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Si riprende la discussione (ore 15,25).
(Ripresa esame degli ordini del giorno - A.C. 2852-A).
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente intervengo per chiarire che il Governo accetta come raccomandazione l'ordine del giorno Adenti n. 9/2852/68 a condizione che venga riformulato nel senso di sopprimere, nel dispositivo, le parole «normative» e «ulteriori».
PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Per consentire l'ulteriore decorso del termine regolamentare di preavviso, sospendo la seduta fino alle 15,45.
La seduta, sospesa alle 15,30, è ripresa alle 15,50.
PRESIDENTE. Secondo la prassi, ove i presentatori non insistano, gli ordini del giorno accettati dal Governo non saranno posti in votazione.
Avverto che sono stati ritirati dai presentatori gli ordini del giorno Gregorio Fontana n. 9/2852/25 e Ceccuzzi n. 9/2852/100.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno Mellano n. 9/2852/1, accolto come raccomandazione dal Governo.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente, signor sottosegretario, non insisto per la votazione sottolineando il fatto che evidentemente ho toccato un nervo molto sensibile della vicenda dell'Istituto nazionale della fauna selvatica, e spero davvero che l'accoglimento come raccomandazione del mio ordine del giorno sarà efficace.
PRESIDENTE. Onorevole Zacchera, accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/2 proposta dal Governo?
MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, ho concordato con il sottosegretario la riscrittura del mio ordine del giorno. Mi sembra, tra l'altro, che si tratti semplicemente di un cambiamento di tipo lessicale e lo accetto.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Zacchera accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2852/2.
Ricordo che l'ordine del giorno Leo n. 9/2852/3 è stato accettato dal Governo
MAURIZIO LEO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURIZIO LEO. Signor Presidente, ringrazio il Governo per aver accettato l'ordine del giorno in esame, ma considerata la rilevanza della questione chiedo che venga posto in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Leo n. 9/2852/3, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 434
Votanti 431
Astenuti 3
Maggioranza 216
Hanno votato sì 420
Hanno votato no 11).
Prendo atto che il deputato Tabacci ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Chiedo ai presentatori dell'ordine del giorno Piro n. 9/2852/4 se accettano la riformulazione proposta dal Governo.
FRANCESCO PIRO. Signor Presidente, accetto la riformulazione, con l'espressione del parere favorevole da parte del Governo.
PRESIDENTE. Sta bene.
Chiedo al sottosegretario di specificarci se, in caso di accoglimento della proposta di riformulazione, l'ordine del giorno sia accettato, ovvero se lo stesso venga accolto come raccomandazione.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, in tal caso viene accettato.
PRESIDENTE. Ricordo che l'ordine del giorno Uggè n. 9/2852/5 è stato accettato dal Governo.
Chiedo ai presentatori dell'ordine del giorno Pizzolante n. 9/2852/6 se accettano la riformulazione proposta dal Governo.
PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, vorrei sapere quale è la riformulazione, perché prima il sottosegretario aveva dichiaratoPag. 40l'accoglimento e invece adesso ha proposto la riformulazione dell'ordine del giorno in esame.
PRESIDENTE. Onorevole Uggè, il suo ordine del giorno n. 9/2852/5 è stato accolto.
PAOLO UGGÈ. E sull'ordine del giorno Pizzolante n. 9/2825/6 sottoscritto anche da me?
PRESIDENTE. Il Governo ha dichiarato di accoglierlo come raccomandazione. Chiedo al sottosegretario se intende confermare.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, proprio perché l'ordine del giorno in esame è identico a quello dell'onorevole Uggè, nel dispositivo chiediamo di sostituire le parole «ad adottare» con le parole «a valutare», come è scritto nel dispositivo dell'ordine del giorno precedente.
PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori dell'ordine del giorno Pizzolante n. 9/2852/6 se accettino la riformulazione proposta dal Governo.
PAOLO UGGÈ. Accetto la riformulazione.
PRESIDENTE. Sta bene.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Zeller n. 9/2852/7, accolto dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine giorno Brugger n. 9/2852/8, non accettato dal Governo.
KARL ZELLER. Signor Presidente, abbiamo semplicemente richiesto al Governo di chiarire l'interpretazione della normativa sugli studi di settore, secondo il basilare principio giuridico che al semplice scostamento da questi valori statistici non può conseguire l'accertamento in danno al cittadino; l'onere della prova, cioè, deve sempre gravare sull'amministrazione finanziaria. Siamo allibiti che il Governo, ancora una volta, cerchi di far passare una sua interpretazione, sempre bocciata dalla Cassazione, dalla Consulta e da tutta la giurisprudenza in materia.
Tale interpretazione, che non ammette automatismi nell'accertamento, è anche contraria all'articolo 53 della Costituzione. Per tale motivo, siamo favorevoli all'applicazione degli studi di settore, ma non in questo modo, che è troppo penalizzante per il singolo cittadino.
Insistiamo, quindi, per la votazione dell'ordine giorno Brugger n. 9/2852/8.
MAURIZIO FUGATTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURIZIO FUGATTI. Signor Presidente, intervengo per sottoscrivere a nome del gruppo della Lega Nord Padania l'ordine del giorno Brugger n. 9/2852/8.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Brugger n. 9/2852/8, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 464
Votanti 460
Astenuti 4
Maggioranza 231
Hanno votato sì 219
Hanno votato no 241).
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Fundarò n. 9/2852/9 non accedono all'invito al ritiro.
Passiamo ai voti.Pag. 41
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fundarò n. 9/2852/9, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 462
Votanti 457
Astenuti 5
Maggioranza 229
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 237).
Ricordo che l'ordine del giorno Di Gioia n. 9/2852/10 è stato accettato dal Governo.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Vannucci n. 9/2852/11, degli identici Musi n. 9/2852/12 e Alberto Giorgetti n. 9/2852/13, accolti dal Governo come raccomandazione, non insistono per la votazione.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno D'Ulizia n. 9/2852/14, accolto dal Governo come raccomandazione limitatamente al dispositivo.
LUCIANO D'ULIZIA. Signor Presidente, volevo far notare al sottosegretario che la prima parte dell'ordine del giorno n. 9/2852/14, a mia firma, è stata accolta dal Governo il 3 agosto 2006, quando accettò l'ordine del giorno a mia firma n. 9/1475/59 che prevedeva sostanzialmente la stessa cosa.
