Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 32 di mercoledì 26 luglio 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 9,30.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono cinquantuno.
Seguito della discussione del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2007-2011 (doc. LVII, n. 1).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri si è conclusa la discussione.
ALBERTO GIORGETTI (AN), Relatore di minoranza. Giudicato contraddittorio e di basso profilo il documento in esame, ritiene che non sussistano le condizioni per il raggiungimento degli obiettivi delineati dal Governo, segnatamente in presenza di un basso livello di crescita dell'economia. Lamenta inoltre che nel DPEF non vi sia alcun riferimento al necessario ricorso alla fiscalità di vantaggio a favore delle aree sottoutilizzate.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Rilevato che la risoluzione di maggioranza affronta essenzialmente le problematiche connesse alla fissazione dei saldi, auspica che nel Paese si sviluppi un proficuo dibattito in tema di politiche sociali e fiscali.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le risoluzioni D'Ulizia n. 6-00002, Alberto Giorgetti n. 6-00003 e Ventura n. 6-00004.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Nel preannunziare il parere favorevole del Governo sulla risoluzione Ventura n. 6-00004, prospetta l'opportunità di sospendere la seduta in attesa che giunga in aula il ministro dell'economia e delle finanze.
ALBERTO GIORGETTI (AN), Relatore di minoranza. Rilevata l'esigenza che il Governo intervenga in sede di replica, ritiene anch'egli necessaria una sospensione della seduta.
MICHELE VENTURA (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Concorda sull'opportunità di sospendere la seduta.
RICCARDO PEDRIZZI (AN). Lamentati i reiterati casi di assenza di rappresentanti del Governo nelle sedute dell'Assemblea, sottolinea la necessità che i lavori dell'Assemblea procedano con sollecitudine.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 9,50, è ripresa alle 10.
TOMMASO PADOA SCHIOPPA, Ministro dell'economia e delle finanze. Nel ritenere indispensabile la funzione fondamentale del DPEF, cioè la fissazione deiPag. VIsaldi di finanza pubblica ben prima della predisposizione della legge finanziaria, rileva che sull'entità di tali saldi non si registra una divergenza tra le risoluzioni presentate. Rilevato che l'obiettivo prioritario della politica economica nei prossimi anni è la crescita, che deve essere alimentata attraverso il potenziamento delle infrastrutture e lo sviluppo della concorrenza, sottolinea inoltre che il DPEF contiene indicazioni precise in materia di federalismo fiscale, con il richiamo alla necessità di rivedere l'impostazione della spesa sanitaria e dei bilanci degli enti locali, con un migliore equilibrio tra autonomia di spesa e responsabilità fiscale.
Esprime infine parere favorevole sulla risoluzione Ventura n. 6-00004.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
JOHANN GEORG WIDMANN (Misto-Min.ling.). Dichiara il voto favorevole della sua componente politica sulla risoluzione Ventura n. 6-00004.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Esprime delusione per un DPEF che si limita ad indicare i grandi capitoli della spesa pubblica su cui intervenire per il risanamento dei conti, senza però accennare agli strumenti concreti per conseguire tale obiettivo, la cui definizione viene rinviata in sede di predisposizione della legge finanziaria, quando emergeranno con più forza le divisioni esistenti tra le forze politiche della maggioranza. Osserva infine che desta particolare preoccupazione la bassa crescita indicata nel DPEF.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Giudicato soddisfacente il quadro programmatico delineato nel documento in esame, manifesta condivisione per le misure prospettate al fine di risanare i conti pubblici, rilanciare l'economia e garantire maggiore equità sociale; nell'auspicare, inoltre, la progressiva riduzione della pressione fiscale, esprime preoccupazione per l'insufficienza delle risorse finanziarie disponibili per l'attuazione della cosiddetta legge obiettivo.
LUANA ZANELLA (Verdi). Giudicato l'impianto del DPEF sufficientemente realistico, dichiara di condividere gli interventi di carattere sociale, ambientale ed industriale in esso prospettati, indispensabili al fine di garantire lo sviluppo sostenibile del Paese; nel manifestare particolare apprezzamento, quindi, per la valenza riconosciuta alle tematiche connesse alla salvaguardia dell'ambiente, componente essenziale della strategia di rafforzamento della competitività del sistema produttivo, esprime tuttavia perplessità per le valutazioni concernenti il rispetto del Protocollo di Kyoto.
FRANCESCO NAPOLETANO (Com.It). Manifestata condivisione per la filosofia ispiratrice del documento in esame, nel quale si giudica inscindibile il perseguimento degli obiettivi del risanamento dei conti pubblici, della crescita economica e dell'equità sociale, sottolinea l'importanza del prospettato piano nazionale per l'occupazione giovanile e femminile, nonché dell'intendimento di limitare l'area del precariato; ritiene, peraltro, essenziale che il tema del controllo della spesa previdenziale e sanitaria sia affrontato con la necessaria prudenza.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
GIUSEPPE MARIA REINA (Misto-MpA). Manifestata preoccupazione per il giudizio, a suo avviso di stampo razzista, sul sistema formativo del Meridione contenutoPag. VIIdel DPEF, ritiene assolutamente insufficiente la politica infrastrutturale del Governo prospettata nel medesimo documento.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Nel dichiarare il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sulla risoluzione Ventura n. 6-00004, ritiene condivisibili le linee di politica economica prospettate nel DPEF al fine di conseguire gli obiettivi di risanamento e di crescita economica; auspica altresì che non si abbandoni la politica delle liberalizzazioni avviata con il cosiddetto decreto-legge Bersani ed a tal fine invita il Governo ad operare scelte coraggiose.
