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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata
(Iniziative per il pluralismo educativo, con particolare riferimento alle misure di sostegno per le famiglie che scelgono le scuole non statali - n. 3-01502)
PRESIDENTE. La deputata Capitanio Santolini ha facoltà di illustrare l'interrogazione Volontè n. 3-01502, concernente iniziative per il pluralismo educativo, con particolare riferimento alle misure di sostegno per le famiglie che scelgono le scuole non statali (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3), di cui è cofirmataria.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Signor Presidente, Ministro Fioroni, secondo il rapporto OCSE-Pisa i quindicenni italiani sono al trentaseiesimo posto su cinquantasette Paesi analizzati; siamo, dunque, al di sotto della metà. Lei ha affermato che solo 250 mila studenti, su un totale di 1 milione e 50 mila, in qualche modo saldano i loro debiti educativi, quindi meno di un quarto.
Signor Ministro, lei, da un lato continua a sostenere che bisogna premiare giustamente l'eccellenza e il merito nella scuola, perché è l'unico modo per rialzare le sorti del sistema scolastico italiano, ma, dall'altro lato, pur in presenza di un'emergenza educativa di cui parlano tutti i giornali, viene ignorata una parte fondamentale della scuola, rappresentata dalla scuola non statale. Ricordo - anche se lei lo sa, Ministro - che in media...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. ...uno studente costa allo Stato 7 mila euro, mentre in media uno studente delle scuole non statali...
PRESIDENTE. Deputata Capitanio Santolini, deve concludere.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. ...concludo, Presidente, costa 400 euro. Si può fare qualcosa per dare la libertà di scelta educativa alle famiglie e per aumentare il livello...
PRESIDENTE. Grazie. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere per tre minuti.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, come l'onorevole interrogante sa, per quanto riguarda le scuole paritarie questo Governo ha dovuto colmare una situazione di crisi lasciata in eredità dal precedente Esecutivo, che aveva tagliato circa un terzo dei finanziamenti previsti dal Governo D'Alema nel 1999, pari a 157 milioni di euro, per le scuole paritarie (materne, elementari e di ogni ordine e grado). Questo taglio era riportato per gli anni 2007, 2008 e 2009. Abbiamo dovuto ripristinare 100 milioni di euro nella scorsa legge finanziaria, i rimanenti nell'assestamento di bilancio, nonché ripristinarli a regime per i prossimi tre anni.Pag. 45
Abbiamo dovuto superare anche un altro gap creato dal precedente Governo, quello di trattare, ad esempio, le scuole materne ed elementari, che ricevono contributi per qualche migliaia di euro quanto al loro finanziamento come le grandi imprese del Paese che, per quanto riguarda i contributi loro destinati, sono sottoposte al passaggio presso le Commissioni parlamentari, con tutto ciò che questo ha comportato in termini di richiesta di documentazione e di master plan; ciò è ovvio per le grandi aziende, ma è difficile, invece, per una scuola materna gestita da una struttura paritaria, magari a Cirò Marittima, con il rischio che pochi soldi per molti diventassero molti soldi per pochi.
Tuttavia, abbiamo effettuato un ulteriore passaggio in avanti, in quanto finalmente abbiamo approvato i regolamenti che definiscono i criteri per assegnare la parità e i fondi. Finalmente non vi è più un criterio discrezionale, ma una distribuzione che, in base alle risorse, interessa scuole materne, elementari, medie inferiori e medie superiori per combattere la dispersione scolastica e l'obbligo di istruzione.
Abbiamo mantenuto, inoltre, lo stesso finanziamento per i progetti a favore dei diversamente abili e degli svantaggiati, così come abbiamo adottato misure a favore dell'obbligo di istruzione anche all'interno delle scuole paritarie, soprattutto per il sostegno alle famiglie. Nel frattempo vi ricordo che è stata approvata dal Parlamento la detrazione fiscale per le donazioni alle scuole di ogni ordine e grado (ivi comprese quelle paritarie) e sono state anche finanziate le sezioni primavera, ivi compreso il sistema della parità.
In ordine al contributo alle famiglie a me preme ricordare che il precedente Governo aveva stabilito un bonus scuola per un triennio. Ai fini di quella sperimentazione il bonus scuola è stato non rifinanziato dal precedente Governo...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. ...o perché ritenuto non una misura da portare avanti (perché divideva in parti uguali tra soggetti diversi), oppure (come io credo) perché la Corte costituzionale ritiene che l'intervento e il diritto allo studio siano competenze delle regioni che noi finanziamo.
Abbiamo avviato sia un percorso che ha recuperato ciò che il precedente Governo aveva tagliato, sia un percorso in cui la parità diventa nel nostro Paese qualcosa di sempre più...
PRESIDENTE. Grazie. Il deputato Barbieri, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare per due minuti.
EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, ascoltando il ministro Fioroni (che proviene dalla mia stessa scuola) mi sono convinto che le elezioni politiche sono molto vicine. Il ministro Fioroni, infatti, non ha risposto alla nostra interrogazione, ma ha fatto gratis et amore Dei in Parlamento la pubblicità al Governo. A quest'ultimo, poiché ne ha combinate una più di Bertoldo, è ovvio che non gli sia riuscito nulla, nel senso che ha tentato di dire a noi che tutto ciò che non è stato realizzato (e non tutto ciò che è stato realizzato) è colpa del precedente Governo. È una cosa francamente kafkiana.
Questo Governo, Ministro Fioroni, non ha dovuto rimediare a nulla di sbagliato realizzato dal precedente Governo; premesso che tutti i Governi possono sbagliare e voi siete l'esempio vivente di quanti errori possa commettere un Governo. Mi domando se lei si rende conto di come non sia possibile affermare che, poiché il precedente Governo ci ha lasciato dei disastri, noi abbiamo rimediato, non facendo nulla. Intanto, sottolineo che lei è uno dei pochi convinti del fatto che voi siete riusciti a rimediare, in quanto non mi pare che il popolo italiano abbia questa convinzione relativamente al vostro operato.
Inoltre, Ministro, ho l'impressione che lei abbia un po' dimenticato la scuola da cui proviene, cui facevo riferimento precedentemente. È possibile che lei, con il suo collega Mussi, venga in aula a dirci: in base alle risorse?Pag. 46
Ministro, ma se il disegno di legge finanziaria che avete testè approvato - e che fa schifo! - non è riuscito a portare soldi alla scuola, la colpa non è di Gesù Bambino, ma del peso politico che lei ha all'interno del Governo!
PRESIDENTE. La invito a concludere.
EMERENZIO BARBIERI. Concludo, signor Presidente. Devo dire che la sua risposta lascia assolutamente insoddisfatti i Democratici Cristiani che siamo noi.