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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata
(Cause e responsabilità della vicenda del ritardo accumulato dal treno Eurostar Lecce-Roma il 15 dicembre 2007 - n. 3-01512)
PRESIDENTE. Il deputato Stradella ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-01512, concernente le cause e responsabilità Pag. 61della vicenda del ritardo accumulato dal treno Eurostar Lecce-Roma il 15 dicembre 2007 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 13), di cui è cofirmatario.
Vi prego, per favore, di rimuovere le insegne altrimenti non possiamo proseguire. Vi prego, non costringetemi a sospendere la seduta. Rimuovetele, per favore. Ognuno tolga la propria insegna, per favore.
Prego, deputato Stradella.
FRANCO STRADELLA. Signor Presidente, intervengo per sapere quali siano le cause - anche se ritengo sia difficile per il Ministro rispondere - che hanno determinato un'odissea così tragica per 450 passeggeri su un treno di eccellenza chiamato Eurostar, con un secondo treno chiamato a soccorso che si è fermato dopo 12 ore e ha contribuito a proseguire il tormento dei passeggeri, con un'informativa data alla protezione civile in ritardo - tant'è che quest'ultima non è intervenuta a sostegno delle necessità dei passeggeri - e, pertanto, con un disagio che è terminato dopo ben 20 ore, alla stazione di Roma Termini e con la promessa da parte del presidente delle Ferrovie dello Stato di rimborso del biglietto pagato.
Mi sembra un fatto veramente paradossale se non si trattasse di una situazione tragica e vergognosa per un Paese civile. Basterebbe il premio che ha proposto il giornalista Feltri per l'amministratore delegato Moretti: il premio «Bamba».
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, Ferrovie dello Stato Spa riferisce che nel pomeriggio del 15 dicembre scorso, in condizioni meteorologiche particolarmente critiche, il treno Eurostar 9354, in viaggio da Lecce a Roma, si è fermato nel tratto di interconnessione tra la linea storica e la linea ad alta velocità.
In tale punto, le apparecchiature elettroniche della locomotiva devono passare dall'assetto di funzionamento con un'alimentazione a 3 kilowatt a corrente continua ad un assetto di funzionamento con un'alimentazione a 25 kilowatt a corrente alternata, propria della linea ad alta velocità. Tale passaggio, pur con i dispositivi installati di recente sugli ETR, non è avvenuto. Il personale del treno ha immediatamente richiesto soccorso e, conseguentemente, è stato inviato un mezzo di trazione diesel da Aversa, per consentire l'aggancio in coda dell'Eurostar e retrocederlo a Capua. Nel corso di tale operazione, si è verificata la rottura del meccanismo di aggancio dell'Eurostar.
Ma non è finita. Nel frattempo, infatti, era stato anche disposto l'invio da Napoli di un ETR 500 per il trasbordo dei passeggeri una volta che l'Eurostar 9354 fosse stato portato a Capua. È stato quindi disposto il recupero del treno con il mezzo di soccorso in testa all'Eurostar, ma la manovra di aggancio non è andata completamente a buon fine. L'ETR 500 di soccorso è stato inviato nel punto più vicino possibile a quello in cui era fermo l'Eurostar 9354, per il trasbordo in linea, operazione alla fine della quale il treno è ripartito in direzione di Roma. Inoltre, per il verificarsi di un ulteriore inconveniente tecnico, non risolvibile con il particolare contesto del tracciato e per le avverse condizioni climatiche, è stato necessario retrocedere l'ETR 500 fino a Capua e trasbordare i viaggiatori su un ulteriore convoglio. Come si vede, ci troviamo dinanzi ad una serie di circostanze piuttosto sfortunate.
Per quanto concerne l'assistenza ai viaggiatori, la società ferroviaria ha evidenziato che essi sono stati assistiti dal personale di bordo del treno e dagli addetti del servizio di assistenza di Trenitalia, nonché dal personale della protezione civile, del servizio sanitario e della polizia. Inoltre, nella stazione di Capua sono stati distribuiti generi di conforto (acqua, latte, bevande calde e coperte) e messi a disposizione taxi. Nella stazione di Roma Termini, in cui le strutture di assistenza sono Pag. 62rimaste aperte tutta la notte con l'impiego di personale aggiuntivo, il personale delle Ferrovie dello Stato ha assistito sia le persone in attesa dei passeggeri, sia i viaggiatori del medesimo treno all'arrivo, mettendo loro a disposizione taxi e camere d'albergo e prevedendo il rimborso o la nuova prenotazione di biglietti aerei.
PRESIDENTE. Signor Ministro, dovrebbe concludere.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Per i passeggeri dell'Eurostar è stato, infine, disposto l'immediato rimborso del prezzo del biglietto ferroviario attraverso l'apertura di sportelli dedicati.
PRESIDENTE. Il deputato Leone ha facoltà di replicare.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, da quanto ci è venuto a raccontare il Ministro, questo treno, partito da Lecce con destinazione Roma, forse doveva andare a Lourdes o forse sarebbe stato meglio qualche miracolo per evitare il disastro che vi è stato. Tuttavia, evidentemente non si è pensato di ricorrere ad altri mezzi. Infatti, la sua risposta burocratica, che può anche soddisfarci dal punto di vista della sequenza dei fatti e dal punto di vista di quanto accaduto in maniera asettica, non esonera il Governo da considerazioni di altra natura, al fine di esonerare chi ha determinato una tale situazione.
Infatti, tenere prigionieri 450 passeggeri per 20 ore al freddo, al gelo e senza un bicchiere d'acqua o un tozzo di pane, mi sembra - senza offesa - che sia proprio di un Paese del terzo mondo. Tuttavia, ciò non significa che - una volta interrogato il Governo e risposto alle domande dell'onorevole Stradella - ci si possa scrollare di qualsiasi responsabilità, lo dico tra virgolette. Infatti, è di questo che si vuol parlare. Infatti, comunque vi è una responsabilità non diretta, ma indiretta.
Infatti, i cittadini non vogliono sentire una risposta di tale natura, nel momento in cui sanno che tra quei 450 passeggeri - rimasti veramente al freddo, sotto zero e senza possibilità alcuna di allontanarsi dal treno per raggiungere con altri mezzi le proprie abitazioni - addirittura vi era un neonato di cinque mesi. Quindi, non mi sembra che possano ritenere esauriente la risposta che il Ministro ha fornito.
PRESIDENTE. Deputato Leone, dovrebbe concludere.
ANTONIO LEONE. Signor Ministro, non siamo soddisfatti della risposta, non perché gli avvenimenti siano diversi da quanto da lei riferito. In effetti, i fatti sono andati così.
Oggi abbiamo appreso che il giornalista Santoro guadagna ben 700 mila euro l'anno per condurre servizi sui meno abbienti.
PRESIDENTE. Deputato Leone, deve concludere.
ANTONIO LEONE. Concludo, Presidente. Apprendiamo oggi che l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato guadagna 900 mila euro l'anno per tenere prigionieri 450 passeggeri e il Governo non fa nulla; anzi una cosa la fanno, il Governo e Prodi: continuano a ridere. Di questo i cittadini, penso, rideranno dopo, quando sarà il momento di tornare alle elezioni.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.