GIUSEPPE OSSORIO (IdV). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sulla risoluzione Ventura n. 6-00004, manifestando apprezzamento per le linee di politica economica prospettate nel DPEF, del quale evidenzia gli aspetti più innovativi: giudica, in particolare, assolutamente condivisibile la politica di liberalizzazioni ed invita il Governo a perseguirla con fermezza e determinazione.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Rileva l'inconsistenza del DPEF, che si traduce in una mera dichiarazione di intenti priva di contenuto reale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Manifestata contrarietà al ricorso alla decretazione d'urgenza in materia di finanza pubblica, ritiene che i provvedimenti finora adottati dal Governo denotino un atteggiamento imprudente e connotato da una deleteria e preconcetta impostazione ideologica. Esprime infine un orientamento favorevole alla risoluzione Alberto Giorgetti n. 6-00003.
Sull'ordine dei lavori.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Rileva che i rappresentanti dei panificatori, che stanno attuando una forma di protesta contro le disposizioni del cosiddetto decreto-legge Bersani, hanno chiesto di poter offrire al Governo il frutto del loro lavoro (I deputati La Russa e Lo Presti si avvicinano ai banchi del Governo offrendo del pane - Commenti - Richiami del Presidente).
PRESIDENTE. Richiama all'ordine il deputato La Russa.
Si riprende la discussione.
BRUNO TABACCI (UDC). Rilevata la gravità della situazione economica nazionale, pur in presenza di una perdurante crescita a livello mondiale, lamenta l'assenza nel DPEF dei temi della promozione della concorrenza, della politica di contenimento della spesa attraverso la sua qualificazione, della previdenza sociale e della pressione fiscale; invita quindi il Governo a presentare un disegno di legge organico evitando l'uso improprio della decretazione d'urgenza.
ANDREA RICCI (RC-SE). Dichiara voto favorevole sulla risoluzione Ventura n. 6-00004, manifestando apprezzamento per il suo contenuto, che chiarisce ed esplicita le questioni rimaste aperte nel DPEF, tra le quali, la redistribuzione del carico fiscale e l'adeguamento della tassazione delle rendite finanziarie alla media dell'Unione europea.
DANIELA GARNERO SANTANCHÈ (AN). Lamentata l'assenza del ministro Padoa Schioppa, manifesta la totale insoddisfazione del suo gruppo nei confronti di un DPEF che giudica un'occasione mancata, in quanto l'attenzione del Governo si sarebbe dovuta prioritariamente concentrarePag. VIIIsugli interventi di sostegno allo sviluppo, non limitandosi ad un'azione incentrata sul risanamento dei conti pubblici, la cui situazione è stata artificiosamente drammatizzata all' Esecutivo per giustificare politiche recessive che rischiano di non intercettare la ripresa economica di cui si avvertono i primi segnali. Dichiara quindi voto favorevole sulla risoluzione Alberto Giorgetti n. 6-00003 e voto contrario sulla risoluzione Ventura n. 6-00004.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
LUIGI CASERO (FI). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Alberto Giorgetti n. 6-00003 e voto contrario sulla risoluzione Ventura n. 6-00004, lamenta il carattere limitato del DPEF, prioritariamente orientato all'obiettivo del risanamento dei conti pubblici e scarsamente attento agli interventi di sostegno alla crescita che viene prevista a livelli bassi, che non consentiranno di conseguire un'equità sociale basata sul miglioramento delle condizioni dei ceti meno abbienti ma lasciano intravedere l'intento di incrementare la pressione fiscale. Auspica quindi l'attuazione di una seria politica di liberalizzazioni e la realizzazione delle opere infrastrutturali programmate dal precedente Governo.
MARINA SERENI (Ulivo). Giudicate chiare e convincenti le linee di politica economica indicate nel DPEF, sottolinea la necessità di accrescere l'occupazione e la produttività del Paese. Osserva altresì che le politiche di risanamento dei conti pubblici non possono essere disgiunte dalle misure per rilanciare la crescita e per l'equità sociale, che dovranno essere concretamente individuate dalla prossima legge finanziaria.
GIORGIO CARTA (Ulivo). Esprime un giudizio positivo, in particolare, sull'intendimento di rilanciare il metodo della concertazione e di redistribuire il reddito nazionale.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Ritiene che l'impostazione del DPEF non consentirà di raggiungere il prioritario obiettivo del risanamento dei conti pubblici.
ADRIANO MUSI (Ulivo). Dichiara la propria astensione sulla risoluzione Ventura n. 6-00004.
GIANNI PAGLIARINI (Com.It). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della sua dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Ventura n. 6-00004.
PRESIDENTE. Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti risoluzioni presentate.
Sull'ordine dei lavori.
CHIARA MORONI (FI). Lamenta il fatto che non sia stato consentito ad una rappresentanza di farmacisti, che stanno legittimamente attuando una forma di protesta, di accedere a piazza Montecitorio, stigmatizzando il fatto che il ministro Bersani si sia tuttora rifiutato di ricevere una delegazione di tale categoria professionale.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Manifestata condivisione per le considerazioni svolte dal deputato Moroni, invita la Presidenza a garantire alle competenti Commissioni parlamentari tempi adeguati per l'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge in tema di liberalizzazioni, trasmesso in tarda notte dal Senato.
PRESIDENTE. Assicura che la questione sollevata dal deputato Volonté potràPag. IXessere opportunamente esaminata nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, che avrà luogo domani alle 11.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Chiede alla Presidenza di intercedere presso il Governo affinché riceva una delegazione dei farmacisti che stanno manifestando oggi a Roma.
PRESIDENTE. Rilevata l'irritualità degli interventi svolti, assicura peraltro che si adopererà presso i responsabili delle forze dell'ordine affinché sia pienamente garantito il diritto di manifestazione, pur nella consapevolezza dei delicati problemi di ordine pubblico derivanti dal contestuale svolgimento di un incontro internazionale sulla situazione in Medioriente.
GIOVANNI ALEMANNO (AN). Chiede di parlare sulla questione sollevata dal deputato Buontempo.
PRESIDENTE. Ritiene di non poterlo consentire in questa fase.
Votazione per l'elezione di nove membri effettivi e nove membri supplenti in rappresentanza della Camera alle Assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa e dell'UEO.
PRESIDENTE. Ricorda che i membri della delegazione parlamentare presso l'Assemblea del Consiglio d'Europa compongono anche la delegazione parlamentare presso l'Assemblea dell'Unione dell'Europa occidentale.
Avverte altresì che la votazione, che si svolgerà a scrutinio segreto, avrà ad oggetto la seguente lista predisposta dal Presidente in base alle designazioni dei gruppi:
Membri effettivi: Claudio Azzolini, Silvio Berlusconi, Lorenzo Cesa, Elena Cordoni, Piero Fassino, Dario Franceschini, Alì Rachid Khalil, Roberto Maroni, Marco Zacchera.
Membri supplenti: Italo Bocchino, Margherita Boniver, Pietro Marcenaro, Donato Mosella, Andrea Rigoni, Dario Rivolta, Francesco Saverio Romano, Sabina Siniscalchi, Giacomo Stucchi.
La Camera, con votazione segreta elettronica, approva la lista proposta.
PRESIDENTE. Proclama eletti i membri effettivi ed i membri supplenti inseriti nella lista predisposta.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Chiede alla Presidenza di fornire chiarimenti circa l'andamento dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Fa presente che si procederà ora al seguito della discussione della proposta di legge in tema di indulto, il cui esame proseguirà fino alle 14 e riprenderà alle 16,30, dopo lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
Seguito della discussione della proposta di legge: Concessione di indulto (A.C. 525-bis ed abbinate).
PRESIDENTE. Riprende l'esame dell'articolo unico della proposta di legge e degli emendamenti ad esso riferiti.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti Gasparri 1.6 e Lussana 1.90, giudicando quanto mai opportuno approvare un provvedimento di clemenza al fine di migliorare le condizioni di vita nelle carceri.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti Gasparri 1.6 e Lussana 1.90, interamente soppressivi dell'articolo unico del provvedimento in esame, le cui finalità si pongono in contrasto con il programma elettorale dell'Unione.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Pur condividendo le finalità della proposta di legge in esame, la ritiene migliorabilePag. Xescludendo dall'ambito di applicazione del provvedimento di clemenza i cosiddetti reati societari, fiscali e contro la pubblica amministrazione; dichiara quindi voto contrario sugli identici emendamenti in esame ed auspica l'approvazione degli emendamenti presentati dal suo gruppo, preannunziando sostegno a quelli che perseguono le medesime finalità.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame, interamente soppressivi dell'articolo unico del provvedimento, nel quale non è stata recepita alcuna delle istanze rappresentate; preannunzia, inoltre, che i deputati della sua parte politica sosterranno esclusivamente i propri emendamenti, mentre si asterranno o non parteciperanno al voto sulle restanti proposte emendative.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Giudica vergognose le finalità realmente perseguite da alcuni settori della maggioranza.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame, rilevando che per l'approvazione del provvedimento si rende necessaria una convergenza con forze politiche dell'opposizione.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Richiama le ragioni che l'hanno indotta a presentare l'emendamento 1.90, interamente soppressivo dell'articolo unico della proposta di legge in esame.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame, ritiene che la logica delle esclusioni che ispira il provvedimento sia emblematica della debolezza dell'attuale classe politica.
ENZO RAISI (AN). Ritiene che il provvedimento di clemenza non possa contribuire a risolvere i gravi problemi connessi alle situazioni delle carceri ed all'eccessiva durata dei processi.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti Gasparri 1.6 e Lussana 1.90, preannunziando che esprimerà analogo orientamento sulle proposte emendative presentate dai deputati del gruppo dell'Italia dei Valori, che giudica di stampo giustizialista.
FRANCESCO FORGIONE (RC-SE). Dichiara il voto contrario dei deputati del suo gruppo sugli identici emendamenti in esame, auspicando che si pervenga quanto prima ad una seria riforma del codice penale.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Nel dichiarare voto contrario sugli identici emendamenti in esame, sottolinea la necessità di definire con chiarezza il regime delle esclusioni al fine di coniugare l'umanità della pena e la sicurezza dei cittadini.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Prospettata l'opportunità di fare riferimento, nel testo in discussione, alle pene anziché ai reati, ritiene ci si debba ispirare al principio di ragionevolezza quanto al regime delle esclusioni.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Riterrebbe opportuno evitare inutili polemiche relativamente al regime delle esclusioni.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno), Relatore. Precisa che il riferimento ai reati anziché alle pene discende direttamente dal testo della Costituzione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Gasparri 1.6 e Lussana 1.90.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.
