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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 39 di giovedì 21 settembre 2006
Pag. VPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
La seduta comincia alle 9,30.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono cinquantotto.
Seguito della discussone del disegno di legge: Legge comunitaria 2006 (A.C. 1042).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri è stato accantonato l'esame dell'articolo 8-ter e degli emendamenti ad esso riferiti.
Sull'ordine dei lavori.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Nel chiedere che il Governo riferisca con sollecitudine alla Camera sulla grave vicenda delle illegittime intercettazioni telefoniche nella quale risulterebbero coinvolti anche vertici della società Telecom, auspica la rapida calendarizzazione dei provvedimenti legislativi vertenti su tale materia.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nel lamentare l'assenza di rappresentanti del Governo, ritenendo che in tal caso la seduta non possa avere inizio, si associa alla richiesta del deputato Fabris, peraltro da lui già formulata nella seduta di ieri.
PRESIDENTE. Nell'assicurare che riferirà al Presidente della Camera, perché interessi il Governo, la richiesta avanzata dai deputati Fabris e Buontempo, rileva che i lavori dell'Assemblea possono avere inizio anche in assenza dei rappresentanti del Governo; per consentire, quindi, che la XIV Commissione ultimi i propri lavori ed in attesa che giunga in aula un rappresentante dell'Esecutivo, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 9,45, è ripresa alle 10,05.
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 8-ter e delle proposte emendative ad esso riferite.
ROSELLA OTTONE (Ulivo), Relatore. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 8-ter.201 della Commissione ed accetta l'emendamento 8-ter.202 del Governo; esprime quindi parere contrario sulle restanti proposte emendamentive.
Preavviso di votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
Si riprende la discussione.
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Concorda con il parere del relatore, rimettendosiPag. VIperaltro all'Assemblea sull'emendamento 8-ter.201 della Commissione.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Nell'esprimere rammarico per il fatto che la V Commissione non abbia recepito le istanze rappresentate dalla sua parte politica, giudica condivisibile la soluzione individuata con l'emendamento 8-ter.201 della Commissione, ricordando che la direttiva europea esclude la possibilità di trattenere in arresto il richiedente asilo.
GIANLUCA PINI (LNP). Osserva che la posizione intransigente della sinistra radicale sull'asilo politico ha impedito un consenso unanime sul provvedimento in esame.
MARCO BOATO (Verdi). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti Bertolini 8-ter.40, Pini 8-ter.41 e Bocchino 8-ter.43, giudica sconcertante e scioccamente motivato l'ostruzionismo praticato dall'opposizione.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a richiamare i deputati che si rivolgono in termini offensivi o poco rispettosi nei confronti di altri colleghi.
PRESIDENTE. Ne prende atto ed invita tutti i deputati ad usare un linguaggio improntato a maggiore rispetto reciproco.
ROBERTO COTA (LNP). Lamenta il surrettizio intendimento dell'Esecutivo di modificare la cosiddetta legge Bossi-Fini.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Richiamate le considerazioni svolte dal ministro Bonino nella seduta di ieri in merito al carattere ultroneo dell'inserimento del richiamo all'articolo 10 della Costituzione, ritiene che il Parlamento non possa concedere al Governo una delega in bianco sulla materia del diritto d'asilo.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Ritiene che la disciplina prospettata presenti evidenti profili di illegittimità costituzionale.
DARIO RIVOLTA (FI). Ritiene un grave atto di protervia voler sottrarre al Parlamento la discussione sulla normativa relativa all'asilo politico, affidando al Governo una delega eccessivamente ampia, che comporta un rafforzamento delle sue prerogative senza prevedere adeguati contrappesi.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Osserva che l'indeterminatezza della disposizione di cui all'emendamento 8-ter.201 della Commissione confligge con l'articolo 76 della Costituzione.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Auspica l'approvazione dell'emendamento 8-ter.201 della Commissione, che giudica un opportuno punto di mediazione per sciogliere il nodo politico relativo alla questione dell'asilo politico.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Osserva che l'estrema delicatezza che caratterizza la disciplina del diritto d'asilo rende necessaria un'approfondita riflessione da parte del Parlamento e non il conferimento di una delega, peraltro eccessivamente indeterminata, al Governo.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Giudica ultroneo l'emendamento 8-ter.201 della Commissione.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Riterrebbe auspicabile approvare all'unanimità il disegno di legge comunitaria.
