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Svolgimento di interpellanze urgenti.
(Iniziative per la tutela dell'ordine pubblico in occasione del rave party che si terrà a Bologna il 1o luglio 2006 - n. 2-00029)
PRESIDENTE. L'onorevole Garagnani ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00029 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 2).
FABIO GARAGNANI. Signor Presidente, questa interpellanza, che ho presentato insieme ai colleghi del gruppo di Forza Italia, fa riferimento al previsto street rave party che si terrà a Bologna sabato prossimo.
È già da qualche anno che questa manifestazione, chiamiamola in questo modo, anche se il termine mi pare improprio, viene tenuta nella nostra società, con rilevanti e significativi danni alle cose e alle persone. Infatti, come affermato nell'interpellanza, spesso le principali vie del centro storico del comune in questa occasione sono trasformate in vere e proprie latrine, dove si consumano apertamente sostanze stupefacenti, si beve e si pratica ogni tipo di scherzo e di danni alle persone e alle cose, a volte anche con conseguenze gravissime, come accaduto negli scorsi anni (vi è stato anche un morto).
La cronaca dei principali quotidiani nazionali degli anni passati è piena di precisi riferimenti a questo ludibrio, a questa manifestazione che non può essere definita come tale, poiché si caratterizza per essere un vero e proprio atto di dispregio alle leggi, alla legislazione, alla tutela delle persone.
Pertanto, non è in ballo il diritto di manifestare le idee, ma il rispetto delle leggi e delle persone.
Alla luce sia delle trattative, delicate e contorte, che hanno condotto la prefettura e la questura di Bologna, il sindaco, alcuni parlamentari della sinistra - i quali hanno minacciato, anche in termini espliciti, di capeggiare una sorta di dimostrazione il cui fine ultimo non si riesce a comprendere nel caso di diniego di un determinato percorso -, sia dell'incontro che il sottoscritto ed altri parlamentari del centrodestra hanno avuto con il prefetto, sia delle minacce all'incolumità fisica che uno degli organizzatori della manifestazione ha rivolto ad un nostro collega del centrodestra di Bologna, la situazione appare estremamente inquieta e agitata.
Faccio, inoltre, notare la singolare contraddizione del sindaco e della giunta di Bologna, che a parole si differenziano nettamente da alcuni propositi manifestati dagli organizzatori della manifestazione, senza però farsi carico delle conseguenze di eventuali danni che si dice saranno pagati dagli organizzatori. Ma, su 100 mila persone, come si possono identificare gli eventuali organizzatori?
Per tutti questi motivi, riteniamo che sarebbe stata indispensabile un'opera di prevenzione e una presa di distanza.
È stato identificato un percorso minimale della manifestazione, che si articolerà in due zone della città: in periferia e vicino al centro storico. L'obiettivo è quello di impedire l'avvicinamento della manifestazione al centro storico per evitare gli ingenti danni, alle persone e agli edifici, verificatisi negli anni passati.
Alla luce di tutto ciò e del fatto che intercorreranno due ore fra la manifestazione politica, in periferia, e la manifestazione vicino al centro storico, nonché del momento dedicato esplicitamente - un evento estremamente sensazionale - al consumo della droga, chiedo al Governo, in primo luogo, se sono state garantite Pag. 48tutte le misure preventive di ordine pubblico per impedire disordini e per proteggere la sicurezza dei cittadini, coinvolgendo anche le Forze di polizia e i carabinieri di località vicine. In secondo luogo, se sono stati identificati i meccanismi per evitare danni alle persone e, in ogni caso, per mettere la giustizia in condizione di operare per la tutela di ogni cittadino di Bologna, di fronte ad una manifestazione che si presenta alquanto pericolosa per le ragioni che ho prima citato. Oltre alle misure di ordine pubblico, atte a prevenire disordini e ad impedire che il corteo dei manifestanti vada oltre il percorso stabilito e concordato, chiedo al Governo di esprimere una valutazione sull'insieme della manifestazione e, soprattutto, sulle affermazioni che sono state fatte in riferimento alla incolumità fisica di un mio collega parlamentare di Bologna.
Queste sono le ragioni che stanno alla base della mia interpellanza urgente. L'urgenza, come si può vedere, è intuitiva: la manifestazione si svolgerà sabato 1o luglio. Tutti i cittadini di Bologna, di ogni parte politica, sono preoccupati; compresi quei cittadini, non certo vicini al sottoscritto, del quartiere Dozza, i quali non vogliono essere considerati cittadini di serie B di fronte alla prospettiva di vedere il loro quartiere trasformato in una latrina, cosa questa che si è già verificata puntualmente in passato.