Faccio altresì notare al sottosegretario che il secondo capoverso del dispositivo è il capitolo sei del protocollo su previdenza lavoro e competitività. Non capisco: se già il Governo ha accolto il citato ordine del giorno (che ho riproposto, perché tale impegno non è stato attuato dal Governo) e ha posto nel protocollo, che è oggi alla ratifica delle parti sociali, la questione dei prestiti ai giovani (anche sotto forma cooperativa), come mai in questa sede non accoglie pienamente il dispositivo dell'ordine del giorno in esame, a parte le premesse, che possono essere anche non accolte?
Signor sottosegretario Lettieri, evidentemente si sta sottovalutando la portata del metodo cooperativo; vede, se noi non permettiamo alla cultura cooperativa di permeare il tessuto sociale e ne facciamo solo uno strumento tecnico, non riusciremo a sviluppare un'azione idonea per ottenere dei risultati sul piano occupazionale, dell'equità sociale e della serietà e fondatezza dello sviluppo economico e sociale del nostro Paese.
Pertanto, chiedo conto al Governo di come mai, in occasione dell'esame di altro disegno di legge di conversione, ebbe ad accettare pienamente l'analogo dispositivo dell'ordine del giorno, a mia prima firma, n. 9/1475/59? Come mai, addirittura, una mia proposta emendativa presentata in Commissione, in relazione alla formazione cooperativa, è stata accolta? Infatti, il problema è che noi conferiamo borse di studio e di dottorato per la formazione tout court, vale a dire, cari amici di Rifondazione Comunista e cari amici Comunisti Italiani, per la formazione al metodo neocapitalistico, mentre non si vuole consentire la capacità e la possibilità di formare al metodo mutualistico!
Pertanto, chiedo conto al Governo del perché non accolga il mio ordine del giorno n. 9/2852/14. A parte le premesse, a cui sono disposto a rinunciare, chiedo agli amici dei partiti che hanno una cultura fortemente sociale, mutualistica e solidaristica, di sostenere il mio ordine del giorno n. 9/2852/14 e chiedo, altresì, al Governo di accettarlo e attuarlo, perché, altrimenti, avremo perennemente una formazione alla cultura capitalistica e non a quella sociale e mutualistica.
In ogni caso, insisterei per la votazione dell'ordine del giorno, a mia firma, n. 9/2852/14.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
Pag. 42PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Apprezzo la passione con cui l'onorevole D'Ulizia difende il movimento cooperativo, che è degno di essere difeso. Si tratta di un settore importante dell'economia italiana e svolge anche una funzione sociale, ma, evidentemente, l'onorevole D'Ulizia non ha udito il mio parere, che è stato di accoglimento dell'ordine del giorno, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere le premesse: ciò che conta è il dispositivo! Se lei, poi, vuole vedere una contrapposizione da parte del Governo, la veda pure, ma non è così...
PRESIDENTE. Chiedo scusa, signor sottosegretario, per maggiore chiarezza, lei aveva dichiarato che, in caso di accettazione della riformulazione, l'ordine del giorno D'Ulizia n. 9/2852/14 sarebbe stato accolto come raccomandazione. Conferma tale avviso?
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Sì, signor Presidente.
PRESIDENTE. Onorevole D'Ulizia, accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2852/14?
LUCIANO D'ULIZIA. No, signor Presidente, e insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Sta bene. Il parere del Governo è, dunque, da intendersi contrario.
Passiamo, quindi, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno D'Ulizia n. 9/2852/14, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 462
Votanti 443
Astenuti 19
Maggioranza 222
Hanno votato sì 120
Hanno votato no 323).
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Germontani n. 9/2852/15, non accettato dal Governo.
MARIA IDA GERMONTANI. Signor Presidente, poiché il mio ordine del giorno n. 9/2852/15 chiedeva un chiarimento in ordine alla disciplina recata dal decreto-legge in tema di indicatori di normalità economica, chiederei al Governo di fornire almeno un chiarimento sulla portata della norma ed una riformulazione almeno della parte che riguarda l'impegno del Governo.
PRESIDENTE. Onorevole Germontani, le chiedo scusa, ma il presentatore dell'ordine del giorno non ha facoltà di chiedere una riformulazione al Governo; è il Governo che può chiedere al presentatore una riformulazione.
Detto ciò, se il sottosegretario Lettieri non intende intervenire...
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Se la proposta dell'onorevole Germontani va nella direzione di sopprimere le premesse e sostituire l'impegno del Governo con il seguente dispositivo: impegna il Governo «a chiarire se la norma relativa agli indicatori di normalità economica abbia natura soltanto interpretativa o, al contrario, natura innovativa», in questo senso, il Governo accetta l'ordine del giorno Germontani n. 9/2852/15.
Pag. 43
PRESIDENTE. Pertanto, il Governo accetta l'ordine del giorno subordinatamente all'accettazione della riformulazione proposta.
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'ordine del giorno Germontani n. 9/2852/15 e non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Raiti n. 9/2852/16.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Raiti n. 9/2852/16, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Applausi di deputati del gruppo Alleanza Nazionale - Vedi votazioni).
(Presenti 462
Votanti 460
Astenuti 2
Maggioranza 231
Hanno votato sì 234
Hanno votato no 226).
Prendo atto che deputato Burgio ha segnalato di non essere riuscito a votare; il deputato Laratta ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto contrario e che il deputato Donadi ha segnalato di aver erroneamente espresso voto contrario mentre avrebbe voluto esprimerne uno favorevole.
Prendo atto che l'onorevole Filipponio Tatarella accetta la riformulazione proposta dal Governo del suo ordine del giorno n. 9/2852/17 e non insiste per la votazione.
Chiedo ai presentatori se accettino la riformulazione proposta dal Governo dell'ordine del giorno Antonio Pepe n. 9/ 2852/18.
ANTONIO PEPE. Sì, signor Presidente, e non insisto per la votazione. Vorrei anche ringraziare il Governo e ricordare che l'ordine del giorno in discussione è volto a favorire l'erogazione di crediti per i giovani in settori strategici quali lo studio e la nascita di nuove imprese.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Fedele n. 9/ 2852/19.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fedele n. 9/2852/19, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 469
Votanti 468
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 214
Hanno votato no 254).
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta e non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Palumbo n. 9/2852/20.
Ricordo che l'ordine del giorno Baldelli n. 9/2852/21 è stato accettato dal Governo.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Aprea n. 9/2852/23.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Aprea n. 9/2852/23, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 465
Astenuti 1
Maggioranza 233
Hanno votato sì 216
Hanno votato no 249).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Garagnani n. 9/2852/24.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Garagnani n. 9/2852/24, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 471
Maggioranza 236
Hanno votato sì 216
Hanno votato no 255).