MAURO PILI (FI). Lamenta l'intendimento di condizionare le scelte del Parlamento in materia di asilo politico.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Ritiene incomprensibile espropriare il Parlamento della possibilità di svolgere un'approfondita riflessione sul diritto d'asilo.
Pag. VIIPRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Bertolini 8-ter.40, Pini 8-ter.41 e Bocchino 8-ter.43.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Sottolinea la necessità di esaminare nell'ambito di un autonomo provvedimento, anche di iniziativa governativa, la materia relativa al diritto d'asilo.
GIANLUCA PINI (LNP). Rileva che la soppressione della lettera a) del comma 1 dell'articolo 8-ter non pregiudicherebbe il recepimento della direttiva comunitaria in materia di diritto d'asilo.
MARCO BOATO (Verdi). Lamentate talune espressioni a suo giudizio offensive usate nel corso del dibattito, ricorda che negli ultimi dieci anni parti consistenti del centrodestra hanno impedito l'approvazione di un provvedimento organico in materia di diritto d'asilo. Dichiara quindi voto contrario sul subemendamento La Russa 0.8-ter.201.1.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Osserva che dall'esito della votazione del suo subemendamento 0.8-ter.201.1, del quale raccomanda l'approvazione, dipenderà l'orientamento del suo gruppo sul disegno di legge in esame.
MAURO PILI (FI). Sottolinea la necessità di evitare surrettizie modifiche della normativa vigente in materia di diritto d'asilo; preannunzia quindi voto contrario sull'emendamento 0.8-ter.201 della Commissione.
ANDREA GIBELLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'atteggiamento assunto nel corso del dibattito dal deputato Boato nei confronti di esponenti del suo gruppo.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Nel giudicare opportuna una decisione rispetto alla posizione dei richiedenti asilo nelle more della decisione dell'autorità giudiziaria, esprime rammarico per l'impossibilità di individuare un soddisfacente punto di mediazione.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Ritiene che si potrà svolgere un ampio ed approfondito dibattito sullo schema di decreto legislativo che il Governo presenterà, in materia di diritto di asilo, alle competenti Commissioni parlamentari.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Auspica l'approvazione del subemendamento La Russa 0.8-ter.201.1, ispirato ad un principio di equità.
FRANCA BIMBI (Ulivo), Presidente della XIV Commissione. Osserva che il subemendamento La Russa 0.8-ter.201.1 contrasta con l'articolo 18, comma 1, della direttiva comunitaria sul diritto d'asilo che si intende recepire.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Nel giudicare fondate le preoccupazioni manifestate da esponenti dell'opposizione, auspica un'ulteriore approfondimento della Commissione sull'articolo 8-ter, al fine di individuare una, peraltro praticabile, soluzione di mediazione.
MANLIO CONTENTO (AN). Ritiene che la modifica della lettera a) del comma 1 dell'articolo 8-ter nel senso indicato dall'emendamento 0.8-ter.201 della Commissione comporterebbe comunque una violazione dell'articolo 81 della Costituzione.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Dichiara di non comprendere le ragioni per le quali la maggioranza ed il Governo non intendono recepire le istanze manifestate dall'opposizione.
RENZO TONDO (FI). Lamenta la forzatura compiuta dal Governo e dalla maggioranza nel senso di modificare surrettiziamente la cosiddetta legge Bossi-Fini.
Pag. VIIIMAURO DEL BUE (DC-PS). Auspica che l'Assemblea possa addivenire ad una ricomposizione del contrasto instauratosi su una materia delicata che richiede l'individuazione di soluzioni equilibrate ed ampiamente condivise.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a chiarire i criteri in base ai quali concede la parola ai deputati che chiedono di intervenire a titolo personale.
PRESIDENTE. Nel ricordare che la Presidenza, considerata l'importanza del tema in discussione, sta concedendo la parola ai deputati che hanno chiesto di intervenire a titolo personale per un minuto ciascuno, invita tuttavia a contenere gli interventi svolti a tale titolo, riservandosi altrimenti, conformemente ai precedenti, di ridurre a trenta secondi il tempo a disposizione dei deputati che intervengono a titolo personale.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Nel giudicare impreciso il riferimento alle incompatibilità di quanto proposto con il subemendamento in esame con la direttiva europea, auspica si possa individuare una soluzione più equilibrata e condivisa.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge il subemendamento La Russa 0.8-ter.201.1
CARLO GIOVANARDI (UDC). Esprime forte preoccupazione per le conseguenze derivanti dalla prospettata disciplina del diritto d'asilo.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Giovanardi, dichiara voto contrario sull'emendamento 8-ter.201 della Commissione.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Dichiara voto favorevole sull'emendamento 8-ter.201 della Commissione, migliorativo dell'originario testo dell'articolo 8-ter del disegno di legge in esame.
GIANLUCA PINI (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 8-ter.201 della Commissione.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 8-ter.201 della Commissione, preannunziando che esprimerà analogo orientamento nella votazione finale del provvedimento.
MAURO PILI (FI). Dichiara voto contrario sull'emendamento 8-ter.201 della Commissione.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 8-ter.201 della Commissione, che rappresenta, a suo avviso, un condivisibile compromesso politico.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 8-ter.201 della Commissione; respinge, quindi, gli emendamenti Pini 8-ter.42 e Bocchino 8-ter.45.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA (RC-SE). Dichiara di condividere l'emendamento 8-ter.202 del Governo, auspicando che attraverso il diritto di asilo sia possibile garantire il diritto alla vita dei richiedenti provenienti dai paesi che perseguono duramente le diversità di orientamento sessuale.
GIANLUCA PINI (LNP). Lamenta l'introduzione nel testo di disposizioni che sviliscono e snaturano i connotati tipici della legge comunitaria.
GIANPIERO D'ALIA (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 8-ter.202 del Governo.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Ritiene che la questione del rispetto dei diritti umaniPag. IXdebba essere dirimente nelle scelte compiute dall'Esecutivo in tema di politica estera.
MAURO PILI (FI). Sottolineato il carattere strumentale dell'emendamento 8-ter.202 del Governo, dichiara il voto contrario del suo gruppo.
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Dichiara voto favorevole sull'emendamento 8-ter.202 del Governo, sottolineando l'importanza di garantire il pieno rispetto dei diritti umani.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Ritiene che la difesa dei diritti umani nei paesi dove sono costantemente violati debba essere posta in primo piano anche nell'ambito delle relazioni commerciali dell'Italia con i suddetti paesi.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 8-ter.202 del Governo e l'articolo 8-ter, nel testo emendato.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Accetta l'ordine del giorno Crisci n. 3; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Falomi n. 1, Ottone n. 2, Fundarò n. 5, Cesini n. 10, Zaccaria n. 11, Donadi n. 12 e Bellotti n. 13; non accetta, infine, i restanti documenti di indirizzo.
MANLIO CONTENTO (AN). Dichiara di non comprendere le ragioni per le quali è stato dichiarato ammissibile l'ordine del giorno Donadi n. 12.
PRESIDENTE. Precisa che l'ordine del giorno Donadi n. 12 è stato dichiarato ammissibile in quanto gli atti di indirizzo contengono meri impegni politici e non disposizioni eventualmente onerose.
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Ritiene che la lettura del testo integrale dell'ordine del giorno Donadi n. 12 sia tale da fugare le preoccupazioni espresse dal deputato Contento.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Amoruso n. 6, Giuseppe Fini n. 7, Mistrello Destro n. 8 e Gardini n. 9.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
VITO LI CAUSI (Pop-Udeur). Dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame, sottolineando la necessità di disciplinare in modo organico i temi dell'immigrazione, dell'asilo politico e dei requisiti per l'acquisto della cittadinanza.
ARNOLD CASSOLA (Verdi). Nel dichiarare il voto favorevole dei deputati del suo gruppo, auspica un maggiore coinvolgimento della società civile e delle organizzazioni umanitarie nelle politiche europee. Sottolinea altresì la necessità che l'Italia, nei prossimi sette anni, garantisca maggiori incentivi all'agricoltura biologica, anche al fine di utilizzare tutti i fondi stanziati dall'Unione europea.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Osservato che l'approvazione della legge comunitaria rappresenta un atto dovuto, giudica condivisibile la soluzione individuata in tema di diritto d'asilo; nel ritenere pertanto strumentali le critiche formulate dall'opposizione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Nel dichiarare il voto favorevole della sua parte politica sul disegno di legge in esame, auspica che il Governo, nell'esercizio della delega prevista dall'articolo 8-ter, non stravolga la vigente normativa in materia di immigrazione clandestina.
