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Sul processo verbale.
GIORGIO LA MALFA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIORGIO LA MALFA. Signor Presidente, vorrei solo far presente che dalla lettura del processo verbale della seduta di ieri, nella parte relativa alla informativa urgente del Governo, che ha visto la partecipazione del ministro Parisi e il successivo svolgimento del dibattito, si evince che, dopo aver esaurito l'elenco degli iscritti a parlare, il Presidente ha reso una precisazione e quindi ha dato la parola al deputato La Malfa (più o meno, questo è quanto ho sentito).
Ora, sarebbe bene chiarire nel resoconto della seduta esattamente di cosa si sia trattato, altrimenti non si capisce il contenuto della precisazione. La Presidenza ha ricordato in quel momento che, nello svolgimento delle informative urgenti, il diritto di parola spetta soltanto ai gruppi parlamentari; ha quindi aggiunto che in via di eccezione, molto cortesemente, mi avrebbe consentito di intervenire. Ho quindi sollevato una questione di carattere generale; ho sostenuto che non è possibile concepire, in qualunque dibattito, una privativa del diritto di parola assegnata ai gruppi parlamentari, per cui chiunque non faccia parte di un gruppo parlamentare possa ricevere la parola solo per concessione della Presidenza. Molto cortesemente, lei ha preso atto di questo mio problema e si è impegnato a riferire al Presidente della Camera.
Credo si tratti di una delle grandi questioni di libertà del Parlamento: l'idea che i gruppi parlamentari sottraggano ai singoli parlamentari l'esercizio delle proprie prerogative è una questione di fondo, sulla quale vorrei porre l'accento. Vorrei che nel resoconto della nostra attività di ieri fosse possibile chiarire e spiegare meglio la questione, sulla quale tornerò ripetutamente.
PRESIDENTE. Vorrei chiarire, onorevole La Malfa, confermando che il Presidente della Camera sarà investito della questione, che merita grande attenzione, che nel resoconto stenografico della seduta di ieri è riportato fedelmente e completamente lo scambio di opinioni intercorso tra lei e la Presidenza, quindi sia il suo intervento sia la risposta della Presidenza. Al contrario, nel processo verbale è indicato soltanto in estrema sintesi quanto è avvenuto, più che ciò che è stato detto. Quindi il processo verbale rimanda al resoconto stenografico, che, come lei potrà constatare, riporta in maniera assolutamente fedele la discussione avvenuta. La ringrazio.
Se non vi sono ulteriori osservazioni, il processo verbale si intende approvato.
(È approvato).