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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative in relazione ad atti intimidatori compiuti nei confronti del sindaco di Verona - n. 3-01372)
PRESIDENTE. Il deputato Bricolo ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni n. 3-01372, concernente iniziative in relazione ad atti intimidatori compiuti nei confronti del sindaco di Verona (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9), di cui è cofirmatario.
FEDERICO BRICOLO. Signor Presidente, nei giorni scorsi il sindaco di Verona ha ricevuto nella sua abitazione una lettera minatoria accompagnata da un proiettile e questo è solo uno dei tanti atti di intimidazione che ha subito e che subiscono molti altri sindaci nelle nostre città, soprattutto al Nord, in Padania.
Le ricordo, caro Ministro, che in questo momento mentre voi del Governo continuate a litigare - lo sottolineo -, tagliate i trasferimenti ai comuni, aumentate le tasse e così via, solo i sindaci sul territorio cercano di dare delle risposte ai cittadini e voi li lasciate sempre più soli.
Le chiedo, dunque, che fine ha fatto il pacchetto sicurezza, che ieri sera doveva emanare il Consiglio dei ministri, che davaPag. 23più poteri ai sindaci per contrastare la criminalità nelle nostre città. Cosa state facendo per garantire più sicurezza nelle nostre città? A noi risulta zero, niente, signor Ministro.
Attendo una risposta e spero che sia meno ipocrita possibile (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania e del deputato Osvaldo Napoli).
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, al di là della propaganda, rispetto ai trasferimenti di risorse alle autonomie locali vi sono degli atti visibili che testimoniano come si siano ridotti nei cinque anni dal 2001 al 2006. Quando vuole li può consultare e si può fare un dibattito pubblico anche con un ulteriore question-time.
Per quanto riguarda le questioni oggetto dell'interrogazione (Commenti del deputato Osvaldo Napoli)...
PRESIDENTE. La prego di non interrompere il Ministro mentre sta svolgendo la sua risposta.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, mi auguro comunque che per lo meno non si conteggino i tempi dell'interruzione, tanto ormai sono abituato: si tratta spesso di propaganda.
Rispetto, invece, alle questioni segnalate, voglio partire dall'ultima che riguarda non una regione del Nord, ma il comune di Soverato, in provincia di Catanzaro, dove ieri sera è stato collocato un ordigno esplosivo presso la sede della polizia municipale che ha danneggiato la porta di ingresso.
Il fatto mi induce a fornire dei dati circa gli atti intimidatori ai danni di amministrazioni pubbliche e di sedi di partito: nel corso del 2006, su 1.433 attentati e danneggiamenti, 429 sono stati effettuati contro sedi di partiti politici e 116 contro sedi di enti locali. Le categorie più colpite sono i pubblici amministratori e i rappresentanti politici, rispettivamente destinatari di 158 e 37 atti di intimidazione.
Le autorità di pubblica sicurezza e le forze di polizia non dormono, ma seguono con la massima attenzione tutti gli eventi che incidono negativamente sulla sicurezza e sulla libertà di espressione dei cittadini, sul ruolo degli amministratori e sulle attività delle forze politiche. In tale ottica, dispongono e periodicamente rivedono le misure idonee ad assicurare, da un lato, il capillare controllo del territorio, garantendo prioritariamente la sorveglianza sugli obiettivi più esposti, quali le sedi delle istituzioni, dei partiti politici, dei circoli e dei movimenti politici e sindacali, dall'altro lato, l'intensificazione dei servizi di informazione per il monitoraggio costante delle situazioni di rischio.
Venendo ai fatti oggetto dell'interrogazione, secondo quanto riferito dalla prefettura, lo scorso 20 ottobre il sindaco di Verona ha consegnato al comando provinciale dei carabinieri una busta contenente una cartuccia inesplosa calibro 9 e un cartoncino bianco recante minacce contro la sua persona e contro il presidente del comitato per il traforo delle Torricelle.
La minaccia si riferisce, come ricordato nell'interrogazione, alla realizzazione di un traforo stradale in località Torricelle. I diversi orientamenti che si registrano nella città di Verona riguardo a questa scelta fanno parte della normale e legittima dialettica politica. Quello che a Verona e che ovunque risulta assolutamente inaccettabile è che un amministratore locale riceva minacce finalizzate a condizionarne le scelte.