Ricordo che l'ordine del giorno Gregorio Fontana n. 9/2852/25 è stato ritirato.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Fabbri n. 9/2852/26.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fabbri n. 9/2852/26, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 468
Maggioranza 235
Hanno votato sì 213
Hanno votato no 255).
Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo dell'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/2852/27 e non insistono per la votazione.
Prendo atto, altresì, che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Santelli n. 9/2852/28, accolto come raccomandazione dal Governo.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Costa n. 9/2852/29.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Costa n. 9/2852/29, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 464
Maggioranza 233
Hanno votato sì 211
Hanno votato no 253).
Prendo atto che il deputato Delfino ha segnalato che non è riuscito a votare e che il deputato Baldelli ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto favorevole.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione del suo ordine del giorno Zanetta n. 9/2852/30, non accettato dal Governo.
VALTER ZANETTA. Signor Presidente intervengo sull'ordine del giorno a mia firma per sottolineare come all'articolo 6, comma 6, del decreto-legge questo Governo abbia compiuto una scorrettezza verso alcune province del nord Italia. Esse con la legge finanziaria 2007 erano state beneficiate da interventi riferiti alle addizionali sull'energia elettrica per gli impianti aventi potenza installata pari a 200 chilowatt, mentre con questo provvedimento si vedono di fatto penalizzate ed escluse dall'ambito di quella disposizione in quanto si pongono condizioni più rigide per godere dei benefici.
Si tratta veramente di un'assurdità perché da una parte si eleva da 5 a 8 milioni la possibilità di questo trasferimento e dall'altra si pongono tali condizioni. Da questo provvedimento risultano ovviamente danneggiate le province di Brescia, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Verbano Cusio Ossola e la provincia di Vercelli.Pag. 45
Credo si tratti di una situazione inaccettabile; l'ordine del giorno a mia firma tentava di cancellare le condizioni che sono state poste e mi auguro che il Governo possa considerare adeguatamente tale indicazione. Insisto comunque per la votazione.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Zanetta n. 9/2852/30, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 462
Votanti 457
Astenuti 5
Maggioranza 229
Hanno votato sì 208
Hanno votato no 249).
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Leone n. 9 /2852/31, accettato dal Governo limitatamente al dispositivo.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente il buon sottosegretario Lettieri ha accettato solo il dispositivo e non le premesse dell'ordine del giorno a mia prima firma; vorrei pertanto che mi desse conto delle motivazioni in base alle quali non ha accettato i quattro punti delle premesse che - voglio ricordare anche ai colleghi dell'Assemblea - mi sembra non siano legate ad errori o a volontà di menzogna da parte di chi ha stilato l'ordine del giorno.
Quando si afferma - parlo del primo punto delle premesse - che il provvedimento in discussione ha distribuito a pioggia una serie di ingenti risorse finanziarie non mi sembra vi sia alcun dubbio che ciò sia avvenuto.
Nel momento in cui si sostiene - al secondo punto della premessa - che le maggiori entrate tributarie, rispetto alle previsioni iniziali, quantificate in una certa misura, siano state un po' «annacquate», non mi sembra che ciò non corrisponda a verità. Quando - al terzo punto delle premesse - si afferma che lo stesso Governatore della Banca d'Italia ha riconosciuto che il «tesoretto» non esiste più per cui le ragioni della distribuzione sembrano - allo stesso Governatore, non a chi vi parla - fuori da ogni considerazione da parte del Governo e quando - al quarto punto - si sostiene che la manovra finanziaria - il DPEF, in buona sostanza - ha ricevuto una serie di forti critiche da parte delle istituzioni comunitarie, mi sembra che anche ciò sia sotto gli occhi di tutti e derivi da una serie di dichiarazioni fatte sui giornali da chi era in grado di farle.
Non comprendo quindi per quale motivo il rappresentante del Governo non accetti le premesse di questo ordine del giorno. Quando il sottosegretario avrà finito di parlare con il collega, del quale, peraltro, è stato già accettato l'ordine del giorno presentato (non so cosa voglia ancora dal sottosegretario Lettieri)...
Nel momento in cui, dicevo, lo stesso sottosegretario Lettieri sostiene che è d'accordo sull'impegno e quindi sul monitoraggio che il Governo deve fare sull'impiego delle risorse vuol dire che implicitamente le premesse vengono incorporate nell'impegno. Per tale motivo sono rimasto un po' perplesso da questa posizione - mi si lasci passare il termine, non riferito alla persona: parlo da un punto di vista politico e non istituzionale tout court - «ambigua» del sottosegretario ed è per questo che, ove mai il sottosegretario Lettieri rimanesse su questa posizione, chiederei la votazione per parti separate, nel senso di votare prima la premessa e poi il dispositivo.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, l'onorevole Leone, nella sua amabile considerazione, fa rilevare come nelle premesse non vi sarebbero critiche al Governo. Dal momento che afferma che in questo provvedimento ci sarebbe una distribuzione di risorse a pioggia, forse l'onorevole Leone considera l'aumento concesso ai titolari di pensioni basse come una piccola pioggia; in tal caso sono contento, a nome del Governo, di avere dato questa goccia d'acqua, comunque salutare, a tre milioni e mezzo di pensionati.
Detto questo, credo, onorevole Leone, che quello che conti sia il dispositivo. Al di là di quello che resta scritto, in quest'autorevolissima Assemblea lei ha la possibilità sempre e comunque di svolgere la sua critica politica, anche se ci troviamo su opposte considerazioni.
PRESIDENTE. Signor sottosegretario, le chiedo di specificare: l'onorevole Leone chiede la votazione per parti separate del suo ordine del giorno n. 9/2852/31, nel senso di votare separatamente la parte motiva e il dispositivo. Devo considerare il parere del Governo contrario sulla parte motiva e favorevole sul dispositivo?
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Sì, non mi «rimangio» l'impegno!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Leone n. 9/2852/31, limitatamente alla parte motiva, non accettata dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 468
Votanti 466
Astenuti 2
Maggioranza 234
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 249).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Leone n. 9/2852/31, limitatamente al dispositivo, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 473
Votanti 467
Astenuti 6
Maggioranza 234
Hanno votato sì 453
Hanno votato no 14).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno La Loggia n. 9/2852/32, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno La Loggia n. 9/2852/32, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 466
Maggioranza 234
Hanno votato sì 214
Hanno votato no 252).
Prendo atto cheil deputato Palumbo ha segnalato di non essere riuscito a votare.Pag. 47
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Vitali n. 9/2852/33, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che il presentatore insiste per la votazione dell'ordine del giorno Fasolino n. 9/2852/34, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fasolino n. 9/2852/34, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 478
Maggioranza 240
Hanno votato sì 221
Hanno votato no 257).
