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XV LEGISLATURA
Resoconto sommario dell'Assemblea
Seduta n. 5 di lunedì 22 maggio 2006
Pag. IIIPRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La seduta comincia alle 9.
La Camera approva il processo verbale della seduta del 18 maggio 2006.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono tre.
Per un richiamo al regolamento.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Richiamato l'articolo 14 del regolamento, ritiene che la deliberazione dell'Ufficio di Presidenza concernente l'autorizzazione alla costituzione di ulteriori cinque gruppi parlamentari, che peraltro altera i rapporti di rappresentanza all'interno del medesimo organismo, nonché in quello della Conferenza dei presidenti di gruppo, dovrebbe essere oggetto di riconsiderazione da parte dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Rilevato che l'Ufficio di Presidenza, nell'autorizzare la costituzione di ulteriori gruppi parlamentari, ha esercitato una prerogativa attribuitagli dal regolamento, assicura che riferirà al Presidente della Camera le considerazioni svolte dal deputato Buontempo.
Discussione sulle comunicazioni del Governo.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta odierna.
Dichiara aperta la discussione sulle comunicazioni del Governo.
IACOPO VENIER (Com.It). Sottolineato che il suo gruppo sosterrà con determinazione il Governo, auspica, in particolare, l'immediato ritiro delle truppe italiane dall'Iraq e la costituzione di una Commissione d'inchiesta per far luce sulla tragica morte del dottor Calipari.
SABINA SINISCALCHI (RC-SE). Nell'auspicare il perseguimento del valore primario della pace nella politica estera dell'Italia, invita il Governo ad una chiara inversione di rotta in tema di giustizia sociale e di aiuto allo sviluppo dei paesi più poveri.
SIMONE BALDELLI (FI). Stigmatizzate le politiche giovanili delineate nel programma del Governo Prodi, preannunzia un forte impegno della sua parte politica contro il precariato.
GIUSEPPE LUMIA (Ulivo). Nell'auspicare il ripristino di un sostanziale rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni, ritiene che il Governo Prodi saprà coniugare l'adozione di politiche finalizzate allo sviluppo con la dimensione della legalità, elementi decisivi soprattutto nel Mezzogiorno.
VALENTINA APREA (FI). Nel giudicare irresponsabile la scelta del Governo di scorporare il Ministero dell'istruzione da quello dell'università e della ricerca, in evidente contrasto con il decreto legislativo Pag. IVn. 300 del 1999, ricorda le positive riforme messe a punto nella scorsa legislatura dal Dicastero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Preannunzia altresì un'incisiva opposizione ad eventuali politiche corporative che potrebbero essere attuate nel mondo della scuola.
ENRICO COSTA (FI). Osservato che l'attuale coalizione di Governo non appare animata da spirito costruttivo, bensì dall'intenzione di smantellare quanto realizzato dal precedente Esecutivo, sottolinea le devastanti conseguenze che ne deriveranno, segnatamente per la competitività e la produttività del Paese.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Auspica che le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio, laddove fanno riferimento alla necessità di superare la grave crisi della giustizia, rappresentino un primo passo verso l'individuazione di soluzioni idonee a completare percorsi di riforma da tempo iniziati, anche attraverso l'adozione di provvedimenti di clemenza e la promozione di una moratoria universale delle esecuzioni capitali.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Nel sottolineare l'incoerenza e la contraddittorietà delle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio e delle posizioni espresse da esponenti della maggioranza, preannunzia un'incisiva azione dell'opposizione a sostegno di quanto realizzato dal precedente Governo, segnatamente nell'ambito della difesa della legalità, del diritto alla vita e della sicurezza dei cittadini.
ROBERTO GIACHETTI (Ulivo). Osservato che l'attuazione del programma politico dell'Unione determinerà un miglioramento della qualità della vita delle famiglie italiane, sottolinea l'importanza di rivolgere una particolare attenzione alle esigenze della capitale del Paese.
ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Richiamati gli aspetti salienti dell'intesa elettorale conclusa dal movimento autonomista valdostano con l'Unione, assicura che sosterrà lealmente l'azione dell'Esecutivo, sul cui programma manifesta un orientamento favorevole.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Rilevato che il suo gruppo non è pregiudizialmente insensibile all'auspicio, formulato dal Presidente del Consiglio, di instaurare forme di più proficuo dialogo tra maggioranza ed opposizione, paventa tuttavia che l'azione dell'Esecutivo sarà improntata ad una visione politica statica ed arretrata.
CHIARA MORONI (FI). Sottolineate le antitetiche divergenze politiche esistenti fra maggioranza ed opposizione, paventa, in particolare, i deleteri effetti derivanti dalle misure prospettate dal Governo nel settore della giustizia; giudica altresì confuse e di stampo burocratico le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio.
KHALED FOUAD ALLAM (Ulivo). Nel ritenere che la politica dell'Esecutivo consentirà di contemperare la duplice esigenza di rilanciare l'economia e di garantire forme di più avanzata giustizia sociale, sottolinea i positivi effetti derivanti dall'auspicabile ritiro del contingente italiano presente in Iraq, ove peraltro sono in corso cambiamenti di portata storica.
TANA DE ZULUETA (Verdi). Manifestata condivisione per le scelte di politica estera preannunziate dal Presidente del Consiglio, segnatamente con riferimento alle vicende irachene ed alle strategie di contrasto del terrorismo internazionale, ritiene che la crisi in atto in Iran debba essere risolta mediante gli strumenti diplomatici; auspicata, inoltre, la denuclearizzazione di tutti i paesi del Mediterraneo, sottolinea l'importanza di rilanciare il processo unitario e costituzionale che interessa l'Unione europea.
GAETANO FASOLINO (FI). Ricordato che è compito delle istituzioni rispettare tutte le convinzioni etiche e religiose, in Pag. Vparticolare quelle più diffuse nel Paese, preannunzia che negherà la fiducia al Governo.
KATIA BELLILLO (Com.It). Nel preannunziare che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo, auspica una coerente attuazione di politiche economiche e sociali che favoriscano l'uguaglianza tra i cittadini, anche sulla base del fondamentale principio di laicità dello Stato.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Nel preannunziare che il suo gruppo accorderà con convinzione la fiducia al Governo, auspica l'attuazione di un progetto politico forte che coniughi le istanze provenienti dalle diverse componenti della coalizione di centrosinistra. Sottolinea altresì la necessità di perseguire rigorose politiche di tutela ambientale e di riconoscere alle donne un ruolo centrale nella vita del Paese.
STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA CRAXI (FI). Nel giudicare il Governo Prodi inidoneo a proseguire il percorso riformatore tracciato nella scorsa legislatura, preannunzia un'opposizione ferma ed intransigente al nuovo Esecutivo, lamentando il tentativo di burocratizzare e centralizzare le istituzioni, che ritiene contraddittorio rispetto alle esigenze di modernizzazione del Paese.
NICOLA TRANFAGLIA (Com.It). Nell'esprimere apprezzamento, in particolare, per l'intendimento del Governo di valorizzare la ricerca scientifica, la scuola e l'università, al fine di renderle essenziali fattori di promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale del Paese, sottolinea la necessità di riaffermare valori fondamentali quali la laicità e la democraticità delle istituzioni.
BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI). Preannunzia che negherà la fiducia al Governo, giudicando non condivisibili, tra l'altro, le posizioni espresse dal Presidente del Consiglio relativamente alla missione del contingente italiano in Iraq; lamenta altresì, più in generale, l'impostazione paternalistica e statalista che connota il programma dell'Esecutivo.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Lamenta l'assenza, nell'enunciazione delle linee programmatiche del Governo, di riferimenti concreti alle politiche per le famiglie, a favore delle quali occorre invece adottare misure urgenti; preannunzia altresì che la sua parte politica non accetterà, al riguardo, soluzioni di stampo meramente assistenzialistico.
