelPugno), il quale ringrazia per la risposta, che giudica estremamente interessante, e per la cauta apertura.
ANTONIO RAZZI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-01426, sulle misure di sostegno in favore dei cittadini italiani residenti all'estero per la cura e l'assistenza dei genitori che vivono in condizioni di non autosufficienza in Italia.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 47) - Replica il deputato ANTONIO RAZZI (IdV), che si dichiara soddisfatto della risposta.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-01422, sulle iniziative volte alla sospensione della procedura di ingresso di lavoratori stranieri prevista dal decreto-flussi per il 2007 e all'adozione di una moratoria per l'accesso dei cittadini neocomunitari provenienti dai Paesi dell'Europa dell'est.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 49) - Replica il deputato CAROLINA LUSSANA (LNP), che si dichiara profondamente insoddisfatta della risposta (I deputati del gruppo della Lega Nord Padania espongono fogli recanti le scritte «Basta immigrati» e «Stop immigrati» - Richiami del Presidente).
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Illustra la sua interrogazione n. 3-01427, sulle misure per la tutela dei posti di lavoro nei cantieri stradali, in relazione alle modifiche della normativa in tema di affidamento dei lavori.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 51) - Replica il deputato LUCIO BARANI (DCA-NPSI), che invita il Governo a proseguire nella direzione indicata dal Ministro nella risposta.
EZIO LOCATELLI (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-01428, sulle problematiche relative alla concessione per la realizzazione e la gestione dell'autostrada Brescia-Bergamo-Milano.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 52) - Replica il deputato EZIO LOCATELLI (RC-SE), che si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta.
FERDINANDO BENITO PIGNATARO (Com.It). Illustra l'interrogazione n. 3-01429, sui tempi e le risorse per l'ammodernamento e il raddoppio della strada statale n. 106 «Ionica».
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 54) - Replica il deputato FERDINANDO BENITO PIGNATARO (Com.It), che si dichiara soddisfatto della risposta.
FRANCO STRADELLA (FI). Illustra l'interrogazione Leone n. 3-01430, sulle politiche del Governo in materia di grandi opere infrastrutturali, con particolare riferimento alla tratta ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 55) - Pag. XIReplica il deputato MAURIZIO ENZO LUPI (FI), che stigmatizza le gravi responsabilità del Ministro Di Pietro.
KATIA ZANOTTI (SDpSE). Illustra la sua interrogazione n. 3-01419, su tempi per la presentazione del disegno di legge di ratifica della Convenzione sulla protezione e la promozione dei diritti e della dignità delle persone disabili.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 57) - Replica il deputato KATIA ZANOTTI (SDpSE), che esprime apprezzamento per la disponibilità manifestata dal Governo.
MANUELA GHIZZONI (PD-U). Illustra la sua interrogazione n. 3-01420, sui tempi di adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dal comma 520 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 in tema di stabilizzazione del personale impiegato in attività di ricerca presso gli enti pubblici di ricerca.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 59) - Replica il deputato WALTER TOCCI (PD-U), che ringrazia il Ministro per la soddisfacente risposta.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Illustra la sua interrogazione n. 3-01421, sugli orientamenti del Governo in tema di lavoro intermittente.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 60) - Replica il deputato MAURO FABRIS (Pop-Udeur), che ringrazia per la puntuale risposta.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Illustra l'interrogazione Volontè n. 3-01431, sui tempi di presentazione del prossimo programma nazionale per la ricerca.
FABIO MUSSI, Ministro dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 62) - Replica il deputato EMERENZIO BARBIERI (UDC), che manifesta sconcerto per l'ottimistica previsione espressa dal Ministro.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-01432, sulle misure di sostegno economico a favore dei ricercatori italiani.
FABIO MUSSI, Ministro dell'università e della ricerca. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 63) - Replica il deputato ANGELA FILIPPONIO TATARELLA (AN), che sollecita il Governo ad adottare quanto prima adeguate e concrete misure per fronteggiare una situazione di emergenza non più sostenibile.
