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Discussione del disegno di legge: S. 1466 - Ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale al Trattato sullo statuto di EUROFOR, con allegata Dichiarazione, redatto a Lisbona il 12 luglio 2005 (Approvato dal Senato) (A.C. 2928) (ore 16,13).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale al Trattato sullo statuto di EUROFOR, con allegata Dichiarazione, redatto a Lisbona il 12 luglio 2005.
(Discussione sulle linee generali - A.C. 2928)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
Avverto che il presidente del gruppo parlamentare Forza Italia ne ha chiesto l'ampliamento senza limitazioni nelle iscrizioni a parlare, ai sensi dell'articolo 83, comma 2, del Regolamento.
Avverto, altresì, che la III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Il vicepresidente della III Commissione, deputata De Zulueta, ha facoltà di svolgere la relazione, in sostituzione del relatore.
TANA DE ZULUETA, Vicepresidente della III Commissione. Signor Presidente, anche in questo caso sostituisco indegnamente un collega, per illustrare questo accordo. Si tratta di un Protocollo addizionale al trattato sullo statuto di EUROFOR, siglato a Lisbona il 12 luglio 2005. Il Protocollo ha lo scopo di definire il regime giuridico del personale assegnato alla cellula permanente della forza marittima europea EUROMARFOR (EMF), estendendo a tale forza la disciplina prevista per il personale di EUROFOR recata dal citato trattato, sottoscritto a Roma nel 2000. Il trattato sullo statuto di EUROFOR, che fu ratificato dall'Italia nel 2003, disciplina i principi fondamentali di tale statuto: lo stazionamento, le modalità di organizzazione e il funzionamento della forza multinazionale europea EUROFOR, che è una euroforza operativa rapida.
EUROFOR è una forza terrestre multinazionale di pronto intervento, che fu costituita da Italia, Francia, Spagna e Portogallo. EUROMARFOR, invece, è una forza marittima, costituita dagli stessi Paesi nel 1995. Entrambe le forze sono state create con il compito di svolgere le missioni umanitarie o di evacuazione e di mantenimento della pace, che vengono definite missioni Petersberg, dal nome della città tedesca dove tali modalità operative furono concordate; ricordo al riguardo che le suddette modalità hanno costituito, in questi anni di sperimentazione di questa azione comune nella difesa europea, la cifra costante di tutte le operazioni militari europee, che sono sempre state esclusivamente, appunto, umanitarie, di evacuazione o di peacekeeping.
Credo che in questo periodo ne siano in corso tredici, pertanto ormai vi è un'esperienza consolidata.
La EMF è impiegata dal novembre 2000 nel quadro delle iniziative dell'Unione europea e anche in supporto ad operazioni condotte sotto l'egida dell'ONU e della NATO.
La cellula permanente di EUROMARFOR (EMFPC) di cui tratta il Protocollo in esame, ha il compito di assistere il comando della Forza, che è attribuito, a rotazione per un periodo di due anni, alle autorità navali di ciascun Paese. A loro volta le autorità navali per tale incarico dipendono direttamente dal Comitato interministeriale di alto livello. Il comando della Forza è attualmente - se non sbaglio, signor Viceministro - dell'Italia, che avrebbe dovuto assumerlo nel mese scorso.
La cellula permanente è formata da quattro ufficiali, uno per nazione, a loro volta diretti da un direttore appartenente allo stesso Paese, che detiene il comando di EUROMARFOR.Pag. 10
Come viene specificato nella relazione, fanno parte dell'EMFPC anche un rappresentante di ciascun Paese osservatore. Per il momento questi ultimi dovrebbero essere la Grecia e la Turchia.
Inoltre, può farne parte ulteriore personale messo a disposizione sia dalle parti sia da altri Stati che compongono la forza, o anche da Stati candidati.
I rappresentanti nazionali nella EMFPC possono essere designati ad agire da ufficiali di collegamento presso altri comandi e possono anche svolgere attività di pianificazione e collegamento presso altri comandi. Inoltre, questi ufficiali possono essere impiegati in attività di addestramento e pianificazione. Tutto ciò per quanto riguarda il contenuto del Protocollo addizionale all'esame dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Signor Presidente, vorrei ringraziare l'onorevole De Zulueta perché ha fornito sui contenuti del provvedimento in esame tutti i particolari che possono essere utili al Parlamento. Pertanto, ritengo di non dover aggiungere altri particolari al riguardo. L'onorevole De Zulueta è stata chiarissima; mi associo, pertanto, alle sue osservazioni e auspico l'approvazione del provvedimento in esame.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Paoletti Tangheroni. Ne ha facoltà.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Signor Presidente, mi limito a sottolineare che si tratta di un atto dovuto.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Mellano. Ne ha facoltà.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente, rinuncio.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
(Repliche del relatore e del Governo - A.C. 2928)
PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore e il rappresentante del Governo rinunziano alle repliche.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.