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Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1538 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica greca per lo sviluppo dell'interconnessione tra Italia e Grecia - Progetto IGI, fatto a Lecce il 4 novembre 2005 (Approvato dal Senato) (A.C. 2930) (ore 10,58).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica greca per lo sviluppo dell'interconnessione tra Italia e Grecia - Progetto IGI, fatto a Lecce il 4 novembre 2005.
Ricordo che nella seduta dell'8 ottobre 2007 si è conclusa la discussione sulle linee generali e si sono svolte le relative repliche.
(Esame degli articoli - A.C. 2930)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge di ratifica.
Passiamo all'esame dell'articolo 1
(Vedi l'allegato A - A.C. 2930 sezione 1), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 1.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 2
(Vedi l'allegato A - A.C. 2930 sezione 2), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 2.
(È approvato).
Passiamo all'esame dell'articolo 3
(Vedi l'allegato A - A.C. 2930 sezione 3), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Pongo in votazione l'articolo 3.
(È approvato).
Secondo le intese intercorse tra i gruppi, il voto finale è rinviato ad altra seduta.
(Esame di un ordine del giorno - A.C. 2930)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unico ordine del giorno presentato (Vedi l'allegato A - A.C. 2930 sezione 4).
Qual è il parere del Governo sull'ordine del giorno presentato?
VITTORIO CRAXI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Il Governo accetta l'ordine del giorno Mellano n. 9/2930/1.
PRESIDENTE. Chiedo al presentatore se insista per la votazione dell'ordine del giorno n. 9/2930/1.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente, ringrazio il Governo e, in particolare, il sottosegretario Craxi per avere accettato l'ordine del giorno a mia firma.
Vorrei brevemente sottolineare il senso e l'importanza di questo ordine del giorno per i radicali e La Rosa nel Pugno. Esso prende spunto da un convegno che abbiamo organizzato, come radicali italiani, su ambiente ed energia. In tale convegno vi è stata un'importante relazione del Presidente dell'Autorità per l'energia e il gas Ortis che, a una domanda specifica, ha detto di non sapere qual è il costo pagato dall'ENI alla Gazprom per le forniture di gas italiano.
L'ordine del giorno è connesso con la ratifica che stiamo discutendo perché essa riguarda l'importante costruzione di un gasdotto che collegherà, non solo Italia e Grecia, ma attraverso la Grecia, anche la Turchia, la Georgia, l'Azerbaigian e il Mar Caspio. In tal modo si creerà, quindi, un asse alternativo a quelli attualmente esistentiPag. 6per la fornitura del gas, garantendo una maggiore indipendenza dell'Italia dalle forniture di Stati illiberali ed antidemocratici, costruendo una rete di relazioni con Grecia e Turchia, che obiettivamente è auspicabile e da agevolare, e garantendo alle ex repubbliche sovietiche una via di fornitura e, quindi, un accordo commerciale direttamente con l'Europa, senza passare attraverso la Russia.
Quindi, l'ordine del giorno a mia firma sottolinea l'importanza geostrategica, non di breve periodo, della costruzione di questo gasdotto, portando l'attenzione anche sulle valenze ambientali e sull'importanza, che il Governo e il Parlamento sottolineano, di curare con attenzione gli aspetti di impatto ambientale della fornitura del gasdotto e del suo impianto, che attraverserà la terraferma, ma anche il Mar Ionio.
Ringrazio, quindi, il Governo per aver accettato il mio ordine del giorno. Si tratta - lo ripeto - di una sottolineatura importante di una valenza geopolitica e di un'attenzione all'ambiente che credo il Parlamento condivida appieno.
PRESIDENTE. È così esaurito l'esame dell'unico ordine del giorno presentato.
Secondo le intese intercorse tra i gruppi, il voto finale è rinviato ad altra seduta.