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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Rispetto della legalità nella gestione dei centri di prima accoglienza - n. 3-00369)
PRESIDENTE. Il deputato Lomaglio ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00369 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
ANGELO MARIA ROSARIO LOMAGLIO. Signor Presidente, Vicepresidente del Consiglio, abbiamo appreso dalle pagine della stampa, in maniera particolare dal quotidiano la Repubblica, che nelle settimane scorse alcuni immigrati nordafricani hanno denunciato, dichiarando i propri nomi e le proprie identità, di esserePag. 25stati insieme testimoni e vittime di abusi e reati che sarebbero stati perpetrati nella struttura per l'accoglienza degli immigrati di Pian del Lago a Caltanissetta.
Tali abusi avrebbero coinvolto anche la responsabilità di chi gestisce il campo e, addirittura, di singoli agenti delle forze dell'ordine. Inoltre, in tale struttura convivono, con molti servizi in comune, nell'area di una ex caserma dell'esercito, un centro di prima accoglienza ed un centro di permanenza temporanea, che hanno finalità e caratteristiche che appaiono profondamente diverse e, probabilmente, incompatibili. Risulta, inoltre, che riguardo a tali fatti la magistratura di Caltanissetta abbia aperto un'indagine.
Chiediamo al Vicepresidente del Consiglio quali iniziative abbia assunto per verificare ed accertare i fatti che sono accaduti nel centro di Caltanissetta e se il Governo intenda promuovere, anche per rassicurare l'opinione pubblica, un monitoraggio per verificare il rispetto della legalità nella gestione dei centri di prima accoglienza.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, si tratta di un caso certamente grave. Risultano violazioni sulla base di un articolo apparso su un quotidiano nazionale il 21 ottobre scorso. Il ministro dell'interno ha disposto immediatamente un'inchiesta amministrativa sulla gestione del centro di accoglienza di Caltanissetta e l'acquisizione di testimonianze presso il centro per i rifugiati di Agrigento.
Dalle testimonianze riportate apparivano soprattutto discriminazioni a danno di immigrati centro-africani da parte di immigrati di altri paesi e, in alcuni casi, dagli stessi operatori del centro, soprattutto mediatori culturali e traduttori.
Dopo una prima verifica, l'associazione di volontariato Albatros 1973, che gestisce il centro di Caltanissetta, ha respinto con fermezza come false queste accuse e tale circostanza va sottolineata, perché non sempre le critiche ai centri di permanenza e di accoglienza tengono conto del fatto che la gestione è affidata ad associazioni di volontariato.
Ricordo che gli ospiti dei CPA possono allontanarsi dalla struttura previa autorizzazione delle forze dell'ordine, perché è diverso il regime rispetto a chi è ospite dei CPTA (in quel caso, è destinatario di provvedimento di espulsione e, dunque, non può lasciare la struttura e deve essere obbligatoriamente rintracciato dalla polizia).
A proposito di questo episodio, due persone di nazionalità somala hanno formalizzato l'istanza di asilo politico e sono state ospitate nel centro di identificazione nella stessa area del centro di accoglienza, anch'essa separata da quella dedicata al CPTA e con autonomi servizi di vigilanza e di assistenza. Le altre otto persone di nazionalità eritrea sono titolari di permesso di soggiorno per protezione umanitaria e attualmente tutte sono ospitate presso il centro Acuarinto di Agrigento. Non risultano essere stati effettuati fermi di polizia nei confronti degli stranieri in questione, ma risulta invece che il 21 ottobre il personale di polizia abbia ascoltato i cittadini stranieri nei locali di questo centro nell'ambito dell'attività di indagine. Il 23 ottobre gli stessi sono stati condotti dinanzi all'autorità giudiziaria per un'ulteriore escussione richiesta dal magistrato.
Concludo ricordando che i centri di accoglienza localizzati in Sicilia sono inseriti nel programma di visita della commissione presieduta dall'ambasciatore dell'ONU, Staffan de Mistura, nel quadro delle indagini che il ministro dell'interno ha disposto per verificare il rispetto dei diritti umani e le condizioni di vivibilità dei centri per immigrati. Al termine di questa attività, la commissione presenterà una relazione con i risultati, che permetterà di definire strategie in grado di migliorare stabilmente questo sistema.
Devo aggiungere, Presidente, che l'autorità giudiziaria, il procuratore della Repubblica di Caltanissetta, ha chiesto di non fornire comunicazioni sulle indagini chePag. 26sono in corso, essendo queste indagini toccate da segreto, poiché occorre tutelare le parti.
PRESIDENTE. Il deputato Piro, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
FRANCESCO PIRO. Signor Presidente, ringrazio il Vicepresidente del Consiglio, anche se consideriamo questa come una prima risposta, prendendo atto delle affermazioni che per ultimo il Vicepresidente ha reso sulle indagini e, quindi, sulla necessità di fornire ulteriori informazioni.
Prendiamo atto della condivisione della gravità di quanto denunciato da alcuni immigrati. Sono state dichiarazioni puntuali e dirette che, peraltro, hanno fatto seguito a precedenti anche gravi che, purtroppo, si sono registrati nei centri di permanenza temporanea. Vi è la necessità di un accertamento puntuale dei fatti, anche a tutela degli stessi operatori che, in gran parte, fanno sicuramente il loro dovere, spesso con passione e dedizione.
Insistiamo tuttavia, signor Vicepresidente del Consiglio, affinché a Pian del Lago, a Caltanissetta, si proceda ad una separazione effettiva tra le due strutture, le quali hanno finalità e modalità di trattamento completamente diverse e la cui permeabilità spesso può produrre fatti certamente spiacevoli.