SALVATORE CANNAVÒ (RC-SE). Pur preannunziando che concederà la fiducia all'Esecutivo, manifesta talune riserve su alcuni aspetti del programma di Governo; giudica indispensabile, in particolare, un segnale di discontinuità rispetto alle politiche liberiste attuate negli ultimi anni. Sottolinea inoltre la necessità di istituire una Commissione di inchiesta sui fatti di Genova del 2001, di ritirare i contingenti italiani dall'Iraq e dall'Afghanistan, nonché di prevedere la tassazione delle rendite finanziarie.
PAOLO UGGÈ (FI). Manifestato un orientamento contrario alle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, che giudica generiche, lacunose e prive dell'indicazione di soluzioni concrete, lamenta la particolare disattenzione mostrata ai settori delle infrastrutture e dei trasporti.
MICHAELA BIANCOFIORE (FI). Nel paventare i rischi connessi alla politica economica attuata in Alto Adige dalla maggioranza di centrosinistra, preannunzia che negherà con convinzione la fiducia al Governo.
OSVALDO NAPOLI (FI). Ricordato il severo giudizio espresso sul Governo da un autorevole esponente della maggioranza, ritiene inquietanti, in particolare, le misure fiscali prospettate per risanare la finanza pubblica regionale, segnatamente con riferimento allo sforamento dei limiti previsti per le spese sanitarie.
Pag. VIENRICO MONTANI (LNP). Auspica che l'Esecutivo prosegua nell'azione di contrasto alle contraffazioni, già intrapresa dal precedente Governo di centrodestra.
MICHELE POMPEO META (Ulivo). Nel manifestare piena disponibilità ad instaurare con l'opposizione un rapporto improntato al dialogo ed al confronto, in coerenza con quanto si evince dalle dichiarazioni programmatiche del Governo, sottolinea la necessità di adottare adeguate misure a favore della capitale del Paese.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 15,30.
La seduta, sospesa alle 12, è ripresa alle 15,35.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono quattro.
Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati Milos Budin, Maria Letizia De Torre e Laura Froner, già iscritti al gruppo parlamentare L'Ulivo, hanno aderito al gruppo parlamentare Misto.
Annunzio dell'elezione dell'ufficio di presidenza di gruppi parlamentari e affidamento dei poteri attribuiti dal regolamento nell'ambito di gruppi parlamentari.
PRESIDENTE. Comunica che l'assemblea del gruppo parlamentare La Rosa nel Pugno ha eletto presidente il deputato Roberto Villetti e vicepresidente il deputato Lanfranco Turci e che l'assemblea del gruppo parlamentare Comunisti Italiani ha eletto presidente il deputato Cosimo Giuseppe Sgobio.
Comunica inoltre che l'assemblea del gruppo parlamentare Democrazia Cristiana-Partito Socialista ha eletto presidente il deputato Paolo Cirino Pomicino, vicepresidenti i deputati Massimo Nardi e Lucio Barani e tesoriere il deputato Francesco De Luca; a entrambi i vicepresidenti è affidato inoltre l'esercizio dei poteri attribuiti dall'articolo 15, comma 2, del regolamento.
Comunica altresì che l'assemblea del gruppo parlamentare Popolari-Udeur ha eletto presidente il deputato Mauro Fabris e che l'assemblea del gruppo parlamentare Verdi ha eletto presidente il deputato Angelo Bonelli.
Comunica quindi che il vicepresidente del gruppo parlamentare Misto ha reso noto che il deputato Giuseppe Reina è stato nominato vicepresidente del gruppo in rappresentanza della componente politica MPA-Movimento per l'Autonomia.
Comunica infine che il presidente del gruppo parlamentare L'Ulivo ha reso noto che i deputati Roberto Giachetti ed Erminio Quartiani sono stati nominati segretari del gruppo e che l'esercizio dei poteri attribuiti dall'articolo 15, comma 2, del regolamento è affidato ai deputati Marina Sereni, vicepresidente vicario, Erminio Quartiani e Roberto Giachetti, segretari del gruppo medesimo.