Pag. XITrasmissione dal Senato di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissioni in sede referente.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 1475, di conversione del decreto-legge n. 223 del 2006, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale.
Il disegno di legge è assegnato alle Commissioni riunite V e VI in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
Nomina dei componenti della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della NATO.
PRESIDENTE. Comunica che sono stati chiamati far parte della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della NATO i deputati Francesco Bosi, Elettra Deiana, Piero Fassino, Giancarlo Giorgetti, Enrico La Loggia, Ignazio La Russa, Franco Monaco, Adriano Paroli e Valdo Spini, nonché i senatori Antonello Cabras, Furio Colombo, Aniello Formisano, Giulio Marini, Francesco Martone, Gustavo Selva, Stefano Stefani, Dino Tibaldi e Valerio Zanone.
Modifica nella composizione della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa centro europea (INCE).
PRESIDENTE. Comunica di aver chiamato a far parte della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa centro europea (INCE) il deputato Elio Vito in sostituzione del deputato Franco Stradella, dimissionario.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15,05.
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
SEVERINO GALANTE (Com.It). Illustra la sua interrogazione n. 3-00153, sul presunto avvio di lavori preliminari alla costruzione di una nuova base militare USA all'interno dell'aeroporto Dal Molin di Vicenza.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 53) - Replica il deputato SEVERINO GALANTE (Com.It), che esprime apprezzamento per l'impegno assunto dal Governo a riconsiderare la realizzazione del progetto di cui al suo atto ispettivo.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00154, sulla posizione sostenuta dal Governo al Consiglio dell'Unione europea sulla competitività in ordine alle ricerche sulle cellule staminali embrionali.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 54) - Replica il deputato LUCA VOLONTÈ (UDC), che prende atto dell'impegno assunto dal Presidente del Consiglio, al quale rivolge il forte invito a garantire il principio dell'inviolabilità dell'embrione.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Illustra l'interrogazione Fabris n. 3-00155, sulle iniziative volte a garantire, in materia di ricerca, il principio della inviolabilità assoluta dell'embrione.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 56) - Replica il deputato MAURO FABRIS (Pop-Udeur), che esprime apprezzamento per l'impegno profuso dal Governo in materia di sostegno alle ricerche che non implicano la distruzione di embrioni umani.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Illustra la sua interrogazione n. 3-00156, sulle iniziativePag. XIIvolte al monitoraggio ed al contenimento dei costi per le opere della linea TAV Torino-Milano-Bologna-Firenze.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 58) - Replica il deputato MAURO DEL BUE (DC-PS), che ribadisce la preoccupazione della comunità locale circa la mancata realizzazione della stazione ferroviaria «Medio Padana» dell'alta velocità.
ANDREA GIBELLI (LNP). Illustra l'interrogazione Maroni n. 3-00157, sulle richieste di autonomia provenienti dalle regioni settentrionali.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 59) - Replica il deputato ANDREA GIBELLI (LNP), che giudica la risposta grave e discriminatoria nei confronti delle popolazioni di regioni che non possono aspirare a forme speciali di autonomia.
ANGELO BONELLI (Verdi). Illustra la sua interrogazione n. 3-00158, sulle iniziative volte alla riduzione del consumo di combustibili fossili.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 61) - Replica il deputato ANGELO BONELLI (Verdi), che sottolinea l'importanza degli impegni assunti dall'Esecutivo per il conseguimento degli obiettivi perseguiti dal Protocollo di Kyoto; giudica peraltro insufficiente, a nome del suo gruppo, il provvedimento richiamato dal Presidente del Consiglio dei ministri.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE). Illustra la sua interrogazione n. 3-00159, sulle iniziative per garantire equità di trattamento per le detenute, indipendentemente da identità di genere e orientamento sessuale.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 62) - Replica il deputato WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE), che, nel ringraziare il Presidente del Consiglio per aver risposto personalmente al suo atto ispettivo, ribadisce il trattamento discriminatorio subito dalle detenute transessuali.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Illustra l'interrogazione Oliva n. 3-00160, concernente gli intendimenti del Governo sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 64) - Replica il deputato SEBASTIANO NERI (Misto-MpA), che giudica incomprensibili le ragioni per le quali la popolazione siciliana non possa fissare priorità nella realizzazione di infrastrutture che interessano la regione.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Illustra la sua interrogazione n. 3-00161, sul vincolo politico nella scelta del premier derivante dall'esito delle elezioni.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 65) - Replica il deputato ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno), il quale rileva che il Presidente del Consiglio ha ampiamente chiarito una questione troppo spesso oggetto di discussione, ritenendo tuttavia auspicabile ricercare le più ampie intese possibili su questioni di particolare rilevanza.
CARLO CICCIOLI (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-00162, sul trasferimento d'ufficio dei vertici della Guardia di finanza in Lombardia.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 67) - Replica il deputato CARLO CICCIOLI (AN),che si dichiara completamente insoddisfatto della risposta, adombrando il dubbio che il trasferimento dei vertici della Guardia di finanza in Lombardia sia dettato in realtà da motivazioni di carattere politico.
Pag. XIIIELIO VITO (FI). Illustra la sua interrogazione n. 3-00163, sulle presunte pressioni di un viceministro per il trasferimento di vertici della Guardia di finanza in Lombardia.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 68) - Replica il deputato ELIO VITO (FI), che si dichiara sconcertato per la risposta, precisando che la normativa vigente non attribuisce alcun potere al viceministro dell'economia e delle finanze su questioni che attengono al personale della Guardia di finanza.
