Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata
(Orientamenti del Governo sull'eventualità di ulteriori decreti sui flussi o di altri provvedimenti di sanatoria per i clandestini presenti in Italia - n. 3-01511)
PRESIDENTE. Il deputato Gibelli ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni n. 3-01511, concernente orientamenti del Governo sull'eventualità di ulteriori decreti sui flussi o di altri provvedimenti di sanatoria per i clandestini presenti in Italia (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12), di cui è cofirmatario.
ANDREA GIBELLI. Signor Presidente, è imbarazzante avere un Governo che non riesce ad espellere nessuno, un Governo che non è in grado nemmeno di cacciare dai confini nazionali nessun clandestino delinquente e si preoccupa di avviare dibattiti al proprio interno sulle quote, sulle sanatorie e sui decreti flussi che stanno diventando un vero tormentone per i nostri cittadini in termini di sicurezza.
I numeri parlano chiaro: ad oggi vi sono circa 352.995 domande a fronte di 47 mila posti, e già si preannuncia il superamento delle 170 mila quote che il decreto prevedeva. Oggi si annuncia - lo sta facendo il Ministro Ferrero - la richiesta di una sanatoria che porterebbe il Paese nell'illegalità più completa.
Oggi vogliamo sapere dal Governo se intende procedere con sanatorie indiscriminate o garantire la legalità e la sicurezza ai cittadini (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, in merito alla determinazione annuale delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato con visto di ingresso, si precisa che la stessa avviene sulla base dei criteri generali per la definizione dei flussi di ingresso, individuati nel documento programmatico triennale relativo alla politica dell'immigrazione e degli stranieri nel territorio dello Stato, e che, in caso di mancata pubblicazione del decreto di programmazione annuale, il Presidente del Consiglio dei Ministri può provvedere in via transitoria con proprio decreto, nel limite delle quote stabilite per l'anno precedente.
Tenuto presente che il documento programmatico per il triennio 2007-2009 - ancorché in fase di avanzata predisposizione - non è stato ancora emanato, e stante tuttavia l'urgenza di definire la quota di lavoratori extracomunitari non stagionali da ammettere nel territorio dello Stato per l'anno 2007, è stato adottato da parte del Presidente del Consiglio un decreto recante la programmazione transitoria dei flussi di lavoratori extracomunitari. Il predetto decreto flussi ha fissato in 170 mila la quota di ingresso per l'anno in corso di lavoratori extracomunitari non stagionali.
In occasione del decreto flussi 2007, si è avuta una radicale trasformazione delle procedure che fanno capo agli sportelli unici per l'immigrazione, allo scopo di eliminare quelle criticità emerse nelle precedenti esperienze (ricordiamo le code alle poste), che avevano arrecato enormi disagi ai cittadini e agli uffici coinvolti nell'attività dello sportello.
Al fine, infatti, di semplificare le procedure in uso, è stata introdotta una modalità esclusivamente informatica di inoltro delle domande di competenza dello sportello unico, la modulistica è stata semplificata e il programma di gestione delle singole pratiche è stato rielaborato, rendendolo più efficiente ed adeguato alle necessità del rigoroso rispetto dei tempi del procedimento.
Per quanto concerne i dati relativi al numero delle richieste pervenute al centro di elaborazione dati del Ministero, si precisa che alle ore 16 del giorno 17 dicembre sono pervenute 383.063 istanze di rilascio Pag. 60del nulla osta per l'assunzione di cittadini extracomunitari appartenenti ai Paesi che hanno sottoscritto con l'Italia accordi di cooperazione in materia migratoria, a fronte di 47.100 quote d'ingresso previste dal decreto flussi.
Come si vede, si registrano una pressione ed una domanda decisamente superiori rispetto a quanto non siano le aperture stabilite dal Governo; in particolare, il lavoro domestico, le badanti e le assistenti domestiche presentano una quota rilevante.
In base alla nuova procedura, le istanze saranno inviate agli sportelli unici presso le prefetture (ricordo che l'altra volta circa un terzo delle domande fu rigettato).
Per quanto attiene - e concludo, signor Presidente - alle dichiarazioni del Ministro Ferrero, che si confermano, va riaffermato che le frasi suddette non indicano alcuna prospettiva di sanatoria.
Nel caso particolare, le dichiarazioni del Ministro Ferrero si riferiscono alla soluzione del problema dei clandestini che hanno già trovato un lavoro, mentre come è noto il concetto di sanatoria si riferisce ad una regolarizzazione generalizzata dei clandestini che non è nel nostro programma.
PRESIDENTE. Il deputato Gibelli ha facoltà di replicare.
ANDREA GIBELLI. Signor Presidente, sinceramente non ho sentito una risposta più democristiana di così nemmeno nella prima Repubblica (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)!
Anche da padano devo affermare che per me l'italiano ha un senso, e perciò le parole del Ministro Ferrero vanno esattamente in una direzione opposta. Oggi vi sono dei clandestini e per il semplice fatto che hanno trovato un lavoro il Governo vuole garantire loro un permesso di soggiorno. Ciò significa considerare il Paese come un richiamo per la clandestinità, un Paese dove non vi sono le regole, dove si vuole demolire la legge Bossi-Fini solo per motivi ideologici, dove si afferma di varare l'indulto perché lo chiede il Papa e il giorno dopo, invece, in maniera assolutamente ideologica procediamo nella direzione opposta, in ragione dei valori.
Avete dimostrato, con la «bocciatura» del decreto-legge sulla sicurezza, che tenete di più ai matrimoni fra le coppie omosessuali rispetto alla sicurezza dei cittadini. Credete di più che valga una società costruita a tavolino, dove gli immigrati vengono da clandestini e possono anche sposarsi in spregio alle regole di questo Paese.
Saranno i sindaci a cambiare il Paese, non voi! Saranno le persone del nord elette direttamente dai cittadini che daranno le risposte, non voi!
Pertanto, mi rivolgo a voi, persone sedute su queste poltrone, che ipocritamente occupate i banchi del Governo senza avere una maggioranza: vi daremo una risposta politica perché non ci interessano le risposte burocratiche (Deputati del gruppo Lega Nord Padania esibiscono cartelli recanti la scritta «Vergogna» e indossano fasce verdi recanti la scritta «Difensore dei cittadini»)...
PRESIDENTE. Per favore deputato Gibelli, mentre lei conclude il suo intervento invito i colleghi a cessare le manifestazioni ed esibizioni e a rimuovere ciò che hanno esposto.
ANDREA GIBELLI. Non siete nemmeno capaci di espellere 408 persone. Vergogna! Vergogna! Vergogna (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania)!
PRESIDENTE. Ricordo che le interrogazioni a risposta immediata richiedono una particolare sobrietà. Non costringetemi a richiamarvi all'ordine. Togliete i cartelli! Si avvicina il Natale, siate buoni come tutti gli altri. Rimuovete i cartelli!
STEFANO ALLASIA. Siate buoni voi, andatevene!