FRANCESCO DE LUCA (DC-PS). Rilevato che l'approvazione del disegno diPag. Xlegge comunitaria richiederebbe un'ampia convergenza politica, auspica che si possano ridurre i tempi di recepimento della normativa europea; lamenta quindi l'indisponibilità della maggioranza a discutere in modo più adeguato la delicata materia del diritto d'asilo, paventando un peggioramento del già grave fenomeno dell'immigrazione clandestina. Dichiara infine il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame.
AMERICO PORFIDIA (IdV). Nel dichiarare voto favorevole sul disegno di legge in esame, preannunzia che il suo gruppo, che condivide le perplessità manifestate dalla forze di opposizione in materia di immigrazione clandestina, si impegnerà affinché il Senato apporti al testo del provvedimento le modifiche necessarie per non compromettere la sicurezza dei cittadini italiani.
GIANLUCA PINI (LNP). Osservato che la maggioranza ha colto l'occasione della discussione del disegno di legge comunitaria per iniziare a modificare la normativa in materia di immigrazione approvata nella scorsa legislatura, dichiara il voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame.
ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, osserva in particolare che la posizione della sua parte politica in materia di diritto d'asilo, è del tutto coerente con gli impegni assunti nel programma elettorale della coalizione di centrosinistra. Nell'auspicare altresì che la materia sia organicamente trattata in un autonomo provvedimento legislativo, sottolinea che la direttiva europea in materia impone una revisione della cosiddetta legge Bossi-Fini.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Rilevato che il disegno di legge comunitaria è stato utilizzato per avviare surrettiziamente la riforma della disciplina in materia di immigrazione, dichiara l'astensione del suo gruppo sul provvedimento in esame.
GIUSEPPINA CASTIELLO (AN). Nell'esprimere rammarico per l'assenza di un'ampia convergenza parlamentare sul disegno di legge comunitaria in esame, nonché per la sostanziale chiusura della maggioranza e del Governo nei confronti della proposta emendativa dell'opposizione, dichiara il voto contrario del suo gruppo.
MAURO PILI (FI). Osservato che la parte più radicale della maggioranza è riuscita a far inserire nel disegno di legge comunitaria una disposizione in materia di diritto di asilo che rischia di incrementare l'immigrazione clandestina, dichiara l'astensione del suo gruppo sul provvedimento.
SANDRO GOZI (Ulivo). Premesso che la legge comunitaria è lo strumento che consente, tra l'altro, di onorare degli impegni assunti, ritiene che le divergenze registratesi sul provvedimento in esame causeranno una perdita di credibilità dell'Italia in Europa. Dichiara, quindi, voto favorevole sul disegno di legge in esame.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 1042.
Seguito della discussione della relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (doc. LXXXVII, n. 1).
PRESIDENTE. Ricorda che è stata presentata la risoluzione Gozi n. 6-00001.
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Esprime parere favorevole.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
GIANLUCA PINI (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla risoluzione Gozi n. 6-00001, che richiama l'ingressoPag. XIdella Turchia nell'Unione europea, al quale la sua parte politica è nettamente contraria.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Gozi n. 6-00001.
Dichiarazione di urgenza del disegno di legge n. 1496.
PRESIDENTE. Comunica che è stata richiesta la dichiarazione di urgenza per il disegno di legge n. 1496, recante delega al Governo per la revisione della disciplina relativa alla titolarità ed al mercato dei diritti di trasmissione, comunicazione e messa a disposizione al pubblico, in sede radiotelevisiva e su altre reti di comunicazione elettronica, degli eventi sportivi dei campionati di calcio e delle altre competizioni calcistiche professionistiche organizzate a livello nazionale.
Dopo interventi dei deputati NICOLA BONO (AN), MARIO PESCANTE (FI), LUCIANO CIOCCHETTI (UDC), ANTONIO RUSCONI (Ulivo), DAVIDE CAPARINI (LNP), MAURO DEL BUE (DC-PS) e PIETRO FOLENA (RC-SE), la Camera, con votazione nominale elettronica, approva la dichiarazione di urgenza del disegno di legge n. 1496.
Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 251 del 2006: Adeguamento dell'ordinamento nazionale alla direttiva 79/409/CEE in materia di conservazione della fauna selvatica (A.C. 1610) (Esame e votazione di questioni pregiudiziali).
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le questioni pregiudiziali Elio Vito n. 1 e Ruvolo n. 2.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, prospetta l'opportunità di rinviare ad altra seduta la trattazione delle questioni pregiudiziali riferite al disegno di legge di conversione n. 1610, atteso che la I Commissione non ha ancora espresso il parere di sua competenza.
