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In morte di Giovanni Pesce (ore 20,45).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Migliore. Ne ha facoltà.
GENNARO MIGLIORE. Signor Presidente, solo un minuto per informare la Camera della scomparsa avvenuta oggi a Milano, alle ore 12,30, di Giovanni Pesce, figura leggendaria e medaglia d'oro della Resistenza e della lotta di liberazione (Il Presidente si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea e i membri del Governo - Prolungati applausi), uno di quegli uomini, al coraggio e alla passione democratica dei quali il nostro Paese deve la conquista della democrazia repubblicana. Migrante minatore in Francia, nel 1935 aveva aderito al Partito comunista, e a 17 anni, dopo avere ascoltato Dolores Ibarruri, entrò nelle Brigate internazionali durante la guerra civile spagnola. Successivamente, sperimentò il duro confino fascista a Ventotene e nel 1943 fu tra gli organizzatori dei GAP, prima a Torino e poi a Milano, dove fu tra i protagonisti della Liberazione. Fu sempre, senza tregua, per tutta la sua vita, testimone acuto dell'antifascismo.
Ritengo giusto e sono certo di farmi interprete non solo dei sentimenti del gruppo di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, ma anche di tutti i colleghi parlamentari presenti in quest'aula, che la Camera dedichi al comandante GiovanniPag. 154Pesce, al comandante Visone un ricordo commosso e grato e rivolgo ai suoi familiari, alla signora Nori, anch'ella luminosa figura della lotta partigiana, e alla figlia Tiziana, un affettuoso saluto in segno di cordoglio (Prolungati applausi, cui si associano i membri del Governo).
PRESIDENTE. In segno di lutto, invito l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea e i membri del Governo osservano un minuto di silenzio - Generali Applausi).