Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Risorse e priorità destinate alle infrastrutture - n. 3-00317)
PRESIDENTE. Il deputato Barbi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Mariani n. 3-00317 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario.
MARIO BARBI. Signor ministro, nelle prime righe della nota che illustra il disegno di legge finanziaria per il 2007 si osserva che il risanamento necessario dei conti pubblici non può avvenire - cito testualmente - «a scapito di una riduzione degli investimenti in infrastrutture nel paese».
Ricordo che il Governo Berlusconi, generoso di annunci, è stato piuttosto avaro di risorse; ciò ha reso necessario, la scorsa estate, un intervento straordinario del Governo Prodi (di 2,8 miliardi di euro) per tenere aperti i cantieri dell'ANAS e delle Ferrovie. È noto anche che l'Unione non considera una priorità il ponte sullo stretto di Messina; è, quindi, positivo che le risorse previste per tale opera vengano impiegate, in Sicilia ed in Calabria, per opere più utili e, ora, più importanti.
Signor ministro...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
MARIO BARBI. ...vorremmo sapere da lei a quanto ammontano complessivamente le risorse stanziate per infrastrutture nei prossimi tre anni e quali siano le opere prioritarie previste dal Governo sul territorio nazionale.
PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, dalla data del 3 ottobre ad oggi è intervenuta la presentazione del disegno di legge finanziaria, con le relative appostazioni, dalle quale si può constatare che, all'articolo 135, è stato previsto, per la legge obiettivo, un volume complessivo di 1 miliardo e 200 milioni di euro l'anno per attività infrastrutturali. Inoltre, nel collegato alla finanziaria è stata prevista una rivisitazione complessiva del pacchetto azionario della Società stretto di Messina, volta a permettere l'utilizzo dei fondi già esistenti (si tratta di circa 1 miliardo e 400 milioni) per opere infrastrutturali della Calabria e della Sicilia.
Penso che, sul piano delle infrastrutture necessarie al paese, i soldi stanziati siano pochi. Tuttavia, impegno principale di questo Governo è quello di mettere a posto i conti, sia con riferimento alla necessità di rimanere nel quadro di riferimento europeo (alludo alla nota soglia del 3 per cento) sia riguardo alla necessità generale di una più equa redistribuzione. Preso atto di ciò, con i fondi a disposizione, realizzerò gli investimenti che saranno concordati con le singole regioni, dopo aver definito con ciascuna di esse il quadro delle priorità (cosa che ho già fatto, ad eccezione di due regioni) e dopo un opportuno passaggio nella Conferenza Stato-regioni e nelle Commissioni parlamentari.
Posto che i soldi a disposizione non bastano per tutti, credo che il compito di stabilire le priorità non debba essere lasciato alla responsabilità esclusiva del Governo, ma che debbano concorrere corresponsabilità ed impegno specifico delle regioni e del Parlamento.
PRESIDENTE. L'onorevole Mariani ha facoltà di replicare.
RAFFAELLA MARIANI. Signor ministro, lei ci annuncia, oggi, che nel disegno di legge finanziaria, come avevamo potuto constatare, c'è un serio e corretto investimento in opere pubbliche strategiche.
Nel sottolineare che, come lei ha già affermato, le risorse disponibili non soddisfano tutte le esigenze cui il paese devePag. 42far fronte per ammodernare un apparato infrastrutturale che sicuramente rimane arretrato, dobbiamo testimoniare che le azioni concrete messe in campo da questo Governo, a partire dal mese di luglio, per evitare il blocco dei cantieri e per far ripartire un sistema che, come diceva il mio collega, è stato caratterizzato da molti annunci e da poche risorse, costituiscono segnali molto importanti.
Oggi, subito dopo la discussione di una mozione per la ridestinazione dei fondi stanziati per il ponte sullo stretto di Messina, partiamo con azioni concrete rivolte all'ammodernamento ed al potenziamento di infrastrutture di territori regionali verso le quali vi è stata, in questi anni, una trascuratezza molto grave.
Noi riteniamo, signor ministro, che sia molto importante anche il metodo adottato da questo Governo, che è consistito nel concertare insieme alle regioni le priorità; le infinite polemiche che avevano caratterizzato il Governo precedente rispetto alla scelta di alcune opere ed alla rinuncia ad altre - pur se, in ipotesi, richieste dalle regioni - aveva creato una sorta di stasi. Oltretutto, avevamo assistito ad una sorta di lievitazione nell'elenco delle opere, divenute, nell'assai citata legge obiettivo, un numero infinito: erano stati previsti quasi 173 miliardi di euro di spesa a fronte di una disponibilità soltanto di 58 miliardi.
Noi vogliamo tornare alla realtà dei fatti. Pertanto, chiediamo al Governo...
PRESIDENTE. Deve concludere...
RAFFAELLA MARIANI. ...di incrementare ancora le risorse per dare una risposta fattiva - e contribuiremo attivando, a tale scopo, gli strumenti parlamentari a nostra disposizione - a tutti gli italiani che hanno bisogno di un moderno sistema di infrastrutture (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).