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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata
(Interventi per garantire la sicurezza degli edifici scolastici - n. 3-01503)
PRESIDENTE. Il deputato Porfidia ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01503, concernente interventi per garantire la sicurezza degli edifici scolastici (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
AMERICO PORFIDIA. Signor Presidente, onorevole Ministro, premesso che già nel disegno di legge finanziaria è presente un segno della sensibilità del Governo sul problema della sicurezza nelle scuole, la questione comunque deve essere affrontata, a mio avviso, con continuità.
Emerge dall'ultimo rapporto di Cittadinanzattiva, infatti, una situazione poco incoraggiante. Più di una scuola su dieci è poco sicura e più di un quarto degli edifici non raggiunge un livello di sicurezza complessivamente sufficiente.
Una situazione altrettanto preoccupante emerge dal rapporto del 2005 di Legambiente sull'edilizia scolastica, che denuncia una flessione degli interventi di manutenzione degli stessi, molti dei quali hanno più di quarant'anni. Molti edifici sono nati con altre destinazioni e con pochi sistemi di sicurezza e alcuni sono molto vicini a zone industriali e a molte altre fonti di inquinamento.
PRESIDENTE. Deputato Porfidia, concluda.
AMERICO PORFIDIA. Concludo, Presidente. Per evitare che anche il mondo della scuola possa essere interessato da tragedie come quelle che sta vivendo il mondo del lavoro, chiedo di sapere come il Governo intenda fronteggiare tale emergenza, che non può essere posta solo a carico degli enti locali.
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere per tre minuti.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, l'onorevole interrogante sa che, all'interno della legge finanziaria, invertendo una rotta di tendenza degli anni precedenti, abbiamo inserito il cosiddetto patto per la sicurezza nelle scuole, che domani sarà firmato presso il Ministero insieme da tutti gli assessori responsabili dell'edilizia scolastica: in tal modo, si avvia un piano di interventi - come previsto nella legge finanziaria dello scorso anno - che in un triennio produrrà investimenti per circa 940 milioni di euro, 184 dei quali già a partire da quest'anno. Poco meno di un miliardo di euro è finalizzato esclusivamente alla messa in sicurezza degli edifici scolastici; le regioni, infatti, convengono che tale intervento sia prioritario.
Abbiamo avviato il secondo stralcio degli interventi per l'edilizia scolastica nelle zone sismiche e abbiamo predisposto il bando per ulteriori investimenti triennali (pari a 100 milioni di euro) per l'abbattimento delle barriere architettoniche e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, in collaborazione con l'INAIL. La legge finanziaria che sta completando il proprio iter al Senato prevede un'ulteriore dotazione di 20 milioni di euro annui - sottratti al finanziamento pubblico ai partiti - ancora una volta da investire nell'edilizia scolastica. Con il disegno di legge - già approvato dalla Camera e in fase di approvazione al Senato - abbiamo recuperato tutte le risorse, che non erano state utilizzate o che rischiano di andare perente, per circa 300 milioni di euro. Esse daranno luogo a un ulteriore piano straordinario,Pag. 47 da inserire all'interno del patto per la sicurezza, con il meccanismo della compartecipazione di finanziamento; le risorse dello Stato - aggiuntive rispetto alla responsabilità delle regioni, dei comuni e delle province - si sommano con l'attivazione di un effetto moltiplicatore.
Per i primi mesi del 2008 - mi auguro entro il mese di marzo - dovremmo aver completato la lenta acquisizione all'anagrafe degli ultimi 42 mila edifici scolastici del nostro territorio, per avere una previsione corretta di tutti gli interventi per la messa in sicurezza ed anche per una valutazione delle risorse e dei luoghi ove non occorra più investire per mettere in sicurezza, ma sia necessario attivare procedure diverse (valorizzando le strutture ma anche realizzando, per i nostri figli, scuole e istituzioni scolastiche diverse da quelle oggi utilizzate).
Faccio presente che nell'anagrafe dell'edilizia scolastica risultava la sola regione Molise: nessun'altra regione aveva completato l'iter. Adesso, invece, mi auguro che, con l'impulso dato in questi mesi, si giunga, a marzo dell'anno prossimo, a conoscere, per ogni edificio scolastico, lo stato della sicurezza dei luoghi dove i nostri figli studiano.
PRESIDENTE. Il deputato Porfidia ha facoltà di replicare per due minuti.
AMERICO PORFIDIA. Signor Ministro, la ringrazio per la risposta. Anzitutto spero che il mio intervento possa contribuire, anche se in minima parte, alla risoluzione di questo annoso problema. Ho appreso con piacere - l'ho evidenziato anche durante l'esame della legge finanziaria - dell'esistenza di un programma che prevede dapprima l'istituzione di un'anagrafe e poi una risoluzione della problematica, affinché i luoghi frequentati dai nostri figli siano sicuri e non avvengano più quelle tragedie che, ad esempio, hanno colpito il Molise (dove, per problematiche di questo tipo, ben ventisette bambini e una maestra sono purtroppo morti).
Signor Ministro, dopo quanto lei ha riferito, le comunico che agli atti della VII Commissione (Cultura) vi è una proposta di legge relativa proprio a tale argomento.
Spero che la Commissione e il Governo procedano parallelamente, affinché vi possano essere, da parte del Governo, tutti gli aiuti economici e tecnici idonei a far sì che questo problema possa essere condiviso da tutte le forze politiche e si possano aiutare soprattutto gli enti locali, che, signor Ministro, sono già in notevoli difficoltà economiche, per risolvere alla base queste problematiche (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).