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Ravetto n. 9/2852/35, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Ravetto n. 9/2852/35, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 472
Votanti 470
Astenuti 2
Maggioranza 236
Hanno votato sì 216
Hanno votato no 254).
Prendo atto che il deputato Pili ha segnalato di aver erroneamente espresso voto favorevole mentre avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Jannone n. 9/2852/36, non accettato dal Governo.
GIORGIO JANNONE. Sì signor Presidente. Il ricorso continuo alla richiesta del voto di fiducia da parte del Governo costringe il parlamentare a ricorrere a meri atti di indirizzo per sottolineare questioni importanti. Questo è uno di quei casi, in quanto quest'ordine del giorno evidenzia, come ben sa il sottosegretario Lettieri, che il comma 4 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 stabilisce che le maggiori entrate tributarie realizzate nel 2007 e negli anni successivi devono essere prioritariamente destinate a realizzare gli obiettivi di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni e dei saldi di finanza pubblica contenuti nel DPEF per il periodo 2007-2011 e, solo in quanto eccedenti tali obiettivi, devono essere destinate ad altre finalità fra cui, prima di tutte, la riduzione della pressione fiscale.
È chiaro che il decreto in esame è un decreto contra legem, in quanto va esattamente nella direzione opposta, disperdendo queste risorse disordinatamente in mille rivoli.
Omettendo di ricordare ai colleghi della maggioranza cosa accadeva tutte le volte in cui noi abbiamo fatto ricorso alla questione di fiducia in situazioni analoghe - ma penso che la memoria del sottosegretario Lettieri e degli altri colleghi non sia così corta - mi permetto di evidenziare, con quest'ordine del giorno, cosa stiamo facendo: stiamo contravvenendo a una disposizione di legge ben precisa, andando nella direzione esattamente opposta.
Come ben ricordava il vicepresidente Leone, si è scelto di procedere in una direzione opposta ai consigli autorevoli di istituzioni importanti quali la Banca d'Italia, tutte le istituzioni europee e buona parte anche dei fondi planetari. Detto ciò, mi chiedo se il Governo intenda continuare imperterrito, senza tenere in considerazione tali fatti, a procedere in una direzionePag. 48che contravviene una legge e certamente non giova alle finanze del Paese.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Jannone n. 9/2852/36, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 469
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 218
Hanno votato no 251).
Prendo atto che il deputato Pedica ha segnalato che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Zorzato n. 9/2852/37, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 479
Votanti 478
Astenuti 1
Maggioranza 240
Hanno votato sì 222
Hanno votato no 256).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Angelino Alfano n. 9/2852/38, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 480
Maggioranza 241
Hanno votato sì 224
Hanno votato no 256).
Prendo atto che i deputati Balducci, Delfino e Volontè hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Casero n. 9/2852/39, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 479
Votanti 473
Astenuti 6
Maggioranza 237
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 253).
Passiamo all'ordine del giorno Crosetto n. 9/2852/40.
Ricordo che il Governo lo ha accolto come raccomandazione, a condizione che ne venga accettata la riformulazione proposta.
Prendo atto che l'onorevole Crosetto accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/40 e non insiste per la votazione.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Di Cagno Abbrescia n. 9/2852/41, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Di Cagno Abbrescia n. 9/2852/41, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 480
Votanti 464
Astenuti 16
Maggioranza 233
Hanno votato sì 208
Hanno votato no 256).
Chiedo ai presentatori se accettino la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Marinello n. 9/2852/42, che il Governo accoglie come raccomandazione subordinatamente approvato alla riformulazione.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Sì, signor Presidente, e ne chiedo la votazione per parti separate, nel senso di votare la premessa separatamente dal dispositivo.
PRESIDENTE. Sta bene.
Voteremo, pertanto, separatamente la premessa dell'ordine del giorno Marinello n. 9/2852/42, sulla quale il parere del Governo è da intendersi contrario, dal dispositivo, sul quale il parere del Governo è da intendersi favorevole.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla parte motiva dell'ordine del giorno Marinello n. 9/2852/42, non accettata dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 481
Votanti 479
Astenuti 2
Maggioranza 240
Hanno votato sì 226
Hanno votato no 253).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul dispositivo dell'ordine del giorno Marinello n. 9/2852/42, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 478
Votanti 472
Astenuti 6
Maggioranza 237
Hanno votato sì 459
Hanno votato no 13).
Ricordo che l'ordine del giorno Campa n. 9/2852/43 è stato accettato dal Governo.
CESARE CAMPA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, vorrei ringraziare il Governo per aver accettato l'ordine del giorno da me presentato, che mi sembra molto importante perché dà certezza ai lavoratori, a coloro che utilizzano il treno in maniera normale; tale utenza deve certamente vedere incrementati i fondi già stanziati a favore della rete ferroviaria tradizionale. Vorrei anche ricordare che, per quanto riguarda la sublagunare di Venezia, ho visto sparire i fondi in maniera del tutto particolare. Vorrei, pertanto, raccomandare al Governo, al di là di ciò, di ricordarsi del problema della sublagunare.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Tortoli n. 9/2852/44, accolto come raccomandazione dal Governo.
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Floresta n. 9/2852/45 non accedono all'invito al ritiro formulato dal relatore.
Passiamo ai voti.Pag. 50
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Floresta n. 9/2852/45, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 481
Maggioranza 241
Hanno votato sì 223
Hanno votato no 258).
Chiedo ai presentatori se accettino la riformulazione proposta dal Governo dell'ordine del giorno Gioacchino Alfano n. 9/2852/46.
GIORGIO JANNONE. Signor Presidente, non accetto la riformulazione dell'ordine del giorno proposta dal Governo. Insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIORGIO JANNONE. Signor Presidente, con l'ordine del giorno al nostro esame, chiediamo che il rapporto fra fisco e contribuenti sia corretto: tutti devono pagare le tasse, ma tutti devono anche essere messi nelle condizioni di poterlo fare. Lo Stato non può imporre continui cambi di regole e continui studi che mettono in seria difficoltà i contribuenti e in particolare alcune categorie di essi. Non lo diciamo solo noi né lo dicono solo i diretti interessati, in questo caso, dagli studi di settore: lo affermano anche le categorie di lavoratori e professionisti che assistono coloro che devono pagare le tasse, i quali più volte - addirittura con il ricorso ad inserzioni a pagamento sui giornali - hanno fatto rilevare al Governo come non si possa continuamente cambiare le regole dell'imposizione fiscale, poiché ciò mette in seria difficoltà i contribuenti ed è sostanzialmente motivo di iniquità.
