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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata
(Misure per contrastare il lavoro nero, con particolare riferimento all'introduzione di un patto di servizio nell'ambito di un'organica riforma del sistema degli ammortizzatori sociali - n. 3-01505)
PRESIDENTE. Il deputato Mellano ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01505, concernente misure per contrastare il lavoro nero, con particolare riferimento all'introduzione di un patto di servizio nell'ambito di un'organica riforma del sistema degli ammortizzatori sociali (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6), per un minuto.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente e signor Ministro, l'interrogazione da me presentata è parte di un pacchetto di iniziative dei Radicali Italiani che, nell'agosto scorso, hanno lavorato con un gruppo di lavoro dei Radicali di Welfare to work (un'associazione radicale che si occupa di tale materia), per proporre una serie di atti parlamentari (interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno) per porre all'attenzione del nostro Governo una serie di problemi legati al mercato del lavoro e al welfare in Italia.
I dati Istat 2004, gli ultimi disponibili, e i dati del Ministero del lavoro sulle attività di ispezione nelle ditte, relativamente al lavoro nero, segnalano un preoccupante quadro, anche in peggioramento rispetto al passato.
Chiediamo al Governo una valutazione sulle nostre proposte e una valutazione sul quadro che emerge dai dati e sulle attività che, insieme, possiamo realizzare per il futuro.
PRESIDENTE. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, Cesare Damiano, ha facoltà di rispondere per tre minuti.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Signor Presidente, l'onorevole Mellano evidenzia, nell'atto che mi accingo ad affrontare, i risultati positivi raggiunti relativamente alla piaga del lavoro nero, pur in una situazione complessiva di difficoltà, fornendo dati che mettono bene in luce il lavoro fin qui svolto dagli ispettori del lavoro e da tutte le forze coinvolte nell'azione di contrasto al sommerso.
I dati relativi agli accertamenti effettuati nel primo semestre dell'anno 2007, confrontati con i risultati dell'attività ispettiva svolta nel corrispondente semestre dell'anno precedente, danno inoltre conto dell'efficacia deterrente dell'azione svolta dal Governo, sia sul piano normativo sia su quello dell'attività amministrativa, sin dalla data del suo insediamento, coerentemente con l'obiettivo strategico di eliminazione della piaga del lavoro irregolare.
Ricordo, inoltre, che l'azione di vigilanza si è rivelata ultimamente più incisiva in virtù del notevole incremento delle unità ispettive, a partire dal periodo di maggio-luglio 2006, con l'immissione in servizio di 795 ispettori del lavoro e di ulteriori 241 funzionari ispettivi nel 2007, nonché con l'assunzione di 75 ispettori tecnici.
A seguito della prevista immissione in servizio di altri 281 ispettori del lavoro, Pag. 50dal prossimo mese di gennaio 2008, nonché di 60 unità di carabinieri da inserire nei nuclei esistenti presso le direzioni provinciali del lavoro, si avrà un ulteriore incremento complessivo del personale ispettivo pari al 58,75 per cento in più rispetto alla corrispondente situazione esistente alla data del 30 aprile del 2006.
Relativamente al peculiare quesito posto dall'onorevole Mellano, vorrei rammentare preliminarmente che, a legislazione vigente, il lavoratore destinatario del trattamento di mobilità la cui iscrizione nelle liste sia finalizzata al reimpiego, del trattamento di disoccupazione, inoccupazione o di altre forme di sussidio, decade dai trattamenti medesimi se rifiuti di essere avviato a un progetto individuale di inserimento nel mercato del lavoro ovvero a un corso di formazione, riqualificazione, o non lo frequenti regolarmente o non accetti l'offerta di un lavoro inquadrato in un livello retributivo non inferiore del 20 per cento rispetto a quello delle mansioni di provenienza. Per quanto concerne, in particolare, la possibilità di prevedere...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. ...un patto di servizio tra i lavoratori e i competenti centri per l'impiego, vi è da dire che si tratta di un'ipotesi già prefigurata nell'ambito della più ampia riforma del mercato del lavoro degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge attuativa del Protocollo del 23 luglio 2007. Le finalità cui tendono tali disposizioni sono assolutamente in linea con le indicazioni fornite dall'onorevole interrogante e potranno dunque in tale sede trovare opportuno accoglimento.
PRESIDENTE. Il deputato Mellano ha facoltà di replicare.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente, ringrazio sinceramente il Ministro. Ovviamente, in un'interrogazione a risposta immediata è difficile fornire una risposta a problemi così complessi e vasti. Per questo motivo noi abbiamo depositato oltre venti atti di sindacato ispettivo e di orientamento al Governo e speriamo che anche nei canali normali si possa avere una adeguata risposta. Prendo atto e ringrazio - lo ripeto - il Ministro per la sua risposta, essendo convinto che accanto alle politiche passive del lavoro, agli interventi degli ammortizzatori sociali e di intervento straordinario, occorra mettere in campo tutte le strutture e le competenze specifiche per le politiche attive del lavoro, per il welfare to work, per un modo innovativo di ideare e pensare i servizi per l'impiego. In questi anni, in quest'Aula e nelle regioni, abbiamo affermato con grande convinzione tali opinioni; occorre ora trasformare tali convinzioni in pratica. Sappiamo bene che i centri per l'impiego, nonostante la buona qualità degli operatori, riescono a intermediare solo il 4 per cento di chi trova lavoro nel nostro Paese. Occorre avere la forza di fornire gambe e braccia a chi vuole davvero trovare lavoro ed è in difficoltà in una fase di transizione. I dati che emergono dalle attività ispettive del suo Ministero sono certamente inquietanti rispetto alla dimensione del lavoro nero e di quello sommerso. Sono inquietanti i 62 mila lavoratori totalmente impiegati in nero denunciati dall'attività ispettive del suo Ministero. Occorre davvero prendere atto di tali dati per mettere in campo, ideare e costruire politiche attive del lavoro che abbiano la forza di incidere su una realtà che - lo sappiamo bene, perché il dibattito di questi giorni lo dimostra - è di assoluta centralità anche per il nostro Paese avanzato e libero. Noi da liberali, da liberisti, da radicali del gruppo dei Socialisti e Radicali della Rosa nel Pugno siamo convinti che queste siano misure di civiltà.
PRESIDENTE. Deve concludere.
BRUNO MELLANO. Il liberismo è di sinistra, noi ne siamo convinti perché i diritti sono conquistati tutti i giorni.
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