MASSIMO DONADI (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00164, sugli interventi per contenere la spesa delle pubbliche amministrazioni nonché i costi della politica.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 70) - Replica il deputato MASSIMO DONADI (IdV), che manifesta soddisfazione per una risposta che probabilmente, avrebbe dovuto indicare in modo più puntuale le misure con le quali il Governo intende perseguire l'obiettivo del contenimento dei costi della politica.
MARIO BARBI (Ulivo). Illustra l'interrogazione Franceschini n. 3-00165, sulle iniziative per proseguire nell'azione volta a garantire maggiore concorrenza nei mercati chiusi.
Risponde il Presidente del Consiglio dei ministri, ROMANO PRODI (vedi resoconto stenografico pag. 71) - Replica il deputato MICHELE VENTURA (Ulivo), che ringrazia il Presidente del Consiglio sia per aver partecipato al question time sia per aver dichiarato l'intendimento del Governo di voler fermamente procedere nella politica di liberalizzazioni.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, ritiene che una delle interrogazioni svolte nella seduta odierna abbia inopportunamente aperto un dibattito di carattere politico generale.
PRESIDENTE. Rilevato che lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata avviene sulla base di uno schema regolamentare caratterizzato da una rigida scansione delle fasi e dei tempi, al fine di instaurare un serrato contraddittorio tra interroganti e Governo, precisa che il grado di politicità dei quesiti formulati negli atti ispettivi rientra nella sfera di discrezionalità dei presentatori.
Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 16,50.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantuno.
Costituzione della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa centro europea (INCE).
PRESIDENTE. Comunica che la Delegazione italiana preso l'Assemblea parlamentare dell'Iniziativa centro europea (INCE) ha proceduto, in data odierna, alla propria costituzione, eleggendo presidente il deputato Maurizio Gasparri.
Costituzione della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).
PRESIDENTE. Comunica che la Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) ha proceduto, in data odierna, alla propria costituzione, eleggendo presidente il senatore Carlo Vizzini.
Pag. XIVSull'ordine dei lavori.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Osserva che il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 223 del 2006, assegnato in sede referente alle Commissioni riunite V e VI, investe anche materie di esclusiva competenza della X Commissione.
PRESIDENTE. Rileva che la Presidenza ha valutato con attenzione tutti i profili di competenza relativi al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 223 del 2006, che è stato assegnato alle Commissioni riunite V e VI in sede referente, nonché, ai fini dell'espressione di un parere rinforzato, alle Commissioni II, X e XI.
Si riprende la discussione della proposta di legge n. 525-bis ed abbinate.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Raisi 1.161, del quale richiama le finalità.
ENZO RAISI (AN). Auspica l'approvazione del suo emendamento 1.161, ispirato ad una logica di riduzione del danno.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Auspica anch'egli l'approvazione dell'emendamento in esame.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara voto contrario sull'emendamento Raisi 1.161.
ELIAS VACCA (Com.It). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Raisi 1.161.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Raisi 1.161.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.122, ribadendo, altresì, la posizione del suo gruppo sul provvedimento in esame.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Osserva che l'applicazione del beneficio a chi ha commesso un reato entro il 2 maggio 2006 equivale ad uno svuotamento dei processi in corso.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Osserva che l'emendamento Consolo 1.122 si inscrive in una logica di riduzione del danno.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Consolo 1.122.
ENZO RAISI (AN). Rileva l'opportunità di approvare l'emendamento Consolo 1.122, ispirato ad una logica di riduzione del danno.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.122.
MANLIO CONTENTO (AN). Paventa le conseguenze negative derivanti dalla concessione del beneficio ai delinquenti recidivi.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolinea che la proposta di legge in esame non esclude i recidivi dal beneficio dell'indulto.
ELIAS VACCA (Com.It). Ritiene che il concetto di recidiva non possa essere il discrimine per l'applicazione del beneficio dello sconto di pena.
ENZO RAISI (AN). Sottolinea l'opportunità di escludere i recidivi dal beneficio dell'indulto e dichiara voto favorevole sull'emendamento in esame.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Giudica infondate e lontane dalla realtà le considerazioni svolte dal deputato Vacca.
Pag. XVDOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Consolo 1.123, giudicando non veritiere le considerazioni svolte dal deputato Vacca.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Chiarisce la ratio del suo emendamento 1.123.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Richiamate le finalità del suo emendamento 1.69, stigmatizza la consapevole scelta della maggioranza di includere i recidivi tra i beneficiari dell'indulto.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea che lo sconto di pena si applicherà anche ai responsabili di moltissimi infortuni o decessi sul lavoro.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'indisponibilità, presso le competenti Commissioni riunite, del testo del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 223 del 2006, sul quale peraltro è stata comunque svolta la prevista relazione.
PRESIDENTE. Ricorda che è stata distribuita copia del messaggio.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Osservato che la proposta di legge in esame prevede la revocabilità dell'indulto, dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento in esame.
MARCO BOATO (Verdi). Giudicate sconcertanti le considerazioni svolte dal deputato Borghesi, rileva che il problema del sovraffollamento negli istituti penitenziari si è aggravato a seguito dell'attuazione di provvedimenti adottati nella scorsa legislatura; dichiara, quindi, voto contrario sull'emendamento Consolo 1.123.