Vi è di più: questo Governo adopera lo strumento della concertazione su tutti gli argomenti possibili e discute per giorni, settimane, mesi, convocando taluni sì e taluni no (lo abbiamo riscontrato recentemente con i sindacati a proposito delle pensioni, ma si procede in questo modo anche per altri argomenti); eppure, alcune categorie vengono sapientemente e scientemente escluse da qualsiasi forma di concertazione e di accordo, anche se si tratta di argomenti che incidono profondamente sulla loro professionalità e sul rapporto tra fisco e contribuenti.
In materia, vi è una regola non scritta, il buonsenso, ma vi è anche una regola scritta, lo Statuto dei diritti del contribuente, che serve a disciplinare il rapporto fra fisco e cittadini e che vuole indicare un modo corretto, affinché tutti debbano e possano pagare le tasse, senza essere in difficoltà nel farlo. È questo che chiediamo con il presente ordine del giorno, signor Presidente, ed è per tale motivo che insisto perché l'Assemblea assuma una posizione, votandolo.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Gioacchino Alfano n. 9/2852/46, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 476
Votanti 475
Astenuti 1
Maggioranza 238
Hanno votato sì 218
Hanno votato no 257).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Sanza n. 9/2852/47, accolto dal Governo come raccomandazione.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno Cicu n. 9/2852/48, non accettato dal Governo.
SALVATORE CICU. Signor Presidente, credo che il Governo avrebbe dovuto riflettere meglio sul parere espresso su tale ordine del giorno. Esso veicola, infatti, una richiesta che nasce da un'emergenza che riguarda un'intera regione ed un'intera isola: vi sono cittadini italiani che, oggi, sono costretti a subire un sistema di «continuità territoriale», il quale comporta solo ed esclusivamente disagi, disservizi ed una mancanza di risposte, ma soprattutto l'impossibilità di sentirsi non solo cittadini italiani, ma anche cittadini europei.
L'aspetto che il mio ordine del giorno n. 9/2852/48 intende mettere in evidenza, con estrema importanza, attiene alla continuità del trasporto riguardante le merci della Sardegna e, quindi, i piccoli e medi imprenditori, i quali versano in una situazione di disuguaglianza e di mancata competitività; sono, inoltre, eccessivi gli oneri da affrontare in un sistema, quello posto in essere dal Governo Prodi, in cui il Governatore Soru è diventato leader del Partito democratico, ma tali soggetti non sono nemmeno capaci di parlare tra di loro.
Di conseguenza, la Sardegna viene abbandonata anche e soprattutto nelle questioni centrali e fondamentali: non possiamo pensare che anche un semplice impegno possa essere disatteso su temi così importanti.
La Sardegna vive un'emergenza istituzionale, dal momento che la Corte dei conti boccia e dichiara illegittima l'ultima legge finanziaria, nella quale i finanziamenti che dovrebbero essere impegnati per le prossime poste di bilancio sono riferiti alle risorse che il Governo dovrebbe erogare dal 2013 in poi.
Credo che bisognerebbe vergognarsi di ciò e occuparsi meglio e di più anche di quei cittadini che, come i sardi e gli isolani, vengono considerati di «serie B».
Credo, inoltre, che il Governo debba dare risposte sulla questione relativa alla tassa sul lusso, e cioè su quelle iniquità che fanno della Sardegna oramai non il paese dell'accoglienza, ma quello di un regime fiscale che va ad aggravare soprattutto coloro che, come gli emigrati sardi, sono dovuti partire per costruirsi un progetto di vita per poi ritornare in Sardegna a pagare tasse su tasse che non possono essere tollerate.
Chiedo, pertanto, ai colleghi, soprattutto ai sardi, di esprimere un voto favorevole sul mio ordine del giorno n. 9/2852/48
(Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cicu n. 9/2852/48, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 471
Astenuti 3
Maggioranza 236
Hanno votato sì 211
Hanno votato no 260).
Chiedo all'onorevole Gianfranco Conte se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/49, non accettato dal Governo.
GIANFRANCO CONTE. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANFRANCO CONTE. Signor Presidente, vorrei chiedere al Governo, se mi è consentito, di andare oltre una semplice negazione di consenso o di assenso al mio ordine del giorno n. 9/2852/49, perché, come abbiamo avuto modo di discutere all'interno della Commissione bilancio, esso riguarda una vicenda, molto attuale, che comporterà, se non vi saranno prese di posizione da parte del Governo, un minore introito per le casse erariali di 2 miliardi di euro - sottolineo 2 miliardi -Pag. 52da qui alla fine dell'anno. In attesa del disegno di legge finanziaria, è auspicabile un intervento: ora il Governo può decidere, se vuole, di esprimere un parere contrario sull'ipotesi di formulazione di una normativa che potrebbe risolvere la questione; gradirei perlomeno conoscere dal Governo se ha altre idee o se intende perseguire un'altra strada. Il sottosegretario dovrebbe esprimersi, se è in grado di farlo.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. La mia contrarietà all'ordine del giorno Gianfranco Conte n. 9/2852/49 non significa contrarietà ai maggiori introiti, per i quali siamo preoccupati; il Governo, voi lo sapete bene, onorevoli deputati, è fortemente impegnato nella lotta all'evasione, all'elusione, al sommerso e ad ogni altra forma di illegalità (Commenti dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Ciò di cui si parla nell'ordine del giorno al nostro esame, merita interesse da parte di tutti gli organi preposti: in particolare, si sono susseguite alcune vicende che hanno spinto la magistratura e la Guardia di finanza ad interessarsi attentamente alla problematica in questione.
L'onorevole Gianfranco Conte conosce meglio di altri tale situazione. Vi è un ordine del giorno presentato dall'onorevole Angelo Piazza che presenta una formulazione - mi consenta onorevole Conte - che il Governo accetta, con una condizione che ho già annunciato in precedenza. In tale sede, credo che lo stesso onorevole Gianfranco Conte potrà trovare una certa convergenza nei confronti della soluzione adottata, perché il Governo, responsabilmente, individuerà una soluzione, a fronte della situazione pesante che si è determinata, che tenga conto di criteri ragionevoli per non diminuire le entrate dello Stato e non consentire che si verifichino in futuro fenomeni degenerativi.
