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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure volte a potenziare i finanziamenti per le politiche sociali e per contrastare la povertà a Napoli - n. 3-00375)
PRESIDENTE. L'onorevole De Cristofaro ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00375 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10).
PEPPE DE CRISTOFARO. Signor Presidente, signor Vicepresidente del Consiglio, non c'è dubbio che la situazione di difficoltà della città di Napoli necessiterebbe innanzitutto un dibattito quanto più serio possibile e non strumentale come, purtroppo, viene fatto e come è stato fatto anche questa mattina.
Ritengo che questo elemento di difficoltà, come è stato richiamato giustamente, non si risolva semplicemente con misure di ordine pubblico. Certo, l'ordine pubblico è necessario e l'attività di coordinamento e di maggiore investigazione delle forze dell'ordine va sicuramente privilegiata, ma credo che questo elemento di difficoltà si risolva soprattutto intervenendo sul terreno sociale.Pag. 35
Chiedo al Governo quali misure intenda predisporre per contrastare fortemente quella povertà e quel disagio sociale che, in qualche modo, sono l'acqua melmosa nella quale la camorra vive e si riproduce, generando, purtroppo, le gravi difficoltà in cui vive la città.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, l'onorevole De Cristofaro ha ragione, e sottoscrivo ciò che egli afferma. Evidentemente, se parliamo di misure strutturali ci riferiamo a interventi che avranno un impatto con il tempo. Siamo convinti che una serie di misure contenute nel disegno di legge finanziaria e nella manovra economica in discussione questa settimana vadano nella direzione giusta. Si tratta di interventi che recheranno beneficio al Mezzogiorno e, dunque, alla nazione. Infatti, il recupero, anche produttivo, del lavoro, della capacità e del tasso di produttività, oltreché del tasso di occupazione, del Mezzogiorno, rappresenta un beneficio per l'intero paese, senza eccezioni. È chiaro che la situazione nel Sud è quella che lei descrive: il 4,5 per cento delle famiglie povere italiane è censito nel nord, il 6 per cento al centro e ben il 24 per cento nel Mezzogiorno, dove risiede il 70 per cento delle famiglie povere del nostro paese.
Il disegno di legge finanziaria prevede una serie di interventi in diversi ambiti. Prioritario è lo sviluppo delle imprese ed il sostegno all'occupazione. L'intervento differenziato sul cosiddetto cuneo fiscale per le imprese del sud mi pare la scelta più decisa. Infatti, la riduzione del costo del lavoro, che non colpisce il lavoratore ma è a carico della fiscalità generale, sarà di 10 mila euro per ogni lavoratore a tempo indeterminato, rispetto ai 5 mila euro previsti per le imprese del resto del paese. Inoltre, sono previsti un credito di imposta per nuovi investimenti nelle aree svantaggiate e provvedimenti di incentivo ad hoc per l'occupazione femminile rivolti alle imprese che assumano donne, con una riduzione del costo del lavoro. In altri termini, nelle zone del Mezzogiorno, assumere una donna consentirà un risparmio ulteriore compreso tra i 150 e 170 euro al mese.
Inoltre, per promuovere lo sviluppo sono stati previsti interventi di recupero urbano delle aree e dei quartieri degradati delle città del Mezzogiorno, identificate come zone franche urbane, e si è istituito un fondo (si tratta di una innovazione da sperimentare), in cofinanziamento con i programmi regionali e d'intesa con l'Unione europea e con le regioni competenti, che riguarda le aree che si trovino in particolare situazione di degrado e di esclusione sociale.
Ho citato soltanto questi provvedimenti, onorevole De Cristofaro, proprio per dimostrare che intendiamo affrontare non con gli strumenti dell'emergenza i gravi problemi emersi, che riguardano la sanità, l'ordine pubblico e il lavoro, ma con misure che ci permettano, di qui alla fine della legislatura, di affermare, di intesa con le regioni e gli enti locali, che si è voltato pagina.
PRESIDENTE. Il deputato De Cristofaro ha facoltà di replicare.
PEPPE DE CRISTOFARO. Signor Presidente, prendo atto positivamente delle affermazioni rese dal Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Vorrei aggiungere che, già partire dalla manovra di bilancio e, certamente, nei mesi che verranno, il Governo effettivamente dovrà tentare di fare qualcosa in più. Nel corso di questi anni, c'è stata una vera difficoltà sul terreno sociale e anche dello sviluppo, dovuta al fatto che soprattutto il precedente Governo ha lasciato il Mezzogiorno e la città di Napoli in uno stato di autentico abbandono. Credo si debba voltare radicalmente pagina, intervenendo con misure concrete.
Ha fatto bene il Presidente del Consiglio dei ministri a recarsi a Napoli. Credo che adesso si debba ridiscutere, ad esempio,Pag. 36di come rimettere in piedi un piano come quello che fu denominato quale piano del reddito di inserimento. Se fosse possibile, si dovrebbe immaginare un cofinanziamento anche da parte del Governo centrale, oltreché degli enti locali, del reddito di cittadinanza. Insomma, sono necessarie quelle varie misure a sostegno del reddito che, in qualche modo, possano rappresentare un effettivo contrasto alla povertà.
Oggi, c'è un nesso molto forte tra la precarietà e la camorra e tra la precarietà e la violenza. La violenza e la camorra esistono esattamente perché esiste la precarietà.
Credo che dovremo prestare molta attenzione per ascoltare la voce di chi oggi combatte la precarietà, come qualche giorno fa lei ha ricordato in occasione di una grande manifestazione di piazza che si è svolta a Roma (Applausi dei deputati del gruppo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea).