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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Investimenti programmati per sostenere la scuola, la formazione e la ricerca - n. 3-00367)
PRESIDENTE. Il deputato Mancini ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00367 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
GIACOMO MANCINI. Signor Presidente, signor Vicepresidente del Consiglio, vorrei citare due fatti. Il primo: durante una visita a Locri, in Calabria, il ministroPag. 22della pubblica istruzione è stato fermato da un giovane studente che gli ha detto: «ministro, nella mia scuola mancano i riscaldamenti». Il secondo: il rapporto della Commissione OCSE sullo stato delle politiche per l'istruzione nei paesi membri ha espresso un giudizio negativo sulla scuola italiana.
Sono due istantanee che fotografano il più grande ostacolo dinanzi a un futuro più prospero per il nostro paese. Noi vogliamo che l'Italia superi questo ostacolo. Per farlo, esiste un solo modo: investire in istruzione, formazione e ricerca. È questa l'unica ricetta per essere competitivi nella nuova economia basata sulla conoscenza.
Il Governo ha detto tante volte di condividere questa missione. Adesso, le chiedo quali siano i provvedimenti concreti che intende adottare per vincere questa sfida.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, cercherò di fornire alcuni dati molto sintetici per dare conto dell'impegno e della determinazione del Governo, in particolare del ministro Fioroni, non solo per ottemperare agli impegni del Governo stesso, ma anche per raccogliere le tante preoccupazioni che il collega Mancini ha richiamato.
Gli impegni in materia di scuola previsti nella manovra economica per il 2007 hanno un carattere strategico. La manovra vuole rilanciare la scuola pubblica, rendere più efficace e incisivo il supporto all'autonomia scolastica, e ciò corrisponde alla strategia di Lisbona sull'economia della conoscenza. È stato definito un sistema di semplificazione e immediatezza nel trasferimento di risorse dal Ministero alle scuole autonome con l'attribuzione diretta di circa 2 miliardi e 700 milioni di euro, che serviranno a far camminare le scuole autonome con le proprie gambe, consentendo un esercizio concreto dell'autonomia didattica (che finora non è stato assolutamente possibile).
L'obbligo scolastico viene elevato a 16 anni con l'istituzione di un biennio unitario e il conseguente innalzamento dell'età per l'accesso al lavoro da 15 a 16 anni; si estendono le agevolazioni sull'acquisto dei libri di testo dalle medie inferiori anche al biennio delle superiori; il sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore è riorganizzato potenziando l'alta formazione professionale non accademica; l'educazione degli adulti entrerà a far parte dell'ordinamento nazionale dell'istruzione, rafforzando l'offerta per il recupero scolastico degli adulti, l'alfabetizzazione degli stranieri e la formazione lungo tutto l'arco della vita.
Signor Presidente, nel disegno di legge finanziaria ci sono molte misure volte a valorizzare il ruolo del personale della scuola e, in particolare, a dare stabilità ai docenti. In tre anni si assumeranno 150 mila docenti precari e 20 mila amministrativi, tecnici ed ausiliari, modificando anche le regole di reclutamento del personale docente, affinché non si formi nuovo precariato.
Sono stati stanziati 250 milioni di euro in tre anni per rifinanziare i piani per l'edilizia scolastica, dei quali il 50 per cento è destinato all'adeguamento e alla messa in sicurezza degli edifici da parte dei competenti enti locali. Chiaramente, dovranno intervenire anche le regioni e gli enti locali.
Per fornire sostegno al servizio pubblico svolto dalle scuole paritarie non solo sono stati ripristinati gli stanziamenti tagliati ma complessivamente essi sono stati incrementati di 100 milioni di euro e per le tecnologie informatiche destinate alla didattica sono stati stanziati 30 milioni di euro l'anno, introducendo la defiscalizzazione di mille euro per l'acquisto di personal computer da parte degli insegnanti, compresi i precari.
Avrei molto da aggiungere per evidenziare che si sta lavorando, anche se molto resta da fare.
PRESIDENTE. Il deputato Mancini ha facoltà di replicare.
GIACOMO MANCINI. Onorevole Rutelli, ritengo che il Governo possa fare molto di più e molto di meglio. Fin da subito. Fin dalla legge finanziaria. Proprio per questo Enrico Boselli, insieme allo SDI e alla Rosa nel Pugno, ha rivolto al Governo una proposta molto chiara. Destiniamo un miliardo di euro in più per maggiori investimenti in istruzione, formazione e ricerca.
Le nostre idee sono quelle che hanno ispirato l'Agenda di Lisbona, tante volte osannata e troppe volte disattesa. Quindi, basta con i tagli agli stipendi dei ricercatori e dei docenti, basta con i tagli alle università, più incentivi per le nuove borse di studio per le eccellenze, più investimenti per la ricerca scientifica e tecnologica. Ancora, occorre finanziare il fondo per la competitività e lo sviluppo, sostenere la ricerca sulle biotecnologie in agricoltura, incrementare i finanziamenti per l'edilizia scolastica pubblica, favorire l'acquisto dei libri per le famiglie che non ce la fanno.
Lei, onorevole Rutelli, mi dirà: belle parole, ma dove troviamo i soldi? Le rispondo io: basta eliminare la spesa troppo frammentata che si perde in mille rivoli e che non risolve alcun problema.
Il messaggio che ha permesso all'Inghilterra di raggiungere i livelli di eccellenza e che ha regalato a Blair tre vittorie consecutive, è stato: education, education, education! È giunto il tempo che anche l'Italia segua questa rotta. La posta in gioco è alta, riguarda il futuro del nostro paese. Investiamo sui nostri ragazzi, liberiamo i nostri giovani talenti, rimettiamo in moto l'Italia!
Il Governo, se crede in questa sfida, ha davanti a sé una sola strada: accogliere e sostenere le proposte del nostro gruppo e porre le basi per una nuova scuola di qualità. Mi auguro che il suo Governo, onorevole Rutelli, che il nostro Governo intenda percorrerla (Applausi dei deputati dei gruppi La Rosa nel Pugno e Verdi)!