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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per l'aggiornamento delle convenzioni sulla fornitura dei libri di testo, al fine di garantire agli studenti disabili l'accessibilità agli strumenti didattici - n. 3-01162)
PRESIDENTE. L'onorevole Capitanio Santolini ha facoltà di illustrare l'interrogazione Volontè n. 3-01162, concernente iniziative per l'aggiornamento delle convenzioni sulla fornitura dei libri di testo, al fine di garantire agli studenti disabili l'accessibilità agli strumenti didattici (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5), di cui è cofirmataria.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI. Signor Presidente, signor Ministro, ormai sono tre anni! Nel 2004 è stata emanata una disposizione per fornire strumenti informatici ai soggetti disabili. Come le è noto, è la cosiddetta legge Stanca.
Successivamente, il Presidente della Repubblica ha emanato un decreto in cui, a sua volta, dava incarico al Ministro della pubblica istruzione e al Ministro per l'innovazione e le tecnologie di dettare le regole affinché ai disabili fosse concesso di accedere a tali strumenti. Si parla soprattutto di libri scolastici.
Da allora, non è successo praticamente nulla. Il mese di settembre è vicino, ormai fra poco riaprono le scuole e per le famiglie l'attesa sembra infinita. Pertanto, i disagi anche per i disabili motori, che, com'è noto, non possono gestire libri di carta, è notevolissimo e le famiglie si devono arrangiare da sole, mettendosi d'accordo con le scuole e con le case editrici, per cercare di risolvere il problema.Pag. 61
Vogliamo sapere cosa lei intenda fare, considerato che sono tre anni che siamo in attesa di queste disposizioni.
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole interrogante per aver precisato che si tratta di tre anni. Infatti, parliamo della legge 9 gennaio 2004, n. 4, detta anche legge Stanca, recante «Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici», che all'articolo 5 prevede la fornitura dei libri di testo in formato digitale agli studenti disabili e l'accessibilità degli strumenti di lavoro didattici.
È del tutto evidente che questo Governo, che si è insediato nel maggio del 2006, in soli sei mesi (il 30 novembre 2006) ha inviato al dipartimento per le riforme e l'innovazione nella pubblica amministrazione, ex Ministero per l'innovazione e le tecnologie, in ottemperanza al decreto del Presidente della Repubblica 1o marzo 2005, n. 75, le regole tecniche elaborate per l'accessibilità dei libri di testo da parte degli studenti disabili per gli adempimenti indicati dall'articolo 2 del citato regolamento, ossia per acquisire il parere della Conferenza unificata e del Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA), nonché per far proprio il documento in questione.
Dette regole sono state prodotte avvalendosi di esperti in materia, con la collaborazione di alcuni rappresentanti dell'ex Ministero per l'innovazione e le tecnologie e con la partecipazione di un rappresentante dell'associazione degli editori italiani, il cui accordo rappresenta un aspetto di notevole rilevanza.
Tutto ciò è stato effettuato da maggio a novembre e dai primi di dicembre il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, di concerto con il CNIPA e con gli enti locali, sta stabilendo le procedure da seguire. Appena il dipartimento avrà adottato le proprie determinazioni, potremmo procedere nell'iter, che oggettivamente ha subito due anni di ritardo negli anni precedenti.
Il problema di garantire l'accessibilità ai testi scolastici da parte degli studenti disabili viene attualmente affrontato con apposite convenzioni stipulate in sede locale, su richiesta delle famiglie e con la collaborazione delle scuole. L'amministrazione, sensibile al problema, ha anche provveduto nel frattempo, nell'ambito del progetto «Nuove tecnologie e disabilità», comprendente sette azioni, cofinanziate dal Ministero della pubblica istruzione e dal Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, a richiamare l'attenzione delle scuole sugli strumenti didattici accessibili da parte di studenti disabili.
L'azione tre, affidata all'Istituto tecnologie didattiche del Centro nazionale per le ricerche di Genova, ha realizzato i seguenti obiettivi: costituzione di un sito facilmente fruibile dalle scuole per l'accessibilità dei prodotti didattici e la fornitura di software didattici; produzione di documenti accessibile a tutti, al fine di rendere autonomi gli alunni disabili.
Relativamente all'azione sei del progetto «Nuove tecnologie e disabilità», l'amministrazione è in procinto di emanare un bando di concorso, diretto a tutte le scuole, per il conseguimento di idonee soluzioni immediatamente utilizzabili all'uopo, per elaborare strategie innovative per migliorare, per mezzo delle tecnologie, il coinvolgimento degli alunni disabili nelle attività scolastiche.
PRESIDENTE. L'onorevole Barbieri, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, ho troppa stima del Ministro Fioroni per non pensare che anch'egli, mentre leggeva la risposta - in termini molto burocratici - non si rendesse conto che ci stava propinando quintali di «aria fritta», cioè di cose che non servono a nulla.
Il Ministro Fioroni ha rivendicato un forte ruolo dell'amministrazione, ma devoPag. 62dire che, conoscendo la sua provenienza e la sua formazione, avrei tentato di rivendicare un ruolo del Governo, più che dell'amministrazione.
La sostanza però è che, nonostante tutti i tentativi compiuti dall'amministrazione, nonostante un dato sul quale presumo siamo d'accordo (cioè che il costo di questa operazione è minimo) - mi rendo conto, signor Ministro, che lei è più attratto dal desiderio di rivoluzionare la scuola, come ci annunciano i giornali stamani, ma bisogna occuparsi anche delle incombenze quotidiane che il ruolo di Ministro della pubblica istruzione comporta -, in tale materia l'attuale Governo (senza dire che il precedente merita «dieci e lode») è gravemente carente e in ritardo rispetto agli impegni che avrebbe dovuto mantenere, sia per quanto riguarda la legge n. 4 del 2004, sia per quanto riguarda il decreto del Presidente della Repubblica n. 75 del 2005.
Signor Ministro, il problema è semplicissimo: non è possibile continuare a fregiarsi di grandi meriti per quanto riguarda la questione dei disabili; voi, in tale settore, avete maturato un ritardo pesantissimo e di ciò è bene che le famiglie dei disabili, che si fanno carico di spese notevoli, come denunciamo nell'interrogazione...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
EMERENZIO BARBIERI. Signor Presidente, sto concludendo. Bisogna che lei si renda conto di ciò, signor Ministro, quindi la prego, considerato che ha citato spesso la sua amministrazione, di svegliarla un po' (Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).