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Discussione del disegno di legge di ratifica S. 1800: Accordi connessi all'Accordo di parternariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico e la Comunità europea (approvato dal Senato) (A.C. 3116).
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 10 ottobre 2007.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI), Relatore. Nell'evidenziare la rilevanza dell'Accordo in discussione per l'attuazione di un programma di cooperazione di notevole ampiezza economica, sottolinea la grande responsabilità in capo all'Esecutivo nella realizzazione di quanto previsto dalla normativa in esame; preannuncia la presentazione di un ordine del giorno volto ad impegnare il Governo adPag. XIIintervenire a livello europeo, anche a fronte delle responsabilità dello Stato italiano.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Nel ricordare l'importanza della partnership tra Europa e Paesi dell'Africa subsahariana, dei Caraibi e del Pacifico, sottolinea la necessità di approvare con sollecitudine il disegno di legge di ratifica in esame, al fine di rispettare gli impegni assunti dall'Italia in sede internazionale e di garantire la continuità degli interventi previsti dall'Accordo di partnerariato. Ritiene altresì che l'ordine del giorno preannunziato dalla relatrice, sulle cui valutazioni concorda, potrà costituire un utile stimolo per il Governo.
MAURIZIO TURCO. Nel condividere le considerazioni svolte dal relatore Paoletti Tangheroni, esprime apprezzamento per l'ordine del giorno preannunziato, segnatamente per la parte relativa al rispetto della clausola democratica.
GIANNI FARINA. Nel giudicare straordinariamente importante l'Accordo di partnerariato tra gli Stati ACP e l'Unione europea, auspica un'ampia convergenza sull'ordine del giorno preannunziato dalla relatrice.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.