Arrivati a questo punto, occorre una reazione decisa non solo dei cittadini, i quali in parte si mobiliteranno per difendere l'integrità del centro storico, formando in modo pacifico, in via Indipendenza, una catena umana, alla quale parteciperà anche il sottoscritto; ma occorre anche che il Governo si assuma precise responsabilità, non lasciando adito a dubbi. Dico ciò perché aleggia il sospetto su alcuni di questi movimenti - presenti all'incontro svoltosi in prefettura in termini direi estremamente vivaci, per non dire ricattatori -, vicini ad alcune forze politiche della maggioranza; sarebbe pertanto opportuno che il Governo dissipasse ogni dubbio di ambiguità su questi fatti e su quanto ne consegue.
Queste sono le ragioni dell'interpellanza in esame, lo ripeto, e questo è il motivo per cui mi trovo in questa sede a chiedere un intervento puntuale da parte del Governo.
PRESIDENTE. Il viceministro dell'interno, Marco Minniti, ha facoltà di rispondere.
MARCO MINNITI, Viceministro dell'interno. Signor Presidente, onorevoli colleghi, nell'illustrazione della sua interpellanza urgente l'onorevole Garagnani ha giustamente ricordato che, come negli anni scorsi, sabato prossimo avrà luogo, nel comune di Bologna, la decima edizione - sottolineo: la decima edizione - della manifestazione denominata Street rave parade, promossa dal centro sociale Livello 57.
È innegabile che lo svolgimento della Street rave parade abbia suscitato, nel tempo, una certa preoccupazione tra la cittadinanza. In considerazione anche delle critiche emerse in occasione delle precedenti edizioni e delle proteste della cittadinanza, la questione è stata esaminata fin dal gennaio scorso dal prefetto di Bologna, in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica e in numerose riunioni di coordinamento interforze, nonché nel corso di incontri preparatori in cui sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni interessate - la regione Emilia-Romagna, la provincia di Bologna ed il comune - ed esponenti delle realtà antagoniste, sostenitrici dell'evento. Il confronto con i promotori è stato ispirato alle esigenze, onorevoli colleghi, di conciliare la libertà di manifestazione, contenere i disagi per la cittadinanza e tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica. Tali questioni, come è noto agli onorevoli interpellanti, costituiscono un punto importantissimo per ogni democrazia: conciliare la libertà di manifestazione con la sicurezza dei cittadini.
L'attività di mediazione ha contribuito a stemperare anche i toni della contrapposizione. A tal proposito, desidero sottolineare che a Bologna la collaborazione tra Pag. 49le istituzioni cittadine provinciali e regionali, sia nell'organizzazione dell'evento in questione sia nel modo di affrontare i problemi della cittadinanza che investono le competenze di più amministrazioni, è sempre stata massima e coesa.
Tornando ai profili organizzativi, la manifestazione avrà luogo nel quartiere fieristico, al di fuori del centro storico, con inizio alle ore 21,30. In particolare, il corteo muoverà da piazza della Costituzione per concludersi al Parco nord, vasta area ubicata lateralmente all'autostrada e alla tangenziale. Per contenere quanto più possibile il disagio per i residenti, è stato deciso di ridurre tanto il numero dei mezzi dotati di diffusori di musica ad altissimo volume utilizzati nelle precedenti edizioni, che saranno limitati a dieci, contro i trentadue del 2005, quanto la lunghezza dell'itinerario, che si snoderà per meno di due chilometri rispetto ai circa nove dello scorso anno.
Quale momento distinto e antecedente sotto l'aspetto cronologico e spaziale, nel pomeriggio, dalle 16,30 alle 19, si terrà, in piazza XX settembre, una manifestazione di carattere politico, cui prenderanno parte i centri sociali locali e di altre città italiane, per contestare la normativa recentemente entrata in vigore in materia di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio dello stesso 1o luglio, si terranno in altre zone della città due manifestazioni regolarmente preavvisate, organizzate, rispettivamente, da Alleanza Nazionale e da Forza Nuova, per protestare contro lo svolgimento del rave party. La seconda manifestazione consisterà in un presidio con volantinaggio da parte di alcuni aderenti al citato movimento.
