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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Introduzione di un codice etico di responsabilità sociale delle imprese - n. 3-00371)
PRESIDENTE. Il deputato Camillo Piazza ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00371 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6).
CAMILLO PIAZZA. Signor Presidente, signor Vicepresidente del Consiglio, il codicePag. 28etico è uno strumento che vuole garantire, nella sottoscrizione di accordi commerciali, il rispetto dei diritti umani e sindacali, la tutela dei minori, la conservazione delle risorse naturali, l'assenza di pirateria di materiale biologico e la lotta alla corruzione. Si tratta di un percorso fondamentale in materia di responsabilità sociale delle imprese e di diminuzione sociale della globalizzazione.
Chiediamo al Governo in che modo intenda intervenire presso la Comunità europea e gli organismi internazionali per introdurre in Europa il pieno e assoluto rispetto dei diritti fondamentali delle persone e delle comunità, la protezione dell'ambiente e degli ecosistemi in tutto il mondo.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, mi consentirà di richiamare l'accordo sulla direttiva «Servizi», raggiunto a fine maggio di quest'anno in seno al Consiglio europeo e che ha ripreso gli elementi essenziali del compromesso - approvato a larga maggioranza dal Parlamento europeo - e della successiva proposta riveduta presentata dalla Commissione europea.
Il testo finale del Consiglio europeo rappresenta un buon punto di approdo, per quanto riguarda la direttiva «Servizi», che consente di equilibrare e risolvere alcune delle preoccupazioni riguardanti il principio del paese d'origine e tutta una serie di materie che avevano sollevato tante preoccupazioni in campo sociale.
L'interrogazione del collega Camillo Piazza solleva un tema molto serio ed importante sul codice etico di responsabilità sociale delle imprese contenuto nel programma di Governo.
Ricordo che il sistema delle camere di commercio sta osservando il cosiddetto bilancio sociale per la certificazione dell'attività imprenditoriale e il controllo delle politiche di impresa e che si sta anche provvedendo alla prevenzione di atteggiamenti non corretti o illeciti da parte delle imprese.
Voglio assicurare che tutto il processo, in linea con il Libro verde «Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese» del luglio del 2001, approvato dalla Commissione Prodi, tocca molto da vicino l'impegno del nostro Governo. Si tratta di definire, a livello internazionale e di ISO, regole di orientamento destinate a tutti i tipi di organizzazione e non solo per le imprese di grandi dimensioni, finalizzate a fornire linee di salvaguardia per lo sviluppo compatibile e l'approccio etico (questa è la ISO 26000). È un cammino complesso, che avviene per gradi diversi, dall'ente locale al livello internazionale, e posso confermare la grande attenzione del Governo sul tema, in linea con quanto sollecitato dal collega Piazza.
PRESIDENTE. Il deputato Camillo Piazza ha facoltà di replicare.
CAMILLO PIAZZA. Ringrazio il Vicepresidente del Consiglio per l'impegno che il Governo sta mettendo in questo percorso. È del tutto evidente che occorre fare molto, molto di più. Spero che la questione della responsabilità sociale dell'impresa diventi un elemento della competitività delle imprese italiane. Credo sia sbagliato che le nostre imprese, che sottoscrivono accordi, anche volontari, sulla difesa dell'ambiente, sul lavoro minorile, sulle questioni legate all'ecosistema, vengano poi, in qualche modo, superate sul piano economico da imprese, in giro per il mondo, che di questi argomenti non hanno nemmeno preso visione. L'impegno non può essere soltanto dell'Italia, ma deve essere condiviso dalla Comunità europea.
Credo, però, che il Governo italiano debba giocare un ruolo importante, facendo in modo che le nostre imprese, che hanno un valore aggiunto davvero importante e che sono di qualità, possano avere veramente un interlocutore serio nel nostro Governo. Ritengo sia sbagliato andare sul mercato globale, quando qualcuno gioca in maniera sporca. L'impegno daPag. 29parte dei Verdi e, credo, di tutto il Parlamento, deve andare in questa direzione: fare in modo che, in Italia, le imprese che lavorano seriamente per l'ambiente e i diritti verso i minori possano avere veramente un interlocutore certo nel nostro Governo sui temi della globalizzazione internazionale.