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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Scelte del Ministero della pubblica istruzione relative al conferimento degli incarichi per i cosiddetti «spezzoni fino a sei ore», nonché alle ipotesi di tagli agli organici di fatto - n. 3-01163)
PRESIDENTE. L'onorevole Sasso ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01163, concernente scelte del Ministero della pubblica istruzione relative al conferimento degli incarichi per i cosiddetti «spezzoni fino a sei ore», nonché alle ipotesi di tagli agli organici di fatto (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6).
ALBA SASSO. Signor Ministro, vogliamo tornare ancora una volta sull'annosa questione delle assegnazioni degli «spezzoni orari», cioè le ore residue rispetto alle cattedre «intere».
La legge n. 124 del 1999 prevedeva che tali spezzoni orari fossero assegnati ai docenti inseriti nelle graduatorie provinciali e poi nelle graduatorie delle scuole. Nella scorsa legislatura si cambiò: venivano assegnati agli insegnanti di ruolo (una sorta di straordinario). L'anno scorso si è tornati indietro, alla legge n. 124 del 1999. Quest'anno cambiamo di nuovo.
Faccio notare che attribuire gli «spezzoni» agli insegnanti di ruolo costa di più.
Allora, signor Ministro, tutto ciò crea tensione, come crea tensione il continuo taglio degli organici, anche in presenza di un costante aumento del numero degli alunni - un trend ormai consolidato - e rischia di sminuire il valore di quel piano triennale di stabilizzazione e di assunzioni del precariato che è stato previsto dall'ultima legge finanziaria e che lei sta attuando.
Vorrei sapere le motivazioni di tali scelte.
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, l'onorevole interrogante sa bene che lo scorso anno abbiamo proceduto per le supplenze con un regolamento datato, che non era nostro, che abbiamo rinnovato e reso più celere e snello, spendendo diverse centinaia di milioni di vecchie lire in meno rispetto alle telefonate e alle necessità di dover passare del tempo infinito a recuperarePag. 63i supplenti per le nostre scuole, con un aggravio molto pesante dell'autonomia dell'istituzione scolastica.
Rispetto agli spezzoni di sei ore, ci siamo conformati a due scelte di fondo: il buon funzionamento dell'amministrazione e la sicurezza. Ritengo che non le sarà sfuggito che nel nuovo regolamento è previsto che gli spezzoni possano essere dati al personale in organico a tempo determinato e a tempo indeterminato. Ciò significa consentire ai docenti incaricati di svolgere poche ore all'interno dell'istituzione scolastica, che sono gli unici che prevalentemente accettano le supplenze, di completare il proprio orario.
Ritengo che l'onorevole interrogante condivida con me il fatto che aumentare le conflittualità dei bisogni marginali vada evitato e che, al contrario, vada favorita la posizione del precario: non occorre che per coprire un posto da insegnante ci siano tre precari a sei ore, ma piuttosto che sullo stesso posto ci sia un solo precario che possa diventare docente e ottenere la cattedra piena; questo è il motivo per cui nelle supplenze abbiamo previsto gli spezzoni di sei ore. Per i rimanenti, è ovvio che dobbiamo chiedere anche al personale a tempo indeterminato. È altrettanto vero che, alla luce dei costi - come rilevato dalla Corte dei conti - e del buon andamento della pubblica amministrazione, le supplenze nel personale a tempo indeterminato vengono prevalentemente accettate da chi ha meno di dieci anni di lavoro e non è al termine della carriera e costoro costano meno di quelli che entrano.
Ritengo che, in un piano straordinario di assunzioni dei precari, aver scelto un regolamento per le supplenze che favorisce il passaggio da incaricati a spezzoni a incaricati per la totalità della cattedra possa ridurre anche alcuni costi - come evidenziato dalla Corte di conti - e consentire di aumentare la sicurezza e il buon andamento della pubblica amministrazione, che mi sembra rappresentino un principio di equità e di giustizia.
Rispetto a quanto si afferma sugli organici, dobbiamo ricordare che il Parlamento ha approvato una clausola nella precedente legge finanziaria che mi vincola al rispetto della riduzione dei costi. Nonostante ciò, nell'organico che di fatto si sta realizzando nelle direzioni scolastiche ho attribuito una priorità fondamentale alla tutela dei bisogni sociali. Faccio riferimento alle scuole materne, a quelle a tempo pieno e anche agli insegnanti di sostegno per l'handicap. Su tale aspetto, voglio chiarire che l'insegnante di sostegno per il diversamente abile è a sostegno degli insegnanti curricolari per favorire i diversamente abili.
PRESIDENTE. La invito a concludere
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Se il numero degli alunni certificati diminuisse, non potrebbero aumentare gli insegnanti di sostegno. Gli unici tagli che sono stati effettuati sono quelli delle furbizie e nello sdoppiamento delle cattedre (prevalentemente nelle classi delle scuole medie superiori), che non sono conformi al buon andamento della pubblica amministrazione e che prediligono interessi particolari rispetto a quelli generali.
PRESIDENTE. L'onorevole Sasso ha facoltà di replicare.
ALBA SASSO. Signor Presidente, signor Ministro, se ci sono furbizie, sicuramente vanno colpite, ma ciò non vuol dire che bisogna continuare a tagliare di fatto gli organici stabiliti all'inizio dell'anno scolastico secondo le iscrizioni anche laddove - continuo a ripetere - aumenta il numero degli studenti.
Ritengo che nella prossima legge finanziaria forse bisognerà tornare sul coefficiente docenti-studenti. Oltretutto, affidare alle regioni i tagli degli organici di fatto crea dei problemi come quelli di cui parlava prima.
La seconda questione: il suo intervento sull'assegnazione degli spezzoni non mi ha convinto, perché nessuno afferma che gli spezzoni non debbano essere riaccorpati. Non mi ha convinto il fatto che i docentiPag. 64di ruolo non accettino tali spezzoni. Il costo dell'intera operazione, secondo me, è più alto rispetto all'ipotesi di assegnare gli spezzoni ai docenti di ruolo già assunti.
PRESIDENTE. La invito a concludere
ALBA SASSO. Ritengo che sia un intervento antieconomico e che la linea sia quella di privilegiare gli straordinari piuttosto che stabilizzare i precari.
Mi chiedo come mai la linea ossessiva - che abbiamo ascoltato dai giornali - di togliere ai figli per dare ai padri, non venga riproposta sulla questione in esame, perché credo, signor Ministro, che si tratti proprio di questo.