Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per contrastare la criminalità organizzata e la microcriminalità a Napoli - n. 3-00373)
PRESIDENTE. Il deputato Elio Vito ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00373 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8).
ELIO VITO. Signor Presidente, prima di parlare della criminalità a Napoli mi permetta di cogliere l'occasione per denunciare un fatto e chiedere alla Presidenza della Camera, ma anche al Vicepresidente Rutelli, che il Parlamento sia rapidamente informato su quanto sta accadendo di gravissimo a Venezia, in questi minuti, con l'occupazione da parte di alcuni manifestanti del palazzo della giunta regionale. Tali manifestanti hanno sfondato le porte di ingresso, vi sono due agenti contusi e l'occupazione è ancora in corso, impedendo la normale attività della regione e, soprattutto, creando gravi disagi ai dipendenti.
Ciò, purtroppo, si inserisce in un clima di violenza politica che in questi giorni colpisce Venezia, Padova e, in generale, la regione Veneto. Tutto ciò ci preoccupa molto e, conseguentemente, chiediamo al Governo che venga a riferire in Parlamento su tali vicende.
Per quanto concerne poi la nostra interrogazione, il Presidente Prodi e il ministro Amato si sono recati nei giorni scorsi a Napoli e, finalmente, si sono accorti della gravità di quella situazione.Pag. 31Napoli si è risvegliata da un sogno - si trattava, invece, di un incubo -, quello del «Rinascimento» di Bassolino e della Jervolino e di tutta la sinistra che avevano promesso ai napoletani di risolvere tutti i problemi, quali il traffico, l'immondizia e la criminalità che, invece, sono rimasti tali.
Noi abbiamo la sensazione che le misure annunciate nei giorni scorsi siano del tutto insufficienti. Per tale motivo, chiediamo al Governo se intenda assumerne altre e più radicali.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, la situazione della città di Napoli ha conosciuto degli importanti cambiamenti e miglioramenti nel corso degli ultimi dieci anni. Dal punto di vista della sicurezza e dell'ordine pubblico, tutti siamo a conoscenza della gravità e della drammaticità di una situazione che, in molti casi, è legata alla capacità della camorra di incunearsi nelle difficoltà sociali, nella mancanza di lavoro, nell'incertezza di molti giovani e, dunque, di attirare tante e troppe persone nelle sue spire.
È evidente che quello assunto dal Governo è un impegno in primissima linea, d'intesa con il sindaco Jervolino, con il presidente della regione, Bassolino, e con la provincia. A questo fine è stata dedicata l'azione che il ministro dell'interno ha assunto in prima persona già dal mese di settembre insieme al viceministro Minniti, fino a firmare un patto, venerdì scorso, in prefettura a Napoli, ventiquattro ore dopo la visita in città del Presidente Prodi. Tale intesa non riguarda provvedimenti-«pannicelli caldi» che troppe volte sono stati adottati per cercare di risolvere una situazione tanto difficile, ma, al contrario, perseguono obiettivi strutturali.
Per contrastare la criminalità e sviluppare una cultura della legalità ci vuole tempo e l'impegno di tutti. Si deve superare la logica dell'emergenza che, con l'adozione di provvedimenti tampone e con «pannicelli caldi», non è riuscita a risolvere la situazione alla radice.
Le direttrici di intervento prevedono, in primo luogo, un rafforzamento e la riorganizzazione permanente delle attività di investigazione e di controllo del territorio; in secondo luogo, progetti concreti di riqualificazione urbana che vanno dalla videosorveglianza all'illuminazione; infine, in terzo luogo, una maggiore collaborazione tra tutte le istituzioni anche sul piano finanziario. In termini pratici, ci saranno circa mille agenti in più tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e guardie forestali, in parte provenienti da fuori città, in parte recuperati da compiti amministrativi, i quali saranno destinati al controllo del territorio e allo svolgimento di attività di investigazione. Quattrocento di essi costituiranno una forza di intervento rapida destinata a svolgere azioni straordinarie. Aumenteranno le pattuglie: settantanove in città e trentanove in provincia. Sarà costituita, inoltre, su mia richiesta, una squadra di controllo degli itinerari turistici. A questo fine, occorre che vi siano forze di polizia specializzate che conoscano quei territori e quei tragitti turistici. È necessario, in particolare, che tali forze di polizia conoscano quei territori e quei tragitti in permanenza perché se esse sono cambiate in continuazione non potranno avere quel controllo del territorio tale da rassicurare i turisti. Infatti, noi vogliamo che il numero dei turisti aumenti, perché non possiamo chiedere interventi strutturali per l'economia a Napoli se non potenziamo anche, d'intesa con gli enti territoriali, la capacità di offerta turistica e culturale.