La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 17,05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottantasei.
Modifica nella composizione dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati.
PRESIDENTE. Comunica che il deputato Mauro Del Bue ha rassegnato le dimissioni dalla carica di segretario di Presidenza.
Modifica nella costituzione di una Commissione permanente.
PRESIDENTE. Comunica che nella seduta odierna la X Commissione permanente ha proceduto alla elezione del deputato Maurizio Turco a presidente, in sostituzione del deputato Daniele Capezzone, dimissionario dalla carica.
Pag. XIIANTONIO LEONE (FI). Ritiene che quanto avvenuto in occasione dell'elezione del presidente della X Commissione permanente confermi che la maggioranza non esita fare ricorso a manovre scorrette pur di assicurare il mantenimento dei suoi difficili equilibri interni.
PRESIDENTE. Precisa che rientra tra le facoltà dei gruppi parlamentari proporre al Presidente della Camera l'assegnazione alle Commissione permanenti dei deputati cosiddetti residui. La predetta facoltà è stata costantemente esercitata fino al momento dell'inizio della relativa seduta, con l'unico vincolo che sia rispettata la proporzione fra i gruppi medesimi. La Presidenza si è pertanto attenuta alle statuizioni del Regolamento ed alla costante prassi applicativa.
Discussione del disegno di legge S. 1819, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 159 del 2007: Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale (approvato dal Senato) (A.C. 3194-A).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno), Relatore. Ringrazia preliminarmente il Governo, il presidente ed i componenti della V Commissione per il proficuo lavoro svolto, anche in considerazione della mancanza di copertura finanziaria dei numerosi emendamenti approvati dal Senato. Osserva, quindi, che dal quadro economico e finanziario emergono elementi di preoccupazione, in considerazione delle prospettive di crescita seriamente minacciate da fattori di incertezza internazionali, e, al contrario, il dato positivo inerente all'aumento del gettito tributario, che si può ricondurre al più elevato livello di crescita del PIL e all'efficace contrasto ai deprecabili fenomeni dell'elusione e dell'evasione fiscale.
Manifesta, infine, condivisione per l'impianto di un provvedimento d'urgenza finalizzato a promuovere investimenti pubblici, segnatamente per quanto riguarda la realizzazione di infrastrutture, ed interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione, secondo criteri di equità sociale, in grado di incidere su situazioni di reale e forte disagio del Paese.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Avverte che il Governo si riserva di intervenire in replica.
ALBERTO GIORGETTI (AN). Osserva preliminarmente che l'iter del disegno di legge di conversione in discussione, che, tra l'altro, non presenta i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, è stato connotato da un metodo che indebolisce il ruolo della Camera dei deputati, le cui prerogative sarebbero ulteriormente lese in caso di posizione della questione di fiducia. Nel merito, rileva che il provvedimento, sul quale esprime un giudizio particolarmente negativo, contiene interventi microsettoriali, finalizzati principalmente a garantire la tenuta della maggioranza, che producono un pericoloso incremento della spesa pubblica senza determinare alcun miglioramento della situazione economica del Paese.
Auspica, quindi, che, a fronte dell'atteggiamento responsabile dell'opposizione, la maggioranza manifesti disponibilità ad avviare in Assemblea, eventualmente su un numero ridotto di proposte emendative, quel confronto serio che è mancato in Commissione.
GAETANO FASOLINO (FI). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo del suo intervento in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
ROCCO PIGNATARO (Pop-Udeur). Nel condividere l'impostazione di fondo del provvedimento d'urgenza in discussione, Pag. XIIIche trae origine dall'aumento del gettito tributario anche grazie all'efficace lotta nei confronti del deprecabile fenomeno dell'evasione fiscale, osserva che esso risponde alla necessità di garantire una più equa redistribuzione delle risorse, secondo criteri di equità sociale, e di sostenere gli investimenti pubblici, segnatamente per quanto riguarda le infrastrutture e l'edilizia pubblica.
