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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Punteggio riconosciuto al servizio di insegnamento svolto in scuole di montagna - n. 3-01054)
PRESIDENTE. Il deputato Raiti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01054, concernente il punteggio riconosciuto al servizio di insegnamento svolto in scuole di montagna (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8).
SALVATORE RAITI. Signor Presidente, attraverso l'interrogazione da me presentata sottopongo all'attenzione dell'onorevole Ministro la problematica relativa agli insegnanti precari, che hanno svolto la propria attività in scuole di montagna negli scorsi anni.
A seguito della legge finanziaria da noi approvata si è stabilito che, a decorrere da questo anno scolastico, il doppio punteggio non valga più; inoltre, vi è stato un decreto dirigenziale del suo Ministero che ha eliminato il doppio punteggio anche per gli anni pregressi. Ritengo che si tratti di un errore, poiché occorre garantire la certezza del diritto; fra l'altro, vi è un'ordinanza del TAR del Lazio del 27 giugno che annulla tale decreto.
Giudico opportuno garantire certezza a quegli insegnanti precari che hanno immaginato di svolgere un percorso di vitaPag. 38disagiato per entrare rapidamente nelle graduatorie permanenti, quindi di essere stabilizzati: dobbiamo consentire che ciò accada.
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, la legge n. 143 del 2004 ha previsto l'attribuzione di un doppio punteggio all'insegnamento prestato nelle scuole di ogni ordine e grado situate nei comuni di montagna. In precedenza, la legge n. 90 del 1957 prevedeva tale speciale valutazione esclusivamente per il servizio prestato nelle scuole elementari di montagna pluriclasse.
La successiva legge n. 186 del 2004 chiariva che il punteggio doppio veniva attribuito esclusivamente al servizio prestato nelle sedi situate al di sopra dei 600 metri e non in quello prestato in sedi diverse della stessa scuola: ciò a partire dall'anno scolastico 2003-2004. L'applicazione di tale normativa ha creato numerosi problemi e un nutrito contenzioso; il Governo, ritenendola ingiusta, è intervenuto in sede di legge finanziaria per il 2007: la normativa stessa è stata abrogata con effetto dal 1o settembre 2007.
Successivamente, in data 26 gennaio 2007, la Corte costituzionale, con la sentenza n. 11, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale delle disposizioni della legge n. 143 del 2007, limitando il beneficio del doppio punteggio esclusivamente ai servizi prestati nelle scuole primarie pluriclassi di montagna, come previsto originariamente dalla legge del 1957. Ai fini dell'applicazione della citata sentenza è stata consultata l'Avvocatura generale dello Stato, sono state effettuate tutte le più appropriate verifiche e si è proceduto ai necessari adempimenti amministrativi.
In particolare, in occasione delle recenti operazioni di aggiornamento per il biennio scolastico 2007-2008 e 2008-2009 delle graduatorie trasformate dalla legge finanziaria in graduatorie ad esaurimento, sono stati decurtati i precedenti punteggi derivati dal servizio prestato in scuole di montagna, dando tuttavia la possibilità a coloro che avessero prestato tale servizio in pluriclassi di scuole primarie di montagna nel quadriennio 2003-2007, secondo quanto previsto dalla sentenza della Corte costituzionale, di ottenere il ripristino del punteggio raddoppiato.
Sono stati fatti salvi, inoltre, i diritti acquisiti da coloro che, nei pregressi anni scolastici, anche in virtù del punteggio conseguito in misura doppia, avevano ottenuto la nomina in ruolo.
Per consolidata giurisprudenza, le pronunce di accoglimento della Corte costituzionale hanno effetto retroattivo, inficiando, fin dall'origine, la validità e l'efficacia della norma dichiarata contraria alla Costituzione, salvo il limite delle situazioni giuridiche consolidate.
A decorrere dal primo 1o settembre 2007 non sarà più prevista la doppia valutazione per effetto della legge finanziaria.
Quanto al contenzioso concernente l'integrazione e l'aggiornamento delle graduatorie del personale docente ed alcune ordinanze di accoglimento delle domande cautelari proposte in primo grado, faccio presente che, con ordinanza del 3 luglio 2007, il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza cautelare proposta in primo grado e ha accolto l'appello proposto dal Ministero, considerato che la sentenza della Corte costituzionale n. 11 del 2007 ha superato quanto disposto dalla legge n. 296 del 2006 e che, con riguardo alle graduatorie di cui trattasi, non si è in presenza di rapporti esauriti o definiti.
Pertanto, ritengo che, con l'avvio della messa in ruolo dei precari, mediante il primo contingente di 60 mila e il successivo previsto dalla legge finanziaria, si potranno avere risposte. In ogni caso, è fatta salva ogni altra iniziativa parlamentare che possa intervenire su questi fatti, senza andare contro la sentenza della Corte costituzionale.
PRESIDENTE. Il deputato Raiti ha facoltà di replicare.
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SALVATORE RAITI. Onorevole Ministro, non posso non dichiararmi insoddisfatto, perché ritengo che, nonostante la buona volontà del Governo e del suo dicastero, l'articolo 136 della Costituzione recita espressamente che «quando la Corte dichiara l'illegittimità costituzionale di una legge o di un atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione».
Quindi, se è vero, come è vero, che vi è una diversa interpretazione della Corte costituzionale che risale al gennaio di quest'anno, essa deve essere applicata, per quanto mi riguarda - tra l'altro, sono un avvocato - successivamente, come prevedeva la legge finanziaria, considerato che essa non valutava il doppio punteggio a partire dal 1o settembre di quest'anno.
Oggi, comunque, al di là delle sentenze del TAR e del contenzioso che lei giustamente ha evidenziato, credo vi sia la necessità di garantire un'equità rispetto a quei soggetti (10-15 mila docenti precari) che, in giro per l'Italia, hanno sopportato tali sacrifici nel corso di questi anni.
Tra l'altro, come Governo stiamo portando avanti una politica in tal senso - e ne do atto a lei e al suo dicastero - a seguito della legge finanziaria, che prevede l'assunzione di 150 mila docenti precari nei prossimi tre anni (so che è in fase di preparazione un decreto che prevede l'assunzione di 50 mila docenti e di 10 mila soggetti del personale ATA già a partire dal prossimo 1o settembre). Quindi, stiamo dando un forte input alla scuola, che riteniamo essere un elemento fondamentale della nostra società, nella misura in cui prepara i giovani e le classi dirigenti del futuro.
Dobbiamo dare dignità a questi docenti che, nel corso di questi anni, si sono impegnati con molta determinazione.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
SALVATORE RAITI. Invito, pertanto, il Governo - nello stesso tempo, segnalo la disponibilità mia personale e del gruppo Italia dei Valori in tal senso - ad affrontare in maniera adeguata, anche a livello parlamentare, tale questione, per fare in modo di assumere le persone che stiamo già assumendo, dando anche tranquillità a coloro che confidavano nell'applicazione della legge e che non sarebbe giusto, oggi, lasciare di «sasso» e alle prese con problemi che si rifletteranno sui loro progetti di vita per i prossimi anni.