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Svolgimento di interpellanze urgenti.
(Iniziative per inserire la discarica tossica di Bussi sul Tirino tra i siti inquinati di interesse nazionale - n. 2-00502)
PRESIDENTE. L'onorevole Fasciani ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00502 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 9).
GIUSEPPINA FASCIANI. Signor Presidente, illustro questa interpellanza anche per dare voce al grande allarme suscitato in tutto il territorio della regione Abruzzo per la scoperta della discarica di rifiuti tossici situati a Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara.
L'ampiezza del sito di rifiuti tossici e chimici, quantificata, in sede di prima valutazione, intorno alle 250 mila tonnellate, la sua profondità, la sua composizione ancora in via di accertamento, richiede una grande e urgente attenzione da parte del Governo.
Bussi sul Tirino è situato vicino al fiume Pescara, ai cui confini è stato scoperto dal Corpo forestale dello Stato il sito inquinato. In tale zona insiste il poloPag. 55chimico industriale ceduto nel 1999 dalla Montedison all'attuale Solvay. La zona è ora posta sotto sequestro dall'autorità giudiziaria e, da quanto risulta, l'ARPA regionale sta effettuando le analisi necessarie. Sembrerebbe che, al momento, non sussistano contatti tra i rifiuti e le falde acquifere, ma è stato autorevolmente rilevato in sede tecnica, in data 7 aprile 2007, che il rischio è rappresentato dal percolamento delle acque piovane. Il sottosuolo di Bussi è il luogo di incontro di molta parte delle acque provenienti dalle sorgenti del Massiccio del Gran Sasso e della Maiella. Un eventuale inquinamento di tale zona di confluenza comporterebbe un disastro sia ambientale sia con conseguenze sulla salute dei cittadini senza precedenti.
Il fiume Aterno-Pescara attraversa tutta la Val Pescara, sfociando nel mare Adriatico. La popolazione interessata ad un eventuale inquinamento chimico ammonta ad oltre 400 mila abitanti, un terzo della popolazione abruzzese.
Nel consiglio comunale straordinario di Bussi, tenutosi il 1o maggio 2007, a cui hanno partecipato tutte le istituzioni locali e regionali, le organizzazioni sindacali, le associazioni ambientaliste, sono stati sollecitati interventi urgenti e qualificati, deliberando all'unanimità la necessità di procedere ad un'adeguata analisi del sito, all'elaborazione di un conseguente progetto di messa in sicurezza e ad un corrispondente progetto di definitiva bonifica.
Desta, inoltre, forte preoccupazione l'affermazione degli investigatori, riportata nel resoconto stenografico del 22 marzo 2007 della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, per molta parte secretato, in sede di audizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Pescara, dottor Aldo Aceto, secondo cui il sito individuato, attualmente stimato in 250 mila tonnellate, sarebbe solo la punta di un iceberg, ovvero di una allocazione territoriale ben più vasta.
Da tutto ciò si evince l'eccezionalità del problema, a cui bisogna rispondere con una pari eccezionalità di interventi, altamente qualificati e specialistici e di risorse finanziarie adeguate. Già sono stati stimati necessari, credo per una prima bonifica, 60 milioni di euro. Per tali motivi chiediamo che il sito di Bussi, con la massima urgenza, venga inserito tra i siti di interesse nazionale così come previsto dalla legge n. 426 del 1998.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Laura Marchetti, ha facoltà di rispondere.
LAURA MARCHETTI, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Signora Presidente in merito a quanto indicato nell'interpellanza urgente presentata dall'onorevole Fasciani ed altri, in cui si chiede se tra gli intendimenti del Ministero per l'ambiente e la tutela del territorio rientri la possibilità di qualificare l'area di discarica di Bussi sul Tirino tra i siti da bonificare di interesse nazionale si riferisce quanto segue.
In data 7 maggio 2007 si è tenuta una riunione presso il dipartimento della Protezione civile in cui il rappresentante della regione Abruzzo ha confermato l'intenzione della regione medesima e del comune di Bussi di richiedere l'inserimento dell'area tra i siti da bonificare di interesse nazionale. Al riguardo si fa presente che l'articolo 252, comma 2, del decreto legge n. 152 del 2006 stabilisce che «All'individuazione dei siti di interesse nazionale si provvede con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, d'intesa con le regioni interessate, secondo i seguenti principi e criteri direttivi: a) gli interventi di bonifica devono riguardare aree e territori, compresi i corpi idrici, di particolare pregio ambientale; b) la bonifica deve riguardare aree e territori tutelati ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; c) il rischio sanitario ed ambientale che deriva dal rilevato superamento delle concentrazioni soglia di rischio deve risultare particolarmente elevato in ragione della densità della popolazione o dell'estensione dell'area interessata;Pag. 56d) l'impatto socio economico causato dall'inquinamento dell'area deve essere rilevante; e) la contaminazione deve costituire un rischio per i beni di interesse storico e culturale di rilevanza nazionale; f) gli interventi da attuare devono riguardare siti compresi nel territorio di più regioni».
Inoltre, il medesimo articolo 252, comma 3, stabilisce che: «Ai fini della perimetrazione del sito sono sentiti i comuni, le province, le regioni e gli altri enti locali, assicurando la partecipazione dei responsabili, nonché dei proprietari delle aree da bonificare, se diversi dai soggetti responsabili».
Alla luce di quanto esposto, nel puntuale rispetto delle sopra citate previsioni normative il ministero che rappresento dichiara la più ampia e urgente disponibilità a valutare, tramite adeguata istruttoria tecnica, la fattibilità del predetto inserimento, evidenziando, sin d'ora, che la richiesta regionale di inserimento tra i siti da bonificare di interesse nazionale dovrà ricomprendere, non solo l'area di discarica recentemente scoperta, ma anche l'intera area industriale di Bussi sul Tirino, compreso quindi il polo chimico-industriale ad esso contermine.
PRESIDENTE. L'onorevole Fasciani ha facoltà di replicare.
GIUSEPPINA FASCIANI. Prendo atto dell'attenzione del ministero nel valutare, attraverso un'istruttoria, l'inserimento della area di Bussi sul Tirino nei siti di interesse nazionale. Credo che, nel procedere in questo lavoro, sia necessario coinvolgere gli enti locali perché valuto un rischio di esclusione. Infatti, come il sottosegretario saprà, per il fiume Aterno-Pescara è stato nominato un commissario straordinario, il quale dovrebbe essere «incentivato» a far partecipare alle riunioni ed ai tavoli tecnici gli enti locali interessati. Mi riferisco, in particolare, alla provincia di Pescara e al comune di Bussi sul Tirino.
Chiedo, tra l'altro, e mi auguro che così si faccia, si valuti attentamente la necessità, non solo della messa in sicurezza immediata, ma anche della bonifica perché ho la sensazione che si «impacchetti» tutto con un bel fiocco celeste, mentre la bonifica è lungi dall'essere realizzata. Inoltre, è necessario valutare con le autorità locali se sia necessario, in via del tutto precauzionale, chiudere, anche nei prossimi giorni, i pozzi d'acqua potenzialmente inquinabili. Sappiamo, infatti, che c'è abbondanza di acqua per rifornire il consumo dell'utenza per cui si possono individuare e chiudere almeno i pozzi più a rischio.
Auspico, naturalmente, che questa valutazione, questa istruttoria tecnica del ministro sia immediata e che si possa dare sicurezza a 400 mila abitanti.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.