Nel rilevare infine che il decreto-legge in esame consente il pieno rispetto dei parametri di stabilità fissati a livello internazionale, giudica pretestuosa la proposta avanzata da deputati dell'opposizione di destinare il cosiddetto extragettito alla riduzione del debito pubblico.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Nel condividere le argomentazioni svolte dal deputato Alberto Giorgetti in ordine al metodo seguito nell'iter del provvedimento in discussione, che appare non rispettoso del ruolo e della dignità del Parlamento, auspica che l'Assemblea possa esaminarlo nel merito, preannunziando a tal fine l'impegno del suo gruppo a ridurre il numero degli emendamenti presentati. Sottolinea, altresì, il carattere assistenziale del decreto-legge in esame, che appare inidoneo a sostenere lo sviluppo e la competitività delle piccole e medie imprese, segnatamente nel nord del Paese.
Invita, infine, il Governo, ad adottare le opportune iniziative per combattere l'evasione fiscale.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel ringraziare preliminarmente il relatore e i componenti la V Commissione per il proficuo lavoro svolto, osserva che sarebbe stato auspicabile destinare il cosiddetto extragettito all'attuazione di una rigorosa politica di risanamento dei conti pubblici, nonché adottare misure più incisive per ridurre i costi della politica. Nell'ascrivere all'attuale Governo il merito di aver intrapreso un'efficace lotta all'evasione fiscale, richiama gli aspetti salienti del decreto-legge in discussione, sottolineando la particolare rilevanza delle disposizioni volte a promuovere adeguati investimenti pubblici, segnatamente per quanto riguarda le infrastrutture e l'edilizia abitativa. Nel preannunziare l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento d'urgenza in esame, manifesta tuttavia perplessità sugli interventi a favore del pubblico impiego non correlati da un aumento della produttività, ritenendo peraltro ineludibile intervenire in modo rigoroso sull'istituto della mobilità.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Sottolineata l'inefficacia della politica economica attuata dal Governo, connotata da interventi una tantum e priva di misure di carattere strutturale, ritiene che il provvedimento d'urgenza in discussione, che giudica di stampo elettoralistico e clientelare, comporti una irresponsabile espansione della spesa pubblica ed un inasprimento della pressione fiscale. Esprime, quindi, un giudizio fortemente critico sull'impianto del decreto-legge in esame.
MARINO ZORZATO (FI). Giudicata complessivamente fallimentare la politica economica del Governo, ritiene che il disegno di legge di conversione in discussione, il cui testo risulta peggiorato a seguito della prima lettura effettuata dal Senato a causa dei ricatti subiti in tale sede da una maggioranza fragile, fornisca un'ulteriore occasione per registrare un rilevante scarto tra proclami dell'Esecutivo e sue realizzazioni concrete. In particolare, rileva che le maggiori entrate tributarie sono state utilizzate per soddisfare interessi di parte, anziché quelli della generalità dei cittadini, e che tra gli investimenti infrastrutturali, in generale insufficienti, non figurano quelli a favore della città di Venezia.
Sottolineata, altresì, l'anomalia di un provvedimento collegato alla legge finanziaria il cui iter in Commissione è stato caratterizzato dal mancato esame delle proposte emendative presentate, invita la maggioranza ed il Governo a garantire un serio confronto in Assemblea.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
RAFFAELE AURISICCHIO (SDpSE). Manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo sul provvedimento in discussione, che amplifica e consolida la manovra espansiva avviata dal Governo con il decreto-legge n. 81 del 2007, fornendo finalmente risposte compiute alle esigenze del Paese, in termini di sviluppo e di equità sociale, nel pieno rispetto delle linee programmatiche definite dal Documento di programmazione economico-finanziaria.
