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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per il completamento del restauro del sito archeologico dell'area cosiddetta «Franzin» nel comune di Zuglio (Udine) - n. 3-01472)
PRESIDENTE. La deputata Di Cento ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-01472, concernente misure per il completamento del restauro del sito archeologico dell'area cosiddetta «Franzin» nel comune di Zuglio (Udine) (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11), di cui è cofirmataria.
MANUELA DI CENTA. Signor Presidente, la ringrazio. Ho preso la parola forse due volte in quest'Aula, e lei per due volte mi ha chiamato Di Cento: io sono Di Centa...!
Il sito «Franzin» è un sito archeologico che si trova in Friuli-Venezia Giulia, nelle montagne della Carnia, nel comune di Zuglio. Nel 2001 la soprintendenza regionale è intervenuta con uno scavo di pronto intervento nell'area, mettendo in luce i livelli e le strutture più recenti della stratigrafia rapportabile alla tardo-antichità, ed aggiungendo così elementi nuovi e di grande rilievo alla storia dell'abitato romano di Iulium Carnicum (l'attuale Zuglio), antica città romana sorta nel 50 avanti Cristo. I resti recentemente scoperti necessitano di restauro e soprattutto di una copertura dalle intemperie (acqua, neve e freddo: si tratta di una zona di montagna). Senza una copertura verrebbe infatti disperso il grandissimo patrimonio storico ed archeologico del sito, che è patrimonio delle genti della Carnia, di tutto il nostro Paese e dell'umanità. Chiedo pertanto al Ministro se non ritenga di intervenire urgentemente, nelle sedi di sua competenza, assegnando i finanziamenti necessari per tali opere, al fine di completare il restauro e la copertura per la conservazione del sito «Franzin».
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, molti dei punti toccati dall'onorevole Di Centa corrispondono alle valutazioni del Governo e del Ministero. Nel 2001, la soprintendenza del Friuli-Venezia Giulia è intervenuta con uno scavo di pronto intervento nel comune di Zuglio, in un'area centrale dell'abitato romano di Iulium Carnicum (la più settentrionale città romana d'Italia), a seguito del ritrovamento di una stratigrafia archeologica significativa in un'area che era soggetta ad edificazione. Sull'area è stato pertanto apposto il vincolo, negandone la prevista edificazione, data la notevole conservazionePag. 45di strutture murarie e pavimentarie, poste ad una profondità modesta, di notevole interesse per la conoscenza dell'organizzazione urbana di Iulium Carnicum e della tecnica edilizia nell'area montana della Venezia. Dato il danno considerevole al proprietario privato è stata avviata la procedura di esproprio, che è ora in via di chiusura. In particolare, è stata corrisposta al proprietario l'indennità e si è in attesa della firma del verbale di presa di possesso.
Nel 2005, al fine di avviare la valorizzazione della zona, sono stati attuati - nell'ambito di un accordo di programma fra comune e soprintendenza - taluni interventi finalizzati alla salvaguardia e alla valorizzazione dell'area, utilizzando un finanziamento del Ministero per i beni e le attività culturali poi trasferito al comune. Nel corso del 2007, con i fondi stanziati dal Ministero e quelli ottenuti dal comune, sono proseguiti i lavori di scavo e di delimitazione dell'edificio (che è risultato più esteso del terreno espropriato) e si è avviata la progettazione della copertura, che - come l'interrogante osservava - risulta necessaria per la salvaguardia dei resti rinvenuti, considerata l'inclemenza del clima montano.
Nel quadro degli interventi da realizzare nell'area, si è ritenuto di dare la precedenza alla prosecuzione dei lavori per rendere museo l'area demaniale del foro di Iulium Carnicum, in quanto tali lavori sono indispensabili per proteggere e restaurare i reperti, per sistemare la viabilità pedonale (al momento interrotta) e per creare nell'area un percorso di visita adeguato alle normative di sicurezza. In sede di valutazione delle proposte di programma pervenute, sarà valutata anche la possibilità di impiegare una parte delle risorse per intervenire nell'area «Franzin»: ciò in considerazione del fatto che nelle immediate vicinanze dell'area vi sono realtà edificate, la cui espansione potrebbe essere dannosa per la conservazione dei reperti.
PRESIDENTE. La deputata Di Centa ha facoltà di replicare.
MANUELA DI CENTA. Signor Presidente, ringrazio il Ministro Chiti, anche se devo dire che mi sarebbe piaciuto sentire la risposta direttamente dal Ministro per i beni e le attività culturali con delega al turismo, onorevole Rutelli, perché parliamo di grandi pezzi di storia, che sono perciò pezzi di noi stessi. Si tratta, infatti, di aree e di memorie risalenti a 50 anni prima di Cristo e, come ho già detto, credo che non siano solo patrimonio delle genti della Carnia, ma dell'umanità.
Ci troviamo nella città di Roma, e quindi sappiamo tutti che cosa vuol dire godere delle bellezze dei monumenti che vi si trovano. Credo che il ritrovamento di un sito archeologico in un piccolissimo paese di 600 anime come Zuglio, in montagna, non solo sotto il profilo storico-culturale, ma anche sotto quello turistico possa rappresentare un modo vero di dare vita alla montagna e spazio alla gente, per far sì che anche la cultura di un'Italia che si apre all'Europa e di un mondo che vuole vivere in pace in un'Europa sempre più aperta cerchi di copiare quanto hanno fatto i romani attraverso questa via augusta che dal mare passava a Zuglio e arrivava al confine, a Monte Croce Carnico, per poi andare verso le terre straniere, l'Austria e l'Ungheria.
Zuglio (Iulium Carnicum) è nato per questo, per presiedere a quella via di comunicazione così importante, ed è stato voluto addirittura da Giulio Cesare, perciò ha una rilevanza notevole. Credo dunque che non solo la gente del luogo, ma tutti noi e l'umanità intera desideri poter godere di questa nostra bellissima storia (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI).