Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per un'adeguata informazione a favore degli utenti con riferimento alla liberalizzazione del mercato elettrico - n. 3-01059)
PRESIDENTE. Il deputato D'Agrò ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01059, concernente iniziative per un'adeguata informazione a favore degli utenti con riferimento alla liberalizzazione del mercato elettrico (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12).
LUIGI D'AGRÒ. Signor Ministro, cinque giorni fa è iniziata la liberalizzazione dell'energia anche per le utenze familiari. Credo che ci sia un gap di conoscenza in questo campo, nel senso che non è stata fornita un'utile e completa informazione agli utenti sulla possibilità di scelta, anche a fronte, mi sembra, di gestori fermi e ancora privi di proposte serie, in attesa che il quadro venga, in qualche modo, a meglio identificarsi.
Inoltre, come lei sa, vi è stata un'indagine della magistratura sul controllo dei consumi in bolletta. Vorrei formulare due quesiti, che costituiscono parti della stessa medaglia. Come superare questo gap informativo, affinché le liberalizzazioni per le utenze private, quindi per i più deboli, siano realmente un vantaggio? In quale modo dare certezza all'utente finale che i consumi in bolletta siano quelli effettivamente verificati sul campo?
PRESIDENTE. Il Ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha facoltà di rispondere.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Signor Presidente, effettivamente ci troviamo ad un passaggio storico: si apre il mercato anche per gli utenti domestici. Non sarà però un big bang, bensì un processo che richiederà una progressione nel tempo.
In attesa di veder approvato dal Parlamento il complesso disegno di legge sull'energia che varammo un anno fa, abbiamo adottato un provvedimento, il decreto-legge 18 giugno 2007, n. 73, che dispone - intendo sottolinearlo - che l'Autorità per l'energia determini i prezzi di riferimento che le imprese devono offrire agli utenti, insieme a qualsiasi altra offerta che vogliano proporre. Questa è la sostanza della nostra intenzione, vale a dire: chi può andare a star meglio da subito deve poterlo fare, ma nessuno deve andare a star peggio.
Dato che nel corso dell'esame da parte del Senato è stata introdotta una modifica a tale norma, su iniziativa dell'opposizione, mi auguro che questo tema venga puntualizzato nuovamente nel corso dell'iter del decreto, perché dobbiamo prestare il massimo di attenzione nei confronti delle esigenze dell'utenza.
L'utenza, infatti, deve essere informata, innanzitutto, dalle imprese, che produrranno le loro offerte, ma certamente anche per iniziativa della mano pubblica. Stiamo affidando progetti per avere prodotti che favoriscano la confrontabilità dei prezzi per i clienti finali, per realizzare strumenti di uso agevole per poter comparare le offerte che provengono dal mercato libero, per rendere più leggibili le offerte commerciali e, inoltre, faremo anche un'operazione di monitoraggio dei primi sei mesi di applicazione. Siamo disposti, ovviamente, a riferirne al Parlamento, per verificare quali siano i gap da rimontare in termini di informazione.
Sulla questione che potremmo definire della vetustà dei contatori, ricordo che con il decreto legislativo 8 febbraio 2007,Pag. 45n. 20, che recepisce la direttiva 2004/8/CE, è stata prevista anche la sottoposizione a controlli metrologici legali di una serie di strumenti di misura, tra cui i contatori del gas, che verranno sottoposti a valutazione di conformità. Inoltre, ci si dovrà preoccupare anche di un ulteriore aspetto. Le norme comunitarie, infatti, consentono che gli Stati membri effettuino direttamente anche verifiche a campione: le faremo e ci stiamo attrezzando per poterle fare, una volta recepita la direttiva comunitaria. Quindi, indipendentemente dalle indagini giudiziarie al riguardo, ci attrezzeremo per avere procedure analoghe a quelle che saranno effettuate in tutte le migliori situazioni europee.
PRESIDENTE. Il deputato D'Agrò ha facoltà di replicare.
LUIGI D'AGRÒ. Signor Presidente, signor Ministro, mi conforta l'affermazione per cui nessuno debba andare a stare peggio. Il problema è che in questo momento, in un mercato così libero, le fasce cosiddette deboli non sono assolutamente protette. Ciò denota un'inadeguatezza temporale di intervento da parte del Governo, perché, anche se comprendo che l'iter del disegno di legge sia andato per le lunghe e che si è dovuti intervenire attraverso il decreto-legge al fine di rispettare il termine del 1o luglio, ci si poteva pensare prima.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. È il primo Consiglio dei ministri.
LUIGI D'AGRÒ. La capisco, signor Ministro, però non faccio parte del Consiglio dei ministri, c'è lei nel Consiglio dei ministri!.
Il problema di fondo è costituito dal fatto che manca un'informazione anche da parte pubblica. Lei puntualmente ha affermato che vi è un progetto in itinere, e comprendiamo perfettamente, ma vi è anche il rischio che in questa fase i soggetti dominanti si garantiscano il mercato come intendono e vogliono. Questa è la preoccupazione in un mercato in via di liberalizzazione in cui mancano l'informazione e la possibilità di confrontare effettivamente i prezzi.
In ordine alla verifica a campione, a cui lei fa riferimento, per quanto concerne i contatori, va benissimo, però mi permetta di notare che vi è un problema di fondo, che denota ancora una mancanza da parte del Governo. La legge n. 236 del 1991, infatti, recava disposizioni in materia di contatori domestici, al fine di adeguare le apparecchiature di misura ai migliori standard tecnologici esistenti. Purtroppo, perché ciò avvenga, è necessario un regolamento ministeriale. Probabilmente vi sono anche carenze del Governo in ordine ad aspetti importanti che riguardano le utenze e, quindi, la certezza delle misurazioni presso le famiglie italiane (Applausi dei deputati dei gruppi UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e Lega Nord Padania).