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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Disponibilità dei fondi da destinare alle infrastrutture per la viabilità secondaria in Sicilia - n. 3-01111)
PRESIDENTE. Il deputato Misuraca ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-01111 concernente disponibilità dei fondi da destinare alle infrastrutture per la viabilità secondaria in Sicilia (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 14), di cui è cofirmatario.
FILIPPO MISURACA. Signor Ministro, il Parlamento nella sua sovranità ha approvato, durante il dibattito sul disegno di legge finanziaria, il comma 1152 che prevedeva 500 milioni di euro da utilizzare - 350 per la Sicilia e 150 per la Calabria - rispettivamente per gli anni 2007-2008-2009 per la viabilità secondaria, ossia per quella viabilità che non appartiene all'ANAS e, in modo particolare, per le strade provinciali.
Lo stesso comma prevedeva un concerto tra il Ministero delle infrastrutture e quello dello sviluppo economico. La regione siciliana si è subito attivata; ha, in particolare, tenuto degli incontri (lo stesso assessorato ai trasporti e l'Urps, Unione regionale delle province siciliane) e si è già realizzato un primo accordo tra le province siciliane.
Ebbene, a sette mesi dall'approvazione della legge finanziaria, intendiamo sapere dal Governo se tali cifre siano esigibili, se effettivamente le tante attese, giuste e legittime, della popolazione siciliana possano essere soddisfatte.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, rispetto all'interrogazione che è stata presentata è bene, prima di tutto, precisare che il Ministro delle infrastrutture ha trasmesso, come detto, al Ministro dello sviluppo economico per la controfirma che è già intervenuta con la conseguente restituzione del provvedimento, il decreto relativo al riparto territoriale delle risorse assegnate dalla legge finanziaria a carico del fondo per le aree sottoutilizzate.
Il decreto, tenendo conto delle indicazioni espresse dalle regioni interessate, all'articolo 2 ripartisce le risorse tra le diverse province e all'articolo 3 collega l'efficacia dello stesso alla copertura, che sarà assicurata dal riparto del fondo per le aree sottoutilizzate. Il Ministero dello sviluppo economico porterà, quindi, la proposta di riparto del fondo al CIPE. Tale proposta, come ha precisato ieri nella Commissione bilancio della Camera il sottosegretario Lettieri, sarà sottoposta all'esame del CIPE il prossimo 3 agosto. Non poteva essere adottata prima che la Commissione Europea esprimesse il proprio avviso favorevole in ordine al quadro strategico nazionale 2007-2013, che definisce le linee portanti della programmazione unitaria per le politiche regionali di sviluppo che siano finanziate con fondi comunitari, di cofinanziamento nazionale e dal fondo delle aree sottosviluppate.
Il riparto del fondo delle aree sottosviluppate consentirà, perciò, già nel 2007 l'avvio delle opere previste, con particolare riferimento a quelle per la viabilità secondaria della Calabria e della Sicilia.
PRESIDENTE. Il deputato Misuraca ha facoltà di replicare.
FILIPPO MISURACA. Signor Presidente, signor Ministro, da siciliano, così come tutti i colleghi presenti, non posso che essere contento, se i fatti da lei esposti si verificheranno. Mi permetta, però, di esternarle qualche dubbio. Non so cosa sia successo nell'arco di una settimana. Infatti, non più tardi dell'11 luglio il Ministro delle infrastrutture, l'onorevole Di Pietro, ha dichiarato in Commissione ambiente che non vi era la capienza, che mancavano i fondi. Contrariamente a quanto affermato, lo scorso lunedì, dopo un dibattito, il sottosegretario Lettieri in Commissione bilancio - mi permetta il termine - «messoPag. 93alle strette» dai colleghi di centrodestra e di centrosinistra, dopo aver anch'egli rilevato, secondo una prima posizione, che mancavano i fondi, si è salvato rendendo le dichiarazioni che lei ha testé ribadito, ossia che nella riunione del CIPE vi sarà l'approvazione dello stanziamento.
Tuttavia, nutro dei dubbi a tale proposito e ciò non perché voglia fare «l'uccello del malaugurio», ma perché al CIPE evidentemente è necessario il concerto anche con le altre regioni, considerato, come ha detto lei, che si tratta di fondi che provengono dalle aree sottoutilizzate. È proprio questo il punto! Saranno d'accordo le altre regioni? Infatti, si tratta di un problema che emergerà sempre. Lo avevamo sostenuto in Assemblea, in occasione dell'approvazione di tale comma, affermando che i fondi avrebbero dovuto essere prelevati da un capitolo a parte, quello del Ministero dell'economia, non da quello relativo alle aree sottoutilizzate, perché anche nella riunione del 3 agosto - non vorrei smentirla, glielo dico come siciliano e mi auguro che ciò non avvenga - ricadremo di nuovo nel dramma di una nuova presa in giro, perché, se così non fosse stato, ora avreste già erogato i fondi in questione.
Vi è qualcosa che non va: si tratta dell'abbandono da parte del Governo della Sicilia. È stato proprio così. Il fatto stesso che non siano state fornite risposte già ci fa capire il motivo per cui le norme della legge finanziaria, approvate per la Sicilia, non sono state attuate nemmeno in un caso. E ciò ne costituisce la riprova!
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 16,30, è ripresa alle 16,50.