SALVATORE IACOMINO (RC-SE). Osserva che il disegno di legge di conversione in discussione, del quale richiama gli aspetti salienti, pur non determinando una svolta nella situazione economica del Paese, realizza una decisa inversione di tendenza volta a portare la nostra spesa sociale al livello di quella dei Paesi europei più avanzati. Sottolineato, altresì, che il contrasto all'evasione fiscale dovrà costituire uno dei capisaldi della politica economica del Governo anche nei prossimi anni, al fine di recuperare base imponibile e destinare le conseguenti maggiori entrate ad interventi orientati al risanamento ed all'equità sociale, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo.
MAINO MARCHI (PD-U). Nel ricordare la pesante eredità lasciata dal Governo di centrodestra in materia di finanza pubblica, segnatamente per quanto riguarda l'azzeramento dell'avanzo primario e la crescita del debito pubblico, osserva che il decreto-legge in discussione, in linea con i precedenti provvedimenti varati dal Governo, reca misure finalizzate alla riduzione della spesa pubblica, alla crescita ed all'innovazione del Paese, attuando altresì una redistribuzione delle risorse secondo criteri di equità sociale. Nel giudicare non credibile la proposta avanzata da deputati dell'opposizione di destinare il cosiddetto extragettito alla riduzione del debito pubblico, manifesta particolare apprezzamento per le disposizioni concernenti, tra l'altro, gli interventi in favore delle fasce più deboli della popolazione e le previste agevolazioni per la casa.
Espresso infine rammarico per il mancato confronto nel corso dell'iter in sede referente, preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in esame.
LUANA ZANELLA (Verdi). Rileva che il provvedimento d'urgenza in discussione, in piena coerenza con la politica economica generale del Governo e con le esigenze di risanamento dei conti pubblici, prevede essenzialmente interventi di carattere espansivo orientati all'equità sociale ed allo sviluppo, resi possibili dall'extragettito originato dalle misure già adottate per contrastare l'evasione fiscale. Esprime, quindi, particolare apprezzamento per le disposizioni di natura redistributiva a favore delle fasce più deboli della popolazione, nonché per le norme finalizzate ad incentivare la mobilità sostenibile, in relazione alle quali auspica lo stanziamento, nell'ambito della legge finanziaria per il 2008, di più ingenti risorse finanziarie. Ricorda inoltre che, grazie al decisivo contributo della sua parte politica, nel corso dell'iter al Senato sono state apportate modifiche migliorative alle norme del decreto-legge concernenti la politica ambientale.
MANLIO CONTENTO (AN). Stigmatizzata la sostanziale distonia riscontrata nell'attività svolta dai due rami del Parlamento in ordine alla possibilità di emendare il testo in discussione, ritiene che i provvedimenti d'urgenza adottati dal Governo violino costantemente la vigente normativa in materia di emanazione dei decreti-legge. Nel rilevare che l'aumento del gettito tributario dipende principalmente dall'inasprimento della pressione fiscale, a cui si aggiunge un aumento della tassazione da parte degli enti locali, esprime un giudizio fortemente critico sugli interventi delineati, i quali evidenziano un aumento costante della spesa corrente a un tasso di crescita del PIL inferiore rispetto agli altri Paesi.
Pag. XVDOMENICO ZINZI (UDC), ALBERTO FILIPPI (LNP), ROBERTO ULIVI (AN) e DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo dei rispettivi interventi in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
MAURIZIO ENZO LUPI (FI). Sottolineato che il provvedimento in discussione, rispetto al quale manifesta totale contrarietà, determina un significativo incremento della spesa pubblica, rileva che, specie con riferimento agli interventi di natura infrastrutturale, il decreto-legge prevede una distribuzione di risorse basate su logiche clientelari.
Invita, pertanto, il Governo a garantire l'attuazione di una politica infrastrutturale seria e costruttiva.
