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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative ispettive in relazione al procedimento penale riguardante l'omicidio di Renato Biagetti - n. 3-00977)
PRESIDENTE. L'onorevole Smeriglio ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00977 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5).
MASSIMILIANO SMERIGLIO. Signor Presidente, signor Ministro, il 7 maggio haPag. 49preso avvio l'udienza preliminare del processo scaturito dall'omicidio di Renato Biagetti, giovane frequentatore del centro sociale Acrobax di Roma.
All'udienza preliminare i difensori facevano presente di non aver rinvenuto, all'interno del fascicolo di indagine, i verbali delle dichiarazioni rilasciate da Biagetti poco prima di morire.
Alla successiva udienza la procura depositava in atti una notazione di servizio dalla quale risultava che i carabinieri di Ponte Galeria avevano, in effetti, assunto il Biagetti a sommarie informazioni testimoniali, ma avevano omesso di redigerne apposito verbale, sicché l'effettivo contenuto di quanto dichiarato dal Biagetti è ormai consegnato al solo ricordo del carabiniere operante, il quale, solo dietro formale richiesta, si è deciso a consegnare agli atti la verbalizzazione delle operazioni compiute.
Si è appreso, inoltre, che l'imputato del processo appena iniziato è figlio di uno dei carabinieri in forza presso la stazione che ha condotto l'indagine.
Le chiedo quali iniziative si intendano porre in essere per verificare i fatti e le circostanze sopra riportate e le eventuali responsabilità per il mancato affidamento delle indagini ad altri organi di polizia giudiziaria, meno coinvolti emotivamente nell'accertamento dei fatti.
PRESIDENTE. Il Ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, in risposta all'onorevole Smeriglio faccio presente che il presidente del tribunale di Civitavecchia ha comunicato che, con atto depositato il 26 marzo 2007, il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio di Vittorio Emiliani, imputato dell'omicidio di Renato Biagetti commesso il 27 agosto 2006. Il processo è tuttora in fase di udienza preliminare.
Il presidente del tribunale ha precisato che le circostanze riferite dall'interrogante riguardo all'attività difensiva svolta nell'interesse dei familiari della vittima, al provvedimento emesso dalla GUP in ordine alla ricerca dei verbali delle dichiarazioni rese ai carabinieri dal Biagetti poco prima di morire e al conseguente deposito all'udienza del 24 maggio 2007 della notazione dei militari di Ponte Galeria attestante l'omessa redazione dei verbali, corrispondono fedelmente al contenuto degli atti del procedimento penale.
Le eventuali conseguenze processuali della circostanza sono ovviamente in corso di valutazione nell'ordinario giudizio, che sarà chiamato in prosieguo all'udienza preliminare del prossimo 28 giugno.
Sulla base di tali premesse, gli accertamenti di carattere ispettivo richiesti dall'onorevole Smeriglio verrebbero a sovrapporsi all'attività giurisdizionale in corso provocando un'indebita interferenza nel procedimento penale.
È rimesso al giudice procedente, d'altra parte, il compiuto accertamento dei fatti, il chiarimento dei dubbi avanzati e la valutazione delle prove che sono state acquisite.
Per tale ragione, allo stato non può essere accolta la richiesta dell'interrogante diretta a ottenere l'attivazione dei poteri ispettivi del Ministro la giustizia, come anche quella diretta a verificare l'esistenza dell'ipotesi di conflitto di interessi in capo ad uno dei carabinieri che partecipa alle indagini, dovendosi peraltro far presente che la verifica di tale ultimo aspetto non rientra comunque nelle competenze del Ministro della giustizia.
PRESIDENTE. L'onorevole Smeriglio ha facoltà di replicare.
MASSIMILIANO SMERIGLIO. Signor Presidente, ringrazio il signor Ministro per la risposta dettagliata. Chiaramente non posso dichiararmi soddisfatto. Credo che intorno a questo processo vi sia un clima non sereno. Continua anche durante il dibattimento un clima di difficoltà, nato sin dall'inizio, ossia da indagini probabilmente non svolte nel migliore dei modi e dal tentativo di farle coincidere con un omicidio per futili motivi quando, invece,Pag. 50siamo di fronte ad altra fattispecie, spiegata dai fatti e anche dal processo.
Peraltro, i due imputati avevano già in tasca due biglietti per Santo Domingo che, come lei sa, è un Paese senza l'estradizione per l'Italia. Inoltre, la informo che il comune di Roma si è costituito parte civile in questo processo. Quindi, credo che tutte le iniziative tese a rompere il clima di omertà e di difficoltà intorno al processo vadano messe in atto a partire - lo ripeto - dall'evidente conflitto tra chi indaga e chi è indagato.