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Informativa urgente del Governo sulle dichiarazioni attribuite a componenti del Governo in merito al giudizio di ammissibilità del referendum elettorale da parte della Corte costituzionale.
PRESIDENTE. Comunica che la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 77).
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Premesso che nel rendere l'informativa terrà conto dell'assoluta autonomia della Corte costituzionale, organo di garanzia dell'ordinamento costituzionale, fornisce una ricostruzione degli avvenimenti che hanno portato alle dimissioni del giudice Vaccarella, sottolineando che l'atteggiamento assunto dal Governo è stato assolutamente rispettoso dell'autonomia della Corte costituzionale e non ha valicato l'ambito delle proprie competenze istituzionali, neanche esprimendo qualsiasi tipo di valutazione sulle autonome determinazioni di un giudice costituzionale. Auspica quindi che analogo atteggiamento rispettoso dell'autonomia di organi costituzionali sia assunto da tutte le forze politiche.
PAOLO GAMBESCIA (Ulivo). Esprime apprezzamento, a nome del suo gruppo, per il contenuto ed i toni dell'intervento del Vicepresidente del Consiglio, precisando che compito primario del Parlamento e del Governo deve essere la tutela delle istituzioni. Ritiene inoltre che non sussista il rischio che la Corte costituzionale subisca condizionamenti a seguito di dichiarazioni rese o di interviste rilasciate. Invita pertanto ad evitare inutili polemiche e strumentalizzazioni che non garantiscano il pieno rispetto del ruolo svolto dalla Corte.
GABRIELE BOSCETTO (FI). Pur giudicando rassicuranti le dichiarazioni rese dal Vicepresidente del Consiglio, ritiene che permangano dubbi sulla vicenda oggetto dell'informativa, richiamando la fondamentale funzione svolta dalla Corte costituzionale, nei cui confronti esprime, a nome del suo gruppo, profonda stima. Giudica, inoltre, tardivo l'intervento del Presidente del Consiglio, atteso che una sua maggiore tempestività avrebbe forse consentito di evitare le dimissioni del professor Vaccarella.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel ringraziare il Vicepresidente del Consiglio Rutelli per la puntualità dell'informativa, stigmatizza la posizione assunta da taluni senatori della maggioranza, che hanno minimizzato la rilevanza politica delle dimissioni del giudice Vaccarella, al quale esprime piena solidarietà; nel denunziare, inoltre, il tentativo di creare un clima di tensione ed intimidazione che interferisce sul libero svolgimento dell'iniziativa referendaria, assicura che la sua parte politica vigilerà affinché non sia ostacolata l'attività di raccolta delle firme.
GRAZIELLA MASCIA (RC-SE). Nel giudicare inopportuno e strumentale associare l'aggressione subita da Mario Segni durante la raccolta di firme per il referendum elettorale alle dimissioni del giudice Vaccarella, manifesta apprezzamento per l'atteggiamento riguardo all'autonomia della Corte costituzionale assunto dal Governo, ritenendo pertanto opportuno astenersi dall'esprimere eventuali valutazioni sulle libere determinazioni dei singoli componenti della Corte, anche al fine di preservarne l'autonomia decisionale.
MAURIZIO RONCONI (UDC). Nel giudicare puntuale l'informativa resa dal Vicepresidente del Consiglio, sottolinea la necessità di assumere un atteggiamento improntato alla massima prudenza rispetto ad una questione di estrema delicatezza, rilevando che la vicenda che ha condotto alle preoccupanti dimissioni del giudice Vaccarella - emblematica della superficialità e dell'arroganza di taluni esponenti del Governo - investe, da un Pag. Xlato, la difesa dell'autonomia e dell'autorevolezza della Corte costituzionale e, dall'altro, la garanzia del libero esplicarsi del dibattito politico.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Giudicata l'informativa parzialmente esaustiva, lamenta che non sono stati forniti chiarimenti circa le interferenze che hanno indotto il professor Vaccarella, al quale sono riconosciute comprovate doti umane e giuridiche, a rassegnare le dimissioni dalla carica di giudice costituzionale; sottolinea, inoltre, la necessità di prevedere un sistema che garantisca alla Corte costituzionale piena autonomia ed indipendenza.
MASSIMO DONADI (IdV). Nel ringraziare il Vicepresidente del Consiglio per la mera ricostruzione dei fatti resa all'Assemblea, astenendosi da qualsiasi inopportuna valutazione, giudica incomprensibile l'insistenza con la quale l'opposizione ha chiesto al Governo di riferire al Parlamento sulle dimissioni del giudice Vaccarella. Nell'imputare alla vigente legge elettorale il clima politico conflittuale instauratosi tra le forze politiche, giudica assolutamente doveroso tutelare le prerogative e l'autonomia della Corte costituzionale.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Dichiara, a nome del suo gruppo, di apprezzare l'informativa resa dal rappresentante del Governo, che giudica rigorosa, puntuale e pacata. Nel condividere l'auspicio di maggiore moderazione dei toni del confronto politico, paventa il rischio che dietro le dimissioni del giudice Vaccarella si celi il tentativo di delegittimare la Corte costituzionale.
MARCO BOATO (Verdi). Manifestata la piena condivisione del suo gruppo per l'informativa resa, la cui richiesta giudica peraltro inutile e pretestuosa, paventa i rischi per l'autonomia e l'indipendenza della Corte costituzionale connessi alle dimissioni del giudice Vaccarella, che ritiene ingiustificate.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Nel ritenere che non vi sia stato alcun tentativo di interferire sulle libere determinazioni della Corte costituzionale, giudica assolutamente legittimo il confronto politico sulla riforma elettorale: ritiene pertanto inutile svolgere un dibattito parlamentare sulle dimissioni rassegnate da un giudice costituzionale.
MAURO DEL BUE (DCA-NPSI). Nel dare atto al Vicepresidente del Consiglio della puntualità e della precisione dell'informativa resa, osserva che il doveroso riconoscimento dell'autonomia e del rispetto istituzionale nei confronti della Corte costituzionale non può mettere in discussione la piena legittimità del confronto politico sul referendum elettorale. Pur esprimendo rincrescimento per le dimissioni del giudice Vaccarella, ritiene che le stesse siano state frutto di una libera scelta personale che merita rispetto.