Si riprende la discussione sulle comunicazioni del Governo.
GABRIELLA CARLUCCI (FI). Nel ritenere che lo sciopero dei dipendenti del CNEL dimostri l'indisponibilità della maggioranza ad avviare un effettivo dialogo con l'opposizione, paventa le deleterie conseguenze che deriveranno dagli interventi di politica economica prospettati dal Governo in particolare per le imprese e per il Meridione.
KATIA ZANOTTI (Ulivo). Esprime apprezzamento per le linee programmatiche Pag. VIIdel Governo, dalle quali si evince la volontà di avviare un processo di modernizzazione della società basato su una maggiore attenzione, in particolare, ai problemi dei giovani, delle famiglie e delle persone non autosufficienti, pur rilevando con rammarico la scarsa rappresentanza femminile all'interno dell'Esecutivo.
ADRIANO PAROLI (FI). Osserva che le divisioni interne alla maggioranza non favoriranno l'azione riformatrice prospettata dal Governo.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Sottolineata l'assoluta necessità di affrontare il problema della progressiva precarizzazione del mondo del lavoro, anche al fine di favorire lo sviluppo e la ripresa economica, ritiene ormai improcrastinabile il ritiro dei contingenti militari italiani dall'Iraq e dall'Afghanistan.
MARIO LANDOLFI (AN). Nel lamentare l'interna contraddittorietà delle diverse componenti politiche del Governo Prodi, evidenzia le difficoltà di attuazione di un programma fragile, soprattutto nelle tematiche fondamentali dello sviluppo, dell'ambiente e degli interventi infrastrutturali.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nell'auspicare la sollecita adozione di provvedimenti volti a ristabilire un clima di rispetto delle regole, dichiara la disponibilità della sua parte politica a collaborare lealmente all'attuazione del programma svolgendo un'azione di costante vigilanza.
GIORGIO CARTA (Ulivo). Nel lamentare lo scarso spazio politico riconosciuto alla componente socialdemocratica dalla coalizione, assicura tuttavia leale collaborazione al Governo Prodi.
FABRIZIO CICCHITTO (FI). Nel lamentare che la composizione del Governo Prodi sia stata il frutto di un'antiquata logica di lottizzazione selvaggia, estesa per di più alle cariche istituzionali, dichiara che la sua parte politica negherà la fiducia ad un Esecutivo privo di autorevolezza, coerenza e credibilità, preannunziando altresì netta contrarietà ad un'ipotesi di unificazione degli attuali servizi di informazione e di sicurezza.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Nel ringraziare preliminarmente l'Ufficio di Presidenza della Camera per aver autorizzato la costituzione del gruppo parlamentare al quale appartiene, ritiene che sarebbe stata preferibile, anche alla luce dei risultati elettorali, la nascita di un Governo «di larghe intese»; ricordate, inoltre, le contraddizioni che connotano la pletorica struttura ed il programma dell'Esecutivo, lamenta, tra l'altro, il mancato riconoscimento, nelle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio, del carattere pacifico della missione italiana in Iraq.
TITTI DE SIMONE (RC-SE). Nel condividere l'irrinunciabile esigenza di rilanciare la scuola pubblica, alla quale dovranno essere destinate maggiori risorse finanziarie, sottolinea la necessità, in particolare, di valorizzare il ruolo degli insegnanti; nel ritenere altresì opportuna la rivisitazione delle norme che disciplinano la fecondazione assistita, auspica la sollecita approvazione di un provvedimento legislativo in tema di unioni civili. Preannunzia, infine, che voterà la fiducia al Governo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
MARIA GRAZIA SILIQUINI (AN). Richiamati gli aspetti più innovativi ed apprezzabili della riforma Moratti in materia di istruzione, lamenta la vaghezza delle linee programmatiche del Governo in materia di università e di ricerca scientifica.
MAURIZIO ENZO LUPI (FI). Osserva che la maggioranza ha già evidenziato insanabili divisioni al suo interno, in particolare sui temi della famiglia e sulle opere infrastrutturali da realizzare.
