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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata
(Iniziative in materia di gestioni commissariali, alla luce dell'esperienza dei commissariamenti in Campania n. 3-01509)
PRESIDENTE. Il deputato Giuditta ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01509, concernente iniziative in materia di gestioni commissariali, alla luce dell'esperienza dei commissariamenti in Campania (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10).
PASQUALINO GIUDITTA. Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, nella regione Campania sono stati istituiti numerosi commissariati di Governo per fronteggiare situazioni di grave crisi, come nel settore dei rifiuti, delle acque, delle bonifiche, del disinquinamento, del dissesto idrogeologico e della sicurezza del territorio.
Questi commissariati, istituiti da molti anni, hanno perso la loro funzione, che era quella di individuare e risolvere, in maniera tempestiva, le fasi di emergenza. Invece, si sono rivelate strutture inefficaci, costose e di ostacolo alla gestione ordinaria, creando duplicazioni e sovrapposizioni politico-amministrative.
La loro eccessiva durata contraddice la funzione straordinaria che avrebbero dovuto svolgere. Il caso più eclatante è il settore dei rifiuti, che ancora dopo quattordici anni di gestione commissariale si trova in una gravissima emergenza ambientale non più sopportabile, anche per il pericolo per la salute dei cittadini. Sarebbe un errore continuare con le gestioni commissariali! Vanno abolite! Bisogna restituire al governo regionale ed alle istituzioni locali tutte le funzioni assegnate dall'investitura popolare. Si chiede, pertanto, quali iniziative il Governo intenda assumere per superare questa fase.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Pag. 56Signor Presidente, la legge istitutiva del Servizio nazionale della protezione civile prevede la delibera dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri al verificarsi di calamità naturali, catastrofi o altri eventi che, per intensità ed estensione, debbano essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari. Altresì, come noto, la protezione civile è materia di natura concorrente e pertanto la delibera dello stato emergenziale avviene a seguito della richiesta della regione interessata.
Ciò premesso, nel far presente che la vigenza delle situazioni emergenziali che interessano la regione Campania cessa al 31 dicembre di quest'anno, si ritiene comunque doveroso sottolineare l'importanza del ricorso ai mezzi e ai poteri straordinari previsti dalla vigente normativa in materia di protezione civile per fronteggiare tempestivamente taluni rischi e fornire soccorso alle popolazioni.
Ciò, tuttavia, impone un'attenta riflessione sulla necessità di porre in essere tutte le iniziative finalizzate al definitivo e celere superamento delle criticità, e il conseguente rientro alla gestione ordinaria.
Tale considerazione appare quanto mai attuale, anche tenuto conto che il Presidente del Consiglio ha recentemente rappresentato alle regioni la necessità, in prossimità della scadenza dei numerosi stati di emergenza in corso, di sensibilizzare i relativi presidenti, che operano in qualità di commissari delegati, per implementare ogni utile iniziativa finalizzata al definitivo superamento dell'emergenza.
Diversamente, per le azioni volte esclusivamente al completamento degli interventi di salvaguardia del patrimonio umano ed ambientale, infatti, si potrà continuare ad operare, sebbene in regime ordinario e dunque non derogatorio, oltre il termine di scadenza delle situazioni emergenziali, previa ovviamente valutazione della sussistenza degli occorrenti presupposti giustificativi.
Il Presidente del Consiglio ha, altresì, fatto presente che, laddove i commissari delegati stiano operando in regime derogatorio all'ordinamento giuridico vigente, si dovrà provvedere ad una concreta e rapida accelerazione delle iniziative emergenziali in corso.
Inoltre, per favorire il delicato compito di attivare ogni misura occorrente al tempestivo rientro nell'ordinario, è stata segnalata la possibilità di avvalersi del supporto dei comitati di rientro nell'ordinario, istituiti per l'occorrenza, che possono fornire utili indicazioni di carattere metodologico in relazione alle attività da compiersi.
Infine, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha fatto presente che, in caso di impossibilità di ritornare ad una gestione ordinaria delle attività da porre in essere, le eventuali richieste di proroga vengono sottoposte alla preventiva valutazione degli uffici del dipartimento della protezione civile e alla relativa istruttoria tecnica ed amministrativa.
PRESIDENTE. Il deputato Giuditta ha facoltà di replicare.
PASQUALINO GIUDITTA. Ringrazio il Ministro per aver condiviso in parte le mie preoccupazioni. Ritengo, tuttavia, opportuno che il Governo compia ulteriori approfondimenti, per individuare al più presto misure concrete ed efficaci che rendano finalmente possibile il definitivo superamento delle emergenze nella regione Campania.
L'avere affidato ormai da anni ai commissariati di Governo la gestione di settori delicati e strategici colpiti da grave crisi con la condivisione del governo regionale ha fatto in modo che le istituzioni locali sfuggissero alle proprie responsabilità, accentuando inefficienze e confusione nella predisposizione di interventi e aumentando la sfiducia della collettività verso le istituzioni locali.
Sono venuti meno sino ad oggi gli ordinari circuiti decisionali, e spesso si sono creati degli ingorghi istituzionali proprio per l'incertezza sulla titolarità e sull'utilizzo delle competenze, nonché per la mancanza delle necessarie sinergie tra le varie strutture.
C'è assolutamente bisogno di una nuova strategia istituzionale, che miri a ripristinarePag. 57 le condizioni minime per il rientro alla gestione ordinaria e, qualora sia necessario, affidare l'utilizzo dei poteri straordinari esclusivamente alle stesse istituzioni locali.
La gestione ordinaria significa anche un incisivo snellimento dell'apparato burocratico, maggiore razionalizzazione, trasparenza e riduzione di costi; il rispetto di regole certe permette anche di abbassare il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata.
Queste gestioni hanno comunque radicato nei cittadini campani una percezione di sostanziale inaffidabilità nei confronti della pubblica amministrazione.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
PASQUALINO GIUDITTA. Se non superiamo questa fase, è a rischio la crescita del nostro territorio. Una regione che vuole porre al centro della propria vita politica lo sviluppo...
PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
PASQUALINO GIUDITTA. ...deve assolutamente - e concludo, signor Presidente - cambiare percorso: non può tenere il proprio territorio commissariato (Applausi dei deputati del gruppo Popolari-Udeur).
PRESIDENTE. Diversamente dalla prassi in genere seguita per il question time, approfittando della condizione prenatalizia, salutiamo gli alunni e i docenti delle classi V dell'ISIS di Bojano, provincia di Campobasso, che stanno assistendo ai nostri lavori dalle tribune (Applausi).