LUCIANO D'ULIZIA (IDV). Osservato preliminarmente che l'esame del disegno di legge di conversione in discussione non può essere disgiunto da una lettura contestuale del disegno di legge finanziaria per il 2008, dei saldi di finanza pubblica e delle relative correzioni, giudica propagandistici, nonché infondati, i rilievi critici formulati dall'opposizione, che valuta negativamente la manovra di finanza pubblica perché basata sull'incremento della spesa pubblica e della massa debitoria. Richiamati quindi gli aspetti salienti del decreto-legge in esame, osserva che lo stesso è improntato a criteri di equità sociale e di sviluppo economico e finalizzato a promuovere investimenti pubblici, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione delle infrastrutture, ed interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione.
Preannunzia, pertanto, l'orientamento favorevole del suo gruppo al decreto-legge in discussione, nonché al disegno di legge finanziaria per il 2008.
ANTONIO PEPE (AN). Ritiene che il disegno di legge di conversione in discussione, frutto delle contraddizioni alimentate dalla contrapposizione tra il partito della spesa e quello delle riforme e connotato da disposizioni non omogenee e di evidente stampo propagandistico, non affronti in maniera adeguata i problemi che affliggono l'economia italiana. Richiamati quindi gli aspetti di maggiore criticità delle disposizioni da esso recate, rileva che la politica economica perseguita dal Governo, basata sull'inasprimento della tassazione e sull'incremento della spesa corrente, ha provocato lo stallo del Paese ed ha accentuato il disagio dei cittadini.
Sottolineata, infine, l'incapacità dell'Esecutivo di attuare politiche idonee a coniugare sviluppo e solidarietà, manifesta una convinto orientamento contrario al provvedimento in discussione.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Sottolineata la necessità di varare una riforma della disciplina relativa al disegno di legge finanziaria, che assume attualmente il carattere di provvedimento omnibus, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del decreto-legge in discussione, in considerazione sia del merito delle misure previste sia dell'esigenza di consentire al Governo di proseguire nella positiva azione avviata. Esprime un giudizio positivo, in particolare, sulle disposizioni concernenti il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Osservato che il provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale manifesta un orientamento contrario, reca interventi a pioggia e misure disomogenee, lamenta che i cosiddetti tesoretti sono stati dissipati per aumentare la spesa e per assumere iniziative inutili o inidonee a rilanciare l'economia del Paese.
GIACOMO BAIAMONTE (FI). Osservato che, nonostante gli obiettivi enunciati, il provvedimento d'urgenza in discussione non appare improntato ad equità e sviluppo, ritiene che le disposizioni recate dall'articolo 4 siano emblematiche dell'insensibilità mostrata dal Governo all'esigenza Pag. XVIdi rivedere i criteri di valutazione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria al fine di evitare discriminazioni a danno dei cittadini con redditi bassi. Giudica inoltre particolarmente grave l'esiguità delle risorse finanziarie destinate alla ricerca ed al volontariato.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Nel rammaricarsi per il fatto che la maggioranza abbia utilizzato, con gli interventi dei suoi deputati, una parte considerevole del tempo destinato alla discussione sulle linee generali, manifesta perplessità in merito alle disposizioni recanti interventi a favore dei cosiddetti incapienti, riservandosi di esprimere successivamente il suo orientamento sul disegno di legge di conversione in discussione.
MARCO ZACCHERA (AN). Evidenziata la disaffezione mostrata dai cittadini nei confronti delle istituzioni, osserva che il Governo ha perso una buona occasione, con il decreto-legge in discussione, per risolvere un problema di sistema attraverso il giusto utilizzo dei fondi disponibili. Nel formulare, inoltre, rilievi critici anche nei confronti dell'opposizione, incapace di indicare priorità ed obiettivi alternativi, ribadisce il distacco, manifestatosi compiutamente in occasione dell'esame della manovra finanziaria, del Paese reale dal Paese legale.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione alla seduta di domani.
Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.
GIOACCHINO ALFANO (FI). Sollecita la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 15 novembre 2007, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 138).
La seduta termina alle 23.