Pag. VIIIAURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Dichiara di condividere le linee programmatiche esposte dal Governo in materia di infrastrutture ed auspica che il rilancio del Mezzogiorno prospettato dal Presidente del Consiglio possa effettivamente realizzarsi con sollecitudine.
ELENA EMMA CORDONI (Ulivo). Nel giudicare improcrastinabile l'adozione di misure di contrasto all'evasione fiscale e di riforma del mercato del lavoro per fornire una più equa distribuzione della ricchezza, esprime rammarico per la scarsa presenza femminile nel Governo, auspicando la sollecita approvazione di un provvedimento sulla rappresentanza di genere.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Osservato che l'instaurazione di un dialogo con l'opposizione richiederebbe serietà di intenti e buona fede da parte della maggioranza, i cui primi atti invece contraddicono l'esigenza di pacificare ed unire il Paese, giudica negativamente il prospettato abbandono del progetto del ponte sullo stretto Messina, che rappresenterebbe un importante fattore di sviluppo per il Mezzogiorno. Ritiene altresì che la scomposizione di alcuni ministeri operata all'atto della costituzione del Governo Prodi, peraltro in contrasto con la riforma Bassanini, risponda a vetuste logiche di spartizione del potere.
GABRIELE FRIGATO (Ulivo). Nel ritenere che il nuovo Governo rappresenti una svolta etica nella vita politica italiana e possa realizzare un rapporto fecondo con il Parlamento, auspica che l'impegno per il rafforzamento dell'Unione europea torni ad essere il baricentro della politica estera italiana e che le grandi scelte che investono il territorio maturino in maniera condivisa con gli enti locali.
GIACOMO BEZZI (Misto-Min.ling.). Nel giudicare positivamente le dichiarazioni programmatiche del Governo, sottolinea l'importanza vitale delle autonomie per il rafforzamento delle istituzioni democratiche. Nell'esprimere quindi rammarico per la mancata nomina di un sottosegretario alla montagna, auspica che il Governo sappia affrontare con competenza e spirito di cooperazione i grandi problemi sociali, politici ed economici che ostacolano la crescita del Paese.
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Sottolineato che la lotta alla precarietà, all'autoritarismo e al proibizionismo dovranno costituire gli obiettivi prioritari dell'azione di Governo, auspica politiche di accoglienza nei confronti degli immigrati. Nel lamentare una scarsa presenza femminile all'interno della compagine governativa, auspica la nascita di una nuova cultura dei diritti e delle libertà.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Nel preannunziare che il suo gruppo accorderà la fiducia al Governo Prodi, sottolinea la necessità di coniugare risanamento e sviluppo e di prestare una maggiore attenzione all'economia cooperativa, il cui contributo è fondamentale per la crescita del sistema imprenditoriale del Paese.
Sull'ordine dei lavori.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Invita il Presidente della Camera a rinviare la riunione del gruppo Misto, già prevista nella giornata odierna per procedere alla sua costituzione, atteso che la recente adesione ad esso di tre deputati de L'Ulivo appare finalizzata ad assicurare alla maggioranza il controllo politico del predetto gruppo.
PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera le considerazioni svolte dal deputato La Malfa.
ELIO VITO (FI). Nel ritenere che il grave episodio richiamato dal deputato La Malfa rischi di pregiudicare il ripristino di una corretta dialettica tra maggioranza e opposizione, invita il gruppo de L'Ulivo a persuadere i propri deputati a recedere dal loro intento, per evitare di compromettere l'autonomia del gruppo Misto.
Pag. IXFRANCESCO NUCARA (Misto). Giudica quanto meno poco elegante l'improvviso incremento del numero dei componenti del gruppo Misto a poche ore dalla convocazione di tale gruppo.
RICCARDO MIGLIORI (AN). Esprime preoccupazione, a nome del suo gruppo, per l'intendimento della maggioranza di assicurarsi il controllo politico del gruppo Misto.