LUCIO BARANI (DC-PS). Sottolinea le vergognose condizioni di vita della popolazione carceraria.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Consolo 1.123, sottolinea la necessità di evitare atteggiamenti strumentali.
ROBERTO COTA (LNP). Chiede alla Presidenza di chiarire se il Governo sia nella pienezza delle sue funzioni, alla luce della posizione assunta dal ministro Di Pietro.
SANDRO BONDI (FI). Chiede alla Presidenza se consideri dignitoso l'atteggiamento assunto dal ministro delle infrastrutture, che fa la spola tra il banco del Governo e quelli del suo gruppo.
PRESIDENTE. Fa presente che la Presidenza non ha alcun titolo per valutare lo stile dei comportamenti dei membri della Camera, sottoposti al giudizio del popolo italiano.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Giudicato necessario un chiarimento sulla posizione assunta dal ministro Di Pietro, richiama il significato intrinseco dell'istituto dell'indulto.
MASSIMO DONADI (IdV). Nell'invitare i deputati di opposizione ad evitare atteggiamenti di stampo strumentale, giudica indecenti le critiche rivolte al ministro delle infrastrutture.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel ritenere assolutamente legittimo l'atteggiamento assunto dal ministro Di Pietro, osserva tuttavia che il gruppo dell'Italia dei Valori dovrebbe tradurre in atti concreti la propria opposizione alla proposta di legge in esame.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Osserva che la riduzione delle pene affievolisce l'effetto di prevenzione dei reati dalle medesime prodotto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.123.
Pag. XVICAROLINA LUSSANA (LNP). Illustrate le finalità del suo emendamento 1.169, richiama la necessità di prevedere nel testo un meccanismo che consenta l'effettiva revoca del provvedimento di clemenza nei confronti di chi torna a delinquere.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lussana 1.169, ritenendo essenziale la disapplicazione della prospettata misura di clemenza - che giudica iniqua - nei confronti dei recidivi.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Lussana 1.169, respingendo le accuse di giustizialismo rivolte alla sua parte politica.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel dichiarare voto favorevole sull'emendamento Lussana 1.169, richiama il contenuto di un documento di indirizzo della CGIL, nel quale si stigmatizza la prevista applicazione dell'indulto anche nei confronti di chi abbia commesso reati contravvenendo alla vigente disciplina in tema di sicurezza nei cantieri edili.
ELIAS VACCA (Com.It). Invita a distinguere, nei casi di recidiva, i diversi livelli di gravità dei reati commessi.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Rilevato che l'emendamento Lussana 1.69 è pressoché identico al suo emendamento 1.124, giudica inspiegabile l'atteggiamento contraddittorio assunto dalla maggioranza circa l'applicabilità dell'indulto ai recidivi.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Giudica assolutamente condivisibile l'emendamento Lussana 1.69, sul quale dichiara voto favorevole.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Ritiene incomprensibile la scelta della maggioranza di difendere imprenditori che hanno violato la normativa vigente in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
ENZO RAISI (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lussana 1.69.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.69.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Invita preliminarmente la Presidenza a disporre il ritiro delle tessere di votazione dei deputati che non sono presenti in aula.
PRESIDENTE. Dà disposizioni in tal senso (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente).
TEODORO BUONTEMPO (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Consolo 1.124, auspicando che anche le successive votazioni abbiano luogo a scrutinio palese, al fine di poter individuare i deputati che si assumono la responsabilità di concedere l'indulto ai recidivi.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Lamenta che la normativa in esame favorirà coloro che delinquono abitualmente.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Fa presente che il suo emendamento 1.124 è sostanzialmente analogo all'emendamento Lussana 1.69, testé respinto dall'Assemblea.
DANIELE FARINA (RC-SE). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento in esame.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Osservato che l'emendamento Consolo 1.124, ove approvato, consentirebbe di evitare sostanzialmente la modifica dell'articolo 174 del codice penale, dichiara voto favorevole.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Ritiene inaccettabili talune espressioni usate nel corso del dibattito nei confronti del deputato Buontempo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.124.
Pag. XVIIEDMONDO CIRIELLI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.237.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ricorda che dopo l'approvazione dell'ultimo provvedimento di clemenza si è registrato un consistente incremento del numero dei reati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cirielli 1.237.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di escludere dall'indulto le pene accessorie.
BRUNO TABACCI (UDC). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
GAETANO PECORELLA (FI). Rilevato che la questione posta dagli identici emendamenti in esame riveste particolare rilevanza, ritiene che escludere dall'indulto le pene accessorie temporanee non consenta un pieno reinserimento sociale del condannato.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara l'astensione dei deputati del suo gruppo sugli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Sottolinea che il sovraffollamento delle carceri è dovuto all'inefficienza dell'apparato giudiziario.
SALVATORE RAITI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Donadi 1.238.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo). Dichiara voto favorevole sugli identici emendamenti in esame.
ELIAS VACCA (Com.It). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti in esame, preannunziando che il suo gruppo si riserverebbe di valutare l'orientamento da esprimere sul provvedimento in esame ove ne fosse stravolto l'impianto complessivo.
MASSIMO DONADI (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 1.238, sottolineando che l'estensione dell'indulto alle pene accessorie non ha nulla a che vedere con l'obiettivo di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti in esame, che giudica coerenti con le finalità del provvedimento.
LUIGI VITALI (FI). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sugli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Conferma che, in linea di massima, il suo gruppo intende votare a favore unicamente degli emendamenti presentati dai propri esponenti.