GIANFRANCO CONTE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANFRANCO CONTE. Signor Presidente, le due questioni sono, tuttavia, abbastanza diverse. Nel preannunziare che, comunque, con riferimento alla soluzione prospettata nei confronti di un altro problema, di carattere più generale e che riguarda l'impostazione del settore, il nostro parere è favorevole alla proposta dell'onorevole Piazza, occorre aggiungere che, invece, la questione che affrontiamo nell'ordine del giorno in esame è di tutt'altro genere. Infatti, in quest'ultimo si parla di legittimità di un mercato che è stato colpito da una sentenza della magistratura di Venezia, mentre nell'altro si stabilisce di regolamentare il rapporto convenzionale. Quindi si tratta di due cose assolutamente distinte.
Ciò che intendevo sapere dal Governo è se l'impostazione che avevamo dato al nostro ordine del giorno fosse più o meno accettabile, in maniera da dare delle assicurazioni al settore che si vuole intervenire con rapidità per garantire il gettito che ci si aspetta per le entrate erariali, cosa ben diversa dalla risistemazione del rapporto convenzionale di cui parla il collega Piazza.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Gianfranco Conte n. 9/2852/49, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 469
Votanti 468
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 215
Hanno votato no 253).
Ricordo che l'ordine del giorno Gelmini n. 9/2852/50 è stato accettato dal Governo.
Chiedo ai presentatori se insistano per la votazione dell'ordine del giorno Lazzari n. 9/2852/51, accettato dal Governo, purché riformulato.
LUIGI LAZZARI. Signor Presidente, accetto la riformulazione proposta dal Governo e non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Milanato n. 9/2852/52.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Milanato n. 9/2852/52, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 462
Maggioranza 232
Hanno votato sì 216
Hanno votato no 246).
Passiamo alla votazione dell'ordine del giorno Verro n. 9/2852/53.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il Governo può essere favorevole al dispositivo dell'ordine del giorno Verro n. 9/2852/53, purché siano eliminate le premesse.
PRESIDENTE. Pertanto, il parere è favorevole, a condizione che tale ordine del giorno venga riformulato, nel senso di espungere la premessa.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, l'ordine del giorno viene accolto come raccomandazione.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Verro n. 9/2852/53 accettano la riformulazione proposta dal Governo e non insistono per la votazione.
Chiedo all'onorevole Giudice se accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/54, proposta dal Governo.
GASPARE GIUDICE. Signor Presidente, mi rivolgo al Governo: comprendo assolutamente la non accettazione dei primi quattro capoversi della premessa, perché racchiudono una critica al Governo, ma non comprendo la non accettazione del quinto capoverso della stessa, che è essenziale per il dispositivo, di cui accolgo la riformulazione.
Pertanto, pregherei il Governo di accettare la premessa, limitatamente al quinto capoverso, ovvero la parte relativa al parere del Comitato per la legislazione, accettando, sin d'ora, la riformulazione del dispositivo.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, ho già avuto modo, informalmente, di dire all'onorevole Giudice - tuttavia nel dibattito generale si può e si deve ripetere, per rispetto dell'Assemblea, quanto detto in maniera informale poc'anzi all'onorevole Giudice - che deve essere tolta tutta la premessa perché, nonostante il grande rispetto per il Comitato per la legislazione, se venisse accettato il quinto capoverso il discorso, a mio avviso, non sembrerebbe organico.
L'impegno del Governo è quello di valutare l'opportunità che i regolamenti diPag. 54delegificazione, volti a rivedere la disciplina delle tasse e dei diritti marittimi, procedano ad una semplificazione della relativa disciplina e delle procedure di riscossione, preferibilmente senza incidere sul quantum delle prestazioni, in ossequio alla riserva di legge posta dall'articolo 23 della Costituzione.
Mi fermerei a questo impegno. Questa è la volontà del Governo.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Giudice accetta la riformulazione e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/54.
Prendo atto, altresì, che i presentatori degli ordini del giorno Fratta Pasini n. 9/2852/55, Carfagna n. 9/2852/56 e Bruno n. 9/2852/57, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fratta Pasini n. 9/2852/55, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 466
Maggioranza 234
Hanno votato sì 212
Hanno votato no 254).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Carfagna n. 9/2852/56, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 463
Astenuti 3
Maggioranza 232
Hanno votato sì 216
Hanno votato no 247).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bruno n. 9/2852/57, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 468
Astenuti 2
Maggioranza 235
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 251).
Prendo atto che l'onorevole Fitto non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/58, accolto dal Governo come raccomandazione.
Ricordo che il Governo ha accettato l'ordine del giorno Boscetto n. 9/2852/59.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Elio Vito n. 9/2852/60 e Mistrello Destro n. 9/2852/61, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Elio Vito n. 9/2852/60, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 468
Astenuti 2
Maggioranza 235
Hanno votato sì 214
Hanno votato no 254).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Mistrello Destro n. 9/2852/61, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 475
Votanti 474
Astenuti 1
Maggioranza 238
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 254).
Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Fallica n. 9/2852/62 non accedono all'invito al ritiro formulato dal Governo e insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fallica n. 9/2852/62, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 472
Votanti 471
Astenuti 1
Maggioranza 236
Hanno votato sì 219
Hanno votato no 252).
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Giacomoni n. 9/2852/63 e Pelino n. 9/2852/64, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Giacomoni n. 9/2852/63, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 471
Votanti 470
Astenuti 1
Maggioranza 236
Hanno votato sì 216
Hanno votato no 254).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Pelino n. 9/2852/64, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 467
Votanti 466
Astenuti 1
Maggioranza 234
Hanno votato sì 215
Hanno votato no 251).
Chiedo ai presentatori dell'ordine del giorno Galli n. 9/2852/65, non accettato dal Governo, se insistano per la votazione.
DANIELE GALLI. Signor Presidente, insisto per la votazione del mio ordine del giorno e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DANIELE GALLI. Mi richiamo all'intervento che ho svolto questa mattina sull'ordine del giorno in esame. Ribadisco al Governo che non accettando il mio ordine del giorno andremmo incontro a delle sanzioni comunitarie rispetto all'età pensionabile. Oltre a ciò, le sanzioni creeranno un aggravio delle somme delle quali dobbiamo disporre per compensare l'aumento pensionistico. Ciò andrà generalmente ricaricato sugli incrementi contributivi di chi lavora.
Peraltro, abbiamo visto che nell'ultimo anno sono stati persi circa cinquantamila posti di lavoro a causa dell'incapacità del mercato di sorreggere un aumento dei costi contributivi.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 56
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Galli n. 9/2852/65, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 472
Astenuti 2
Maggioranza 237
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 252).
Chiedo ai presentatori dell'ordine del giorno Bernardo n. 9/2852/66, accolto dal Governo come raccomandazione, limitatamente al dispositivo, se insistano per la votazione.