PRESIDENTE. Ricorda che l'esame delle questioni pregiudiziali presentate al disegno di legge di conversione n. 1610 è stato iscritto all'ordine del giorno della seduta odierna a seguito della Conferenza dei presidenti di gruppo e nei termini prescritti dal regolamento.
FILIPPO MISURACA (FI). Illustra la questione pregiudiziale Elio Vito n. 1, che invita l'Assemblea ad approvare, lamentando che il provvedimento d'urgenza in esame, a suo giudizio ambiguo e dannoso, viola i principi costituzionali che ispirano la ripartizione di competenze tra Stato e regioni; nel ritenere altresì insussistenti i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza prescritti dall'articolo 77 della Carta fondamentale, preannunzia che i deputati del suo gruppo ricorreranno a pratiche ostruzionistiche per impedire la conversione in legge del decreto-legge.
PRESIDENTE. Avverte che è stata disposta la sconvocazione delle Commissioni.
GIUSEPPE RUVOLO (UDC). Illustra la sua questione pregiudiziale n. 2, della quale auspica l'approvazione, rilevando che, oltre a violare l'articolo 77 della Costituzione, il contenuto del decreto-legge n. 251 del 2006 non trova alcun fondamento nelle norme comunitarie inerenti l'agricoltura.
STEFANO SAGLIA (AN). Manifesta la netta contrarietà dei deputati del suo gruppo al decreto-legge n. 251 del 2006, del quale evidenzia i profili di illegittimità costituzionale, atteso che disciplina impropriamente materie demandate alla competenza delle regioni e non presenta i requisiti di straordinaria necessità ed urgenza prescritti dall'articolo 77 della Carta fondamentale.
Pag. XIIFEDERICO BRICOLO (LNP). Manifesta un orientamento favorevole alle questioni pregiudiziali in discussione, lamentando in particolare la mancata consultazione delle regioni sulla materia della caccia, che rientra nella loro competenza esclusiva.
CLAUDIO FRANCI (Ulivo). Dichiara voto contrario sulle questioni pregiudiziali presentate, richiamando la necessità di adeguare la disciplina nazionale in materia di caccia alla normativa comunitaria; osserva altresì che il provvedimento d'urgenza in esame è stato modificato nel corso dell'iter in Commissione con il recepimento di ragionevoli proposte emendative.
PRESIDENTE. Indìce la votazione nominale elettronica sulle questioni pregiudiziali presentate.
(Segue la votazione)
Avverte che la Camera non è in numero legale per deliberare; rinvia la seduta di un'ora.
La seduta, sospesa alle 14,40, è ripresa alle 15,50.
PRESIDENTE. Apprezzate le circostanze, rinvia la votazione sulle questioni pregiudiziali ad altra seduta.
FILIPPO MISURACA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, giudica inopportuno, alla luce del rinvio ad altra seduta della votazione sulle questioni pregiudiziali riferite al disegno di legge di conversione n. 1610, procedere nella seduta di domani alla discussione sulle linee generali del suddetto provvedimento.
GIUSEPPE RUVOLO (UDC). Reputa opportuno rinviare il voto sulle questioni pregiudiziali e la discussione generale del disegno di legge di conversione n. 1610 alla seduta di martedì prossimo.
MARCO BELTRANDI (RosanelPugno). Invita la Presidenza ad evitare la concomitanza dei lavori dell'Assemblea e delle Commissioni, come è accaduto in precedenza al momento della votazione sulle questioni pregiudiziali presentate al disegno di legge di conversione n. 1610, durante la quale era riunita la Commissione di vigilanza sui servizi radiotelevisivi.
PRESIDENTE. Fa presente che non rientra nelle competenze della Presidenza della Camera imporre la sconvocazione di Commissioni bicamerali.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Ricorda che vi sono numerosi precedenti di discussioni sulle linee generali svolte prima della votazione di questioni pregiudiziali.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Rileva che l'opportunità di rinviare la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione n. 1610 ad un momento successivo alla votazione delle questioni pregiudiziali è motivata da ragioni di buon senso.
ANGELO BONELLI (Verdi). Ritiene non sussistano fondati motivi per non procedere, nella giornata di domani, alla discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 1610.
ANTONIO LEONE (FI). Riterrebbe opportuno rinviare alla seduta di martedì prossimo anche la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione n. 1610, nel rispetto della disciplina regolamentare.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Invita la Presidenza ad una rigorosa applicazione delle norme regolamentari.
