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Si riprende la discussione del testo unificato delle proposte di legge costituzionale n. 648 ed abbinate-A.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Accetta gli ordini del giorno Cossiga n. 2, Gibelli n. 5 e Baldelli n. 18; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Lucchese n. 1, Galli n. 3, Filippi n. 6, Fugatti n. 8, Fava n. 9 e Mellano n. 21; non accetta infine i restanti documenti di indirizzo.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE (UDC). Invita il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 1.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Modificando il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Lucchese n. 1.
DANIELE GALLI (FI). Invita il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 3.
ROBERTO COTA (LNP). Sottolineato che l'idioma piemontese è riconosciuto a livello europeo, chiede al Governo di riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 4.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cota n. 4.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 6.
ITALO BOCCHINO (AN), Relatore. Dichiara di condividere il parere espresso dal Governo sull'ordine del giorno Filippi n. 6.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Filippi n. 6, Caparini n. 7 e Fugatti n. 8.
GIOVANNI FAVA (LNP). Invita il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 9.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo), Presidente della I Commissione. Ritiene che il Governo possa accettare l'ordine del giorno Fava n. 9.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo, modificando il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Fava n. 9.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Montani n. 10.
STEFANO ALLASIA (LNP). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 11.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Allasia n. 11.
LORENZO BODEGA (LNP). Richiama i contenuti del suo ordine del giorno n. 12.
Pag. XIVLa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bodega n. 12.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Invita l'Assemblea ad approvare il suo ordine del giorno n. 13, del quale richiama le finalità.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Brigandì n. 13.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Lamenta l'indisponibilità del Governo ad accettare il suo ordine del giorno n. 14 (Nuova formulazione), volto a conferire alle regioni la possibilità di adottare idiomi locali in aggiunta alla lingua nazionale.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara l'astensione del suo gruppo sull'ordine del giorno Garavaglia n. 14 (Nuova formulazione).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Garavaglia n. 14 (Nuova formulazione).
GIANLUCA PINI (LNP). Richiama i contenuti del suo ordine del giorno n. 15 (Nuova formulazione).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Pini n. 15 (Nuova formulazione).
FEDERICO BRICOLO (LNP). Insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 16, del quale richiama le finalità.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara voto contrario sull'ordine del giorno Bricolo n. 16.
GIANPAOLO DOZZO (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Bricolo n. 16.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bricolo n. 16.
PAOLA GOISIS (LNP). Richiama i contenuti del suo ordine del giorno n. 17.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Goisis n. 17.
MICHAELA BIANCOFIORE (FI). Prospetta una possibile riformulazione del suo ordine del giorno n. 19.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Modificando il precedente avviso, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Biancofiore n. 19, purché riformulato.
MICHAELA BIANCOFIORE (FI). Giudica insoddisfacente il parere espresso dal Governo.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Modificando ulteriormente il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Biancofiore n. 19, nel testo riformulato.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 20.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Lussana n. 20.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Invita il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo ordine del giorno n. 21.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo, modificando il precedente avviso, accetta l'ordine del giorno Mellano n. 21.
Passa quindi alle dichiarazioni di voto finale.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, ritenendo che riconoscere l'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica sia un atto dovuto per la tutela del patrimonio storico e culturale del Paese.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Ritiene che la condivisibile esigenza di tutelare le minoranze non debba essere oggetto di strumentalizzazioni di alcun tipo; nel giudicare, quindi, utile e costruttivo il dibattito odierno, dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul testo unificato in esame, ritenendo che riconoscere a livello costituzionale l'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica costituisca un atto identitario che contrasta con il progressivo consolidarsi di un pluralismo culturale e linguistico necessario per la crescita del Paese.
LUCIO BARANI (DC-PS). Lamenta preliminarmente lo svilimento del ruolo della lingua e della cultura italiana nelle istituzioni europee ed internazionali.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara, quindi, con convinzione voto favorevole sul testo unificato in esame, giudicando condivisibile il riconoscimento dell'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE (UDC). Nel ritenere un atto dovuto il riconoscimento, a livello costituzionale, dell'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica, auspica una significativa azione politica che consenta l'affermazione dell'italiano anche nel contesto dell'Unione europea. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame.
ROBERTO COTA (LNP). Nel ritenere che l'approvazione del testo unificato in esame, sul quale dichiara voto contrario, rappresenti un segnale politico di stampo centralista e nazionalista, rileva che il suo gruppo intende invece tutelare le istanze rappresentate dalle comunità locali; esprime inoltre preoccupazione per il tentativo di cancellare le identità territoriali.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, pur esprimendo rammarico per la reiezione di un suo emendamento volto a garantire la valorizzazione degli idiomi locali; ritiene altresì che dovrebbe essere adeguatamente contrastato qualsiasi atteggiamento ideologico ostile al principio della tutela delle minoranze linguistiche.
FELICE BELISARIO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, ricordando che diversi paesi europei hanno avvertito l'esigenza di introdurre nella rispettiva Carta fondamentale il riconoscimento della propria lingua ufficiale.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel sottolineare che gli idiomi locali costituiscono un patrimonio culturale comune della Nazione, ritiene che non vi sia alcun motivo di contrapposizione politica nel sancire il riconoscimento, a livello costituzionale, dell'italiano quale lingua ufficiale della Repubblica.
ROBERTO ZACCARIA (Ulivo). Sottolinea l'importanza di rafforzare l'ufficialità della lingua italiana quale elemento fondante dell'identità e dell'unità nazionale in ambito internazionale, segnatamente nelle istituzioni comunitarie.
JOLE SANTELLI (FI). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul testo unificato in esame, ritiene che il riconoscimento dell'italiano come lingua ufficiale della Repubblica costituisca un rilevante Pag. XVIstrumento di integrazione delle diverse culture ed etnie presenti sul territorio nazionale.
EMANUELE SANNA (Ulivo). Nel dichiarare voto contrario sul testo unificato in esame, paventa le deleterie conseguenze che potrebbero derivare dalla sua eventuale approvazione, rilevando che le modifiche della Costituzione richiederebbero un maggiore coinvolgimento dei cittadini italiani.
ANTONIO ATTILI (Ulivo). Dichiara voto contrario sul testo unificato in esame, sottolineando che la lingua non costituisce l'unico fattore identitario di un popolo.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Dichiara voto contrario sul testo unificato in esame, che giudica un'operazione inaccettabile, inutile e di natura meramente ideologica.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Nel dichiarare voto contrario, giudica contraddittoria la posizione del centrosinistra in relazione alla tutela delle autonomie locali.
CESARE CAMPA (FI). Manifesta un orientamento favorevole al testo unificato in esame, pur esprimendo rammarico per il mancato riconoscimento di un'adeguata tutela delle lingue regionali storiche.
STEFANO ALLASIA (LNP). Ribadisce la ferma contrarietà del suo gruppo al testo unificato in esame.
KHALED FOUAD ALLAM (Ulivo). Sottolinea che attribuire la giusta importanza alla lingua nazionale non svilisce in alcun modo le lingue regionali.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge costituzionale n. 648 ed abbinate-A (Deputati del gruppo della Lega Nord Padania espongono vessilli regionali - Deputati del gruppo di Alleanza nazionale espongono bandiere tricolori - I commessi, su invito del Presidente, rimuovono i vessilli e le bandiere).