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Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1465 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica democratica federale dell'Etiopia sulla mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali, con allegato, fatto a Roma il 26 settembre 2006 (Approvato dal Senato) (A.C. 2927) (ore 10,48).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno diPag. 2legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica democratica federale dell'Etiopia sulla mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali, con allegato, fatto a Roma il 26 settembre 2006.
Ricordo che nella seduta di dell'8 ottobre si è conclusa la discussione sulle linee generali e si sono svolte le relative repliche.
(Esame degli articoli - A.C. 2927)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1
(Vedi l'allegato A - A.C. 2927 sezione 1), al quale non sono stati presentati emendamenti.
Passiamo dunque ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 1.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 2
(Vedi l'allegato A - A.C. 2927 sezione 2), al quale non sono stati presentati emendamenti.
Passiamo dunque ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 2.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 3
(Vedi l'allegato A - A.C. 2927 sezione 3), al quale non sono stati presentati emendamenti.
Passiamo dunque ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 3.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 4
(Vedi l'allegato A - A.C. 2927 sezione 4), al quale non sono stati presentati emendamenti.
Passiamo dunque ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 4.
(È approvato).
(Esame di un ordine del giorno - A.C. 2927)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unico ordine del giorno presentato (Vedi l'allegato A - A.C. 2927 sezione 5).
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sull'ordine del giorno presentato.
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Il Governo accetta l'ordine del giorno Zacchera n. 9/2927/1.
PRESIDENTE. Chiedo al presentatore se insista per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2927/1, accettato dal Governo.
MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, mi ero astenuto dal prendere la parola in precedenza, poiché già mi ero espresso nella discussione generale. Intervengo, comunque, per svolgere una breve considerazione sul mio ordine del giorno, che è stato accettato dal Governo.
Mi auguro che all'accoglimento seguano anche i fatti concreti: oggi ci apprestiamo ad approvare - lo dico in una battuta - gli accordi doganali con l'Etiopia e mi auguro che sia la volta buona per permettere agli esportatori italiani ed etiopi di essere maggiormente tutelati nei loro commerci e, soprattutto, nello sdoganamento dei beni italiani che, quando arrivano ad Addis Abeba o nel porto di Gibuti e poi da lì in Etiopia, sovente devono restare fermi per mesi per problemi di carattere burocratico, se non si osservano delle leggi locali che poco hanno a che fare con le leggi normalmente approvate nei Parlamenti.
PRESIDENTE. È così esaurito l'esame dell'unico ordine del giorno presentato.
Secondo le intese intercorse tra i gruppi, il voto finale...
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare sull'ordine lavori.
Pag. 3PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, poiché lei stava parlando di intese intercorse tra i gruppi per il rinvio del voto finale sul provvedimento, volevo chiarire la portata di quanto lei ha affermato in quest'Aula.
Una parte della maggioranza ha avanzato la legittima richiesta di non votare e di non portare a termine provvedimenti in questa giornata per esigenze interne legate ai lavori relativi alla nascita del partito Democratico e ad altre situazioni.
Abbiamo acconsentito a tale richiesta non perché non volessimo votare oggi, ma soltanto per una questione di correttezza nei confronti di chi aveva questa necessità. Altrimenti, infatti, potrebbe risultare un po' stridente il fatto che - è sotto gli occhi di tutti - questa settimana non ci siamo «spesi» molto per i lavori parlamentari.
Inoltre, praticamente «buttare alle ortiche» un'intera giornata come questa - come dicevo - potrebbe stridere con la nuova modalità di organizzazione dei lavori parlamentari che è stata stabilita dalla Conferenza dei presidenti di gruppo e, quindi, anche con la volontà del Presidente della Camera.
Infatti, è sotto gli occhi di tutti che, sin da quando abbiamo inaugurato questo nuovo corso per la organizzazione dei lavori parlamentari, gli orari non sono stati rispettati molto: non abbiamo mai visto l'Assemblea concludere i propri lavori alle ore 21, né il giovedì alle ore 17,30, così come non abbiamo visto, certamente, il martedì mattina, le Commissioni strapiene di colleghi come, invece, si auspicava.
Non è una critica a questo nuovo sistema, ma è un modo per evidenziare che, forse, tutte queste spinte ad intensificare i lavori dell'Assemblea non sono in linea con il fatto che la maggioranza non ha molta carne da mettere al fuoco.
Accediamo, quindi, alla richiesta di rinvio, ma vorrei, quanto meno, che la nostra posizione fosse chiara dal momento che poi - come lei, Presidente, affermava poc'anzi - si parla di intese.
PRESIDENTE. Onorevole Leone, prendo atto delle sue considerazioni.
Come i colleghi sanno, siamo appena all'inizio della sperimentazione di una nuova modalità di organizzazione del calendario dei lavori, così come è corretta la sua ricostruzione rispetto alla decisione dei presidenti di gruppo di organizzare la parte antimeridiana della seduta odierna (così come è accaduto nel passato e potrà accadere nel futuro) in funzione di esigenze motivate di questa o quella formazione politica.
Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Quartiani. Ne ha facoltà.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, ringrazio il collega Leone per la disponibilità data, che non è di oggi, ma è il frutto di un intendimento che, ieri, tendenzialmente, avevamo comunemente concordato, dopo aver preso atto che la Camera aveva proceduto a licenziare provvedimenti che - dal punto di vista del calendario dei lavori parlamentari - si sarebbero potuti protrarre sino alla giornata di oggi.
Ieri abbiamo licenziato importanti provvedimenti, così come la scorsa settimana. Devo dare atto all'opposizione che ciò è stato fatto senza alcun atteggiamento di carattere ostruzionistico, anzi, si è collaborato spesso e sono stati approvati anche provvedimenti proposti dalla stessa opposizione. Ricordo che l'ultima proposta di legge esaminata nella seduta di ieri era stata promossa dall'onorevole Contento, di Alleanza Nazionale.
Ritengo, pertanto, che i lavori della Camera stiano procedendo, anche grazie alla proposta della Presidenza, che li ha riorganizzati, con una modalità che, razionalmente, sta consegnando al Paese provvedimenti con una rapidità assai più elevata che in passato.
Pertanto, da questo punto di vista, verifichiamo anche oggi che - in relazione alle nuove modalità di lavoro della Camera, sulle quali, a breve, dovremo fare il punto - probabilmente avremo la possibilità di riservare un tempo maggiore al lavoro istruttorio delle Commissioni e diPag. 4garantire all'Assemblea un lavoro molto più razionale rispetto al passato.
Evidentemente, per quanto riguarda gli impegni - non tanto parlamentari, quanto politici - delle forze politiche, voglio ricordare che la prassi costante di questo Parlamento è sempre stata quella di garantire che si organizzassero i lavori dell'Assemblea in modo da contemperare le esigenze più generali che riguardano anche i parlamentari, relativamente alle iniziative di confronto e di dibattito che si svolgono nel Paese in momenti importanti, come quelli congressuali o delle primarie (in questo caso per il partito Democratico).
PRESIDENTE. Fatte queste precisazioni, secondo le intese, così ricostruite, intercorse tra i gruppi, il voto finale è rinviato ad altra seduta.