Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Provvedimenti in materia di periodo di prova dei vincitori del concorso a dirigente scolastico e di incarichi connessi con l'attuazione dell'autonomia scolastica - n. 3-01161)
PRESIDENTE. L'onorevole Rocco Pignataro ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01161, concernente provvedimenti in materia di periodo di prova dei vincitori del concorso a dirigente scolastico e di incarichi connessi con l'attuazione dell'autonomia scolastica (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
ROCCO PIGNATARO. Signor Presidente, l'articolo 26, comma 8, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, prevede che l'amministrazione scolastica centrale e periferica possa avvalersi, per i compiti connessi con l'attuazione dell'autonomia scolastica, dell'opera di dirigenti scolastici e di docenti - compreso il personale educativo - purché, ovviamente, forniti di adeguati titoli culturali, scientifici e professionali, nei limiti di un contingente non superiore a cinquecento unità, così come determinato con il decreto interministeriale n. 30 del 9 febbraio 1999.
I predetti cinquecento dirigenti scolastici e docenti sono scelti a seguito di selezione. Le procedure per il conferimento degli incarichi per i dirigenti scolastici e delle assegnazioni per i docenti e il personale educativo si svolgono secondo precise modalità, richiamate nelle apposite circolari del Ministero della pubblica istruzione.
La selezione è già stata effettuata, mentre il conferimento dell'incarico ai predetti cinquecento dirigenti scolastici e docenti, per il triennio 2007-2010, è in corso di definizione.
PRESIDENTE. Onorevole Rocco Pignataro, concluda.
ROCCO PIGNATARO. Sulla base delle considerazioni ora descritte, si chiede di sapere quali provvedimenti urgenti il Ministro interrogato intenda porre in essere, al fine di fare chiarezza sulla questione sollevata, nonché di evitare che si alimentino inutili aspettative da parte dei diretti interessati.
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, in via preliminare ricordo che la gestione dello stato giuridico ed economico del personale dirigente scolastico, ivi compresa la valutazione del periodo di prova dello stesso, rientra nelle competenze esclusive, nel nostro ordinamento, dei direttori generali degli uffici scolastici regionali.
In merito, ricordo che l'articolo 26 della legge n. 448 del 1998, oltre a prevedere che «l'amministrazione scolastica centrale e periferica può avvalersi, per i compiti connessi con l'attuazione dell'autonomia scolastica, dell'opera di docenti e dirigenti scolastici forniti di adeguati titoli culturali, scientifici e professionali nei limiti di un contingente non superiore a 500 unità», al comma 8 stabilisce, altresì, che «le assegnazioni di cui al presente comma (...) comportano il collocamento in posizione di fuori ruolo. Il personale collocato fuori ruolo deve aver superato il periodo di prova».
Inoltre, l'articolo 14 del contratto collettivo nazionale di lavoro del personale dirigente dell'area quinta, al comma 1, stabilisce che i neoassunti sono soggetti al periodo di prova nella qualifica di dirigente per una durata pari all'anno scolastico, nel corso del quale dovrà essere prestato un servizio effettivo di almeno sei mesi; al comma 2, inoltre, lo stesso articolo stabilisce che, ai fini del compimento del periodo di prova, si tiene conto del solo servizio effettivamente prestato.
Dalle disposizioni sopra riportate si può evincere come il servizio prestato dal personale assegnato ai sensi del citato articolo 26, comma 8, non possa essere considerato valido ai fini del superamentoPag. 60del periodo di prova, atteso che detto personale, per accedere alla medesima assegnazione, deve aver superato lo stesso periodo di prova nelle rispettive qualifiche.
Ritengo che ciò rappresenti un principio di serietà e non un'interpretazione severa della norma, tenendo presente che i dirigenti scolastici che si inseriranno nelle nuove istituzioni sono l'anima portante del lavoro della stessa autonomia scolastica; inoltre, essendo stato modificato il sistema di valutazione dei dirigenti scolastici - da una valutazione prevalentemente sindacale ad una oggettiva, effettuata da una commissione idonea, predisposta dallo stesso Invalsi, sugli obiettivi e sui risultati raggiunti - credo che costituisca interesse prevalente di coloro che decidono di fare i dirigenti scolastici avere l'opportunità di meritare sul campo la dirigenza che è stata loro, da poco, assegnata.
PRESIDENTE. L'onorevole Rocco Pignataro ha facoltà di replicare.
ROCCO PIGNATARO. Signor Ministro, innanzitutto la ringrazio per il chiarimento. Sono, comunque, moderatamente soddisfatto, perché temo che questa risposta non sia sufficiente a soddisfare le aspettative di coloro che si ritengono penalizzati da simili incertezze.
L'attuale quadro normativo ribadisce il riconoscimento dell'unicità della funzione del docente, in quanto organicamente connessa con le finalità istituzionali della scuola.
Al contempo, a fronte di processi di innovazione e di trasformazione in atto, diretti soprattutto a consentire il superamento della precarietà e la possibilità di dare certezza a quei lavoratori che certezze ne hanno ben poche, si è un po' lontani dall'affrontare il problema con l'equità necessaria.
Se la legge finanziaria ha previsto il riassorbimento dei precari e la possibilità di uscire da anni di lavoro senza diritti e senza tutele, allo scopo di fornire risposte certe, la problematica esposta sembra andare in una direzione un po' diversa.
Salutiamo ovviamente con favore il decreto con cui lei, signor Ministro, ha previsto l'immissione in ruolo nel prossimo anno scolastico di 60 mila precari, 50 mila tra i docenti e 10 mila tra i non docenti. Comunque, ci auguriamo che siano assunte quanto prima iniziative che vadano nel senso di quanto da me esposto con l'interrogazione del gruppo Popolari-Udeur, di cui sono primo firmatario.