MAURIZIO BERNARDO. Signor Presidente, quando il sottosegretario è intervenuto sul mio ordine del giorno n. 9/2852/66, ha dichiarato di accettarlo come raccomandazione limitatamente al dispositivo, cancellando, quindi, le premesse.
Un'impostazione di tal genere non può essere condivisibile, peraltro su un argomento estremamente delicato, anche perché credo sia di grande attualità la questione concernente le infrastrutture dal nord al sud del nostro Paese. Inoltre, debbo dire che nel presentare l'ordine del giorno in esame abbiamo utilizzato una terminologia morbida nel valutare l'opportunità di pensare a risorse aggiuntive su un tema così delicato.
Capisco che i partiti del «no» prevalgono puntualmente, come i giornali ci raccontano ancora in questi giorni, ma su un tema come questo immaginavo da parte del sottosegretario presente che anche le premesse potessero avere un fondamento rispetto al dispositivo elaborato. Quindi, spero che il parere del Governo possa essere modificato.
PRESIDENTE. Mi pare di capire che i presentatori non accettano la riformulazione proposta dal Governo nel senso di espungere le premesse.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bernardo n. 9/2852/66, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 470
Maggioranza 236
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 250).
Onorevole Armosino, accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/67, accettato dal Governo purché riformulato?
MARIA TERESA ARMOSINO. Senz'altro, signor Presidente, e non insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori accettano la riformulazione proposta dal Governo e non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Adenti n. 9/2852/68, accolto dal Governo come raccomandazione purché riformulato.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Lussana n. 9/2852/69, Giancarlo Giorgetti n. 9/2852/70 e Bricolo n. 9/2852/71, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Lussana n. 9/2852/69, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 479
Votanti 478
Astenuti 1
Maggioranza 240
Hanno votato sì 222
Hanno votato no 256).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Giancarlo Giorgetti n. 9/2852/70, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 468
Astenuti 2
Maggioranza 235
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 251).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bricolo n. 9/2852/71, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 469
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 217
Hanno votato no 252).
Prendo atto che il deputato Delfino ha segnalato che non è riuscito a votare.
Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Goisis n. 9/2852/72, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che il presentatore insiste per la votazione dell'ordine del giorno Gibelli n. 9/2852/73, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Gibelli n. 9/2852/73, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 482
Votanti 481
Astenuti 1
Maggioranza 241
Hanno votato sì 222
Hanno votato no 259).
Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Pini n. 9/2852/74, accolto dal Governo come raccomandazione.
Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno Fugatti n. 9/2852/75, non accettato dal Governo.
MAURIZIO FUGATTI. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURIZIO FUGATTI. Intervengo per spiegare brevemente il mio ordine del giorno, che riguarda gli studi di settore e la non applicazione, per l'anno 2006, degli indici di normalità economica come stabiliti dal Governo e sui quali si sono levate tutte le proteste alle quali abbiamo assistito nei mesi scorsi.
L'accordo firmato dal Governo con le categorie è un accordo «bufala» e probabilmente le categorie lo hanno sottoscritto sulla testa e nelle tasche dei loro rappresentati, perché, alla fine, al di là di quanto affermato dai dirigenti delle associazioni di categoria, a pagare i circa tre miliardi previsti come entrate dalla legge finanziaria saranno i contribuenti titolari di partita IVA.
Solo approvando questo ordine del giorno, ossia facendo in modo che gli indici di normalità economica non vengano applicati nel modo in cui li ha pensati il Governo, si può dare ragione e giustizia a tutte le categorie che hanno protestato.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 58
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fugatti n. 9/2852/75, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 473
Astenuti 1
Maggioranza 237
Hanno votato sì 219
Hanno votato no 254).
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Fava n. 9/2852/76, Stucchi n. 9/2852/77 e Bodega n. 9/2852/78, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fava n. 9/2852/76, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 479
Votanti 478
Astenuti 1
Maggioranza 240
Hanno votato sì 223
Hanno votato no 255).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Stucchi n. 9/2852/77, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 468
Maggioranza 235
Hanno votato sì 215
Hanno votato no 253).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Bodega n. 9/2852/78, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 480
Maggioranza 241
Hanno votato sì 222
Hanno votato no 258).
Chiedo al presentatore se accetti la riformulazione dell'ordine del giorno Dozzo n. 9/2852/79, accolto dal Governo come raccomandazione subordinatamente all'accoglimento della riformulazione.
GIANPAOLO DOZZO. Signor Presidente, non vi è nessuna riformulazione. Il Governo ha affermato di accogliere l'ordine del giorno come raccomandazione limitatamente al dispositivo.
PRESIDENTE. Onorevole Dozzo, eliminare la premessa costituisce una riformulazione. Quindi, accetta la riformulazione?
GIANPAOLO DOZZO. Secondo me, si tratta di un taglio, Presidente. Comunque accetto la riformulazione.
PRESIDENTE. Si chiama comunque «riformulazione».
Prendo, dunque, atto che l'onorevole Dozzo accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/79, accolto come raccomandazione limitatamente al dispositivo.Pag. 59
Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Brigandì n. 9/2852/80, accolto dal Governo come raccomandazione.
Prendo atto che il presentatore insiste per la votazione dell'ordine del giorno Garavaglia n. 9/2852/81, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Garavaglia n. 9/2852/81, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 478
Votanti 476
Astenuti 2
Maggioranza 239
Hanno votato sì 219
Hanno votato no 257).
Prendo atto che il presentatore non insiste per la votazione dell'ordine del giorno Filippi n. 9/2852/82, accolto come raccomandazione.
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Alessandri n. 9/2852/83, Dussin n. 9/2852/84, Grimoldi n. 9/2852/85 e Montani n. 9/2852/86, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Alessandri n. 9/2852/83, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 469
Maggioranza 235
Hanno votato sì 213
Hanno votato no 256).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Dussin n. 9/2852/84, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 479
Maggioranza 240
Hanno votato sì 224
Hanno votato no 255).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Grimoldi n. 9/2852/85, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Commenti - Vedi votazioni).
(Presenti 480
Votanti 478
Astenuti 2
Maggioranza 240
Hanno votato sì 221
Hanno votato no 257).
Colleghi, per cortesia fate silenzio!
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Montani n. 9/2852/86, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 469
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 249).