PRESIDENTE. Dispone il controllo delle tessere di votazione.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara voto favorevole sugli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
Pag. XVIIIPRESIDENTE. Avverte che, a seguito della votazione testé effettuata, l'emendamento Consolo 1.126 deve intendersi riformulato nel senso di sopprimere il riferimento al comma 2.
MASSIMO DONADI (IdV). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Contento 1.125.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Contento 1.125.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.126, nel testo riformulato.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato.
ELIAS VACCA (Com.It). Dichiara voto contrario sull'emendamento in esame.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Invita l'Assemblea a valutare con attenzione l'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato, e ad approvarlo.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, rilevato che il ministro della giustizia ha ventilato la possibilità di rimettere il proprio mandato a seguito dell'atteggiamento assunto dal ministro Di Pietro, ritiene che il Presidente del Consiglio dovrebbe fornire chiarimenti circa la situazione politica dell'Esecutivo.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato.
ROBERTO MENIA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, inviata la Presidenza a differire il termine per la presentazione degli emendamenti riferiti al cosiddetto decreto-legge Bersani, atteso che il testo del provvedimento sarà presumibilmente disponibile non prima delle 21 di oggi.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Dichiara voto contrario sull'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato; assicura inoltre che il ministro Mastella non è presente in aula a causa di concomitanti impegni e che le notizie di stampa rese note dal deputato Vietti sono destituite di fondamento.
PRESIDENTE. In riferimento alla questione sollevata dal deputato Menia, precisa che i lavori di Commissione dedicati all'esame del cosiddetto decreto-legge Bersani sono rinviati a domani e che sarà disposto il differimento del termine per la presentazione degli emendamenti.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Stigmatizzata l'assenza del ministro Mastella, invita la Presidenza a richiederne la presenza in aula.
OSVALDO NAPOLI (FI). Invita i rappresentanti del Governo che hanno ventilato la possibilità di rassegnare le dimissioni a dare seguito a tale intendimento.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Chiede che il ministro della giustizia partecipi al dibattito sulla proposta di legge in esame.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Stigmatizza l'assenza del ministro della giustizia nel dibattito in corso.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Si associa alla richiesta avanzata dai deputati Giovanardi e Gasparri.
ROBERTO COTA (LNP). Ritiene che l'assenza del ministro della giustizia possa dipendere da contrasti interni al Governo.
PRESIDENTE. Rileva che dal dibattito svoltosi non sono emersi elementi ostativi alla prosecuzione dell'iter del provvedimento.
Pag. XIXLa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Donadi 1.474.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nel ritenere opportuno che l'Assemblea conduca tra breve i propri lavori, sottolinea la necessità che i deputati siano tempestivamente informati sui termini entro i quali le proposte emendative possono essere presentate presso la competente Commissione.
PRESIDENTE. Ritiene che l'Assemblea possa proseguire nei propri lavori, che potranno essere eventualmente sospesi per una pausa tecnica.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Rivolge le proprie scuse al deputato Mantini per le espressioni da lui precedentemente usate nei suoi confronti.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Donadi 1.474, del quale richiama le finalità.
FRANCESCO FORGIONE (RC-SE). Richiama le ragioni che inducono i deputati del suo gruppo ad esprimere voto contrario sull'emendamento Donadi 1.474.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Paventati i deleteri effetti derivanti, per la cultura giuridica del Paese, dal provvedimento in esame, invita le forze politiche della maggioranza ad assumere un atteggiamento improntato a maggiore coerenza con la propria storia.
OLIVIERO DILIBERTO (Com.It). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Donadi 1.474.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Manifesta stupore per le considerazioni svolte dal deputato Leoluca Orlando, che giudica di stampo demagogico.
LUCIO BARANI (DC-PS). Ritiene che l'atteggiamento assunto in aula dal ministro Di Pietro non sia consono al suo ruolo istituzionale.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Chiede la votazione per parti separate dell'emendamento Donadi 1.474, nel senso di votare il numero 11-bis distintamente dalla restante parte della predetta proposta emendativa.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Sottolinea che i reati ambientali e quelli connessi all'adulterazione ed alla contraffazione delle sostanze alimentari devono considerarsi di grave pericolosità sociale.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo). Rilevato che le previste esclusioni contemperano l'esigenza di clemenza con quella di sicurezza sociale, dichiara voto contrario sull'emendamento Donadi 1.474.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Chiede chiarimenti circa le ragioni per le quali il reato di scambio elettorale politico-mafioso non è stato escluso dall'ambito di applicazione dell'indulto.
FELICE BELISARIO (IdV). Giudica incomprensibile la mancata esclusione del reato di scambio elettorale mafioso dall'applicabilità dell'indulto.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Ricorda che un suo emendamento volto ad escludere il reato di scambio elettorale politico-mafioso dall'applicazione del beneficio è stato respinto in Commissione.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno), Relatore. Sottolineato che tutti i reati sono moralmente inaccettabili, rileva che l'obiettivo di un provvedimento di clemenza è di ripristinare una situazione diPag. XXlegalità nelle carceri, ritenendo demagogiche molte considerazioni svolte nel corso del dibattito.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Giudicate inoppugnabili le considerazioni svolte dal relatore, auspica la reiezione del provvedimento in esame.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Rilevata la strumentalità del dibattito in corso, rinunzia alla richiesta di votazione per parti separate dell'emendamento Donadi 1.474, sul quale dichiara voto contrario.
