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Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo (ore 18,52).
RUGGERO RUGGERI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RUGGERO RUGGERI. Signor Presidente, nonostante siamo a fine seduta e i colleghi debbano uscire dall'aula, voglio porre una questione gravissima, che riguarda la provincia di Mantova. Ieri notte, purtroppo, si è verificata una tromba d'aria violentissima, che ha colpito numerosi comuni dell'alto mantovano. Proprio oggi mi ha telefonato il sindaco Pelizzaro, che è il sindaco del comune più colpito, cioè il comune di Guidizzolo. Ci sono decine e decine di feriti, trasportati nell'ospedale vicino a Castiglione delle Stiviere, e numerosissime famiglie, bambini, donne sono stati evacuati; sono state scoperchiate circa 550 case, che rappresentano circa il 30 per cento del patrimonio edilizio di Guidizzolo. Sono volate autovetture, alberi, tetti.
Purtroppo, abbiamo decine di aziende agricole distrutte! Le stalle sono state scoperchiate, gli animali feriti, ed alcuni sono morti! Addirittura la grandine ha colpito i comuni di Medole, Solferino, Cavriana e Castel Goffredo. Abbiamo le colture di mais, uva e gli orti distrutti; famiglie che oggi non riescono più ad avere non solo un tetto, ma anche un lavoro; aziende che non riescono più a pagare i propri dipendenti perché sono state distrutte materialmente!
La tromba d'aria ha colpito e causato danni ingenti anche a cimiteri, scuole e supermercati, danni incalcolabili! Per fortuna la protezione civile locale sta costruendo una tendopoli per dare una prima risposta a queste famiglie. Anche la circolazione è stata chiusa per moltissime ore, soprattutto la statale di Goito, che è strategica per le vie di comunicazione dell'alto mantovano. Inoltre, stiamo assistendo a problemi di sicurezza che riguardano lo sciacallaggio che, purtroppo, avviene in questi casi.
La richiesta - mia personale e del collega Burchiellaro - al Governo è quella di attivarsi immediatamente, con risorse umane e materiali di soccorso a queste famiglie e di aiuto ai comuni.
Vogliamo e chiediamo una presenza, da parte dello Stato, volta a tranquillizzare la popolazione! Chiediamo, inoltre, la dichiarazione dello stato di calamità naturale, in collaborazione con la regione Lombardia, per quei comuni che sono stati colpiti: persone, aziende, enti e tutti quelli che purtroppo hanno subìto danni.
Infine, chiediamo al Governo di riferire alla Commissione competente sulla situazione effettiva, che si sta aggravando minuto dopo minuto, e sugli impegni reali e concreti che il Governo dovrebbe assumersi (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo)!
PRESIDENTE. Onorevole Ruggeri, la Presidenza si farà carico di riferire al Presidente della Camera affinché la sua richiesta sia trasmessa al Governo, fermoPag. 55restando che lei potrà utilizzare, a tal fine, tutti gli strumenti previsti dal nostro Regolamento.
DANIELE GALLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DANIELE GALLI. Signor Presidente, intervengo per sollecitare la risposta del Governo a due interrogazioni. La prima, relativa ad un mio atto sindacale, è stata annunciata nella seduta n. 182 del 3 luglio 2007; essa è rivolta al Ministero della giustizia e riguarda il tribunale di Borgomanero che sta per essere trasferito, nelle sue funzioni, al tribunale di Novara, creando grave disagio alla cittadinanza.
Nello stesso tempo, vorrei sollecitare la risposta ad un'interrogazione annunciata nella seduta n. 155 del 10 maggio 2007, nei confronti del Ministero dei trasporti, concernente la chiusura della stazione ferroviaria di Borgomanero nella fornitura di servizi.
Intendo sollecitare la risposta ai suddetti strumenti di sindacato ispettivo, considerati i tempi che impiega l'attuale Governo nel dare risposte ai parlamentari: io stesso ho presentato undici interrogazioni in quasi un anno e mezzo e non ho ricevuto alcuna risposta! Non vorrei che tale risposta arrivasse postuma, vale a dire a danno avvenuto, ove per danno non si intende altro che il disagio causato ai cittadini.
