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Dimissioni del II Governo Prodi e scioglimento delle Camere: gennaio-febbraio 2008


16 gennaio 2008

Il Ministro della giustizia sen. Mastella, intervenendo alla Camera per rendere comunicazioni sull'amministrazione della giustizia, annuncia le proprie dimissioni a seguito della diffusione da parte della stampa di notizie relative ad una vicenda giudiziaria che vede coinvolta sua moglie.

 

17 gennaio 2008

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accetta le dimissioni rassegnate dal sen. Mastella  dalla carica di Ministro della giustizia e affida l'interim del dicastero al Presidente del Consiglio dei ministri Prodi.
Il Presidente del Consiglio svolge alla Camera una informativa urgente in merito alla situazione determinatasi con le dimissioni del Ministro della giustizia. Alle comunicazioni del Presidente del Consiglio segue un dibattito.

 

21 gennaio 2008

Dopo la riunione dell’ufficio politico dell’Udeur, il sen. Mastella annuncia in una conferenza stampa la decisione del suo partito di non fare più parte della maggioranza di governo.

 

22 gennaio 2008

Il Presidente del Consiglio rende alla Camera comunicazioni sulla situazione politica generale, chiedendo alla Camera, analogamente a quanto farà successivamente al Senato, di esprimere un voto di fiducia sulle dichiarazioni da lui rese. Dopo una sospensione della seduta, alla ripresa vengono presentate le risoluzioni n. 6-00029 (on. Soro ed altri) e n. 6-00030 (on. Fabris ed altri). Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Chiti, a nome del Governo, pone la questione di fiducia sull'approvazione della risoluzione n. 6-00029.

 

23 gennaio 2008

Dopo le dichiarazioni di voto, la Camera, con 326 voti favorevoli e 275 contrari, approva la risoluzione n. 6-00029, dell’on. Soro ed altri.

 

24 gennaio 2008

Il Presidente del Consiglio riferisce al Senato sulla crisi politica in atto. Seguono una serie di interventi. Al termine della replica, il Presidente del Consiglio pone la questione di fiducia sulla approvazione della risoluzione n. 6/00066 della sen. Finocchiaro ed altri, che approva le comunicazioni del Presidente del Consiglio. Il Senato, con 161 voti contrari, 156 favorevoli ed un astenuto, respinge la risoluzione.
Il Presidente della Repubblica riceve il Presidente del Consiglio, il quale, dopo aver riferito sull'esito negativo del voto sulla fiducia espresso dal Senato, rassegna le dimissioni del Governo da lui presieduto. Il Capo dello Stato invita il Governo dimissionario a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti.

 

25 gennaio 2008

Il Presidente della Repubblica inizia le consultazioni, che si concludono il 29 gennaio.

 

30 gennaio 2008

Il Presidente della Repubblica conferisce al Presidente del Senato, Franco Marini, l'incarico di verificare le possibilità di consenso su una riforma della legge elettorale e di sostegno ad un Governo funzionale all'approvazione di tale riforma e all'assunzione delle decisioni più urgenti.

 

31 gennaio 2008

Il Presidente del Senato Marini inizia le consultazioni.

 

4 febbraio 2008

Il Presidente del Senato conclude le consultazioni. Riferisce quindi al Capo dello Stato sull'esito dell'incarico conferitogli il 30 gennaio. Al termine dell’incontro, il Presidente del Senato dichiara che dai colloqui con le forze politiche è emersa una diffusa consapevolezza della necessità di modificare la legge elettorale vigente, non essendosi tuttavia riscontrata l'esistenza di una significativa maggioranza su una precisa ipotesi di riforma.

 

5 febbraio 2008

Il Presidente della Repubblica riceve i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione.

 

6 febbraio 2008

Il Presidente della Repubblica firma il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati (D.P.R. 6 febbraio 2008, n. 19).
Si riunisce il Consiglio dei ministri: a seguito della decisione del Presidente della Repubblica di sciogliere le Camere, il Consiglio delibera di proporre al Capo dello Stato le date di domenica 13 e lunedì 14 aprile per lo svolgimento delle elezioni politiche e quella di martedì 29 aprile per la prima riunione delle nuove Camere, come da intesa con i Presidenti dei due rami del Parlamento.
Il Presidente della Repubblica, vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’interno, emana il decreto di convocazione dei comizi elettorali, recante la data delle elezioni e quella della prima riunione delle nuove Camere (D.P.R. 6 febbraio 2008, n. 20).


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