ENZO RAISI (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Gasparri, prospetta l'opportunità di una sospensione della seduta.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Osservato che il testo in esame è frutto di una mediazione tra le esigenze delle diverse parti politiche, invita ad assumere una responsabilità collettiva per procedere nell'esame del provvedimento, preannunziando voto favorevole sull'emendamento concernente il reato di usura e voto contrario sui restanti.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Sottolineata la serietà delle considerazioni svolte dal deputato Franceschini, prospetta l'opportunità di una sospensione della seduta per consentire un approfondimento sulle problematiche emerse nel corso del dibattito.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Donadi 1.474.
MARIA GRAZIA SILIQUINI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede al ministro Mussi di fornire chiarimenti circa l'ipotesi da lui ventilata di rassegnare le dimissioni.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Ritiene che non si possa procedere ulteriormente nei lavori dell'Assemblea, attese le divergenze che emergono all'interno del Governo e della maggioranza.
PRESIDENTE. Ritiene che la seduta potrà essere sospesa una volta concluse le votazioni sugli emendamenti.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Preannunzia che tutti i deputati del suo gruppo interverranno per dichiarazione di voto sugli emendamenti.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Invita la Presidenza a valutare l'opportunità di sospendere immediatamente la seduta.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Richiama le finalità dell'emendamento Sgobio 1.402, sul quale dichiara voto favorevole.
SIMONE BALDELLI (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a verificare se il deputato segretario appartenente al gruppo dell'Italia dei Valori si sia «autosospeso» come il ministro Di Pietro.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolineato che le votazioni dell'Assemblea debbano essere convalidate dalla presenza dei deputati segretari al banco della Presidenza, chiede al deputato Franceschini di chiarire il senso delle considerazioni precedente svolte.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Sgobio 1.402.
VINCENZO NESPOLI (AN). Rilevato che non si può procedere ad una diversa graduazione dell'odiosità dei reati, manifesta un orientamento nettamente contrario al provvedimento in esame.
ITALO BOCCHINO (AN). Invita la Presidenza ad individuare soluzioni rispettose dei diritti della maggioranza e dell'opposizione.
Pag. XXIPRESIDENTE. Rileva che l'ipotesi precedentemente prospettata era funzionale all'esigenza di consentire un sereno ed ordinato svolgimento del dibattito.
ANTONINO LO PRESTI (AN). Si associa alla richiesta di prevedere una pausa tecnica nell'esame del provvedimento, prima del voto sui restanti emendamenti.
PRESIDENTE. Manifesta disponibilità a prendere in considerazione, in presenza di un'intesa in tal senso, la possibilità di sospendere la seduta dopo la votazione dell'emendamento in esame, per concludere nella serata odierna l'esame degli emendamenti.
ITALO BOCCHINO (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di coclundere i lavori della seduta odierna dopo la votazione dell'emendamento in esame.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Propone che, dopo la votazione dell'emendamento in esame, il seguito del dibattito sia rinviato alla seduta di domani.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Si dichiara favorevole alla proposta formulata dal deputato Franceschini.
ELIO VITO (FI). Rilevato che il rinvio dell'esame del provvedimento alla giornata di domani risponde alle esigenze di chi è contrario all'approvazione del provvedimento, chiede alla Presidenza di sottoporre al voto dell'Assemblea la proposta del deputato Franceschini.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Ritiene che il rinvio alla seduta di domani non pregiudichi il sollecito prosieguo dell'iter del provvedimento.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Ritiene che i lavori dell'Assemblea debbano proseguire.
DANIELE CAPEZZONE (RosanelPugno). Nel condividere le perplessità dal deputato Elio Vito, ritiene che l'Assemblea dovrebbe proseguire i propri lavori.
OLIVIERO DILIBERTO (Com.It). Ritiene ragionevole rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Condivide l'opportunità di rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Invita il deputato Franceschini a recedere dalla sua richiesta, auspicando che il gruppo di Alleanza nazionale accolga la proposta di concludere nella giornata odierna l'esame degli emendamenti presentati.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Ritiene opportuno che l'Assemblea concluda nella seduta odierna l'esame degli emendamenti presentati.
ANDREA GIBELLI (LNP). Prospetta l'opportunità che si proceda nell'esame del provvedimento, affinché ogni forza politica possa assumersi le proprie responsabilità.
GIAMPIERO CATONE (DC-PS). Ritiene che l'Assemblea debba proseguire i propri lavori nella seduta odierna.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Manifestata disponibilità ad accedere all'ipotesi di proseguire nei lavori dell'Assemblea, chiede al gruppo di Alleanza nazionale se receda dal preannunziato atteggiamento ostruzionistico.
PRESIDENTE. Ritiene di dover sottoporre al voto dell'Assemblea le determinazioni relative al prosieguo dei lavori.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Rileva che formalmente non è stata avanzata alcuna proposta circa il prosieguo del dibattito.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Precisa di aver chiesto la disponibilità del gruppo di Alleanza nazionale a proseguire i lavori: in tal caso, il suo gruppo sarebbe pronto a concludere l'esame degli emendamenti.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Rileva che la proposta di rinviare ad altra seduta il seguito del dibattito era stata precedentemente formulata dal deputato Bocchino.
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.
PRESIDENTE. Rinvia pertanto il seguito del dibattito alla seduta di domani.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 27 luglio 2006, alle 9,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 139).
La seduta termina alle 21,45.