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Sull'ordine dei lavori (ore 11,20).
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo per portare all'attenzione dell'Assemblea un fatto internazionale di grande rilievo che campeggia sui nostri telegiornali, oggetto anche di una mozione bipartisan al Senato: si tratta della protesta dei monaci buddisti in Birmania. Credo, signor Presidente, che in questo momento - oggi è l'ottavo giorno di protesta -, con la minaccia incombente della giunta militare birmana, anche l'attenzione dell'Assemblea debba rivolgersi ad una situazione così delicata, in un Paese dove in maniera sistematica vengono violati i diritti civili e dove la leader dell'opposizione democratica che vinse le elezioni, Aung San Suu Kyi, è tenuta agli arresti ed è stata vittima di un sopruso politico che viene perpetrato ormai da molti anni.
È una battaglia, signor Presidente, a cui tengo molto dal punto di vista personale, perché l'ho sostenuta come responsabile dei giovani di Forza Italia. Credo che sia una battaglia su un terreno di interesse comune, sul quale, al di là degli schieramenti, la sensibilità dell'intero Parlamento deve essere sollecitata. Penso sia giusto farne menzione in questo momento nell'Assemblea, visto che esiste una minaccia incombente.
Oggi, inoltre, all'apertura dell'Assemblea generale dell'ONU, il Presidente degli Stati Uniti solleverà tale questione. È un atto dovuto sensibilizzare l'Assemblea sul tema e penso che in materia di diritti civili il Governo italiano debba impegnarsi, a maggior ragione a fronte dell'atto di indirizzo approvato all'unanimità dall'Assemblea del Senato (Applausi dei deputati deiPag. 2gruppi Forza Italia, L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Lega Nord Padania).
ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, volevo associarmi alle parole del collega Baldelli. L'Assemblea, tra l'altro, si è già occupata in passato della situazione in Birmania, in particolare delle vicende cui ha fatto riferimento il collega Baldelli.
Credo sia giusto rivolgere un invito al Governo anche in occasione dell'Assemblea delle Nazioni Unite che si apre oggi, alla quale l'Italia parteciperà attivamente anche con un'altra iniziativa che riguarda la moratoria della pena di morte.
Penso che quando ci occupiamo di diritti civili, in questo caso umiliati e calpestati come accade in Birmania, con proteste così significative, non possa che esserci l'adesione anche da parte nostra, di tutta la Camera e di tutte le istituzioni per perorare la causa di chi si batte per la libertà (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Lega Nord Padania).
ANTONELLO FALOMI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONELLO FALOMI. Signor Presidente, intervengo per condividere le parole e le richieste avanzate dall'onorevole Baldelli in merito alla situazione che si sta vivendo in Birmania. Il rischio è che una protesta pacifica, condotta pacificamente, finisca in una dura repressione da parte del regime militare che governa quel Paese. Si tratta di un rischio molto forte. Penso che debba esserci un'iniziativa della Camera e del Governo affinché questo rischio non si concretizzi.
Per questo motivo, mi associo alle parole e alle richieste esposte dall'onorevole Baldelli (Applausi dei deputati del gruppo Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, L'Ulivo e Lega Nord Padania).