Prendo atto che i presentatori degli ordini del giorno Caparini n. 9/2852/87, accettato dal Governo purché riformulato, e Reina n. 9/2852/88, accolto dal Governo come raccomandazione, subordinatamente alla riformulazione proposta, accettano la riformulazione e non insistono per la votazione.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Rao n. 9/2852/89, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Rao n. 9/2852/89, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 476
Votanti 475
Astenuti 1
Maggioranza 238
Hanno votato sì 201
Hanno votato no 274).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Neri n. 9/2852/90, accolto dal Governo come raccomandazione.
GIANFRANCO CONTE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANFRANCO CONTE. Signor Presidente, la mia richiesta di intervento è sull'ordine dei lavori e credo che valga per tutto il gruppo di Forza Italia.
In una delle precedenti votazioni, precisamente quella sull'ordine del giorno Raiti n. 9/2852/16, è accaduto per errore che il nostro gruppo ha votato la reintroduzione della tassa di stazionamento. Ciò non è stato casuale, in quanto si è proceduto ad una votazione senza aver potuto guardare, nel contesto, il contenuto di questo ordine del giorno che noi non avremmo votato.
PRESIDENTE. Prendo atto della sua precisazione, anche se, ovviamente, il risultato della votazione, come lei sa, rimane lo stesso.
Prendo atto che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Oliva n. 9/2852/91, non accettato dal Governo.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Oliva n. 9/2852/91, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 477
Maggioranza 239
Hanno votato sì 211
Hanno votato no 266).
Passiamo all'ordine del giorno Crisci n. 9/2852/92, accolto dal Governo come raccomandazione purché riformulato.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. La riformulazione del dispositivo è la seguente: «impegna il Governo a valutare la possibilità di adottare iniziative volte a dar seguito a quanto esposto in premessa».
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Crisci accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/92.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine delPag. 61giorno Marchi n. 9/2852/93, accolto dal Governo come raccomandazione e che i presentatori accettano la riformulazione dell'ordine del giorno Misiani n. 9/2852/94 e non insistono per la votazione.
Chiedo all'onorevole Barani se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/95, non accettato dal Governo.
LUCIO BARANI. Sì, signor Presidente, e chiedo la votazione per parti separate.
Precisamente il quarto capoverso della premessa e il quarto capoverso del dispositivo riproducono un comma della finanziaria su cui il Governo ha posto la fiducia, trascritto tale e quale. Si tratta, infatti, del finanziamento del progetto esecutivo della linea ferroviaria «la pontremolese». Invito il Governo a realizzare questa importante progettazione esecutiva dell'opera di collegamento tra la Liguria e la Toscana nord-ovest con la Padania, con l'Emilia e con la Lombardia.
Si tratta di 24 milioni di euro previsti nella finanziaria per due esercizi, ossia 24 milioni per ciascuno degli anni 2007 e 2008. Quindi, chiedo la votazione per parti separate, nel senso di votare il quarto capoverso della parte motiva e il quarto capoverso del dispositivo distintamente dalla restante parte dell'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Onorevole Barani, stiamo verificando la praticabilità della sua richiesta di votazione per parti separate.
Dunque, l'onorevole Barani ha chiesto la votazione per parti separate del suo ordine del giorno n. 9/2852/95.
Sottosegretario Lettieri, il parere del Governo è da intendersi contrario con riferimento a entrambe le votazioni?
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, il parere del Governo resta contrario perché questo ordine del giorno - e non me ne voglia l'onorevole Barani - oggettivamente tratta di materie molto eterogenee: dalle infrastrutture viarie, importantissime, agli studi di settore e ad altre materie. Pertanto, il parere, oggettivamente, non può che essere contrario.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Barani n. 9/2852/95, ad eccezione del penultimo capoverso della premessa e del penultimo capoverso del dispositivo, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 469
Maggioranza 235
Hanno votato sì 220
Hanno votato no 249).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Barani n. 9/2852/95, limitatamente al penultimo capoverso della premessa e al penultimo capoverso del dispositivo, non accettati dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 470
Astenuti 4
Maggioranza 236
Hanno votato sì 228
Hanno votato no 242).
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, per quanto riguarda l'ordine del giorno Angelo Piazza n. 9/2852/96, il Governo si era dichiarato favorevole allaPag. 62sua accettazione, a condizione che fosse soppresso l'ultimo capoverso della premessa e che fossero sostituite alcune parole del dispositivo.
Modificando il parere precedentemente espresso, più che proporre di sopprimere l'ultimo capoverso della premessa, mi dichiaro ora favorevole ad una sua sostituzione con la seguente dicitura: «appare necessario altresì adottare iniziative normative volte a rivedere anche le convenzioni in essere, in coerenza con le leggi vigenti».
Bisognerebbe, invece, modificare il dispositivo nel senso di impegnare il Governo «a dare rapida e concreta risposta alle esigenze illustrate in premessa».
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Angelo Piazza accetta la riformulazione proposta e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/96.
Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Allasia n. 9/2852/97, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 469
Maggioranza 235
Hanno votato sì 215
Hanno votato no 254).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cota n. 9/2852/98, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e votanti 458
Maggioranza 230
Hanno votato sì 206
Hanno votato no 252).
Prendo atto che il deputato Delfino ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Maroni n. 9/2852/99, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 469
Astenuti 1
Maggioranza 235
Hanno votato sì 216
Hanno votato no 253).
Ricordo che l'ordine del giorno Ceccuzzi n. 9/2852/100 è stato ritirato.
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Zanella n. 9/2852/101, accolto come raccomandazione.
Prendo atto che i presentatori dei successivi ordini del giorno, non accettati dal Governo, insistono per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Pellegrino n. 9/2852/102, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 477
Votanti 457
Astenuti 20
Maggioranza 229
Hanno votato sì 226
Hanno votato no 231).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Camillo Piazza n. 9/2852/103, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 471
Votanti 464
Astenuti 7
Maggioranza 233
Hanno votato sì 127
Hanno votato no 337).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Francescato n. 9/2852/104, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 460
Votanti 449
Astenuti 11
Maggioranza 225
Hanno votato sì 81
Hanno votato no 368).
Prendo atto che l'onorevole Grassi ha segnalato che non è riuscito a votare e che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Prendo atto che l'onorevole Bertolini accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2852/105.
Prendo atto, altresì, che i presentatori insistono per la votazione dell'ordine del giorno Azzolini n. 9/2852/106, non accettato dal Governo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Azzolini n. 9/2852/106, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 479
Votanti 477
Astenuti 2
Maggioranza 239
Hanno votato sì 218
Hanno votato no 259).
Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dell'ordine del giorno Lulli n. 9/2852/107, accettato dal Governo.
È così esaurito l'esame degli ordini del giorno presentati.
Il seguito del dibattito è rinviato alla seduta di domani.