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Discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2007, n. 250, recante disposizioni transitorie urgenti in materia di contrattazione collettiva (A.C. 3326-A) (ore 17,05).
(Repliche del relatore e del Governo - A.C. 3326-A)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore, onorevole Miglioli.
IVANO MIGLIOLI, Relatore. Signor Presidente, intervengo brevemente per rispondere ad alcune problematiche che gli onorevoli colleghi intervenuti hanno posto. In ordine alla prima problematica, ovvero il ricorso alla decretazione d'urgenza, è stato un atto di trasparenza da parte del Governo - il collega Baldelli ha parlato di cortesia istituzionale - il fatto di non inserire la normativa in altri provvedimenti e di seguire la strada della decretazione d'urgenza con i due provvedimenti all'ordine del giorno e ciò risponde ad un'esigenza non solo di cortesia, ma anche di trasparenza. Mi pare che gli interventi concordano sul fatto che in tal modo si cerca di affrontare e dare soluzione a due problemi specifici frutto di un livello di contrattazione e di accordo tra le parti e il Governo, che affrontano due questioni comunque rilevanti, seppure particolari: il contratto collettivo nazionale nel settore delle pulizie - poi riprenderò l'aspetto dell'estensione operata in sede di Commissione - e le fondazioni.
Nel merito avremo modo di approfondire e valutare gli emendamenti.
Per quanto riguarda il settore delle pulizie e l'estensione del provvedimento in esame - operata in sede di discussione in Commissione -, il rilievo dell'onorevole Baldelli concerne il mancato rispetto dell'autonomia della Commissione e di pareri che sono stati espressi. In molte occasioni l'onorevole Baldelli è intervenuto contestando il medesimo fatto rispetto ad altri interventi, ma questa volta dovrebbe apprezzare nel merito la valutazione effettuata congiuntamente. Naturalmente, un approfondimento può essere necessario, anche al fine di valutare gli effetti sulle cooperative, partendo dal presupposto - mi rivolgo all'onorevole D'Ulizia - che lo spirito è quello di rendere più trasparenti le procedure di appalto e più sicura la vita dei lavoratori, compresa quella dei lavoratori delle cooperative che hanno richiesto e concordato il provvedimento in esame.
Con riguardo alle fondazioni, infine, è vero che si modifica la normativa precedente (compreso il superamento del vincoloPag. 49 del 20 per cento), ma ciò avviene proprio per rispondere all'esigenza di una maggiore elasticità delle singole fondazioni. In quella disposizione vi è un vincolo altrettanto chiaro, che prevede che le anticipazioni siano date nel rispetto del vincolo di bilancio delle fondazioni; con un parere dei revisori dei conti, tale delibera deve essere inviata ai due Ministri competenti. Si tratta, quindi, di una procedura che salvaguarda sia l'aspetto economico sia quello contrattuale autonomo delle singole fondazioni. Naturalmente, nel prosieguo della discussione e in sede di esame delle proposte emendative potremo meglio approfondire tali valutazioni, che rispondono all'esigenza di affrontare e risolvere in modo trasparente due problemi urgenti del nostro Paese.
PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo rinuncia alla replica.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.