La persona del sindaco è già da tempo oggetto di misure di tutela da parte dell'Arma dei carabinieri per le minacce ricevute a seguito della decisione di chiudere un campo nomadi e per lo sgombero di un centro sociale. Nell'imminenza del fatto in questione è stata intensificata la protezione...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. ...nei confronti del sindaco e sono state contestualmente disposte misure di vigilanza nei confronti del presidente del comitato per il traforo. Ieri si è tenuta una riunione del coordinamento delle forze di polizia, nel corso della quale, pur non essendo emersi ulteriori elementi sotto il profilo investigativo, sono state intensificate le misure nei confronti del sindaco e la tutela per il presidente del comitato per il traforo.
PRESIDENTE. Signor Ministro, deve concludere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Dei fatti è stata informata l'autorità giudiziaria.
PRESIDENTE. Il deputato Bricolo ha facoltà di replicare per due minuti.
FEDERICO BRICOLO. Signor Ministro, lei non ha risposto alla mia domanda. Voi, ormai, nel corso dello svolgimento del question time siete abituati a prendere in giro i parlamentari che vi rivolgono le domande, ma non vi rendete conto che state prendendo in giro anche chi vi ascolta e guarda la televisione da casa.
Lei non ha risposto alla mia domanda e, come al solito, raccontate balle in Parlamento: tutte balle! Io le ho chiesto che fine ha fatto il pacchetto sicurezza promesso ai sindaci che doveva conferire loro maggiori poteri per contrastare la criminalità sul territorio. Che fine ha fatto?
Ieri sera, in sede di Consiglio di ministri, non lo avete votato. Si tratta di un provvedimento importante e complesso. Le ricordo alcuni punti. Ad esempio, le norme sulla guida in stato di ebbrezza, che erano inserite nel pacchetto sicurezza e che voi - pur definendovi paladini della difesa dei diritti dei cittadini - non avete varato. Ricordo, ancora, le norme contro la pedofilia, quelle per contrastare le mafie, quelle contro l'accattonaggio, i rom e lo sfruttamento dei minori. Sono tutti strumenti contemplati dal pacchetto sicurezza che avrebbero attribuito anche poteri ai sindaci per contrastare questi fenomeni, e che voi non siete riusciti ad approvare. Non siete riusciti a farlo non solo litigando all'interno della vostra maggioranza, ma addirittura all'interno del Consiglio dei Ministri. Quattro Ministri ieri sera si sono rifiutati di approvare questo provvedimento: si tratta dei Ministri di Rifondazione Comunista, dei Verdi, dei Comunisti Italiani; i soliti, insomma, quelli della sinistra radicale. Vergogna, Ministro Chiti! Il Ministro Amato ne è uscito completamente delegittimato.
Noto che lei non ha alcun imbarazzo nel sentire queste parole perché è evidente che - come per il Ministro Amato - anche per lei non è importante l'interesse dei cittadini. Per voi è importante mantenere la poltrona e i posti di potere. Il vostro sarà ricordato come il peggior Governo nella storia della Repubblica. Tutti ricordiamo le balle che avete raccontato in campagna elettorale. Prodi sosteneva che avrebbe ridotto i costi della politica, e la prima cosa che ha fatto è stata quella di costituire il Governo con il più alto numero di ministri, viceministri e sottosegretari nella storia di questa Repubblica. Dunque, dovreste vergognarvi e vi chiediamo, ancora una volta, di dimettervi! Lasciate le poltrone...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
FEDERICO BRICOLO....lasciate la libertà ai cittadini di andare a votare e cambiare il Governo [Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania, Forza Italia e UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)]!
PRESIDENTE. Invito tutti coloro che intervengono, ferma restando ovviamente la libertà di espressione politica di cui ognuno si assume la responsabilità, ad usare un linguaggio consono con l'Assemblea parlamentare.
Pag. 25FEDERICO BRICOLO. Presidente, il Ministro non ha risposto! Non deve riprendere me, Presidente: è il Ministro che non ha risposto ai deputati! Lei non deve riprendere i deputati!
ROBERTO COTA. È lei che deve dire qualcosa, Presidente!