PRESIDENTE. Onorevole Galli, la Presidenza si farà carico di riferire alla Presidente della Camera affinché interessi il Governo per le interrogazioni da lei richiamate.
STEFANO SAGLIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
STEFANO SAGLIA. Signor Presidente, intervengo per sollecitare la Presidenza della Camera affinché si faccia interprete della richiesta, nei confronti del Governo, della dichiarazione di stato di calamità naturale per la zona dell'alto mantovano.
Come già ricordato dal collega in precedenza, vi è stata una tromba d'aria molto grave, i danni sono ingenti e le difficoltà della popolazione altrettanto gravi. Il gruppo di Alleanza Nazionale si unisce, quindi, nella richiesta della dichiarazione dello stato di calamità e di un'attivazione immediata del dipartimento della protezione civile per una stima dei danni, che appare dell'ordine di oltre 60 milioni di euro.
PRESIDENTE. Onorevole Saglia, anche in tal caso, come ho già detto all'onorevole Ruggeri, la Presidenza si farà carico di trasmettere al Governo la sua richiesta.
ALBA SASSO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALBA SASSO. Signor Presidente, vorrei fare riferimento ad un'affermazione che sarebbe stata resa, nella giornata di ieri, in un'occasione pubblica, da parte dell'onorevole Fini. Quest'ultimo ha affermato, parlando degli insegnanti della scuola pubblica italiana, che affidiamo i nostri figli ad una massa di frustrati.
Ho verificato sul vocabolario il significato del termine frustrato. Frustrato significa deluso, sfiduciato perché si vedono vanificati i propri sforzi nello svolgere un lavoro. Ritengo che l'onorevole Fini si sentirebbe frustrato se dovesse svolgere il lavoro degli insegnanti per uno stipendio di circa 1.300 euro al mese, se dovesse affrontare l'impegno difficile e complesso di aiutare a crescere e far maturare milioni di ragazzi, in una scuola in cui, ai mali storici di sempre, si sono aggiunti i danni paurosi compiuti dal Governo quando l'onorevole Fini era Vicepresidente del Consiglio.
Mi domando come si possa non essere delusi e preoccupati - se non fossi in quest'aula userei anche un altro termine - se ogni giorno si deve sopperire a mille emergenze e, spesso, lottare per la propria integrità fisica.Pag. 56
Eppure ogni giorno, onorevole Presidente, migliaia di insegnanti, delle scuole di ogni grado - con la pazienza e l'amore indispensabile per fare ciò che rappresenta un lavoro, ma che è uno straordinario lavoro, mi creda -, si mettono in cammino, come si diceva un tempo, percorrendo spesso centinaia di chilometri, per garantire a ragazze e ragazzi, ai nostri figli, l'acquisizione della conoscenza, l'accesso a quel sapere che può renderli adulti, soggetti consapevoli della vita democratica.
Come giustamente affermato da Pietro Citati, bisognerebbe raddoppiare lo stipendio degli insegnanti, perché spesso si trovano a supplire ad un ruolo, quello della famiglia, che viene meno sempre più spesso. Stupisce che l'onorevole Fini, così attento e sensibile all'unità e al valore della famiglia, non apprezzi e non valorizzi tale sforzo. Pazienza! Siamo certi che gli insegnanti collocheranno tra le tante amarezze anche il disprezzo dell'onorevole Fini.
Tuttavia, le famiglie italiane sono consapevoli di affidare i loro figli a persone che si dedicano a tali ragazzi con tutta la propria intelligenza e passione. Certo, a volte, ascoltando tali commenti, viene un po' di frustrazione (Applausi dei deputati dei gruppi Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo e L'Ulivo).
PRESIDENTE. Onorevole Sasso, prendo atto delle sue dichiarazioni alle quali, eventualmente, potrà rispondere l'interessato.