Ci saranno, inoltre, più veicoli e più di cento motociclette con cui presidiare più efficacemente i vicoli. Al finanziamento di questi interventi concorreranno anche le istituzioni locali.
PRESIDENTE. Signor Vicepresidente del Consiglio dei ministri, deve concludere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Presidente, utilizzoPag. 32venti secondi in più, che recupererò successivamente, per concludere il mio intervento. Saranno potenziati i presidi dei carabinieri su tutta l'area e verrà istituito un nuovo reparto territoriale nel sud-est della provincia.
PRESIDENTE. Signor Vicepresidente del Consiglio dei ministri, deve concludere: non si può accogliere la sua proposta di recuperare il tempo nel prosieguo dello svolgimento del question time.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Concludo, Presidente. Infine, Napoli e la provincia saranno la prima area interamente videosorvegliata ventiquattro ore su ventiquattro con un sistema di telecamere che riguarderà strade e scuole. Anche in questo caso, tutto ciò sarà realizzato d'intesa con la regione e la provincia.
Inoltre è previsto il potenziamento dell'illuminazione...
PRESIDENTE. Grazie, vicepresidente Rutelli: ha esaurito il suo tempo da oltre un minuto.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, mi accingo a concludere. Il viceministro Minniti ogni sei mesi farà un preciso rapporto perché si tratta non di agire solo nell'emergenza, ma di un impegno di legislatura.
PRESIDENTE. Il deputato Elio Vito ha facoltà di replicare.
ELIO VITO. Signor Presidente, mi dispiace, ma non è ammissibile che il question time si trasformi in una sede dove il Governo viene a fare i suoi spot oltre i tempi previsti dal regolamento.
PRESIDENTE. Anche a lei ho concesso un po' di tempo in più rispetto a quello previsto dal regolamento.
ELIO VITO. Signor Presidente, se permette, ho richiamato l'attenzione della Presidenza sui fatti gravissimi accaduti a Venezia...
PRESIDENTE. Tale richiamo poteva essere fatto in un'altra fase della seduta e lei lo sa.
ELIO VITO. Signor Presidente, mi dispiace questo suo modo di reagire e di rispondere. Non fa onore alla funzione che lei svolge, che deve essere imparziale nei confronti del Governo.
Vengo alla replica, che vorrei articolare in due punti, quello del Governo e quello degli enti locali. Gli annunci da lei fatti in questa sede, Vicepresidente Rutelli, non sono credibili per due ragioni. Intanto, contemporaneamente a tali annunci, il Governo non ha concesso gli aumenti richiesti e dovuti alle forze dell'ordine, creando con la legge finanziaria gravi turbamenti, disagi, malcontenti e proteste da parte delle forze dell'ordine stesse. Come pensate di annunciare aumenti delle forze dell'ordine, nuove macchine e nuove sedi quando contemporaneamente, con la legge finanziaria, non date i soldi che spettano, chiudendo caserme e commissariati di polizia anche in Campania e in provincia di Napoli? Inoltre, non siete credibili perché anche su questo siete vittime del ricatto delle forze estreme. Quando era stata avanzata la proposta di inviare l'esercito a Napoli, che avrebbe avuto un valore altamente simbolico, subito le forze estreme della vostra maggioranza ve lo hanno impedito.
Infine, quanto al punto relativo agli enti locali, faccio presente che la situazione a Napoli nel corso di questi dieci anni è solo peggiorata e che l'annunciato «Rinascimento» napoletano è stata solo propaganda per coprire il più violento, arrogante e protervo sistema di potere clientelare che mai si sia riscontrato a Napoli e in Campania. Il «sistema della sinistra» ha fatto sì che oggi Napoli e la Campania siano diventati peggio di una regione «rossa», dove non si lavora, non si guadagna, non si vincono appalti e nonPag. 33si entra nelle ASL se non si appartiene a quel sistema di potere clientelare. Questo è servito anche a distrarre l'attenzione del sistema pubblico dalla lotta alla criminalità che così ha potuto prosperare sino a giungere al dramma e alla tragedia dei giorni nostri di cui, finalmente, anche i ma|$$|Ax|fitre à penser della sinistra si sono accorti (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Lega Nord Padania).