Dopo la definizione del programma, gli aspetti logistici e di dettaglio sono stati definiti nel corso di apposite conferenze di servizi. Aggiungo che, in previsione delle condizioni atmosferiche previste per la giornata del 1o luglio nella quale, tenendo conto delle condizioni climatiche attuali, ci sarà, specialmente nelle ore di avvio delle due manifestazioni, una temperatura molto elevata - è presumibile - con altissime percentuali di umidità, sono stati interessati gli organi regionali di Protezione civile, che forniranno alcuni servizi di supporto.
Colgo l'occasione per ringraziare, in questa sede, per la disponibilità manifestata.
Sono stati predisposti, altresì, i necessari servizi igienici, quelli di rifornimento idrico ed i servizi medici; a conclusione della manifestazione, inoltre, il comune di Bologna provvederà ad effettuare l'immediata pulizia delle aree interessate.
Preciso, infine, che, proprio in considerazione del carattere semistanziale della manifestazione, saranno imposte limitazioni alla circolazione di mezzi pubblici e le autovetture private saranno estremamente limitate, proprio allo scopo di arrecare, anche sotto questo punto di vista, il minor disagio possibile alla cittadinanza.
Infine, il Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno - come da lei richiesto, onorevole Garagnani - provvederà ad assicurare alla questura di Bologna un adeguato contingente di personale di rinforzo delle forze mobili di Polizia per la gestione dell'evento e la tutela dell'ordine pubblico.
PRESIDENTE. L'onorevole Garagnani ha facoltà di replicare.
FABIO GARAGNANI. Signor Presidente, mi ritengo parzialmente soddisfatto, in quanto conoscevo almeno in parte - e ne ho avuto conferma in questa sede - l'impegno del Governo e delle sue articolazioni periferiche (la prefettura e la questura di Bologna) per contenere tale dimostrazione e prevenire eventuali atti di violenza.
Avverto, tuttavia, che alcuni fatti, a mio avviso, risultano discordanti rispetto alla risposta fornita dal signor viceministro. In primo luogo, infatti (basti leggere un comunicato emesso oggi), i danni provocati dalla Street rave parade saranno evidenti, ed il comune di Bologna ha già avvertito che - leggo testualmente - tali danni saranno pagati dagli organizzatori. Gli organizzatori della manifestazione, d'altra parte, dandolo per scontato, hanno affermato Pag. 50che la responsabilità è individuale, ragion per cui non saranno tenuti a rifonderli. Mi domando, allora, come sia possibile accertare eventuali danni in presenza di circa 100 mila persone: pertanto, è già sorto un problema.
Il signor viceministro, inoltre, ha ricordato quanto è avvenuto nei dieci anni che hanno preceduto la manifestazione di sabato prossimo. Si tratta di una questione che non rientra nella competenza diretta del Governo, tuttavia vorrei osservare che l'accertamento delle responsabilità individuali e la rifusione dei danni costituisce un problema evidente a tutti, di fronte al quale, però, vedo che il comune di Bologna, la provincia e la regione Emilia-Romagna tendono a manifestare una sorta di disimpegno.
Non è vero, dunque - e mi permetto di contraddire il signor viceministro -, che vi sia un impegno particolare da parte degli enti locali: essi hanno presentato un quadro particolarmente rassicurante, ma se ne sono sostanzialmente lavati le mani. Avrei preteso dal comune di Bologna un impegno molto più pressante e significativo proprio in presenza di un evento che riguarda i suoi concittadini, a prescindere dall'appartenenza politica, i quali, probabilmente - mi auguro di no -, vedranno minacciati o lesi alcuni loro legittimi diritti, nonché i beni in loro possesso.
Detto ciò, auspico che le Forze di polizia, presenti in numero sufficiente, tendano veramente a prevenire eventuali disordini e, soprattutto, intervengano alla prima minaccia di deviazione dal rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti; altrimenti, potrebbe bastare una sola scintilla per provocare disordini o fatti (come quelli verificatisi, ad esempio, anche l'anno scorso) che lasciano un seguito amaro - e non solo - ed indubbiamente minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Pertanto, concludo la mia replica raccomandando ancora al Governo di avvalersi, nel miglior modo possibile, di tutti gli strumenti di prevenzione e correzione a sua disposizione; ciò proprio perché, in una realtà come questa, basta una singola individualità per accendere una miccia capace di innescare un meccanismo a catena (la controreazione e via dicendo) che rischia, successivamente, di devastare un'intera collettività.