PRESIDENTE. Ricordato che la Conferenza dei presidenti di gruppo aveva stabilito che la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione n. 1610 si sarebbe svolta nella seduta di domani indipendentemente dalla conclusione della fase relativa alle questioni pregiudiziali, fa presente che esistono numerosi precedenti in cui le questioni pregiudiziali sono statePag. XIIIesaminate e votate dopo la conclusione della discussione sulle linee generali, rilevando peraltro che tale opportunità è espressamente prevista dall'articolo 40 del regolamento.
Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,10, è ripresa alle 16,12.
Sull'ordine dei lavori.
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Esprime rammarico per il fatto che, per la prima volta, la legge comunitaria non ha registrato un'ampia convergenza tra le forze politiche.
PRESIDENTE. Rileva che quello svolto dal deputato Frigato non può propriamente configurarsi come un intervento sull'ordine dei lavori.
Svolgimento di interpellanze urgenti.
LUIGI MANCONI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Chiede che lo svolgimento dell'interpellanza Giovanardi n. 2-00129 sia rinviato ad altra seduta, atteso che il Presidente del Consiglio dei ministri, al quale è rivolta, è attualmente all'estero per concomitanti impegni istituzionali.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Accede alla richiesta formulata dal rappresentante dell'Esecutivo, auspicando che lo svolgimento del suo atto di sindacato ispettivo abbia luogo la prossima settimana.
PRESIDENTE. Ne prende atto ed avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Giovanardi n. 2-00129 è rinviato ad altra seduta.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Illustra la sua interpellanza n. 2-00118, sugli effetti dell'applicazione della recente legge concessiva di indulto.
LUIGI MANCONI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Rilevato che per effetto della legge n. 241 del 2006 sono stati scarcerati fino ad oggi 20.687 detenuti condannati con sentenza definitiva e 2.282 detenuti per revoca della misura cautelare, osserva che il tasso di reiterazione del reato, a seguito del provvedimento di clemenza, appare significativamente contenuto rispetto agli ordinari livelli di recidiva. Sottolineato che si tratta di dati provvisori e non consolidati, considerato il brevissimo periodo di vigenza della legge sull'indulto, assicura che il Governo terrà costantemente informato il Parlamento sulle questioni poste nell'atto ispettivo.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiararsi soddisfatto della risposta, manifesta tuttavia turbamento per il rilevante scostamento tra i dati preannunziati nella relazione ministeriale al provvedimento sull'indulto - in cui si prevede la scarcerazione di circa 12 mila detenuti - e quelli forniti oggi dal sottosegretario Manconi.
MARIO TASSONE (UDC). Illustra l'interpellanza Volonté n. 2-00132, sul piano di ristrutturazione del gruppo Ferrovie dello Stato.
ANDREA ANNUNZIATA, Sottosegretario di Stato per i trasporti. Ricordato che ad avviso della Commissione europea l'attuale assetto del comparto ferroviario italiano, fondato sulla netta separazione tra la gestione delle infrastrutture e la gestione dei servizi di trasporto, è pienamente conforme alle linee guida ed alle disposizioni contenute nelle vigenti direttive comunitarie, assicura comunque che le problematiche evocate nell'atto di sindacato ispettivo saranno valutate con attenzione, attesa la necessità di rilanciare le attività svolte dal predetto comparto; rileva inoltre che il piano generale di mobilità preannunziato dal Governo, la cui predisposizione è stata quasi ultimata, sarà oggetto di un aperto confronto con tutte le forze politiche.
Pag. XIVMARIO TASSONE (UDC). Si dichiara insoddisfatto; pur ringraziando il rappresentante del Governo per l'impegno profuso nel senso di fornire una risposta non rituale, lamenta, in particolare, la sostanziale subordinazione del Ministero dei trasporti alle scelte strategiche compiute dal Dicastero delle infrastrutture.
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. In riferimento alla richiesta, precedentemente formulata, che il Governo riferisca alla Camera in ordine alle notizie di stampa relative al fenomeno delle intercettazioni illegali, fa presente, anche a seguito di contatti informali intervenuti, che la Conferenza dei presidenti di gruppo, già convocata per il 28 settembre, definirà la calendarizzazione del dibattito parlamentare su tale questione.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Venerdì 22 settembre 2006, alle 9.
(Vedi resoconto stenografico pag. 77).
La seduta termina alle 17,05.