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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 10,08).
(Problemi occupazionali presso il gruppo industriale CF Gomma - n. 2-00050)
PRESIDENTE. L'onorevole Di Salvo ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00050 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 8).
TITTI DI SALVO. Signor Presidente, i termini della situazione sono stati esposti con maggior dettaglio nell'interpellanza urgente. Ricapitolo quindi i principali argomenti, confidando sulla risposta del Governo, affinché possa aiutare a dissipare i dubbi che esistono sull'evoluzione e la prospettiva di un gruppo in evidente difficoltà. Stiamo parlando di un gruppo, la CF Gomma, che ha in Italia quattro stabilimenti, altri tre all'estero (in Germania, Polonia e Francia). In Italia sono occupate, in 4 stabilimenti, complessivamente circa mille persone. Uno di questi stabilimenti è a Settimo torinese, vicino a Torino, in una zona, come è noto, già interessata da molti problemi, un altro a Sulmona, un terzo a Cinisello Balsamo, un quarto a Brescia.
La CF Gomma si è trovata nel tempo ad accumulare difficoltà, sicuramente legate anche all'andamento dei suoi clienti principali (uno di questi è la FIAT). Essa, soprattutto, si è trovata in una situazione finanziaria di grandissime ed evidente difficoltà nel 2005.
Sulla base della difficoltà, è stato definito un piano industriale e alcune scelte, che hanno portato all'ingresso in campo del gruppo Pugliese, e a un piano straordinario delle banche.
Il gruppo Pugliese avrebbe fornito garanzie, insieme al piano delle banche, per la continuità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Ora, la possibilità materiale e concreta che tutto ciò avvenga è legata alla approvazione del piano di continuità che il tribunale di Nantes avrebbe dovuto già aver definito, ma che ha poi posposto nel tempo: la data nella quale è fissata adesso la decisone del Tribunale di Nantes è per domani, 12 luglio.
Ora, le notizie che arrivano dalla Francia, attraverso i rapporti tra sindacati francesi e sindacati italiani (e anche i rapporti, in questo periodo intercorsi, tra il sindacato chimico e l'impresa), lasciano molto dubbiosi, perplessi e preoccupati, esattamente riguardo i due temi principali, e cioè: la continuità produttiva (l'integrità del gruppo quindi), e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Dicevo che vi sono un migliaia di lavoratori in Italia, e ancora di più negli stabilimenti tedeschi, polacchi e francesi.
Per quanto riguarda l'interpellanza urgente, è evidente in questo caso l'urgenza legata ai tempi: il 12 luglio è domani; è evidente l'urgenza legata alla preoccupazione.
Io e gli altri parlamentari dell'Unione firmatari della presente interpellanza chiediamo certezza dell'impegno del Governo e anche chiarezza sulle scelte concrete, per garantire i due elementi che ho prima sottolineato, e che riconfermo: salvaguardia dei livelli occupazionali e continuità produttiva. Infatti i territori - tutti - di Settimo Torinese, Cinisello Balsamo, Brescia e Sulmona sono interessati per la verità anche da altri problemi relativi al tessuto produttivo in crisi.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Alfonso Gianni, ha facoltà di rispondere.
ALFONSO GIANNI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, come si voleva dimostrare, siamo di fronte ad un'altra grave crisi industriale, che coinvolge un numero consistente di occupati e di siti produttivi, con conseguenze rilevanti nei nostri rapporti internazionali. Si tratta quindi di una vicenda estremamente complessa, la cui gravità il nostro ministero non intende nascondere, rispetto alla quale evidentemente gli interpellanti chiedono non soluzioni tese a mettere in atto degli ammortizzatori sociali, di competenza del Ministero del lavoro, ma una soluzione di politica industriale, che ovviamente si pone su un terreno più complicato e che richiede alcuni passaggi.
In buona sostanza, il gruppo CF Gomma, il cui controllo è passato nelle mani del gruppo campano Pugliese, come ricordava l'onorevole Di Salvo, è uno dei leader europei nella fornitura autoveicolistica di sistemi di sospensione, di sistemi di trasferimento fluidi, di articoli tecnici di gomma, guarnizioni e prodotti per l'industria (mescole-giunti di espansione).
Negli ultimi anni, il gruppo ha conosciuto una crescita esponenziale e si è fortemente internazionalizzato. Infatti, è presente in Italia con quattro stabilimenti: a Settimo Torinese, a Cinisello Balsamo (in provincia di Milano), a Sulmona (in provincia dell'Aquila) e a San Nicola di Melfi. È inoltre presente in Francia, Germania, Polonia, Turchia, Stati Uniti, Argentina e Brasile. La forza lavoro complessiva è di circa 5300 occupati.
La CF Gomma ha acquistato l'impresa Barre Thomas, fornitore della Peugeot Citroen, situata a Rennes, nella Bretagna orientale. La Barre Thomas è divenuta pertanto una controllata del CF Gomma ed è attualmente in amministrazione controllata.
Il tribunale di Nantes, come peraltro è noto agli interpellanti, circostanza testè ribadita dall'onorevole Di Salvo, sta valutando il piano industriale della società e, presumibilmente, nell'udienza del prossimo 12 luglio, deciderà se accettare il piano di risanamento presentato dal gruppo Pugliese o scorporare dalla CF Gomma la Barre Thomas. Condivido dubbi e perplessità, ma credo che non possiamo fare altro, in queste ore, che attendere la decisione del tribunale di Nantes.
In ogni caso, il nostro ministero, al fine di garantire gli attuali assetti produttivi e occupazionali del gruppo CF Gomma in Italia, sta monitorando la situazione con la dovuta attenzione ed è in contatto continuo con le parti coinvolte, con le quali saremo in grado di fissare un incontro immediatamente dopo la decisione del tribunale francese, e quindi di avviare l'ennesimo - purtroppo - tavolo di confronto, che speriamo possa portare ad una soluzione soddisfacente per i siti produttivi e per la continuità occupazionale in questo importante settore.
PRESIDENTE. L'onorevole Di Salvo ha facoltà di replicare.
TITTI DI SALVO. Signor Presidente, sono soddisfatta dell'intenzione manifestata dal Governo di affrontare una situazione che ha le caratteristiche di difficoltà che sono state evidenziate. Sono soprattutto soddisfatta della decisione di fissare immediatamente dopo il 12 luglio l'incontro con le parti sociali. Naturalmente, la soddisfazione vera e piena si avrà di fronte alla soluzione del problema, ma l'intenzione era quella che avremmo voluto ascoltare.