PRESIDENTE. Ribadisce che riferirà al Presidente della Camera le considerazioni svolte dai deputati intervenuti.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Osserva che la richiamata scelta di aderire al gruppo Misto non è dovuta a ragioni di opportunità politica bensì di carattere personale.
Si riprende la discussione.
LUCIO BARANI (Misto-DC-PS). Invita il Presidente del Consiglio a fare chiarezza circa le informazioni da lui possedute relativamente a tragici fatti che hanno contraddistinto la storia d'Italia.
DANIELE CAPEZZONE (RosanelPugno). Nel dichiarare che il suo gruppo sosterrà il Governo, giudicherebbe tuttavia un errore la radicale rivisitazione - auspicata da taluni rappresentanti dell'Esecutivo - della cosiddetta legge Biagi; sottolineata, inoltre, l'opportunità di promuovere una «terapia d'urto» idonea a rilanciare la crescita economica, ritiene che il programma dell'Unione sia lacunoso in ordine ai temi della laicità dello Stato e dei diritti civili.
FRANCESCO MONACO (Ulivo). Espresso apprezzamento per il fatto che il Governo intende dare seguito agli impegni assunti nel programma elettorale del centrosinistra, giudica necessaria la riaffermazione del principio di legalità nel Paese e l'instaurazione di un costruttivo dialogo con l'opposizione sul tema delle riforme costituzionali; preannunzia quindi che concederà la fiducia all'Esecutivo.
NICOLA BONO (AN). Osservato che, nonostante il cospicuo numero di componenti, nel Governo non vi sono rappresentanti della regione Sicilia, giudica deludente la sua composizione e ritiene che esso non potrà restare in carica a lungo.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Invita il Governo a fare in modo che la prospettata riduzione del cuneo fiscale sia di tipo selettivo e non generalizzato, al fine di favorire il settore dei servizi all'industria e le imprese che investono in ricerca e tecnologia.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
ANTONIO BORGHESI (IdV). Ritiene inoltre che l'attuazione del programma di Governo consentirà all'Italia di assumere il ruolo che le compete nel contesto internazionale.
PRESIDENTE. In riferimento alla questione precedentemente sollevata dal deputato La Malfa, che attiene a profili di opportunità politica, precisa di aver acquisito la disponibilità dei tre parlamentari che hanno da ultimo aderito al gruppo Misto - ai quali rivolge un ringraziamento per la sensibilità mostrata - a non prendere parte all'odierna riunione del medesimo gruppo.
GIANPAOLO DOZZO (LNP). Osserva che il Governo ha ottenuto la fiducia al Senato solo grazie al voto inopportunamente espresso dai senatori a vita.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
GIANPAOLO DOZZO (LNP). Lamentata quindi l'eccessiva frammentazione delle competenze attribuite ai diversi Ministeri, Pag. Xpaventa il rischio che dall'azione dell'Esecutivo derivi una grave penalizzazione delle regioni del Nord.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nell'esprimere apprezzamento per le dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio, preannunzia che concederà con convinzione ed entusiasmo la fiducia al Governo e si impegnerà, unitamente al suo gruppo, per rafforzarne l'azione. Nel sollecitare altresì azioni significative in difesa dell'ambiente, auspica una politica di discontinuità rispetto al precedente Governo in ambito internazionale, economico e sociale, nonché un maggiore coinvolgimento delle donne all'interno delle istituzioni.
FELICE BELISARIO (IdV). Nel sollecitare l'Esecutivo ad attuare efficaci politiche di contrasto della criminalità organizzata, a ripristinare il rispetto della legalità ed a rendere più efficiente l'amministrazione della giustizia, manifesta la disponibilità del suo gruppo a sostenere l'azione di Governo.
MARIO BARBI (Ulivo). Esprime apprezzamento per il programma e per la composizione del Governo, al quale accorderà la fiducia, auspicando che tra le priorità della sua azione vi sia il riordino del sistema delle comunicazioni.
