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Sull'ordine dei lavori (ore 14.10).
GIUSEPPE GIULIETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE GIULIETTI. Grazie Presidente, intervengo per richiamare la sua attenzione, insieme a quella dell'Assemblea, sulla grave vicenda riportata dai giornali riguardante gli eventuali rapporti tra i servizi segreti, leciti ed illeciti, e l'attività del libero giornalismo in questo paese. Non è una questione di poco conto. Lei sa che nell'ambito dell'inchiesta, per molte ragioni controversa, riguardante il sequestro di Abu Omar, vi sono state autorevoli testimonianze che hanno parlato - le dichiarazioni sono riportate ampiamente dai principali quotidiani, mi riferisco al Corriere della sera e a la Repubblica - di intercettazioni abusive nei confronti dei cronisti che svolgevano indagini e, addirittura, di pedinamenti nei confronti di giornalisti, quali i colleghi D'Avanzo e Bonini, che nei mesi scorsi avevano svolto attività giornalistiche di inchiesta su alcune grandi questioni di questo paese, di ordinaria e straordinaria corruzione. La cosa ha riguardato anche altri cronisti che si sono occupati della vicenda. La questione riguarda quindi le modalità di esercizio del lavoro dei cronisti in un paese che in questi ultimi anni ne ha espulsi molti mettendone altri in condizione di non poter operare serenamente.
Nell'ambito dell'inchiesta si è persino parlato di un eventuale elenco coperto di giornalisti che hanno collaborato con i servizi. Non ho idee al riguardo: se ne occuperà sicuramente la Commissione specifica. Segnalo però che vi è qualcosa di straordinario che riguarda il libero funzionamento della democrazia in questo paese. Credo che su tutto ciò non possano esistere margini di ambiguità. Sarebbe opportuno, nei modi e nelle forme che la Presidenza deciderà d'intesa con il Governo, che venisse richiesta una spiegazione immediata ed esemplare di questa vicenda. Essa riguarda non questioni personali o individuali bensì beni giuridici protetti dalla Costituzione, le modalità dell'informazione rivolta ai cittadini, le modalità di esercizio della libertà e del funzionamento dei servizi.
In questi ore si sono succedute molte dichiarazioni di fiducia nei confronti dei Servizi e la cosa mi fa piacere, perché si tratta di temi delicati. Credo sia ora e tempo - decidano in che modo il Governo e la Presidenza della Camera - che arrivino testimonianze di fiducia nei confronti della libera stampa e dei cronisti affinché possano lavorare liberamente su questi temi e anche nei confronti dei cittadini, che hanno diritto di sapere come ed in che modo possono ricevere la comunicazione per esercitare liberamente la loro funzione, appunto, di cittadini. Dico ciò perché oggi i grandi quotidiani pongono la questione del funzionamento e del modo di essere della democrazia.
Non credo si possa far finta di niente: si tratta di domande precise, ed io credo che vi debba essere da parte nostra un impegno a non consentire disattenzioni, omissioni e distrazioni su una vicenda che,Pag. 55a mio giudizio, produrrà altre importanti novità nelle prossime ore che dovranno essere oggetto di una discussione attenta. Per questa ragione, le anticipo che alcuni parlamentari dell'Ulivo, Nicchi, Zaccaria ed altri (ma l'offerta riguarda tutti, com'è nostro costume), hanno firmato un'interrogazione parlamentare. Noi non ci preoccupiamo soltanto della «pagnotta», ma anche delle grandi questioni istituzionali e democratiche di libertà, per capire cos'è accaduto in questi anni in relazione a grandi questioni che dovrebbero essere alla nostra attenzione e difese dall'istituto parlamentare. Pertanto, colleghi del mio gruppo - ma anche di numerosi altri gruppi - depositeranno nelle prossime ore un atto di sindacato ispettivo rivolto al Governo.
La richiesta, signor Presidente, è di valutare le forme più rapide possibili perché su tale questione si apra una pubblica discussione e arrivino delle risposte che - io credo - sono fondamentali, affinché si sappia che questo è un Parlamento forte, efficiente, libero, che sa individuare eventuali comportamenti illeciti e che sa liberare questo Stato anche da eventuali tentativi di ricatto che, se non affrontati con decisione, potrebbero pesare sul futuro stesso della nostra vita comunitaria (Applausi dei deputati del gruppo de L'Ulivo).
MARCO BOATO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Presidente, sarò molto breve, vista anche l'ora e gli impegni incombenti.
Ho sottoscritto, pochi minuti fa, l'atto di sindacato ispettivo che preannunciava il collega Giulietti; però, nell'associarmi alle considerazioni di grande rilevanza, sia politica sia istituzionale, riguardo al funzionamento del nostro sistema democratico che il collega Giulietti ha formulato, vorrei sottolineare - ovviamente, lei non potrà dare una risposta immediata, ma potrà consultare il Presidente della Camera ed avere una risposta, magari nel pomeriggio - l'opportunità che ci sia un'informativa urgente da parte del Governo, al di là degli strumenti di sindacato ispettivo che sono stati preannunciati.
Credo che la questione che è stata posta sotto il profilo del rapporto tra l'informazione e la democrazia, da una parte, e i servizi di sicurezza, dall'altra, sia di tale importanza, rilevanza e gravità da richiedere un'informativa da parte dell'attuale Governo in carica, anche rispetto a vicende che non lo riguardano direttamente ma coinvolgono Governi precedenti e, tuttavia, sono comunque di assoluta priorità per la tutela della democrazia e della libera informazione del nostro paese. Valuti lei, concordandolo con il Presidente della Camera, il modo di dare una risposta e, sottolineo, questo al di là degli strumenti di sindacato ispettivo che verranno presentati nelle prossime ore. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Colleghi, riferirò i rilievi da voi formulati su una questione così delicata e importante al Presidente della Camera, che stabilirà gli opportuni contatti con il Governo. È stata preannunciata la presentazione di un atto di sindacato ispettivo da parte dei colleghi intervenuti. Inoltre, il collega Boato ha chiesto che, a prescindere dalla presentazione di tale atto, vi sia un'informativa urgente da parte del Governo.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle 15 con lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
La seduta, sospesa alle 14,15, è ripresa alle 15.