PIETRO MARCENARO (Ulivo). Sottolinea la necessità di favorire il rasserenamento della democrazia italiana.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Nel preannunziare che la sua parte politica svolgerà una forte azione di opposizione, peraltro non pregiudiziale bensì improntata a senso di responsabilità ed attenta alle esigenze del Paese, esprime preoccupazione per l'intendimento del Governo di stravolgere l'impianto, rispettivamente, della cosiddetta legge Biagi, della riforma scolastica e del testo unico in tema di immigrazione.
ANGELO PICANO (Pop-Udeur). Manifestato un orientamento contrario alla riforma della parte seconda della Costituzione approvata nella scorsa legislatura, sottolinea la necessità che si instauri un rapporto tra classe politica e magistratura improntato a maggiore collaborazione; auspicata, quindi, l'adozione di un provvedimento generale di clemenza, condivide le misure prospettate dall'Esecutivo - la cui azione sarà sostenuta dalla sua parte politica - in favore della famiglia; si riserva, peraltro, di valutare nel merito le proposte di legge che saranno presentate al fine di regolamentare le unioni di fatto, che non potranno comunque essere equiparate al matrimonio.
PAOLO ROMANI (FI). Sottolineata la necessità che i competenti organi parlamentari procedano ad un'attenta verifica dei dati elettorali, richiama le contraddittorie e preoccupanti dichiarazioni rese da esponenti dell'Esecutivo sui temi del ritiro dei contingenti italiani operanti in Iraq ed Afghanistan, della lotta alla tossicodipendenza, dell'immigrazione e delle opere infrastrutturali; ricorda, infine, i positivi risultati derivanti dall'attuazione della cosiddetta legge Gasparri.
VITO LI CAUSI (Pop-Udeur). Nel ritenere che l'attenzione dell'Esecutivo nei confronti del Mezzogiorno e, in particolare, della Sicilia debba concretizzarsi nella definizione di un programma di investimenti infrastrutturali e nello stanziamento di adeguate risorse finanziarie, preannunzia che il suo gruppo concederà la fiducia al Governo.
JOLE SANTELLI (FI). Stigmatizzata l'occupazione del potere da parte della maggioranza, esprime un giudizio fortemente critico sul cospicuo numero di ministri che compongono l'Esecutivo, nominati al solo fine di soddisfare le richieste di ogni componente politica della coalizione di Governo.
KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Nel ritenere che il Governo debba tenere conto delle posizioni della parte più moderata della maggioranza che lo sostiene, auspica Pag. XIun'efficace politica economica e fiscale al fine di favorire lo sviluppo del Paese.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione alla seduta di domani.
Modifica nella composizione dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati.
PRESIDENTE. Dà lettura della lettera con la quale il deputato Giorgio Calò ha comunicato di voler rassegnare le dimissioni dalla carica di segretario di Presidenza, essendo entrato a far parte del Governo.
Nomina dei componenti della Giunta delle elezioni e della Giunta per le autorizzazioni.
PRESIDENTE. Dà conto dei deputati che sono stati chiamati a far parte, rispettivamente, della Giunta delle elezioni e della Giunta per le autorizzazioni (vedi resoconto stenografico 104).
Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Comunica che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, si è convenuto che la Giunta delle elezioni e la Giunta per le autorizzazioni siano convocate domani per procedere alla loro costituzione.
Avverte altresì che sarà iscritta al primo punto dell'ordine del giorno della seduta di domani la deliberazione sull'istituzione, ai sensi dell'articolo 22, comma 2, del regolamento, di una Commissione speciale per l'esame di due disegni di legge di conversione.
Comunica inoltre che nella seduta di martedì 30 maggio si procederà all'esame dei disegni di legge di conversione nn. 13 e 14, nonché all'elezione per l'integrazione dell'Ufficio di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, commi 5 e 9, del regolamento.
Avverte infine che per martedì 6 giugno è prevista la convocazione delle Commissioni permanenti per la loro costituzione.
Ordine del giorno della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Martedì 23 maggio 2006, alle 9.
(Vedi resoconto stenografico pag. 105).
La seduta termina alle 20,25.